La tecnologia del Plasma Freddo efficace contro l'inquinamento dell'aria nei tunnel stradali
L'abbattimento delle sostanze nocive, maleodoranti, polverulente o addirittura tossiche è stato da sempre affidato, negli impianti di depurazione dell'aria nel tunnel, ad impianti tradizionalmente a scrubber, ad elettrofiltri oppure, in casi estremi, a costosi ed impegnativi assorbitori a carbone attivo o a reattori catalitici
I passi in avanti compiuti negli ultimi anni nel settore del disinquinamento ambientale, hanno consentito alla Vivex Engineering, una società italiana innovativa nel trattamento industriale dell'aria, di sviluppare proposte sempre più affidabili ed efficaci basate sul Plasma Freddo.
La tecnologia al Plasma Freddo ha ricevuto molte attenzioni da parte dei ricercatori e degli scienziati. Tale tecnologia, ampiamente sperimentata ed impiegata con le macchine "Plasma Air", della Vivex è il cuore dei impianti Plasma Indygo, che soddisfano le sempre più restrittive normative in materia di inquinamento ambientale e di depurazione dei fumi originati dal traffico veicolare. Test e analisi confermano le grandi capacità di abbattimento delle sostanze tossiche da parte di Plasma Indygo: fino al 30% del Monossido di carbonio, fino al 45% del monossido di Azoto e fino al 90% del biossido di Azoto. Plasma Indygo elimina inoltre NOx, polveri, particelle di metallo, ammoniaca, idrocarburi, SOV (Sostanze Organiche Volatili), etc.
Plasma Indygo è inoltre caratterizzato dall'assenza di filtri, rumorosità inferiore a 50 dB a 3 m, assenza di vibrazioni, consumo energetico estremamente basso, assenza di parti rotanti, manutenzione ridotta, bassissima perdita di carico (meno di 100 Pa) e una resistenza sino a 800°C per 60 min.
La macchina brevettata Plasma Indygo è progettata per risolvere i problemi precedentemente illustrati grazie ad un particolare ciclo di trattamenti di depurazione in un'unità compatta e preassemblata, installabile come stadio di pre-trattamento negli impianti esistenti o direttamente sui jet fans installati sulla volta dei tunnel. La macchina Plasma Indygo è in acciaio inox.
Nei tunnel già dotati di un impianto di purificazione dell'aria, l'installazione del Plasma Indygo come pretrattamento consente un più efficiente abbattimento dei gas quali CO, NO, NO2 e inoltre riduce l'opacità dell'aria all'interno del tunnel e permette di ridurre del 40-50% l'immissione di aria fresca dall'esterno, con un risparmio energetico.
In un tunnel nuovo l'installazione del Plasma Indygo consente di ridurre sia il costo dell'impianto di ventilazione che quello energetico.
Se si considera un tunnel di 1,6 km a canna singola con due corsie larghe ognuna 4,5 m, altezza di 5 m, perfettamente orizzontale, con un volume di traffico di almeno 2.000 veicoli/h alla velocità media di 50 km/h, con un tasso di occupazione del tunnel di 40 veicoli/km, calcoli già fatti dimostrano che la portata di aria esterna di ventilazione, necessaria a contenere le concentrazioni inquinanti nei limiti di legge, deve essere di circa 150 m3/s per ridurre la concentrazione di NO2 , di circa 45 m3/s se si vuole ridurre solo la concentrazione di CO e di circa 85 m3/s se si vuole solo ridurre l'opacità. Si tralascia il caso d 'incendio per semplicità di esposizione.
In pratica se nei tunnel ci fossero solo problemi di CO e di opacità, le quantità d'aria necessarie a contenere queste emissioni sarebbero molto inferiori.
La presenza del NO2 e la sua alta tossicità oltre a rendere opaca l'aria, comporta una forte ventilazione.
Nel tunnel preso in esame, in base ai calcoli fatti, dovrebbero essere installate 4 coppie di jet fans interdistanziate di 400 m, in modo da garantire un flusso d'aria di 150 m3/s. Ognuno di questi enormi ventilatori dovrebbe fornire un flusso d'aria di almeno 75 m3/s e una potenza di circa 100 kW. In conclusione, per ventilare adeguatamente il tunnel in esame, la potenza elettrica impegnata dovrebbe essere di circa 800 kW. Il costo dell'impianto di ventilazione sarebbe assai elevato.
Se si dotassero i jet fans del Plasma Indygo, ipotizzando che la NO2 calasse solo del 50%, equivarrebbe a dire che il traffico nel tunnel si è dimezzato e che quindi la portata della ventilazione sarebbe di 75 m3/s invece di 150 m3/s. I jet fans sarebbero sempre 4 coppie per motivi di fluidodinamica, ma ciascuno avrebbe una portata di circa 36 m3/s e una potenza di circa 50 kW. La potenza elettrica necessaria per la ventilazione calerebbe a soli 400 kW.
La potenza richiesta per ogni Plasma Indygo sarebbe di circa 7 kW e quindi per gli 8 jet fans considerati equivarrebbe ad un totale di 56 kW. La potenza totale impegnata sarebbe quindi di 456 kW invece di 800 kW.
La tecnologia del Plasma freddo è disponibile a livello mondiale per normali applicazioni. Sino ad oggi la tecnologia è stata utilizzata esclusivamente per scopi spaziali e militari. Grazie all'attività di Ricerca&Sviluppo condotta da Vivex Engineering, la società è in grado di allargare la gamma di attività idonee all'applicazione del Plasma freddo.
La tecnologia del Plasma freddo è stata citata diverse volte come il rimedio contro il futuro inquinamento interno ed esterno. Vivex Engineering ha recentemente sviluppato il suo sistema Plasma Indygo, il primo prodotto che purifica l'aria nei tunnel stradali, utilizzando la tecnologia del Plasma freddo. Può essere installato rapidamente nei tunnel già in esercizio dotati di ventilatori e nei nuovi progetti di gallerie.
Plasma Indygo rappresenta una soluzione definitiva, offre risultati eccezionali in qualsiasi settore industriale sia utilizzata. I tunnel non sono altro che una nuova implementazione derivata dai settori industriali in cui Vivex Engineering ha operato a lungo negli ultimi due anni. Contattare m.mango@vivex.co.uk per ulteriori informazioni e collegarsi a www.vivex.co.uk 09/07.

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