Progetto e realizzazione dei tunnel del
Carmelo in Israele Il
progetto da 1,25 miliardi di Nuovi Shekels Israeliani (NIS), è
stato lanciato nel 1996 con la pubblicazione di un bando per selezionare
una Concessionaria che costruisse e gestisse per 35 anni l'infrastruttura.
Il Consorzio Carmelton, composto all'epoca da Dragados (40%), Ashtrom
Group (20%), Property and Building (20%) e FIBI Holdings (20%), si aggiudicò
la gara nel 1998. Il completamento del progetto, originariamente previsto
per il 2002, è stato più volte procrastinato per problemi
statutari e finanziari. Il Carmelton Group è attualmente una
partnership delle sole Ashtrom Group (50%) e Housing & Construction
Holding Co. (Shikun & Binui, 50%). Il completamento del progetto,
finanziato dalla Israel Discount Bank, è ora previsto per la
fine del 2010. Cliccare il/14.
Collegarsi a www.carmelton.co.il,
www.ashtrom.co.il
e a www.hch.co.il |
A
causa della guerra libano-israeliana del 2006, l'inizio del contratto
è stato nuovamente procrastinato, ma nell'Aprile del 2007 il
progetto ha finalmente avuto inizio, con i lavori propedeutici ai portali.
I tunnel hanno tre portali: uno da Ovest e due da Est (uno dallo svincolo
di Rupin Road e uno verso l'interconnessione di HaKerayot). I portali
sono costituiti da muri di ritenuta ancorati al terreno. La Kedmor Engineers
ha progettato i portali e il centro di controllo delle gallerie, che
comprende anche gli uffici amministrativi e i generatori di energia.
Collegarsi a www.kedmor.co.il
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Immagine virtuale del portale occidentale |
La lunghezza complessiva dei tunnel occidentali è
di 6.199,5 m, e ad oggi sono stati scavati 3.410 m (55%). I tunnel orientali
si estendono invece per 3.295,2 m, di cui 1.605 m già completati
(48,7%). Le canne sono tra loro collegate da 18 by-pass interdistanziati
di 250 m(12 pedonali e sei carrabili con piazzole, che consentono l'accesso
ai mezzi pesanti). Cinque di essi sono già stati scavati. I lavori stanno procedendo più speditamente del previsto, e il tratto tra il Grand Canyon di Haifa e l'interconnessione di HaKerayot sarà terminato a fine anno, con diversi mesi d'anticipo sul cronoprogramma. Nel frattempo però, su richiesta dei residenti, il Ministro per l'Ambiente ha ordinato all'impresa di limitare a tre il numero di volate al giorno dentro il tunnel, riducendone l'intensità. Analisi condotte a Maggio dal Ministero sull'intensità e sul numero delle volate, hanno riscontrato 4 superamenti dei limiti. Al contraente, ammonito a non superare i limiti acustici, è stato detto che tutte le volate saranno monitorate. Sostegno della roccia A causa della bassa forza uniassiale dei tufi e della massima copertura rocciosa di 210 m in questa sezione, ci si attendono condizioni di rocce spingenti, per contrastare le quali a livello progettuale sono stati previsti sostegni flessibili con una membrana spatolata di shotcrete. I sostegni, temporanei e definitivi,consistono prevalentemente in ancoraggi e differenti spessori di rivestimenti in shotcrete, solo parzialmente fibro-rinforzati. Sui sei fronti manuali il sostegno consiste in dry-shotcrete (spessori di 10-60 cm), fibre di acciaio e/o reti elettrosaldate. Negli avanzamenti con jumbo, i sostegni sono una combinazione di wet-mixed shotcrete (spessori di 10-35 cm), fibre di acciaio e/o reti elettrosaldate |
Immagine virtuale del viadotto di svincolo di Rupin e del portale del tunnel orientale |
Su tutti i fronti i sostegni necessari sono unicamente
shotcrete, ancoraggi o rinforzi aggiuntivi con centine a traliccio e iniezioni
di malta (in base al tipo di roccia). Lo shotcrete sarà l'unico
tipo di rivestimento (non ci sarà ulteriore calcestruzzo). Su tutti
i fronti si installeranno ancoraggi SN da 3-6 m (25 mm di diametro) per
sostegno primario e ancoraggi permanenti per il sostegno definitivo. Le
peggiori condizioni rocciose richiedono centine a traliccio, iniezioni
di malta (diametro 28 mm) lunghe 3,5 m e sostegni del fronte con ancoraggi
in fibra di vetro (diametro 25 mm) lunghi 6 m. I bulloni iniettati, gli ancoraggi permanenti e quelli autoperforanti sono forniti da SUSPA-DSI Geotechnik, le reti elettrosaldate da Neumann Steel Industrial e le centine a traliccio da Tunnel Ausbau Technik (TAT). I sostegni in acciaio sono installati con macchinari Manitou. Collegarsi a www.suspa-dsi.de o a www.dywidag-systems.com, www.neumannsteel.com.au, www.tat-befer.de e a www.manitou.com Lo shotcrete è prodotto ai due fronti da Readymix. Admir Technologies è il fornitore delle fibre d'acciaio. Collegarsi a www.readymix.co.il e a www.admir-geo.com |
Gestione del cantiere Da Gennaio 2008, circa 6 mesi dopo l'inizio del tunnelling, WBI è presente in modo permanente sul cantiere per la gestione del sito, su incarico e su richiesta di CTJV. In seguito alla revisione dei principali strumenti di gestione e alla riorganizzazione della collaborazione tra CTJV e CCECC, le performance progettuali sono considerevolmente aumentate. La media di avanzamento del tunnel nei gessi e nelle dolomie è aumentata a 40-45 m alla settimana, sebbene le volate siano consentite solo tra Domenica e Venerdì pomeriggio. Inoltre, l'intensa collaborazione tra gli ingegneri e l'ufficio progetti della WBI (Aquisgrana, Germania) e il cliente ha portato a numerose modifiche del progetto al fine di ottimizzarlo per le tecniche e i mezzi di scavo utilizzati dal subappaltatore cinese. Da ogni lato di ogni canna di ogni tunnel è ora presente un fronte di attacco, per un totale di otto fronti. I fronti dai portali di Carmel Beach hanno attraversato la sezione di 1 km in strati di conglomerati, gessi e calcari. Di recente è stato raggiunto lo strato di tufi. Nel frattempo, l'avanzamento medio su tutti i fronti e la qualità dei lavori eseguiti da CCECC superano le aspettative del cliente. 32-33/08. |
I lavori di costruzione del portale orientale presso lo svincolo di Rupin a Novembre 2007 |