Prima applicazione della tecnica della cassaforma nel progetto del tunnel dell'East Side CSO a Portland
A Portland (Oregon), è in corso un imponente programma ventennale dal valore di 1,4 miliardi di Dollari per ripulire le acque del fiume Willamette. I lavori iniziarono nel 1993 con generali migliorie della rete fognaria. Nel 1999, è partito il programma del CSO (Combined Sewer Overflow), deviando i flussi che fluivano nel sistema fognario, nuovamente nel fiume Willamette, ammodernando le stazioni di pompaggio e installando un tunnel di CSO sul lato occidentale del fiume tra il ponte di Marquam e la stazione di pompaggio dell'isola di Swan. Dopo 16 anni, il progetto è arrivato nella sua fase conclusiva: la costruzione del tunnel di CSO sul lato orientale, uguale a quello sul lato ovest, tra l'incrocio della 17° strada Sud Est con Boulevard McLoughlin e la stazione di pompaggio dell'isola di Swan.
Per la manutenzione del tunnel (lunghezza 9,65 km e diametro 7,92 m) sette pozzi collegheranno gli scolmatori esistenti e permetteranno l'accesso dalla superficie. Il pozzo di Opera (così chiamato perché si trova sul terreno di proprietà dell'Hampton Opera Center di Portland), servirà da pozzo di attacco per la costruzione del tunnel. Il pozzo non solo fungerà da ingresso per la TBM - Slurry Pressure Faced, battezzata Rosie e fornita da Herrenknecht, che scaverà il tunnel di CSO, ma anche come via di uscita dello smarino, che sarà caricato su una chiatta e portato alla laguna dell'isola di Ross. L'appaltatore Kiewit-Bilfinger Berger (KBB) ha rivestito il pozzo (profondità 35 m e diametro 20,4 m) con uno strato di calcestruzzo spesso 91 cm, per renderlo idoneo al suo nuovo utilizzo.
Per facilitare colate multiple a differenti altezze, Kiewit-Bilfinger Berger ha impiegato 244,3 m2 di cassaforma modulare Doka Frami per realizzare il rivestimento finale del pozzo di Opera. Il progetto iniziale prevedeva l'impiego del sistema Top 50 di Doka. Tuttavia poichè si disponeva di soli quattro elevatori, era importante che il sistema potesse essere assemblato velocemente. La tolleranza di 200 mm del rivestimento finale ha consentito l'utilizzo del sistema Frami, il più veloce sistema di assiemaggio pareti sul mercato. Doka inoltre ha fornito 52 supporti D22, che sono stati utilizzati anche come agganci per le cassaforme Frami. Il ridotto peso dei pannelli ne permette l'assemblaggio manuale in serie in superficie, riducendo quindi il tempo di utilizzo delle gru. In più, la struttura modulare delle cassaforme ha permesso di facilitare le differenti altezze di colata, con la semplice rimozione dei pannelli superiori.
Frami è stata la soluzione ideale per questa particolare applicazione, perché Kiewit-Bilfinger Berger aveva progettato colate di differenti altezze (4,11 m, 3,65 m e 2 m), che necessitavano quindi di una soluzione modulare. Inoltre, poiché c'erano soltanto quattro elevatori, era importante utilizzare un sistema di rapido montaggio che permettesse così a Kiewit-Bilfinger Berger di iniziare quanto prima la sequenza di installazione.
L'impiego delle casseforme si è rivelato funzionale. Le squadre hanno potuto prepararle e installarle in cinque turni, riuscendo così a realizzare il rivestimento di questo enorme pozzo in soli 90 giorni.
Le squadre d'ingegneri di Doka e Kiewit hanno inoltre collaborato per trovare la soluzione ottimale per il rivestimento interno del tunnel.
Dopo il termine dei lavori, la scorsa primavera, una gru a portale ha posizionato "Rosie" sul fondo del pozzo il 23 Marzo, dove la macchina è stata montata e ha cominciato lo scavo verso nord, in direzione del pozzo di Port Center. Qui, la TBM sarà sottoposta a revisione e manutenzione prima di essere calata nel pozzo di Opera per iniziare lo scavo in direzione sud verso il pozzo McLoughlin.
Il 13 Giugno, con soli nove giorni in ritardo su un range temporale di quattro anni di lavori, la TBM si è fermata a causa delle venute d'acqua da falda freatica all'interno del pozzo di Opera. L'entrata dell'acqua, causata dal cedimento di una guarnizione del rivestimento in calcestruzzo, è stata messa sotto controllo in circa quattro ore. La fessura che aveva causato l'entrata dell'acqua è stata chiusa con il calcestruzzo, asciugando così il pozzo. Gli operai hanno quindi predisposto il secondo tentativo di inizio degli scavi.
A Luglio, "Rosie" ha attraversato con successo le pareti del pozzo Opera, posizionando 2 o 3 anelli al giorno. Dopo che saranno stati costruiti circa 60 m di tunnel e che l'intero back-up sarà stato calato nel pozzo e montato, lo scavo avanzerà più velocemente.
La chiave del successo di questo progetto è stata la collaborazione continua tra Kiewit e Doka, sin dall'inizio. Grazie a un insieme di requisiti chiaramente formulati, Doka ha potuto fornire il sistema più adatto ed efficiente per il lavoro senza un gran lavoro di progettazione. Cliccare us/90. Consultare inoltre E-News Weekly 30/2007, 10/2007, 18/2005 e 40/2004. Collegarsi a www.portlandonline.com/CSO, www.doka.com e a www.herrenknecht.com 32/07.


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