Il sistema di gallerie artificiali denominate del Frassino si trova a Peschiera del Garda (VR) sulla linea AV/AC Brescia Est - Verona, che prevede la realizzazione di un tracciato ferroviario di circa 48 km, compresi i 2,2 km dell’interconnessione Verona Merci di collegamento con l’asse ferroviario Verona - Brennero.
Il sistema di gallerie artificiali del Frassino - con una lunghezza complessiva i 3.071 m - si compone di una galleria naturale (239 m) e di quattro gallerie artificiali (2 sul lato Est e 2 sul lato Ovest della naturale intervallate da brevi tratti in trincea tra muri ad U), ovvero la galleria artificiale Santa Cristina (313 m), la galleria artificiale Madonna del Frassino Ovest (1.266 m), la galleria artificiale Madonna del Frassino Est (452 m) e la galleria artificiale Mano di Ferro (362 m). Il costo complessivo della galleria naturale e relative artificiali: circa 120 M€
Tutte le sopra citate gallerie sono monocanna a doppio binario con sezione policentrica:
Le gallerie artificiali sono realizzate all’interno di trincee profonde i cui scavi provvisionali sono sostenuti a mezzo di palancole e puntoni in acciaio secondo le fasi realizzative nel seguito illustrate:
La sezione libera interna delle gallerie risulta di circa 104 m²; tutte le sezioni interne di galleria prevedono un raggio in calotta di 6,0 m.
Nel sistema complessivo delle gallerie artificiali e della galleria naturale, tutte del tipo a singolo fornice con doppio senso di percorrenza, vengono predisposte n. 2 uscite di sicurezza. Ogni sistema (uscita) sarà utilizzato, in caso di incendio o incidente in galleria, come via di fuga ed area sicura di sosta temporanea per i passeggeri.
Ogni uscita di sicurezza è di tipo pedonale e prevede una zona denominata CdT (camera di transizione) ed un sistema di pressurizzazione in grado di creare, nella CdT stessa, una sovrapressione rispetto alla galleria pari a +30 Pa allo scopo di impedire, in caso di emergenza incendio, la propagazione dei fumi presenti in galleria verso il luogo sicuro.
Geologia
Il sistema delle Gallerie del Frassino interessa il complesso morenico del Garda, definibile anche come “caotico”, caratterizzato dalla presenza di terreni estremamente eterogenei costituiti da strati di sabbie (S) e ghiaie (G) alternati, anche in modo disordinato, a strati di limi sabbioso-argillosi (AL) con ghiaia e possibili trovanti.
Le suddette unità AL, S G sono distribuite in modo disordinato sia in direzione verticale che in direzione orizzontale, rendendo difficile una loro ricostruzione per strati regolari ed omogenei.
Si è comunque stabilita, nel tratto in galleria naturale, una suddivisione a grande scala in cui si hanno terreni tendenzialmente a composizione sabbioso-ghiaiosa ad Ovest e terreni principalmente limoso-argillosi ad Est.
Metodologia di scavo
Lo scavo della galleria naturale (non ancora avviato) avverrà in tradizionale mediante escavatore meccanico poiché i terreni presentano caratteristiche geomeccaniche scadenti; si procederà pertanto alla realizzazione di preventivi consolidamenti in avanzamento al fronte mediante colonne in jet grouting diam. 600 mm in grado di fornire al fronte stesso elementi di stabilità atti ad impedire fenomeni di rilascio. Al contorno del cavo sono previsti micropali cementati (ombrello di infilaggi) e colonne in jet grouting.
Lo scavo della galleria naturale avverrà a piena sezione in modo da consentire di chiudere il rivestimento del cavo con il getto di murette ed arco rovescio a distanza ravvicinata dal fronte e di procedere successivamente, in tempi brevi, al completamento del rivestimento definitivo con il getto del rivestimento di calotta.
Una delle attività principali nella realizzazione del sistema di gallerie in esame è l’infissione delle palancole necessarie al sostegno degli scavi; considerata la natura dei terreni e le preesistenze di superficie si è optato per l’infissione delle palancole eseguita con vibroinfissori ad alta frequenza (30-40 Hz) con momento statico variabile in modo da evitare fenomeni di risonanza nel terreno nelle fasi di avvio e arresto del vibratore e preventiva esecuzione di perfori di alleggerimento spinti in genere fino alla profondità di fondo scavo.
Lo smarino avverrà a mezzo di autocarri e pala caricatrice.
Tecniche di sostegno e rivestimento primario
Per lo scavo della galleria naturale (area media scavo = 152 m2), data la limitata lunghezza della stessa, è stata prevista una sola sezione tipologica che prevede campi di avanzamento di lunghezza pari a 6 m con i seguenti interventi:
- esecuzione di n° 10 + 10 drenaggi eseguiti sul fronte di scavo della lunghezza L=27,00 m con sovrapposizione 15,00 m;
- drenaggio in arco rovescio mediante 1+1 fila di wellpoint H=6,00 m;
- intervento di consolidamento al fronte tramite n° 42 colonne jet-grouting diam. 600 mm L=20,00 m con sovrapposizione 14,00 m;
- preconsolidamento al contorno della sezione di scavo realizzato mediante 78 colonne in jet grouting del diametro di 600 mm e della lunghezza di 14,00 m con sovrapposizione di 8,00 m;
- intervento di presostegno al contorno tramite 37 tubi in acciaio Φ 88.9 mm sp.=10 mm, passo 0,40 m, cementati di lunghezza L=9,00 m e sovrapposizione di 3,00 m;
- preconsolidamento al piede delle centine costituito da 2 + 2 colonne in jet grouting della lunghezza massima di 14,00 m;
- centine costituite da 2 IPN180 passo 1,00 m;
- calcestruzzo proiettato al contorno dello spessore di 25 cm;
- murette ed arco rovescio dello spessore 0,90 m;
- rivestimento definitivo di calotta in c.a.
Impermeabilizzazione e rivestimento definitivo
L’impermeabilizzazione della galleria si estende all’intero perimetro della stessa ed è realizzata mediante guaina in PVC e strato di compensazione in tnt. Il rivestimento definitivo è in calcestruzzo armato avente spessore variabile da 0,6 a 1,00 m.
Impiantistica
L’impiantistica dei tunnel fa parte del contratto; sono previsti impianti di LFM, antincendio, ventilazione e controllo fumi, videosorveglianza e controllo accessi, SPVI (sistema di supervisione integrata).
Non sono previsti sistemi di ventilazione forzata all’interno della galleria; gli impianti di ventilazione sono limitati alla pressurizzazione delle zone-filtro, in corrispondenza delle 2 uscite di sicurezza.
Essendo la galleria di lunghezza superiore ai 1.000 m sono previste vie di fuga intermedie collegate ad aree di emergenza esterne accessibili ai mezzi di soccorso che consentiranno l’esodo dei passeggeri in caso di evento incidentale; tali uscite di sicurezza sono ubicate in modo da garantire sempre un interdistanza tra le uscite stesse o con i portali di imbocco non superiori ai 1.000 m in modo che qualsiasi punto all’interno della galleria non risulti mai avere un percorso di esodo superiore ai 500 m.
In generale il concetto di sicurezza della galleria è completato da:
- illuminazione d’emergenza che consente di evacuare le persone lungo i marciapiedi laterali e le vie di esodo; questo sistema ha lo scopo di garantire una fuga all’esterno della galleria possibilmente ordinata. Le vie di fuga saranno collegate ad aree di soccorso al di fuori della galleria artificiale, in posizione tale da essere raggiunte il più velocemente possibile dai mezzi di soccorso;
- cartellonistica di sicurezza;
- integrità del rivestimento della galleria stessa in caso d’incendio per un periodo sufficientemente lungo da consentire l’autosoccorso e l’evacuazione dei passeggeri nonché l’intervento delle squadre di emergenza.
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