Caduta di diaframma nel tunnel Monte d'Oro
sul collegamento stradale Italia-Slovenia
La realizzazione del collegamento autostradale tra Lacotisce,
in provincia di Trieste, e il valico italo-sloveno di Rabuiese comporterà
un miglioramento dei livelli di servizio in tutta la provincia di Trieste
e un efficace collegamento con il porto di Trieste e il valico di Rabuiese.
Tale effetto è principalmente dovuto alla sostituzione, da parte dell'opera
in progetto, della SS 15 che attualmente costituisce l'unica grossa arteria
afferente alla città di Trieste per chi proviene dalla penisola istriana,
dal comprensorio di Aquilinia, dalla zona di insediamento produttivo delle
Noghere e dalla cittadina di Muggia.
I lavori per il completamento della bretella autostradale Lacotisce-Rabuiese
sono iniziati il 31 Luglio 2003 e saranno conclusi entro Aprile 2008, permettendo
così il collegamento diretto tra la rete autostradale slovena e la
Grande viabilità triestina, fino al Lisert e all'asse autostradale
Trieste-Venezia. Dal Lisert fino al valico di Rabuiese si andrà in
autostrada. Il costo dell'opera, destinata a rivoluzionare la circolazione
nella zona di Aquilinia, ammonta a 148,3 milioni di Euro, di cui circa 111
per i lavori e i restanti 36 per espropri e altre operazioni aggiuntive.
Il collegamento è lungo 4.694,25 m in direzione Lacotisce-Rabuiese
e 4.580,21 m nella direzione opposta. Procedendo dal nodo di Lacotisce verso
il valico di Rabuiese, a sud delle rampe dello svincolo, progettate in viadotto
per il 60% del loro sviluppo complessivo, al fine di scavalcare le numerose
infrastrutture esistenti (strade, ferrovia, reti tecnologiche, ecc.), inizia
il doppio viadotto a carreggiate separate che, oltrepassando il torrente Rosandra,
conduce all'imbocco della galleria Monte d'Oro. A valle dello scavalco sulla
SS 15 "via Flavia", ad una distanza di circa 513 m dai portali sud-ovest
della galleria, iniziano i due viadotti paralleli per l'attraversamento della
zona industriale delle Noghere, di lunghezza pari a 1.052,50 m. Complessivamente
lo sviluppo dei viadotti tra asse principale e svincoli ammonta a circa 5.000
m.
Già il 19 Luglio 2007 era stata aperta la prima porzione della Lacotisce-Rabuiese,
lunga un chilometro tra il valico di Rabuiese e la galleria di Monte d'Oro.
Chi proviene dal valico di Rabuiese la percorre sino alla galleria di Monte
d'Oro in Aquilinia, in prossimità della quale si esce dall'autostrada.
Questo sarà il percorso in attesa della fine degli scavi nelle due
canne del tunnel che dall'aprile 2008 permetteranno di tirare dritto, senza
mai uscire dall'autostrada, sino al Lisert.
Il secondo tratto, quello che dall'uscita dei tunnel si
raccorderà con la Grande viabilità triestina, sarà completato
nei primi mesi del 2008. A Giugno 2007 era stato realizzato il 71% dell'intera
bretella autostradale e l'80% degli scavi nelle due canne della galleria Monte
d'Oro.
Di lunghezza media pari a circa 1.338 m (con le relative quattro gallerie
artificiali agli imbocchi) e a doppia canna, la galleria Monte d'Oro è
costruita da Collini, ditta capofila nella realizzazione dell'infrastruttura,
e Cossi Costruzioni. La larghezza delle gallerie è di circa 13,5 m,
con 18 m d'interasse tra le canne e un'altezza del fronte pari a 10 m. Il
fronte di scavo è di 140 m². Le due canna sono collegate da bypass
veicolari interdistanziati di 300 m. Collegarsi a www.impresacollini.it
e a www.cossi.com
Il colle di Monte d'Oro è formato da un'alternanza quanto mai irregolare
di strati e banchi di arenaria compatta, di marne calcaree, con strati e straterelli
di arenarie più o meno argillose e di marne fittamente e ritmicamente
stratificate, con interstrati di argilla calcarea e tutta una vasta gamma
di passaggi intermedi.
Entrambe le canne sono scavate a partire dall'imbocco Nord. La caduta del
primo diaframma nella canna destra in direzione Lacotisce è avvenuta
il 27 Settembre 2007 sotto i colpi di un martellone meccanico. Quella del
secondo diaframma nella canna in direzione Rabuiese è prevista per
fine Ottobre. Sono stati scavati 1.052 m (su un totale di 1.222 m). Entro
la fine dell'anno saranno terminati i lavori di impiantistica nei tunnel.
Lo scavo è stato effettuato con l'esplosivo, impiegando un jumbo a
tre bracci di Atlas Copco per i fori da mina. Nelle zone d'imbocco si è
invece proceduto con l'ausilio di un martellone idraulico CAT 345. Collegarsi
a www.atlascopco.com
e a www.cat.com
Per lo smarino del materiale scavato, si utilizza una pala gommata Caterpillar
e un dumper Astra. La movimentazione dei materiali è stata subappalta
a Edilter Costruzioni di Giarratana (Rg). I tubi di ventilazione delle gallerie
in corso di costruzione sono stati forniti dalla Teloni Fratelli Bresciani.
Collegarsi a www.astraspa.com
e a www.telobresciani.it/tunnelwind
Il rivestimento di prima fase è composto di tubi di acciaio valvolato
nelle zone d'imbocco, chiodi in vetroresina Sireg al fronte ed al piede delle
centine, rete elettrosaldata, calcestruzzo proiettato fibrorinforzato e centine
IPN 200 e 220. L'impermeabilizzazione è realizzata dalla Pro.Co. System
di Calcinate (Bg). Il rivestimento definitivo è un anello di calcestruzzo
gettato in opera (armato solo nelle zone d'imbocco) di uno spessore tra 80
e 95 cm. Collegarsi a www.sireg.it
41/07.