Il 15 settembre 2012 si è celebrato il 50° anniversario dell’inaugurazione del Traforo del Monte Bianco. Nella conferenza stampa è stato annunciato che entro l’estate 2013 saranno sostituiti progressivamente i famosi Janus, attualmente in dotazione alle postazioni antincendio permanenti situate agli ingressi e al centro del traforo. E’ in fase di test il primo dei quattro nuovi veicoli, costati 3,2 milioni di euro, dotati di  geolocalizzazione tramite radar laser;  di una forza d'urto triplicata, di una capacità di 12.000 litri rispetto ai 4.000 litri degli Janus, che permette un'autonomia di intervento di 15 minuti senza rialimentazione.
Nel 2013 è prevista inoltre l’installazione progressiva, impianto dopo impianto, della nuova Gestione Tecnica Centralizzata che analizza i 35.000 dati raccolti dalle telecamere e dai sensori installati nel traforo e consente agli operatori l'attivazione automatizzata dalla postazione di controllo degli impianti e delle procedure idonee ad ogni circostanza.
Nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo nella lotta contro gli incendi sono attualmente in corso due studi riguardanti:
I sistemi antincendio per aspersione d’acqua a bassa e ad alta pressione dalla volta: attualmente in fase di test  nella galleria di San Pedro de Anes in Spagna. L’obiettivo è studiare l'efficacia e l'adeguatezza dei diversi dispositivi di aspersione attraverso 14 test antincendio.
Il comportamento dei flussi d'aria: in collaborazione con l'università di Modena è stato progettato e realizzato un veicolo elettrico dotato di anemometri che misurerà e registrerà un insieme di dati sungo il traforo che saranno elaborati da potenti calcolatori per ottimizzare ulteriormente il controllo della ventilazione.
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