Il tunnel di San Eduardo in Ecuador è in costruzione
Il tunnel di San Eduardo si trova nella zona nord orientale di Guayaquil, in Ecuador. La lunghezza del tunnel a doppia canna sarà di 2 x 1,29 km. Il tunnel ripartirà il traffico tra Avenida del Bombero, Via Daule e Avenida Carlos Julio Arosemena. La costruzione dei tunnel è iniziata il 24 Luglio 2006. I lavori dovrebbero concludersi entro fine anno e l’opera dovrebbe essere consegnata entro Luglio 2008.
La geologia è composta da arenarie, brecce, siltiti calcaree e verdastre. La qualità della roccia è molto buona (RMR di 83 e RQD tra 90 e 100%). Oltre 200 operai e tecnici sono coinvolti nei lavori. I tunnel saranno scavati partendo da quattro fronti. Per la costruzione del tunnel sono stati adottati il metodo NATM (sequenza calotta/strozzo) e il drill&blast, con l’impiego di quattro jumbo Axera T-11 a 3 bracci della Sandvik Tamrock (uno per fronte). Le macchine scavano, nel fronte del tunnel, buchi orizzontali di 2 m. Si procede quindi a posizionare l’esplosivo, ad attivarne il brillamento e al trasporto verso l’esterno dello smarino.
Lo smarino è smaltito tramite un caricatore Hyundai 760 e cinque bilici da 10 m³. Le sezioni di scavo sono 66,7 m² nella calotta e 40,2 m² nello strozzo. La sezione di scavo complessiva è di 106,9 m². Ogni canna avrà tre corsie. Gli utensili da perforazione sono forniti dalla Sandvik. La dinamite è del tipo Goma 2 ECO, i detonatori non sono elettrici (miccia 80 gr/ml). Il fornitore è Maxam (ex UEE). Tutto è fabbricato in Bolivia. Il fornitore del sistema di ventilazione è Industrias y Servicios El Tigre (Perú). Collegarsi a www.miningandconstruction.sandvik.com, www.maxam-corp.com, www.iys-el-tigre.com e a www.hyundai-ce.com
Il tunnel di San Eduardo in Ecuador è in costruzione
Una volta terminato il trasporto dello smarino, un operaio, alla guida del jumbo della Tamrock, realizza intorno al fronte diversi fori verticali e profondi 4 m. Quindi una squadra di operai introduce nei fori gli ancoraggi di acciaio cementati, lunghi 4 m e con 25 mm di diametro, per fissare una rete elettrosaldata 150 x 150 x 7 mm fabbricata in loco. Questa fase del procedimento rende sicuro e stabile il tunnel. Quindi, entrano in funzione una PM-407 della Sika per lo shotcrete e un PM-500, sui quattro fronti, per proiettare calcestruzzo HP-25 senza fibre. Attraverso un pannello di controllo l’operatore controlla l’ugello che spruzza il calcestruzzo che si asciuga quasi immediatamente sulle pareti del tunnel. La rete metallica viene quindi coperta e sigillata. Il tempo necessario è di circa un’ora. In caso di emergenza, esiste anche un manuale di Aliva. Sika ha inoltre fornito gli additivi del cemento (Sigunit L480 AF: accelerante della presa senza alcali; SikaFume: additivo di microsilice; Sikament N100: plastificante). Gli ancoraggi sono fabbricati localmente. Nella sezione più friabile (RMR tra 40 e 60), gli operai installano centine metalliche HEB-100, fabbricate da IPAC e Centroacero (curve e corte). Collegarsi a www.sika.com.ec, www.centroacero.com.ec e a www.ipac-acero.com
La fase del sostegno richiede 5 ore di lavoro, la metà dell’intero processo. Dopo aver terminato il sostegno interno del tunnel (bulloni, rete e calcestruzzo), inizia un nuovo ciclo con la realizzazione dei fori orizzontali. Ogni dieci ore, all’interno del tunnel, c’è un’esplosione. Ai quattro fronti si utilizzano due sollevatori telescopici SkyTrack e due dumper telescopici della Manitou, con un’altezza di sollevamento di 14 m. Collegarsi a www.manitou.com
Lo scavo nelle gallerie procede ad un ritmo di 4-6 m al giorno. L’ATI costruttrice, formata da Ohl-Semaica, sta lavorando sui quattro fronti, due a Nord e due a Sud. Il tunnel è largo 13 m e alto 8 m. Sino all’8 Marzo 2007 erano stati scavati 551,05 m, così ripartiti: 110,70 m nell’accesso 1 ; 44,40 m nell’accesso 2 ; 235,30 m nell’accesso 3 e 160,65 m nell’accesso 4. In totale saranno estratti 45.000 m³ di smarino. La caduta di diaframma, in ogni canna, è prevista a Settembre 2007 e a Novembre 2007. Collegarsi a www.ohl.es e a www.semaica.com
Ogni 300-350 m i due tunnel saranno collegati da gallerie trasversali di fuga, dotate di paratie in acciaio speciale ad alta resistenza, in caso d’incendio. Ci sarà inoltre uno slargo a metà del tracciato dei tunnel dove le auto in panne o con dei problemi potranno fermarsi durante il loro transito in galleria. Gli slarghi rappresentano una quarta corsia e sono lunghi circa 40 m. La direzione lavori è affidata alla società americana di consulenza Louis Berger, a Tahal Group (Israele) e a Consultoría Técnica Cía. Ltda. (Ecuador). Cliccare ec/17. 12/07.

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