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Italia/Lombardia – Due TBM della Linea 5 arrivate a Pozzo Parco

27/03/2013
Italia/Lombardia – Due TBM della Linea 5 arrivate a Pozzo Parco

Il prolungamento di 6,7 km della Linea 5 della metropolitana di Milano, da stazione Garibaldi a stazione San Siro, si sviluppa prevalentemente su doppia canna e a singolo binario. E’ costituito da 5.371 m di gallerie meccanizzate (a doppia canna), 86 m di galleria naturale (a doppia canna)  e 154 m di galleria naturale (a canna singola). Il tracciato delle gallerie meccanizzate presenta delle curve planimetriche di raggio minimo pari a 190 m e pendenze verticali di 21,5 ‰.
Le gallerie, realizzate mediante scavo meccanizzato, sono in costruzione mediante 4 TBM (due con profilo di scavo d=6,71 m e due con d=6,79 m). Il diametro esterno del rivestimento è pari a 6,40 m, mentre quello interno è di 5,80 m.
Le gallerie meccanizzate sono realizzate da due fronti di scavo ubicati alle estremità della linea metropolitana (San Siro Harar – Dessié e stazione Monumentale). La lunghezza delle gallerie pertinenti le due sottotratte sono di 3.172 m per San Siro – Pozzo Parco e 2.199 m per Monumentale – Pozzo Orafi.
Altre opere in sotterraneo
Il prolungamento della Linea 5 di Milano, da stazione Garibaldi a stazione San Siro, è costituito da 10 stazioni e da 8 pozzi di accesso per i Vigili del Fuoco. Le stazioni sono state realizzate tutte con metodologia bottom-up, ad eccezione della stazione Lotto, eseguite sia con paratie a benna mordente che con idrofresa. La stazione tipo ha dimensioni dell’ordine di 54x23,5 m, con profondità di 20 m, che diventano 30 m per la stazione Lotto. I manufatti intertratta si caratterizzano per le dimensioni limitate (14x6 m), in quanto le funzioni di ventilazione della linea sono inglobate nel corpo stazione, lasciando ai manufatti stessi unicamente le funzioni di uscita di sicurezza e accesso VV.F. La profondità massima si raggiunge nella tratta di massima copertura, con la quota di fondo pozzo pari a 21 m.
Geologia
L’attività di scavo interessa materiali alluvionali tipici dell’area milanese, caratterizzati da sabbia e ghiaia con scarsa presenza di materiale fine (<10%). Sono stati evidenziati ai fini progettuali due diversi litotipi di riferimento, caratterizzati da una diversa percentuale di ghiaia, maggiore o minore del 50%. Durante l’attività di scavo, tuttavia, si è riscontrata una variazione molto frequente della percentuale di ghiaia nello smarino, indice di una presenza contemporanea dei due litotipi nella sezione di scavo.
Un terzo litotipo, caratterizzato da una percentuale di limo superiore al 50%, è stato evidenziato – e riscontrato durante l’attività di scavo – durante lo scavo della galleria in prossimità della stazione Lotto, dove le coperture erano più elevate.
La quota di falda ha interessato la sezione di scavo per tutto il percorso, variando tra 1 m al di sopra del piede della galleria ad un battente di 13 m al piede della galleria quando la copertura ha raggiunto il valore massimo.
Metodologia per lo smarino
L’allontanamento dello smarino è garantito da un sistema a nastri continui costituito da due nastri indipendenti per ciascuna galleria che confluiscono ad un nastro collettore di superficie per il convogliamento al deposito temporaneo della terra di scavo.

Caratteristiche nastro

Galleria

Superf.

Lunghezza

3000 m x 2 canne

350 m

Larghezza

800 mm

1000 mm

Potenza:

530 kW

90 kW

Velocità

3,5 m/s

3,5 m/s

Capacità estrazione

500 ton/h

1000 ton/h

Metodologia di scavo
Lo scavo delle gallerie a singolo binario è stato condotto mediante quattro TBM EPBs prodotte da Herrenknecht: due per ciascuno dei fronti di avanzamento. Le due macchine partite dalla stazione Monumentale sono di proprietà Seli, mentre le due partite dal posto di comunicazione San Siro Harar – Dessié sono di proprietà Astaldi. L’avanzamento medio dello scavo, a piena sezione, è stato di circa 16 ml/giorno con elevate condizioni di sicurezza per le maestranze.
Le teste fresanti (caratterizzate da una percentuale dei vuoti circa del 40%) sono azionate da motori idraulici che sviluppano una coppia massima di circa 7000 kNm; gli utensili di scavo di cui sono dotate rimuovono il terreno, che ruota all’interno della camera di scavo e viene estratto dalla coclea, posta nella posizione piu’ bassa, e da qui convogliato attraverso due nastri posti sul backup della TBM, al nastro di galleria (capacità di 500 mc/h) che lo porta all’esterno: da qui, sempre attraverso un sistema di nastri e tramogge, viene conferito all’area di stoccaggio temporanea, dal quale viene prelevato per venire trasportato per mezzo di camion allo stoccaggio definitivo.
L’uso di agenti condizionanti del terreno rende possibile utilizzare le macchine EPB anche in presenza di materiali a granulometria grossolana, come ghiaie e sabbie con scarsa presenza di materiale fine: la schiuma si mescola al terreno rendendo possibile l’applicazione – in camera di scavo - di una pressione per il sostegno del fronte.
L’attività della fresa si caratterizza dall’alternanza della fase di avanzamento (lo scavo vero e proprio) e di installazione del rivestimento definitivo. Esso consiste in anelli prefabbricati in calcestruzzo armato (Rck = 45 MPa a 28 giorni) del tipo “universale” che consente di realizzare indifferentemente raccordi planimetrici, altimetrici e tratti in rettifilo ruotando lo schema di montaggio dei conci rispetto all’asse longitudinale della galleria. Lo spessore del rivestimento è di 300 mm, portando ad un diametro interno finale della galleria pari a 5,80 m. Gli anelli (lunghezza 1,4 m) sono composti da 6 conci + 1 chiave e sono connessi longitudinalmente da spinotti che garantiscono la continuità strutturale; la continuità dell’anello è garantita da barre guida inserite al contatto tra i conci. La tenuta idraulica dell’anello è garantita dalla predisposizione di una guarnizione lungo l’intero perimetro di ciascun concio. A tergo dell’anello, dalla coda dello scudo e prima di procedere ad una nuova fase di avanzamento, è prevista l’iniezione in pressione di malte cementizie, così da saturare il vuoto anulare esistente tra l’estradosso dei conci ed il profilo di scavo; in questo modo si evita il prodursi di convergenze nel terreno, minimizzando l’entità del “volume perso” durante lo scavo.
Avanzamento lavori ad oggi
Lo scavo meccanizzato delle due TBM EPB S-695 e S-694, battezzate rispettivamente Daniela ed Augusta, iniziato ad Aprile 2012 da San Siro Harar – Dessiè è terminato il 26 Marzo 2013 con l’arrivo in contemporanea al Pozzo Parco nell'area CityLife.
La percentuale di completamento è invece del 50% per i 2.019 m della tratta con partenza dal lato Monumentale. La TBM S-388 era arrivata alla stazione Cenisio il 22.01.2013, la TBM S-238 era arrivata alla medesima stazione il 16-02.2013. L’uscita al Pozzo Orafi, anch’esso all’interno dell’area di City-Life, nei pressi della Porta Domodossola, è prevista entro Giugno 2013.  Il costo complessivo del prolungamento stazione Garibaldi-stazione San Siro è 777.949.194,86 Euro.
La linea M5  è già operativa dal 10 Febbraio 2013 con sette fermate aperte al pubblico dal capolinea di Bignami alla stazione di Zara (per 4,1 Km) e avrà, entro fine anno, una ulteriore apertura con le stazioni di Isola e Garibaldi, che porteranno il tracciato a 5,5 km per 9 stazioni totali. La consegna dell'intera tratta è prevista in tempo per l'Expo 2015: 12,6 km di percorso con 19 stazioni. Cliccare qui per alcune foto di cantiere, quiit/16 per l’archivio di tunnelbuilder.Collegarsi a www.metro-5.com. 13/13.



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