Lo scavo del tunnel di Diftah-Shis
negli Emirati Arabi Uniti
Nonostante sia lungo solamente 11,5 km, il progetto della
strada e del tunnel di Diftah-Shis, situato negli emirati di Ras Al Khaimah
(RAK) e di Sharjah, facenti parte degli Emirati Arabi Uniti, è già
noto come uno dei più difficili del Medio Oriente. Attraversando una
montagna caratterizzata da una delle rocce più dure della regione e valli
a forma di V, ripide e larghe alla base spesso meno di 1 m , l'opera è
già stata inondata improvvisamente da 4 m di acqua.
Il nuovo tracciato di 29 km, una volta completato, consentirà di portare
più velocemente le merci e i materiali dal trafficato porto di Khorfakkan
sino a Dubai e a Sharjah. L'attuale rete stradale dal porto per Fujairah è
molto trafficata e a lento scorrimento. Faciliterà anche il trasporto
per gli abitanti di Shis e per gli isolati paesi circostanti.
La roccia della zona è in prevalenza composta da peridotiti serpentinizzate,
facenti parte della famiglia dei gabbri, particolarmente dure e abrasive.
La prima fase dei lavori era iniziata l'1 Dicembre 2004, con un contratto di
42 mesi. Partendo da Dafta, vicino a Masafi, a circa 29 km nord ovest di Fujairah,
approssimativamente a 370 m slm, la nuova strada a due corsie per direzione
raggiungerà i 600 m slm in corrispondenza del portale ovest del tunnel
a doppia canna lungo 1,27 km e proseguirà sino al paese di Shis, con
una lunghezza complessiva di 11,5 km. Il governo di Sharjah ha aggiudicato il
contratto del progetto al contraente iraniano General Mechanic Co. (GMC) sotto
la supervisione di Halcrow International. Collegarsi a www.generalmechanic.com
e a www.halcrow.com
Dall'inizio dei lavori propedeutici al cantiere, il contraente ha ricevuto quattro
variazioni di progetto con modifiche del tracciato stradale che hanno comportato
circa il raddoppio dei lavori di sterro con un incremento di 1,2 milioni di
metri cubi.
General Mechanic si occuperà inoltre del prolungamento di 3,5 km della
strada, dall'uscita del tunnel sino allo svincolo di Shis, che richiederà
lo scavo di oltre 1,3 milioni di metri cubi, di cui il 60% sarà impiegato
per i terrapieni. La Fase 2 è attualmente in fase di progettazione e
proseguirà da Shis a Khorfakkan per ulteriori 19 km e con 5 km di tunnel
a doppia canna.
Strade di accesso
La montagna presenta numerosi alti picchi ravvicinati che creano ripide gole,
ma spesso poco profonde diversamente dalla montagna convenzionale con picchi
ampiamente distanziati. Le ondulazioni costanti sulla Fase 1 hanno causato importanti
problemi. Anche l'impiego di tecnologie GPS non ha permesso di ottenere l'esatta
posizione richiesta. E' stato spesso necessario preparare un percorso di accesso
lungo 500 m per raggiungere un picco e cominciare poi a scavare giù sino
al punto voluto.
Gli accessi sono preparati da un dozer e da un ripper di Komatsu, quando lo
spazio lo consente. Spesso è necessario allargare il percorso con un
escavatore Hitachi di 35 t equipaggiato con uno dei due demolitori Sandvik G88,
appositamente ordinati. Una volta che il passaggio è sufficientemente
largo, il dozer è riutilizzato per smaltire lo smarino. I demolitori
continuano a fornire un valido aiuto per la perforazione della roccia per permettere
l'accesso al dozer con pendenze di 45° e più. Attualmente sono in
corso gli scavi per accedere al portale orientale da Shis e stanno rivelandosi
difficili. Collegarsi a www.komatsu.com
e a www.hitachi-c-m.com
Per assicurare la stabilità del pendio una volta che le vie di accesso
e il tracciato dell'autostrada sono stati preparati, GMC sta preparando una
serie di piedritti, usando demolitori Rammer per rimuovere le sporgenze e assicurare
una superficie finale regolare. Collegarsi a www.miningandconstruction.sandvik.com
Nella fase iniziale il dozer prosegue nella rimozione dei materiali sciolti.
Tre perforatori idraulici di superficie Sandvik, incluso il recente modello
CHA560 gestito dal subappaltatore Gulf Rock Engineering Co. Sono utilizzati
per le perforazioni su pendenze 1:1,5.
Il CHA 560 è concepito per realizzare fori di 51-89 mm di diametro con
profondità fino a 25 m, usando prolunghe in acciaio R32, T38 e T45. E'
equipaggiato con una perforatrice idraulica HL510, un compressore ad aria da
5,5 m3/min e un motore diesel Caterpillar 3056E. La parte superiore è
generalmente scavata in due fasi per ottenere altezze comprese tra 12 e 30 m
con le barre di perforazione orientate a un angolo inverso di 76º. In seguito
si preparano da due a quattro piedritti alti 12 m. Le volate sono eseguite secondo
un programma settimanale con un minimo di 150 perforazioni. Le perforatrici
idrauliche Sandvik utilizzano prolunghe Sandvik T38 e punte da 64-76 mm di diametro.
Collegarsi a www.cat.com
Il tunnel a doppio fornice
Il tunnelling è iniziato di recente e GMC si è affidata a un jumbo
Sandvik a due braccia. Un tunnel pilota di 34 m2 di sezione è preventivamente
realizzato dai due portali orientali, a titolo cautelativo contro l'incertezza
delle condizioni rocciose. A entrambe le estremità è prevista
roccia di classe 6, generalmente molto fratturata. Collegarsi a www.sandvik.com
Il tunnel pilota è eseguito per una lunghezza di 6 m e come precauzione
aggiuntiva la volta è stata rivestita con 12 strutture di appoggio e
gunitata per una profondità di circa 50 cm. Inoltre la volta è
stata anche bullonata usando lo spaziamento del jumbo di 1,5.
La calotta è stata poi allargata fino a 13 m x 6,5 m, e tale metodologia
sarà mantenuta per i primi 400 m. GMC prevede poi di realizzare le volate
per i 45 m2 dello strozzo, con una larghezza di base ridotta a 12,6 m.
Agli imbocchi orientali l'interdistanza tra le canne è di 12 m, mentre
a quelli occidentali arriverà a 42 m. Per lo scavo della calotta è
previsto un avanzamento di 2,5 m/giorno, con una sola volata giornaliera a seconda
delle condizioni rocciose. Sono previste sei differenti tipologie rocciose,
con prevalenza della Classe 3 che permetteranno l'avanzamento giornaliero di
2,5 m.
Perforazione del fronte
In cantiere stanno lavorando due jumbo della Sandvik e uno di Atlas Copco. Due
scaveranno il tunnel, mentre il terzo sarà tenuto di scorta. Si prevede
di iniziare con una volata al giorno, aumentando a due o tre al giorno, almeno
una in ogni canna. Collegarsi a www.atlascopco.it
In genere, GMC realizza 70-80 fori sul fronte con differenti spaziature e diametri.
Ad esempio, 30-40 cm lungo il contorno con punte da 45 mm di diametro e punte
da 57 mm sul fronte. I fori hanno una profondità di 3 m in Classe 3,
riducendosi p.es. a 1,5 m in Classe 5. Per ogni foro di 3 m in Classe 3 si impiegano
circa 5 minuti. Sono necessarie differenti tipi di punta a seconda delle condizioni
rocciose incontrate. Le maestranze hanno realizzato tre cicli di avanzamento
al fronte con ogni perforatrice Sandvik e 1.500 m con le prolunghe da 4 m.
Durante la perforazione, le condizioni rocciose determinano anche il raggio
di scavo del tunnel. Per esempio, in Classe 2 il raggio specifico è di
7,045 m, in Classe 3 è di 7,07 m, a crescere fino a 7,295 m per le Classi
5/6, determinando lo spessore del gunitaggio.
A prescindere dalla durezza, ci si attende che la roccia sia fratturata e per
il sostegno dei tratti nelle Classi 1,2 e 3 sono previsti ancoraggi in ambedue
le canne.
Inizialmente GMC sta concentrando i lavori ai portali ovest, ma non appena sarà
migliorata l'accessibilità da Shis, il contraente intende aprire i fronti
ai portali est e scavare gli utlimi 300 m, con la caduta dell'ultimo diaframma
attesa per la fine del 2008.
Uadi
La nuova autostrada, nella Fase 1, si snoda prevalentemente attraverso gli Uadi
(letti di fiumi in secca) e questo potrebbe creare qualche problema. Il contraente
tuttavia vigila costantemente durante la stagione delle piogge, anche in assenza
di precipitazioni. Un torrente profondo 4 m, dopo una precipitazione intensa
ad alcune vallate di distanza, ha distrutto alcune strade d'accesso già
preparate, malgrado il sole splendesse sul cantiere. La costante minaccia di
inondazioni fa sì che il contraente debba parcheggiare tutti i macchinari
e le attrezzature in punti elevati, durante le ore notturne e quando non sono
al lavoro.
Il contratto specifica che, ove possibile, siano mantenuti tutti gli uadi, e
ciò comporta la costruzione di fossati lunghi sino a 140 m, in caso di
deviazioni dei torrenti. Talora è altresì necessaria la deviazione
permanente degli uadi. 03/08.
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