Nella seduta del 25.10. 2017 il Consiglio federale ha approvato il progetto generale (PG) per la costruzione della seconda canna della galleria autostradale del San Gottardo. L’Ufficio federale delle strade (USTRA) si appresta ad approfondire lo studio, che illustra i punti cardine dell’opera, elaborando un progetto esecutivo da sottoporre presumibilmente nella primavera 2018 all’approvazione del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC). Stando al calendario attuale i lavori non inizieranno prima del 2020.
Il progetto generale rappresenta, dopo la votazione popolare del febbraio 2016, la prima importante tappa nel percorso di pianificazione della seconda canna della galleria autostradale del San Gottardo e illustra le indicazioni di massima e i parametri principali dell’opera. Il nuovo traforo sotto il massiccio si affiancherà a quello esistente a una distanza di 70 m. I portali di Göschenen e Airolo costruiti per il primo scavo saranno utilizzati anche per il secondo, così come i quattro pozzi di ventilazione attuali. Gli attuali centri di manutenzione si occuperanno dell’operatività e degli interventi manutentivi dell’intera galleria.
I lavori movimenteranno circa 6,3 milioni di tonnellate di smarino, di cui 2,8 milioni di tonnellate saranno impiegate per il miglioramento e la rinaturazione dei bassi fondali del lago di Uri e circa 2,5 milioni saranno destinate, nell’area di Airolo, al rimodellamento del territorio e alla copertura parziale dell’autostrada. Il fondovalle di Airolo sarà oggetto di valorizzazione paesaggistica, con contestuale ottimizzazione dello svincolo e demolizione del viadotto esistente. Il trasporto del materiale avverrà esclusivamente su rotaia e su nastro.
Il progetto generale prevede inoltre che le acque di scarico stradali provenienti dalla galleria vengano separate dalle acque sorgive della montagna. Sotto la carreggiata della nuova canna verrà costruito un cunicolo tecnico, in cui più tardi potrà eventualmente essere posata una linea dell’alta tensione.
Le prossime fasi di pianificazione
Si passa intanto al progetto esecutivo, da mettere a punto e sottoporre al DATEC entro presumibilmente la primavera 2018. Il Dipartimento si occuperà della procedura di approvazione dei piani ed emetterà relativa decisione. Una volta che questa sarà definitiva - e prima dell’aggiudicazione dei lavori - nel cosiddetto progetto di dettaglio dell’USTRA, saranno definite tutte le specifiche tecniche. Stando alle previsioni attuali, i costi per la seconda canna ammonteranno a circa 1,71 miliardi di Euro (IVA esclusa).
L’avvio dei lavori principali dipenderà dall’iter di approvazione dei piani e di eventuali ricorsi; nella migliore delle ipotesi è previsto per il 2020, mentre la costruzione grezza è attesa non prima del 2025. Seguiranno l’installazione degli impianti elettromeccanici, la posa della pavimentazione, infine i lavori conclusivi e i collaudi. L’apertura della nuova canna è prevista non prima di fine 2027. Il cantiere non inciderà sull’operatività di quella esistente e non comporterà limitazioni alla circolazione.
A lavori ultimati la nuova canna sarà a percorrenza bidirezionale e inizierà il risanamento della prima, attualmente previsto dal 2028 al 2030, anno a partire dal quale l’intero sistema a doppio fornice dovrebbe essere operativo. Entrambe le canne saranno percorribili a corsia unica, in linea con quanto previsto dall’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi, e dotate di una corsia di emergenza. L’intera galleria è progettata per il transito di massimo 1000 unità/automobile all’ora per direzione, pari alla capacità attuale del primo traforo con sistema di dosaggio, che sarà mantenuto anche in futuro per convogliare gli autocarri a una distanza minima di 150 metri l’uno dall’altro.
Cliccare qui per approfondimenti sul progetto generale e ch/50 per l’archivio di tunnelbuilder. Collegarsi a https://www.admin.ch. 43/17.