Italia/Piemonte: via libera per il completamento
della galleria Cesana sulla SS 24 del Monginevro
I lavori di scavo della galleria Cesana, aggiudicati nel
2004 (cliccare it/106)
e iniziati a Maggio 2005, erano stati sospesi ad Ottobre 2006, dopo il rinvenimento
di rocce contenenti amianto. I lavori riprenderanno a Maggio 2009 e si protrarranno
per circa 2 anni con un investimento di 36,8 milioni di Euro. La soluzione
progettuale adottata consente di ultimare in sicurezza l'intera opera senza
mutarne l'impostazione iniziale completando così il lotto, lungo l'itinerario
internazionale del Colle del Monginevro, già parzialmente aperto al
traffico nel 2007. Cliccare qui
per la corografia.
La galleria risulta scavata per 1.734 m (1.464 m da monte e 270 m da valle).
Restano da scavare ancora 106 m in rocce contenenti amianto. Lo scavo della
galleria è principalmente a sezione piena
Per la sezione di galleria realizzata inizialmente si
era scavato su 4 fronti, aprendo una finestra intermedia lunga 277 m, larga
11,5 m e alta 8,52 m.
Lo scavo della galleria nella sezione contenente amianto avverrà invece
su 3 fronti: 2 per la sezione della galleria corrente e 1 per il deposito
sotterraneo. Quest'ultimo, perpendicolare alla canna della galleria Cesana.
permetterà lo stoccaggio definitivo e in condizioni di sicurezza del
materiale estratto di natura amiantifera, sarà lungo 300 m, largo 21,70
m e alto 12,80 m.
Geologia
Lo scavo della galleria Cesana è stato previsto, sia nel Progetto Definitivo,
sia nel Progetto Esecutivo interamente all'interno della formazione conosciuta
con il nome di Dolomie dello Chaberton-Grand Hoche (Granito). Il rinvenimento
di rocce serpentinitiche (amianto) durante le fasi di scavo, situazione imprevista
e imprevedibile, ha portato alla definizione di un nuovo modello geologico
di riferimento, sulla base del quale è stato sviluppato il nuovo progetto
di completamento che prevede le nuove tecniche di scavo per rispettare le
condizioni di sicurezza previste dalla vigente normativa.
Metodologie di scavo
Inizialmente la galleria è stata scavata con il metodo drill&blast,
mentre le rifiniture e disgaggi sono stati effettuati con escavatori dotati
di martellone. Nel tratto con tracce di amianto si utilizzeranno gli escavatori
con martellone e durante i lavori s'impiegherà una sofistica impiantistica
per il trattamento dell'aria e dell'acqua di cantiere.
Smarino
Lo smarino, estratto nella prima fase di scavo, è stato smaltito mediante
l'impiego di pale e camion. Lo smarino risultante dallo scavo nella zona con
amianto sarà incapsulato all'interno di cassoni prefabbricati in c.a.
sigillati ermeticamente. Tramite nastro trasportatore, i cassoni saranno portati
al lavaggio e quindi caricati su camion per il trasferimento al deposito definitivo
sotterraneo, in galleria e senza uscire all'esterno.
Tecniche di sostegno e rivestimento
Per il consolidamento durante la prima fase di scavo, a seconda delle diverse
sezioni, sono stati utilizzati bulloni in acciaio iniettati con biacca cementizia,
bulloni in acciaio autoperforanti iniettati con biacca cementizia, spritz
beton con rete elettrosaldata o fibre in acciaio, centinatura metallica, elementi
strutturali in VTR e infilaggi di tubi d'acciaio per presostegno intorno alla
volta.
Per lo scavo nella sezione in amianto saranno utilizzati infilaggi di tubi
d'acciaio autoperforanti per il presostegno intorno alla volta, elementi strutturali
in VTR autoperforanti al fronte di scavo, spritz beton armato con fibre in
acciaio, centinatura metallica e bulloni in acciaio autoperforanti iniettati
con biacca cementizia.
Impermeabilizzazione e rivestimento definitivo
Per la sezione già realizzata della galleria si è provveduto
all'impermeabilizzazione della calotta con telo in PVC, spessore 2 mm e al
rivestimento definitivo in cls armato in corrispondenza degli allarghi e delle
sez. C1 e C2
Per la sezione con presenza di amianto si provvederà all'impermeabilizzazione
della calotta con telo in PVC spessore 2 mm e al rivestimento definitivo in
cls armato con fibre metaliche per l'arco rovescio, in cls 370, addittivato
con fibre in polipropilene per evitare il fenomeno dello spalling, armato
con tralicci per la calotta.
Il deposito sotterraneo avrà invece un'impermeabilizzazione sull'intera
sezione con telo in HDPE, spessore 3 mm e un rivestimento definitivo con centine
reticolari e calcestruzzo proiettato.
Ad oggi il rivestimento definitivo risulta completamente eseguito per 1.436
m (1.388 m da monte e 48 m da valle).
Impiantistica
Il contratto comprende anc he l'equipaggiamento della galleria che sarà
dotata di impianti di Illuminazione, ventilazione (longitudinale in aspirazione
con filtri assoluti), controllo atmosfera (totale e reiterato), protezione
contro incendio e segnaletica luminosa. 17/09