Dopo sei anni di lavori, martedì 29 Gennaio è stato inaugurato il Minimetrò di Perugia. Il percorso parte da Pian di Massiano, in perifieria, e si estende fino a Pincetto nel centro storico, su una tratta che presenta 7 stazioni distribuite su 3 km, di cui uno in galleria. E' il primo impianto di questo tipo in Italia (ad eccezione del collegamento tra la stazione di Cascina Gobba e l'ospedale San Raffaele a Milano, lungo però solo 682 m).
La linea di metropolitana leggera di Perugia è stata realizzata da Minimetrò, società posseduta al 70% dal Comune di Perugia e per il restante 30% dalla Metro-Perugia, un consorzio composto da APM, Umbria domani, Sipa e Leitner, il fornitore del sistema APM (Automated People Mover) con trazione a fune. Il costo dell’opera ammonta a circa 75 milioni di Euro. Collegarsi a
www.minimetrospa.it e a
www.leitner-lifts.com
La linea parte dal terminal Pian di Massiano e conduce alla zona Pincetto, con le cinque stazioni intermedie di Cortonese, Madonna Alta, Fontivegge, Case Bruciate e La Cupa.
Circolano, in successione e a frequenza di circa un minuto, 25 vetture da 50 posti l’una, con ruote in gomma, trainate da un cavo continuo azionato da un argano elettrico, situato a monte.
Il funzionamento è completamente automatico: le vetture, senza conducente, sono guidate, controllate e monitorate da un posto di controllo centrale.
Sulla tratta Pian di Massiano-Pincetto, lunga 3 km, sono state realizzate tre gallerie, di cui due artificiali (Magno Magnini: 343 m e Cupa: 309 m) e una naturale (Cupa-Pincetto: 395 m).
Le gallerie artificiali
Le gallerie artificiali sono costituite da una doppia palificata continua, rivestita da pareti in c.a. con sovrapposte strutture resistenti inflesse. Le palificate sono state realizzate mediante pali di grande diametro in tutti i casi in cui la situazione dei luoghi ha consentito l’operatività degli apparati di trivellazione e con micropali laddove è stato necessario operare con macchinario di più ridotte dimensioni o in tratti di terreno roccioso di notevole consistenza. Illuminate artificialmente, sono state inoltre dotate di alcune finestre per evitare ogni sensazione claustrofobica e per garantire la richiesta areazione in funzione antincendio. La superficie interna di queste gallerie è stata trattata in modo da ottenere l’aspetto formale richiesto dalla Direzione Artistica, usando particolari casseforme “bozzate”. La progettazione delle gallerie artificiali e delle opere di sostegno è stata seguita da Sintagma di Perugia.
La galleria naturale Cupa-Pincetto
La parte finale del tracciato, dalla stazione Cupa alla stazione Pincetto, è in galleria e affianca la galleria stradale Kennedy attraversando in sotterraneo il centro storico di Perugia. Gli imbocchi sono situati immediatamente a valle delle antiche fortificazioni etrusche che delimitano l’Acropoli. L’imbocco ovest è situato entro l’incisione dell’antico fosso della Cupa; l’imbocco est impegna i giardinetti del Pincetto. La parte terminale della galleria naturale ha richiesto un impegno e una sagoma particolari, in quanto ospita importanti apparecchiature del sistema di trasporto tra cui le due grandi pulegge di rinvio.
La galleria Cupa-Pincetto presenta un raggio di scavo di 3,45 m, un diametro di scavo rivestito di 7 m circa, una sezione utile di 31,26 m
2 e una pendenza massima dell’11,5% per quasi tutta la sua estesa.
E’ stata scavata da due fronti d’attacco: uno sul lato Cupa e l’altro sul lato Pincetto. I lavori della galleria iniziati il 14 Aprile 2004 sono terminati a Febbraio 2005, dopo circa 10 mesi. L’opera è costata 9,6 milioni di Euro.
E’ stata realizzata con tre escavatrici con martellone e fresa (Komatsu e FIAT-Kobelco). Lo smarino è stato smaltito con 4 dumper Iveco. L’avanzamento lavori è stato di 1,5 m/giorno, con tre turni di lavoro da otto ore al giorno. Collegarsi a
www.komatsu.com,
www.fiatkobelco.com e a
www.iveco.com
Gli edifici in superficie sono stati costantemente monitorati per mezzo di rilievi su mire e caposaldi già predisposti a coprire l’area di risentimento dello scavo. Oltre a ciò è stato predisposto un sistema di monitoraggio vibrometrico volto al controllo delle vibrazioni durante le fasi di scavo.
La geologia attraversata è composta da limi sabbiosi ghiaiosi ed argillosi in superficie e da limi argillosi sabbiosi in profondità.
Il preconsolidamento dello scavo è stato realizzato con infilaggi in VTR al fronte, colonne jet-grouting al contorno e al fronte, infilaggi in micropali al contorno. Sono state utilizzate perforatrici Casagrande. Le strutture di sostegno dello scavo sono state composte da centine metalliche, anche su arco rovescio e chiuse alla base da un puntone; rete elettrosaldata, in uno o due strati; strato di spritz beton con pompe Cifa. Collegarsi a
www.casagrandegroup.com e a
www.cifa.com
E' stato utilizzato un deviatore multi uscita, chiamato HYDRA e prodotto da Acme, che permette di alimentare con una sola pompa diverse linee di distribuzione del calcestruzzo attraverso differenti bocche di uscita. Collegarsi a
www.acmeitaly.com.
Prima di eseguire il rivestimento definitivo in calcestruzzo, realizzato mediante tubo forma scorrevole, sono state effettuate le opere di impermeabilizzazione. Per attenuare gli effetti a lungo termine si è deciso di impermeabilizzare l’intera superficie di estradosso del rivestimento con membrana in pvc e strato di compensazione in geotessile; alla base l’impermeabilizzazione è stata racchiusa in un doppio strato di geotessile. La progettazione esecutiva della galleria è stata realizzata da Sgai di Morciano di Romagna (RN). Collegarsi a
www.sgai.net/SGAI-MinimetroGalleria.ppt
Impianto antincendio
Il sistema di trazione a fune utilizzato prevede l’uso di vetture passive, con un carico d’incendio molto limitato. L’assenza di personale di bordo ha consigliato di progettare un impianto antincendio con estrazione meccanica di fumi, in aggiunta alla ventilazione naturale data dal forte dislivello esistente tra i due imbocchi della galleria. Bocchette e condotti di areazione sono stati posizionati nello spessore del rivestimento definitivo, sino ad un canale di ventilazione che corre, per tutta l’estesa, sotto la passerella di emergenza situata al centro della galleria ed è attrezzato ai due imbocchi da apparati di ventilazione. Anemometri consentiranno di misurare l’effettiva portata della ventilazione naturale in modo da proporzionare l’integrazione data dal sistema di ventilazione forzata. Collegarsi a
http://trg1.civil.soton.ac.uk/netmobil/ws01_perugia_ec.pdf. Vedere i filmati, collegandosi a
www.youtube.com/watch?v=tKXTZlMduiQ. 06/08