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Francia/Italia – Concluso Scavo Seconda Canna Traforo Frejus

18/11/2014
Francia/Italia – Concluso Scavo Seconda Canna Traforo Frejus


Il 17.11.2014 la redazione di tunnelbuilder ha partecipato alla cerimonia del breakthrough della seconda canna del Tunnel del Frejus (12.878 m): la TBM Anne ha abbattuto l’ultimo diaframma sbucando sul piazzale italiano.
Il progetto inizialmente prevedeva una Galleria di Sicurezza con diametro utile di 5 m per il solo transito dei mezzi di soccorso e manutenzione. Si è in seguito deciso di trasformare la Galleria di Sicurezza in Galleria di Transito del traffico in direzione Italia-Francia. La separazione dei flussi di marcia aumenterà la sicurezza nel tunnel e consentirà una migliore gestione della ventilazione sia nell'esercizio normale che in caso di incendio.
La Galleria di Sicurezza, nella nuova configurazione di Galleria di Transito, si sviluppa parallelamente all’esistente Traforo del Frejus (T4) secondo un interasse medio di 50 m tra i due fornici. La nuova galleria è dotata di 34 rifugi con un interasse medio di 367 m e una superficie per utenti di 110 m²; 10 stazioni tecniche con interasse medio di 1.430 m; 9 by-pass con un interasse medio di 1.288 m, indipendenti da rifugi e stazioni tecniche.
Il Lotto  2 della Galleria di Sicurezza del Tunnel del Frejus è compreso tra la pk 6+495 (confine con Lotto 1) e la pk 12+848 (imbocco lato Italia). L’opera ha un diametro di scavo pari a 9,46 m (diametro della testa fresante), ovvero di 9 m (estradosso dei conci prefabbricati), e un diametro interno (intradosso dei conci prefabbricati) pari a 8 m.
Lo scavo del Lotto 2 è stato realizzato su due fronti. L’avanzamento da lato Francia in direzione Italia, effettuato con TBM, è proseguito in successione al completamento dello scavo del Lotto 1 dalla pk 6+495 fino al raggiungimento della pk 12+785; l’avanzamento da Italia in direzione Francia, effettuato con tecniche tradizionali, è stato avviato dall’imbocco lato Italia, pk 12+848, alla pk 12+785.
I lavori di scavo del Lotto 2 erano iniziati l’ 01/07/2013. L’importo dei lavori di scavo di competenza italiana approvato con delibera CIPE n. 43/2009 per la realizzazione della seconda canna del Frejus è pari a 204,70 milioni di Euro, di cui 158,45 milioni per i lavori e 46,26 milioni per l’ambiente e somme a disposizione. L’importo del progetto esecutivo del Lotto 2 ammonta a 102,85 milioni di Euro.

Geologia
La galleria naturale scavata con tecniche tradizionali si inserisce in materiale morenico con una copertura di 60 m.
La galleria naturale scavata con TBM (fine Lotto 1 - inizio Lotto 2), interessa la formazione dei calcescisti, basamento pre-quaternario composto da marmi e filladi alternate, localmente fratturati.

Metodologia di scavo
Dall’imbocco lato Italia, è stato eseguito uno scavo a piena sezione, al fine di provvedere ad una rapida stabilizzazione del cavo, con metodo tradizionale.
Per questa tratta sono state impiegate tre tipologie di sostegno in base alle informazioni geotecniche dedotte dai quaderni di cantiere relativi alla costruzione del traforo.
Sono state utilizzate tre tipologie di pre-sostegno al cavo, costituite inizialmente da una sezione tronco-conica con ombrello di infilaggi in volta (sezione tipo B2V), per poi procedere con sezioni cilindriche con, e successivamente senza, pre-consolidamento al fronte (rispettivamente sezione tipo B2 e B0). Inoltre, caratteristica di tutte e tre le sezioni  è l’adozione di un pre-sostegno del cavo con centine metalliche HEB 180 (per sezione B2V) ovvero HEB140 e spritzbeton fibrorinforzato.
Per la tratta con scavo meccanizzato è stata utilizzata una TBM da roccia, monoscudata. Lo scudo lungo 11.200 mm è composto da tre settori, quelli di coda con un raggio di estradosso inferiore a quello di testa, così da determinare una forma conica che garantisca un gap tale da assorbire lo sviluppo nel tempo delle convergenze del profilo di scavo; nel dettaglio il settore di testa ha diametro di 9.370 mm, quello centrale di 9.330 mm e quello di coda di 9.310 mm, con un gap di 30 mm, a cui si aggiunge lo spazio tra testa fresante e scudo, pari a 45 mm. Il gap complessivo tra profilo di scavo e coda dello scudo risulta quindi di 75 mm, incrementabile fino a 175 mm in presenza di taglienti per estrascavo.
Lo scudo è dotato di aperture che consentono, tramite pistoncini a funzionamento idraulico posizionati nei tre settori dello scudo, di verificare la “chiusura” del profilo di scavo verso l’estradosso dello scudo, così da verificare l’attivarsi di pressioni di roccia sulla TBM.

Impermeabilizzazione e rivestimento definitivo
Per la tratta di galleria eseguita con metodi tradizionali sono state posate guaine impermeabilizzanti in PVC dello spessore di 3 mm, doppiamente protette (sia dal lato rivestimento di prima fase che dal lato del rivestimento definitivo) da uno strato di Tessuto non tessuto di polipropilene da 0,500 kg/m². Lo sviluppo di tale pacchetto impermeabilizzante si sviluppa sui piedritti e sulla volta della galleria.
Il rivestimento definitivo gettato in opera a Rck 30, è sempre costituito da arco rovescio di spessore variabile tra 70 cm (per sezione B2) a 80 cm (per sezioni B2v e B0). Per tutte le sezioni tipo adottate, la calotta è costituita da uno spessore minimo di 40 cm.

Impiantistica
La nuova galleria sarà dotata di:
Illuminazione permanente, con sorgenti a LED da 37 W inclinate di 10°. Gli apparecchi saranno disposti su di un’unica fila, posta sopra la corsia di sosta, a 1,8 m dall’asse della galleria e ad un altezza di 5 m dal piano viabile. Il livello di luminanza previsto è di 2 cd/m². Gli apparecchi, interdistanziati di 6,3 m per ottenere elevati livelli di uniformità longitudinale, saranno collegati alternativamente ad un circuito normale e ad un circuito di emergenza.
Illuminazione di emergenza, rinforzata ai due imbocchi e alimentata dai rifugi in modo che il sezionamento sia inferiore a 600 m.
Ventilazione, longitudinale con acceleratori in volta e centrali supplementari in corrispondenza delle centrali B e C per garantire in caso di evento un’estrazione massiccia.
Protezione contro incendio, nicchie antincendio in corrispondenza di ogni rifugio e in posizione intermedia tra due rifugi; rilevamento incendi attraverso cavo termosensibile.
Video sorveglianza e Radio, Video/DAI e Radio dotata di cavo con copertura su tutta la lunghezza della galleria; due nicchie per le chiamate d'emergenza nell'interasse tra due rifugi.
Segnaletica, adatta alla circolazione nella direzione Italia-Francia con pannelli stradali (limiti di velocità, interdistanza, ecc.), pannello a messaggio variabile per la segnalazione dinamica, cartelli informativi per l'indicazione di nicchie, rifugi di sicurezza e distanza dei rifugi.

La TBM Anne sarà smontata sul piazzale italiano durante i prossimi tre mesi. I rifugi, i by-pass carrabili e le stazioni tecniche saranno costruiti nei successivi due anni. I fabbricati di esercizio sui piazzali d’imbocco, gli impianti di ventilazione, illuminazione, antincendio, raffrescamento, gestione, ecc, saranno completati entro Aprile 2019 e la galleria potrà quindi essere aperta al traffico. Cliccare qui, qui e qui, fr/47 e it/166 per l’archivio di tunnelbuilder. Collegarsi a http://www.sitaftunnelfrejus.it. 47/14.

 

 


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