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Torino/Lione: Argomentazioni tecniche a sostegno dell’asse ferroviario/

14/11/2018
Torino/Lione: Argomentazioni tecniche a sostegno dell’asse ferroviario/

Il 14.11.2018 Vincenzo Ilotte (Presidente della Camera di Commercio di Torino), Paolo Foietta (Commissario straordinario per la Torino-Lione) e Roberto Zucchetti (professore della Bocconi di Milano) hanno introdotto e presentato i contributi tecnici, raccolti nel Quaderno 11 dell’Osservatorio, trasmessi formalmente il 13.11.2018 al Governo (Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), affinché disponga di ogni elemento utile per una corretta valutazione economica degli interventi di adeguamento della linea ferroviaria Torino-Lione, dedicata al trasporto passeggeri e  merci.

Sono state raccolte e sintetizzate le diverse analisi e gli elaborati aggiornati dagli esperti della struttura commissariale, integrate dai contributi di professori universitari, esperti e operatori del settore:

1)   Il Prof. Andrea Boitani, co-estensore delle Linee Guida per la valutazione economica delle opere pubbliche, predisposto dal MIT nel 2017, ha fornito un utilissimo contributo metodologico sugli strumenti di valutazione economica e sul corretto utilizzo della Analisi Costi Benefici nel caso di un’opera già avviata dal titolo suggerimenti per una valutazione economica della linea ferroviaria Torino-Lione.


2)   Il Prof. Roberto Zucchetti ha curato la redazione del rapporto sulle dinamiche di sviluppo e interscambio di beni: domanda, offerta e scenari evolutivi del trasporto delle merci nell’attraversamento dell’arco alpino occidentale.


3)  Il Prof. Zucchetti ha realizzato una prima inedita analisi, sulla ripartizione modale dei traffici: convenienza e sostenibilità economica del trasporto ferroviario.


4)  Il Prof. Lanfranco Senn ha contribuito ad approfondire e valutare gli scenari che si aprono nel segmento del mercato passeggeri per la nuova linea ferroviaria Torino Lione.


5)  La Struttura Tecnica del Commissario di Governo ha formalizzato due rapporti su stato e caratteristiche delle attuali infrastrutture ferroviarie che attraversano l’arco alpino occidentale:

a)   la tratta di valico della linea storica Bussoleno-Modane presenta criticità strutturali. Il vecchio tunnel del Frejus, sottoposto per 8 anni a lavori di  ammodernamento, non soddisfa ancora gli standard europei. Il gestore RFI ha dovuto fissarne i limiti di esercizio per garantire le condizioni di sicurezza per il transito dei treni;

b)   sono descritti la situazione e i limiti della linea costiera Marsiglia-Genova. La nuova linea in costruzione non è progettata per il transito dei treni merci.


6)   L’ing. Andrea Debernardi ha predisposto un rapporto che analizza  le necessità di completamento e sviluppo del nodo di Torino al fine di adeguarlo al transito delle merci e le prospettive di utilizzo della tratta di  valico della linea storica in alta valle.



L’obiettivo di questi contributi è fornire tutte le argomentazioni tecniche ed economiche per evidenziare l’importanza strategica per l’Italia e l’Europa della Torino-Lione, e far riprendere i lavori al più presto. A partire da Dicembre 2018 ogni mese di ritardo comporterà la perdita di 75 milioni di finanziamenti europei (da dividersi al 50% tra Italia e Francia).


Interrompere la costruzione dell’opera non farebbe risparmiare l’Italia. L’Italia, nel caso in cui il Governo dovesse decidere di abbandonare l’opera, non solo sarà soggetta al pagamento di penali da parte dell’Unione Europea, ma dovrà sostenere anche i costi per la restituzione di partite finanziarie, per la messa in sicurezza dei cantieri e per il ripristino delle aree e per gli eventuali risarcimenti a Francia e/o l’Europa...senza contare gli investimenti già effettuati.


Il 01.03.2017, dopo la stipula di ben 7 accordi, era entrato in vigore il trattato Internazionale Italia-Francia riguardante l’Avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della Nuova Linea Ferroviaria Torino Lione. Questo trattato autorizzava la realizzazione dell’opera – i cui progetti erano già stati approvati, garantiva lo stanziamento dei fondi a copertura dell’85 % dei costi e dava il via alla pubblicazione di ben 81 bandi di gara, ripartiti tra 12 cantieri operativi in Italia e in Francia, con il coinvolgimento di circa 20.000 imprese e 8.000 lavoratori.


Cliccare qui per scaricare il Quaderno 11, qui, fr/11it/80  per l’archivio di tunnelbuilder. Collegarsi a http://www.telt-sas.com.



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