Il cantiere italiano a Chiomonte della Torino-Lione sarà alimentato dall’energia geotermica prodotta dalle acque calde intercettate dallo scavo del tunnel di base, confermandosi cantiere “circolare”.
Oltre al riutilizzo dei materiali di risulta per produrre il rivestimento del tunnel, il riutilizzo delle acque servirà a produrre energia a km zero, generando risparmi e vantaggi per il cantiere e, in seguito, per la Valle di Susa.
Uno studio condotto da TELT con il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture (DIATI) e il dipartimento Energia (DENERG) del Politecnico di Torino ha approfondito le opportunità derivanti da questa energia geotermica e i numeri dell’operazione.
Si tratta di una forma di energia alternativa generata dal calore naturale della Terra, una risorsa sostenibile, rinnovabile ed economicamente conveniente. L’efficienza di questo tipo di risorsa è legata alla distanza tra il punto di produzione e quello di utilizzo. Proprio per questo il territorio limitrofo è quello che può beneficiare delle ricadute positive e l’utilizzo di questa risorsa, sia in Italia che in Francia, è un’opportunità per sperimentare soluzioni innovative e attrarre investimenti per l’economia sostenibile.
La ricerca è durata due anni e mezzo: secondo quanto emerso la portata può essere valorizzata grazie a un rivestimento impermeabilizzato della galleria per convogliare le acque in una canalina di raccolta, generando una potenza termica stimata tra i 9,3 e i 14,4 megawatt.
A fronte di questi dati il Politecnico ha selezionato gli scenari di utilizzo che creano il maggiore valore aggiunto. In particolare sono state approfondite quattro ipotesi di utilizzo a Chiomonte, durante gli anni di lavori, e tre per l’uso dopo il 2030 a Susa, dove le acque calde confluiranno al termine dei lavori. Per i risultati della ricerca, cliccare qui.
Cliccare qui, fr/11 e it/80 per l’archivio di tunnelbuilder. Collegarsi a https://www.telt-sas.com/. 07/21.