Lo scorso 19 Febbraio il sindaco di Genova Marco Bucci ha annunciato ufficialmente che il 4 Marzo inizieranno i lavori per la realizzazione del tunnel subportuale, il cui progetto era stato approvato il 19 Dicembre 2023. Il tunnel subportuale e quello di Val Fontanabuona sono opere che Autostrade per l’Italia si è impegnata a realizzare a titolo di risarcimento per il crollo del Ponte Morandi.
Il tunnel sarà collegato al casello autostradale di Genova Aeroporto (A10), attraverso la viabilità di Lungomare Canepa e la strada Guido Rossa, e al casello di Genova Ovest (A7), attraverso la viabilità del nuovo nodo di San Benigno. In totale il tunnel ridurrà di circa il 19% il tempo totale di viaggio e porterà con sé la creazione di circa 10 ettari di nuovi parchi urbani in superficie. L’investimento previsto ammonta a 900 milioni di Euro. La durata complessiva dei lavori è stimata in circa 6 anni, con apertura del tunnel a giugno 2029.
I lavori di scavo prenderanno il via in corrispondenza del capannone Csm dove sarà realizzato il pozzo per l’assemblaggio della TBM Hydroshield - lunga 150 m e con 16 m di diametro - che scaverà il tunnel a doppia canna e lungo circa 3,5 km che collegherà la zona di San Benigno e quella della Foce passando sotto al porto e sotto al quartiere di Carignano.
La TBM scaverà prima la canna Sud del tunnel in direzione della Foce. Al termine dello scavo, in corrispondenza dei Giardini Francesco Coco, la testa e il main drive saranno quindi smontati e trasportati via mare all'imbocco Ovest, mentre la restante parte della macchina sarà fatta retrocedere dentro la prima canna. La macchina sarà di nuovo assemblata a San Benigno (imbocco Ovest) per lo scavo della seconda canna. Tutto ciò richiederà un totale di circa cinque mesi. Contestualmente saranno scavate e realizzate anche le uscite previste in zona Madre di Dio.
In parallelo all’esecuzione dello scavo della canna nord (di durata complessiva pari a circa dodici mesi) e in relazione allo stato di avanzamento dello stesso potrà avere inizio l’attività di realizzazione dei bypass, ovvero dei collegamenti trasversali tra le due canne in direzioni opposte. La costruzione dei bypass è previsto che si prolunghi per circa tre mesi dalla conclusione dello scavo della seconda canna.
A circa cinque anni e mezzo dall’avvio dei lavori si prevede la prima apertura al traffico del tunnel (Milestone 1), da San Benigno a Foce, seguita dalla fase finale delle lavorazioni (che dura poco più di un anno) in cui saranno realizzati viadotti e rampe di collegamento al tessuto urbano e in area portuale in zona Madre di Dio.
A valle del completamento delle opere a verde e dei parchi presso San Benigno e Brigate Partigiane, il completamento dell’infrastruttura è previsto a distanza di circa ottanta mesi dall’inizio lavori (Milestone 2).
Si cominciò a parlare del progetto nel 1992 quando un raggruppamento costituito dalle imprese SAIPEM, Girola e Servizi Segnalazioni Stradali, unitamente ai progettisti Arch. P. Cevini, Tecnomare, Ecoconsulting e all’Istituto bancario IMI presentò una prima proposta per la realizzazione di un tunnel sotto il porto di Genova.
Nel 2001 il Consiglio Comunale approvò una delibera (D.C.C. 69/2001) che individuava l’opzione tunnel come scelta progettuale.
Il 14 ottobre 2021, Regione Liguria, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (AdSP) e Comune di Genova stipularono un accordo di intesa con Autostrade per l’Italia (ASPI) che prevedeva l’erogazione di un contributo complessivo di 3,4 miliardi di Euro per il soddisfacimento degli interessi pubblici del territorio ligure. Nell’accordo era prevista la modifica della direttrice principale di traffico dall’attuale asse Genova Ovest. Per ulteriori informazioni sul progetto cliccare qui e qui. 08/24.