Comunicati
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Se siete investitori pubblicitari su tunnelbuilder,
Vi invitiamo ad inviarci i Vostri comunicati stampa
del 2006, per poterli mettere on line. Questo
porrà le informazioni, riguardanti la Vostra
società, all'attenzione immediata dei nostri
lettori che quotidianamente si collegano al nostro
sito: oltre 1.500 professionisti di lingua inglese,
operanti nel settore del tunnelling.
Prima di installare nel nostro database i Vostri
annunci, a cui si potrà accedere partendo
da uno spazio sulla Front Page di tunnelbuilder.com,
avremo la possibilità di apportare tutte
le modifiche e le revisioni che riterrete opportune.
I Vostri comunicati appariranno inoltre per un
mese su tutti i siti di tunnelbuilder, dove saranno
visionati almeno 50.000 volte. In seguito saranno
disponibili in archivio per future consultazioni.
Vi è inoltre la possibilità, con
un costo minimo, di usufruire del nostro servizio
per tradurre in italiano e spagnolo i comunicati
della Vostra società, a vantaggio dei nostri
lettori di lingua italiana (150) e spagnola (250)
che quotidianamente si collegano al nostro sito.
Potremo inoltre redarre per Voi i comunicati stampa
a costi per parola estremamente competitivi.
Contattate sam@tunnelbuilder.com
per prendere accordi sulle tempistiche dei Vostri
comunicati stampa o, qualora non ci fosse urgenza,
inviateli semplicemente, affinché possano
essere pubblicati appena possibile.
Buon Natale e Felice Anno Nuovo! 50-51/05.
Tecnologia
di rinforzo ComBar della Schoeck
La Schoeck di Baden Baden (Germania) ha impiegato
dieci anni per sviluppare le barre d'armatura
con polimeri rinforzati da fibre di vetro, e ha
ottenuto un'ampia approvazione per il suo sistema
ComBar, che offre tutti i vantaggi dell'acciaio
in termini di progettazione, resistenza alla trazione
e proprietà coesive, ma è più
leggero e più facile da trattare.
Il ComBar della Schoeck è al momento impiegato
nella nuova tratta Nord-Sud della metropolitana
di Amsterdam, dove sono state applicate oltre
75 t di rinforzi in fibra di vetro annegate in
sei muri di diaframma. Per leggere il comunicato
stampa della Schoeck in relazione a questo lavoro,
cliccare qui.
Per inviare il comunicato stampa della Vostra
azienda, contattare sam@tunnelbuilder.com
50-51/05.
Il
Lussemburgo costruisce il Grouft Tunnel
Con una popolazione di 465.000 abitanti e una
superficie di 2.586 km2, il Granducato di Lussemburgo
è una minuscola nazione situata tra il
Belgio, la Francia e la Germania. E' tra i paesi
più ricchi del mondo, con un reddito pro-capite
di 55.100 Dollari Usa.
Il tunnel Grouft è in costruzione come
parte della Route du Nord (A7) tra la città
di Lussemburgo ed Ettelbruck. Il progetto da 171.226.416
Euro, commissionato dal Ministero dei lavori pubblici,
è relativo alla costruzione di un tunnel
a doppia canna, lungo 2.966 m, tra l'altopiano
di Heeschdrëfferbierg a Sud e la valle dell'Alzette
vicino a Lorentzweiler a Nord. La galleria sarà
costruita dall'ATI Tunnel Grouft, composta da
Wayss & Freytag, Max Boegl, Galere, Tralux
e Felix Giorgetti. Gli studi progettuali sono
stati realizzati da Luxconsult e Lombardi. La
gestione dei lavori è affidata a TR-Engineering
e Geos. Il coordinamento per la sicurezza e la
salute è stato assegnato a Schroeder &
Associes e a Secolux. Consultare www.pch.public.lu/projets/tunnel_grouft
e www.wf-ingbau.de/de/corecapabilities/projects/tunnel_grouft.php
La galleria consiste in una canna a due corsie
in discesa e in una canna a tre corsie in salita.
La larghezza della carreggiata è rispettivamente
di 7 m e 10,5 m. Dalla valle dell'Alzette, il
tunnel è caratterizzato da una pendenza
media del 4,5%. Esistono due profili di scavo:
a ferro di cavallo (da 69,5 a 111,7 m2) e ad arco
rovescio (da 99 a 164,1 m2). Ai portali, la distanza
tra i due fornici è di 20,4 e aumenta gradualmente
su una distanza approssimativa di 700 m a Sud
e 800 m a Nord sino ad una distanza massima di
41,55 m. La copertura lungo il tunnel varia tra
i 3-4 m ai portali sino ad un massimo di 80 m.
Tra le canne saranno realizzati, ad intervalli
di 250-300 m, dieci attraversamenti con una sezione
di 30-35 m2. Il tracciato passa sotto foreste
e campi. La sezione della galleria varia tra i
90 m2 e i 160 m2.
La geologia è principalmente composta da
arenarie fratturate, marne scadenti, limo e gesso.
Ci sono quattro fronti scavati contemporaneamente
dai quattro portali. Il metodo di scavo varia
tra i metodi tradizionali (martello e benna) nella
roccia con una resistenza medio-bassa e drill&blast
nella roccia dura. Varia quasi ogni giorno. Per
lo scavo meccanico è utilizzata una flotta
di quattro escavatori R934B della Liebherr equipaggiati
con benne a cucchiaio, benne scarificatrici, frese
puntuali e perforatrici idrauliche. Per il drill&blast,
il parco macchine comprende un jumbo WL3C Rocket
Boomer semi-automatico dell'Atlas Copco, due jumbo
L2Cs dell' Atlas Copco e due perforatrici della
Robodrill a due bracci con cesto. Tutte equipaggiate
per la perforazione a secco. Gli esplosivi sono
forniti dalla Orica Germany (emulsione pompata,
detonatori non elettrici). Consultare www.atlascopco.it,
www.robodrill-sa.com
e www.orica-germany.com
Per lo smaltimento dello smarino, saranno impiegate
quattro pale gommate L564T modificate della Liebherr
e quattordici dumper della Kaelble. Consultare
www.liebherr.com
e www.kaelble.com
Il sostegno e il rivestimento richiesti dal cliente
consistono in bulloni Swellex, shotcrete, centine
metalliche HEB 220 e HEB 160 oppure centine a
traliccio con 3 o 4 ferri. Lo shotcrete rinforzato
con fibre (40 kg/m³) è fornito dalla
Trefilarbed (1.500 t) ed è spruzzato con
cinque unità Potenza della MEYCO. Consultare
www.swellex.com,
www.meyco-equipment.ch
e e www.trefilarbed.com
Lo scavo è ufficialmente iniziato ad Agosto
2005 e dovrebbe essere terminato entro 29 mesi,
seguito dai lavori di rivestimento e di equipaggiamento.
Al 6 Dicembre 2005, erano stati scavati 160 m
e 93 m dal portale Nord e 280 m e 173 m dal portale
Sud. Il completamento totale del progetto è
programmato entro 54 mesi (metà 2009).
Cliccare lu/13.
50-51/05.
Una
TBM della Hitachi termina il Main Spine Tunnel
del CSO di Providence
In data 1 Dicembre 2005, una TBM a singolo scudo
della Hitachi, ha raggiunto la sua destinazione
finale sul fondo di un pozzo terminale (80 m)
sotto l'incrocio tra Okie e Calverley street a
Providence, capitale di Rhode-Island, terminando
così la perforazione del tunnel (4.880
m). La macchina da 690 t ha terminato la Fase
1 del progetto relativo al Combined Sewer Overflow
(CSO) Abatement, anche conosciuto come Main Spine
Tunnel, per la Narragansett Bay Commission. Il
contraente è un'ATI composta da Shank e
Balfour Beatty per 163,5 milioni di Dollari Usa.
Il Louis Berger Group sta gestendo il programma,
con il progetto della galleria di Jacobs Civil,
il coordinamento dei lavori di costruzione e dei
servizi di ispezione per tutti i pozzi e i tunnel
dell'ATI Gilbane-Jacobs Associates, e con i servizi
geotecnici di Haley & Aldrich. Contraenti,
impiegati della Narragansett Bay Commission, e
due senatori USA hanno affollato una tenda vicino
al pozzo per testimoniare l'evento. Una telecamera
nel pozzo ha mostrato su uno schermo di 3 m la
faccia della roccia di scisti e arenarie, dove
era atteso il breakthrough. Consultare www.narrabay.com/CSO.asp,
www.bbciusa.com,
www.louisberger.com,
www.jacobs.com,
www.jacobssf.com
e www.haleyaldrich.com
La TBM è lunga 78 m ed è stata capace
di un avanzamento di 13 m al giorno. Le taglianti
hanno un diametro di 43 cm. Il Main Spine tunnel
è sostenuto da anelli in calcestruzzo presagomato
lunghi 1,22 m. Consultare www.hitachi-c-m.com/global/products/tunnel
Il Main Spine Tunnel è l'opera principale
della prima delle tre fasi che compongono il progetto.
Si snoda dall'impianto di trattamento delle acque
di scolo di Field's Point, a sud, fino a una fonderia
a ovest del centro cittadino. Il suo tracciato
segue approssimativamente tubazioni esistenti
lungo i fiumi Providence e Woonasquatucket, per
poi deviare sotto il prato a sud della Statehouse
prima di terminare nei pressi della fonderia.
Il progetto include anche tre larghi pozzi (15,2
m, 9,1 m e 3,4 m di diametro) per convogliare
le acque di scolo in eccedenza verso il nuovo
tunnel, una caverna di pompaggio (20,7 x 20,7
x 30 m) all'estremità meridionale della
galleria, che ospiterà le strutture della
stazione di pompaggio di Field's Point, e un vicino
pozzo di uscita ad Ernest Street. Vedere la cartina
qui.
Il tunnel, che ha un diametro esterno di 9,1 m
e un diametro di esercizio di 7,93 m rivestito
in cemento, potrà immagazzinare fino a
246 milioni di litri di acque di scolo nell'attesa
che vengano trattate dall'impianto di Field's
Point. La Narragansett Bay è un estuario
di rilevanza nazionale che ha più di 640
km di coste suddivise tra Rhode Island e il Massachusetts.
La pesca sportiva genera introiti per circa 300
milioni di Dollari USA all'anno, mentre il turismo
collegato alla baia contribuisce per altri 2 miliardi
di Dollari all'economia locale.Il tunnel è
un'opera per intercettare le acque nere che ora
si riversano nei canali durante le forti pioggie,
obbligando spesso le autorità a sospendere
la pesca dei crostacei, linfa vitale dell'industria
commerciale ittica. Per evitare lo scarico nel
vecchio malandato sistema fognario e di raccolta
dell'acqua piovana, l'acqua contaminata viene
scaricata nei fiumi della zona, come il Blackstone,
il Moshassuck, il Providence, il Seekonk e il
Woonasquatucket. Questi si riversano nella Narragansett
Bay, contaminando l'acqua con pericolosi batteri.
I lavori della prima fase sono iniziati a Maggio
2001, le perforazioni a Marzo 2004, e dovrebbero
concludersi nella primavera 2008. Una volta che
la prima fase sarà terminata, i lavori
si fermeranno per almeno due anni in modo che
gli scienziati possano analizzare quanta acqua
è stata depurata. La Fase 2 comprende intercettori
vicini alla superficie per un totale di oltre
9.150 m lungo i fiumi Seekonk e Woonasquatucket
che saranno pronti nel 2009-2010. Dopo altri due
anni di pausa avrà inizio la Fase 3. La
Narragansett Bay Commission progetta di lanciare
una gara per una galleria di accumulo e trasferimento
lunga 4.830 m e profonda 75 m con un tracciato
lungo il Seekonk da Buckland Point sino a Central
Falls. Tutti i lavori dovrebbero concludersi entro
il 2020/2021. Cliccare us/37.
Vedere il filmato qui.
50-51/05.
Lovat
nomina nuovi manager per l'Australia, la Nuova
Zelanda e per la Regione del Sud-Pacifico
Lovat ha ampliato la propria squadra di esperti
per assicurare un'assistenza locale in Australia,
in Nuova Zelanda e nel Sud Pacifico, nominando
Area Manager Matthew Panozzo e David O'Sullivan
allo scopo di coprire meglio la zona. Forti delle
loro rispettabili carriere nel settore del tunnelling,
Matt e David aiuteranno la Lovat a rinforzare
la propria presenza nella zona, che comprende
già le TBM fornite per i progetti di alto
profilo a Singapore, Perth e Melbourne. Sono entrambi
ingegneri civili con una lunga esperienza nelle
forniture di equipaggiamenti per il tunnelling
e di speciali attrezzature per le costruzioni
in sotterraneo, nei mercati delle miniere e del
tunnelling nell' Australasia e del Sud-Est asiatico.
I prodotti gestiti da Matt e David comprendono
le TBM, materiale rotabile, agenti di condizionamento
del suolo, cutting tools e altri equipaggiamenti
ausiliari. Per l'assistenza in questa zona, contattare
Matt Panozzo, e-mail matt.penpac@optusnet.com.au
e David O'Sullivan, e-mail david.penpac@bigpond.com.au
oppure collegarsi a www.lovat.com
50-51/05.
I
conducenti non sanno affrontare i rischi nei tunnel
Uno studio dal titolo "Risultati psicologici
sperimentali per la guida nei tunnel - Contributi
alla sicurezza stradale", elaborato dall'equipe
Segtúnel del Dipartimento di Psicologia
Sociale dell'Università di Barcellona e
commissionato dall'impresa Geoconsult España,
ha concluso che la maggior parte dei guidatori
spagnoli non ha le informazioni né la formazione
sufficienti per sapere come comportarsi in situazioni
di emergenza all'interno di un tunnel.
La strategia di studio degli aspetti relativi
alla componente umana, che potrebbero contribuire
a migliorare la sicurezza stradale nei tunnel
stradali, mira ad evidenziare le differenze osservabili
(se esistenti) tra il comportamento degli utenti
in galleria e su tratte all'aperto. La prima operazione
è consistita nel effettuare un'indagine,
attentamente pianificata, sulle strade esistenti
con traffico reale, in base alla quale sono state
individuate con precisione le tratte a cielo aperto
e i tunnel da utilizzare per lo studio.
La seconda operazione è consistita in un
conteggio a scalare (per esempio 10.000, 9.999,
etc.) in base al quale si sono calcolati gli indicatori
di affaticamento, dovuto alla fatica mentale dell'esercizio
congiunto di entrambe le operazioni.
Il conteggio retroattivo si altera (rallentamento,
esitazione, errore o fallimento) in seguito al
sovraccarico mentale in ogni istante. Il sovraccarico
mentale può essere dovuto a situazioni
di traffico (per esempio guidare verso una moto),
ad aspetti caratteristici dell'infrastruttura
o del conducente stesso. Il gruppo, oggetto dell'esperimento,
era composto da trenta conducenti. Per effettuare
le prove sperimentali si è delimitato un
percorso, urbano ed extraurbano, lungo poco più
di 70 km, che è il più lungo di
questo tipo mai utilizzato per gli studi sui conducenti.
Vi si incontrano un notevole numero di gallerie
estremamente utili, extraurbane e urbane, a doppio
e a singolo fornice: La Rovira (1.165 m), Ronda
del Mig (2.280 m), Vallvidrera (2.500 m), Valldoreix-Mirasol
(836 m), Guinardó (324 m) e Mitre (580
m). Una di queste è tra i più antichi
e unaltra è tra i più moderni
e lunghi tunnel urbani in Europa. Lungo questo
circuito sono stati individuati tre tipi di percorso,
in funzione del tipo di indagine svolto su di
esso: percorso sperimentale, percorso di osservazione
e percorso di rilassamento. Nei percorsi sperimentali,
si sono effettuate le operazioni sperimentali,
all'aperto come in galleria.
Considerando l'andata e il ritorno, la lunghezza
della galleria era di 11.890 m, corrispondente
ai tre tunnel più lunghi del circuito.
La lunghezza del tratto a cielo aperto era identica.
Questo studio, inoltre, doveva consentire un altro
studio di tipo osservativo relativo alla percezione
della velocità nelle gallerie e a cielo
aperto, che avrebbe richiesto un numero maggiore
di tunnel e di tratte a cielo aperto per queste
operazioni, e che era impossibile effettuare nei
tratti sperimentali, all'interno dei quali il
soggetto stava effettuando delle altre operazioni
che lo assorbivano completamente Non c'era l'esigenza
che questa tratte avessero la medesima lunghezza
in galleria e all'aria aperta. La lunghezza complessiva
(andata e ritorno) era di 3.480 m.
Per finire, il circuito ha alcune zone in cui
non viene compiuto alcun tipo di studio, dove
il guidatore possa guidare rilassandosi, in modo
da recuperare lo stato di normalità che
potrebbe aver perso per effettuare gli esercizi.
La sua lunghezza totale è di 40,45 km.
Lo studio, diretto dai Professori Ricardo D. Blasco
e José Manuel Cornejo, ha evidenziato che
il 61,5% dei guidatori intervistati spegnerebbe
il motore e resterebbe in auto se ci fosse un
blocco in galleria. Il 75,7% dei guidatori ha
affermato che chiuderebbe i finestrini, solo un
5,9% proverebbe a tornare indietro e solamente
un 1,8% uscirebbe dall'auto (decisione corretta),
mentre un 14% ha confessato che non saprebbe come
comportarsi in caso di blocco all'interno di una
galleria.
Lo studio conclude inoltre che il 57,6% dei conducenti
considera che la segnaletica di emergenza all'interno
delle galleria sia poco visibile e un 8,4% non
l'ha nemmeno notata. Inoltre, 6 guidatori su dieci
intervistati hanno ammesso di non aver utilizzato
un estintore.
Nel caso in cui ci fosse una fuga di gas o la
presenza di fumo, il chiudere i finestrini non
servirebbe a nulla e potrebbe anche succedere
che l'automobilista non percepisca alcun segnale
di pericolo.
Se il conducente si isola, il problema potrebbe
essere che quando decide di reagire, non ne abbia
il tempo. Lo studio dimostra che le persone sono
restie ad abbandonare l'auto e che dopo un primo
momento di incertezza si dirigono a piedi in direzione
opposta a quella dove stavano andando.
Secondo gli autori dello studio, i guidatori che
entrano in galleria necessitano di maggior informazioni
rispetto a quando sono in tratte a cielo aperto.
Lo studio sottolinea inoltre che negli ultimi
400 m delle gallerie lunghe più di 1 km,
si rileva un notevole incremento di tensione mentale
a causa dell'esistenza di un punto di attrazione
visiva, che è la luce diurna dell'uscita.
La visione focale si oppone alla visione periferica
che, per esempio, fa sì che le pareti della
galleria attirino l'attenzione. Il numero di incidenti
che avviene nelle tratte di entrata e uscita della
galleria, è superiore a quello di qualsiasi
altro tratto, indipendentemente dalla tensione
mentale. Gli autori illustrano questa teoria con
l'esempio della galleria di Blackwall, che passa
sotto il Tamigi a Londra e che fu costruita nel
1897 per coloro che guidavano le carrozze trainate
da cavalli. Gli ingegneri di allora avevano capito
la necessità che le uscite delle gallerie
coincidessero con un tratto in curva in modo da
evitare l'effetto eccitante e di abbagliamento
che la vista esterna della luce avrebbe prodotto
sui cavalli. Collegarsi a www.ub.es/dppss/rblascor/segtunel/encutun.html
e www.geoconsult.es
50-51/05.
In
costruzione la seconda fase della Ferrovia leggera
di Smirne
Il Rail Systems Directorate della Municipalità
Metropolitana di Smirne (Turchia) sta realizzando
la seconda fase del sistema ferroviario leggero
della città. Il contratto di 90.898.248,84
Lire Turche è stato assegnato alla Bayindir
nell'Aprile 2005. Il tempo previsto per i lavori
è di 660 giorni (più un periodo
di gestione di 12 mesi). Collegarsi a www.izmirmetro.com.tr
e www.bayindir.com.
Il tracciato del progetto inizia dall'esistente
pozzo di scavo alla stazione di Üçyol,
che rappresentava il termine della prima fase
del sistema di ferrovia leggera. Si snoda poi
completamente in sotterraneo, ad elevate profondità,
sotto le zone di Hatay, Göztepe e Poligon
lungo Inönü Street per terminare in
Fahrettin Altay Square, nella zona di Üçkuyular.
La lunghezza totale del tracciato è di
5.460 m: 4.230 m di galleria a singola canna e
a doppio binario (sezione trasversale di 60 m2)
e 1.230 m di stazioni (sezione di 106 m2). Le
gallerie per le scale mobili hanno una lunghezza
totale di 600 m (sezione di 30 m2).
Lungo il tracciato sono presenti sei stazioni
sotterranee con banchine passeggeri lunghe 205
m, mezzanini in cut-and-cover (dimensioni 24x60x
5 m), quattro gallerie per le scale mobili tra
la banchina e il mezzanino e quattro pozzi di
ventilazione a ogni stazione. I nomi delle stazioni
sono: Ýzmirspor, Hatay, Göztepe, Poligon,
Güzelyalý e Fahrettin Altay. I mezzanini
saranno utilizzati anche come sottopassaggi per
garantire un facile attraversamento delle strade
ai passeggeri.
La geologia consiste in rocce vulcaniche (andesiti,
agglomerati, tufi) e sedimentarie (arenarie, siltiti
e argilliti).
Per il tunnelling sono utilizzati un escavatore
a testa fresante della Voest Alpine e cinque escavatori
(2 Hyundai 290, 1 Hyundai 210, 1 Hyundai XCL7
e 1 Hitachi UH083) a seconda delle formazioni
rocciose. I sostegni e il rivestimento sono assicurati
con reti elettrosaldate, centine e shotcrete senza
fibre. Per lo smarino, si utilizzano caricatori,
autocarri a cassone ribaltabile, gru a cavalletto
e benne ai pozzi temporanei di accesso. Al momento
sono stati completati tre pozzi temporanei di
accesso, è in costruzione un tunnel di
accesso alla canna principale lungo 150 m, di
cui se ne prevede il completamento entro un mese.
Quattrocento metri della galleria principale sono
stati altresì completati. Il tunnelling
è iniziato il 1° Luglio 2005, e la
caduta dell'ultimo diaframma è attesa per
Novembre 2006. Per vedere le immagini, cliccare
qui.
Collegarsi a www.vab.sandvik.com
Il progetto richiede inoltre l'armamento ferroviario
(ballast, traversine, binari, barriere, scambi,
cablaggio, sistema SCADA), sistemi di allarme
e informativi, installazioni elettriche ed elettroniche
(sottostazioni, centrali elettriche, UPS, sistemi
per l'illuminazione e gli scambi, impianti per
la telefonia di emergenza, copertura per i cellulari,
sistemi antincendio, altoparlanti, pannelli luminosi,
TV a circuito chiuso, cavi a fibre ottiche etc.),
sistemi meccanici (tubazioni, drenaggi, estintori,
ventilazione), scale mobili e ascensori, sistemi
di accessi di sicurezza, obliteratrici, etc. Cliccare
tr/15.
49/05.
Grande
festa per la fine dello scavo del Tratto Appenninico
della Bologna-Firenze
Il 21Ottobre 2005, con la caduta dell'ultimo diaframma
della galleria Vaglia, sono terminati i lavori
di scavo del tratto appenninico della tratta tra
Bologna e Firenze della nuova linea ferroviaria
ad alta velocità/capacità Milano-Roma-Napoli.
È stata una grande, bellissima, festa cui
hanno presenziato, tra gli altri, assieme alle
maestranze, il Ministro delle Infrastrutture e
dei Trasporti, Pietro Lunardi, il Presidente delle
Ferrovie dello Stato, Elio Catania, e gli Amministratori
Delegati Antonio Savini Nicci e Riccardo Bonasso,
rispettivamente di TAV e Italferr.
La galleria di Vaglia, lunga 18.561 m è
la più estesa della nuova linea. Il tracciato
da Bologna a Firenze è lungo 78,5 km. Il
tratto in galleria rappresenta il 93% del tracciato
(73,3 km) ed è interamente percorribile,
per cui possono iniziare le operazioni di finitura
delle pareti del tunnel per poi passare alla posa
dei binari. Per realizzare questa straordinaria
opera d'ingegneria, unica al mondo per dimensioni,
complessità e impegno finanziario (in 5
anni e mezzo sono stati scavati oltre 100 km di
tunnel, tra gallerie di linea da 140 m² di
sezione e gallerie d'accesso e di servizio, in
un contesto geologico tra i più difficili
e complessi al mondo), si sono dovute impiantare
complessivamente 31 aree di cantiere: 10 campi
base per ospitare il personale e 21 cantieri industriali
al servizio della produzione. Sono state impegnate
quotidianamente, 7 giorni su 7, 24 h su 24, oltre
3.500 persone. Le gallerie della linea tra Bologna
e Firenze sono 9, intervallate da brevissimi tratti
all'aperto, e affiancate da una galleria di servizio
di 10 km, in larga parte parallela al tratto finale
del tunnel di Vaglia, e da 12 gallerie di accesso
che saranno utilizzabili come vie di soccorso
e fuga, oltre che di manutenzione della linea.
Gli avanzamenti a Vaglia sono stati realizzati
con perforatrici idrauliche. Lasciando non più
di 2 m dal fronte di scavo, si sono realizzati
sostegni temporanei con centine metalliche interdistanziate
di 1,5-2 m. Sulle pareti è stato spruzzato
uno strato di calcestruzzo fibro rinforzato con
spessore compreso tra 200 e 300 mm.
I lavori sono stati realizzati dall'Appaltatore
Generale FIAT/CAVET, un consorzio di imprese guidato
da Impregilo, il primo Appaltatore Generale in
Italia, e partecipato da CMC, Maire Engineering
e CRCPL. La progettazione di tutte le opere in
sotterraneo è stata eseguita, per conto
di Maire Engineering, dalla Rocksoil S.p.A. di
Milano. Collegarsi a www.rocksoil.com,
www.impregilo.it,
www.cmcra.com
e www.maireengineering.it
Senza dubbio si è trattato di un'esperienza
pilota per tutto il settore delle grandi infrastrutture.
È stata affrontata e attraversata, con
coperture variabili tra 0 e 600 m, un'ampia e
disomogenea varietà d'ammassi: dalle formazioni
flyscioidi alle argille e argilliti fino ai terreni
sciolti e instabili, interessati in alcuni casi
da manifestazioni idriche e presenza di gas.
Sia la progettazione sia la costruzione delle
gallerie sono avvenute in regime di assicurazione
qualità e conformemente ai principi dell'approccio
ADECO-RS (Analisi delle Deformazioni Controllate
nelle Rocce e nei Suoli) della Rocksoil.. L'applicazione
sistematica dell'avanzamento a piena sezione,
previo rinforzo del nucleo-fronte, ha permesso
d'impiegare macchine di dimensioni notevoli, dotate
di grande potenza e versatilità, ma soprattutto,
anche a fronte di condizioni di scavo spesso proibitive,
ha consentito d'industrializzare le produzioni
(che hanno raggiunto picchi di oltre 2000 m/mese)
e di rispettare i costi e i tempi contrattuali,
garantendo sempre condizioni di massima sicurezza.
Questa metodologia d'avanzamento, infatti, razionalizzando
l'intero ciclo produttivo e riducendo ogni forma
di discrezionalità nella fase esecutiva,
ha determinato significativi benefici anche in
termini di sicurezza e prevenzione, problematiche
alle quali è stata tributata particolare
attenzione sin dalla fase progettuale. Su tutti
i cantieri è stato attivato un sistema
di pronto soccorso integrato tra azienda e servizio
pubblico delle regioni Emilia e Toscana. Oltre
a dotare ogni cantiere di una propria infermeria,
è stata significativamente curata l'efficienza
dei sistemi di comunicazione (radio-telefono),
attivazione del soccorso, coordinamento tra galleria
e servizi esterni (medici, ambulanze, elisoccorsi).
Terminato lo scavo del tratto appenninico, i lavori
per la nuova linea ferroviaria ora proseguono
per la realizzazione dei nodi di collegamento
con le stazioni di Bologna e Firenze. Cliccare
it/22
e qui.
Per vedere il filmato, cliccare
www.tav.it/1/default.asp?id=68&codice=1&codice1=002&codice2=001&codice3=002
49/05.
Andorra
realizza il tunnel Dos Valires
Il Principato di Andorra è situato nell'Europa
sud occidentale, sui Pirenei orientali tra la
Francia e la Spagna. È un piccolo paese,
con 35-40 km di diametro, con sette/otto città,
di cui la più grande è Andorra la
Vella (21.000 abitanti). A nord, il paese confina
con la Francia per 56,6 km, a Sud confina per
63,7 km con le contee catalane di Cerdanya, Alt
Urgell e Pallars Sobirà (Spagna). È
un paese montuoso con strette valli, una superficie
di 468 km2 e un'altezza media slm pari a 1.996
m. Il paese è conosciuto per lo sci, per
lo shopping esente da dazio e per il gas poco
costoso.
Attualmente ad Andorra sono in esercizio due tunnel
stradali: Envalira (1 x 2.879 m), nei pressi del
confine francese di Pas de la Casa, e Sant Antoni
(2 x 225 m). Cliccare ad/11.
Altre gallerie sono in costruzione, tra le quali
la Pont Pla (bidirezionale a singola canna, lunga
1.268 m, ufficialmente chiamata Grau de la Sabata,
con un tunnel di emergenza parallelo ad essa)
e Dos Valires, dove le operazioni di scavo sono
iniziate recentemente. A Pont Pla, la parte d'ingegneria
civile è terminata ed è a buon punto
l'equipaggiamento del tunnel principale e della
galleria di emergenza. L'apertura è programmata
per Giugno/Luglio 2006.Cliccare ad/12.
Andorra ha in progetto di costruire cinque tunnel
a breve e medio termine e altri sei a lungo e
lunghissimo termine. Consultare E-News
Weekly 48/2005 per I dettagli.
Il tunnel di Dos Valires consiste in tre canne
della medesima lunghezza: due canne monodirezionali
e una galleria di servizio centrale. La lunghezza
è di circa 2.950 m, a cui si dovranno aggiungere
i tratti in artificiale agli imbocchi. Le canne
principali hanno una sezione libera di 63,9 m²
, la galleria di servizio di 16 m². Le canne
principali e la galleria di servizio longitudinale
saranno connesse da undici bypass trasversali:
otto pedonali (18 m²) e tre carrabili (34
m²). Le carreggiate saranno composte da due
corsie larghe 3,5 m e da banchine larghe 1 m e
0,75 m. In quanto alla geologia, la maggior parte
della galleria attraversa filliti e metagrovacche
con quarzo e tracce di ardesia all'ingresso ovest.
Sono stati trovati alcuni strati di grafite e
tracce di solfati, in piccole quantità.
L'ATI costruttrice è composta da Dragados,
Obras Subterráneas e dal costruttore locale
Trebisa. La direzione dei lavori è stata
affidata a Eurogeotécnica, Enginesa, Euroconsult
e Suport Enginyers Consultors.
I tunnel principali saranno realizzati con il
metodo NATM avvalendosi di jumbo, mentre la galleria
di servizio tramite unaTBM di 4 m di diametro.
I fronti di scavo saranno due o tre a seconda
della fase di lavoro. Sono state scelte quattro
alternative di sostegno che prevedono l'utilizzo
di ancoraggi e spritz beton con differenti spaziamenti
e spessori (classi I, II e III) e centine e arco
rovescio nella classe IV. Lo spritz beton (28.442
m³) è rinforzato con fibre d'acciaio
Wirand FS3N della Maccaferri (1.279.900 kg), lunghe
33 mm, con 0,75 mm di diametro, nella misura di
40 kg/m³. I bulloni avranno un diametro di
25 mm mentre le centine saranno di tipo THN 16,5
e 29 e HEB 180. Il progetto prevede inoltre la
realizzazione di un rivestimento in calcestruzzo
HM-30 dei due tunnel principali (38.100 m³).
L'impianto per il calcestruzzo è della
Degussa. I mezzi impiegati sono un Rocket Boomer
353 ES dell'Atlas Copco e un Minimatic della Tamrock,
una piattaforma Himec 9810 della Normet (è
prevista a breve l'aggiunta di un'altra piattaforma,
la 9910 della Normet), una scavatrice Case CX240
con martello idraulico Krupp, due pompe per la
gunite della Putzmeister, un erettore di centine
della Manitou e una betoniera Mercedes 2629. Collegarsi
a www.atlascopco.it,
www.tamrock.sandvik.com,
www.normet.fi,
www.casece.com,
www.putzmeister.es,
www.maccaferri.com
e www.degussa.com
Tecsol ha realizzato gli ombrelli di infilaggi
agli imbocchi dei tre tunnel. Sono iniziate le
prime volate. La conclusione dei lavori è
prevista per la fine di Settembre 2008.Si sta
studiando come smaltire lo smarino delle TBM,
possibilmente tramite nastro trasportatore e il
resto si effettuerà con mezzi convenzionali,
due pale caricatrici della Caterpillar e di una
pala cingolata ST8 della Wagner per i primi metri
della galleria. Collegarsi a www.cat.com.
Consultare E-News
Weekly 19/2004 e 44/2002. Vedere l'immagine
qui.
48/05.
La
Linea "Hsinchuang" a Taiwan festeggia
la caduta dell'ultimo diaframma del tunnel di
10 km
Il 19 Novembre 2005 è stata celebrata la
caduta dell'ultimo diaframma della galleria, lunga
10 km, sulla linea metropolitana "Hsinchuang"
a Taipei. I lavori di costruzione sulla linea
sono giunti a metà. Il sindaco di Taipei
Ma Ying-jeou ha apposto il proprio nome sulla
parete del tunnel completato, che collega le stazioni
di Cailiao e Huilong. Le operazioni di scavo erano
iniziate il 22 Dicembre 2003, con una fresa scudata.
L'intero tunnel fu finito dopo 700 giorni lavorativi,
mentre la sezione tra le stazioni di Xinzhuang
e Fu Jen University è stata conclusa ad
Ottobre di quest'anno.
La linea "Hsinchuang" (Xinzhuang) è
un prolungamento della linea Arancione "Chungho"
(Zhonghe) che attraversa la città, partendo
dalla stazione di Kuting (Guting), dirigendosi
a Nord e poi a Ovest incrociando la linea Rossa
"Tamshui" (Danshui) presso la stazione
di Minchuan (Minquan) West Road. La linea raggiunge
quindi la stazione di Daqiao Elementary School
nella Contea di Taipei e procede verso Sud-Ovest
verso Sanchung (Sanchong) e Hsinchuang (Xinzhuang)
lungo Chongxin Road e Zhongzheng Road, toccando
nove stazioni (12,4 km). E' stata costruita sotto
le strette strade congestionate dal traffico,
con molti vecchi palazzi e in zone con condizioni
geologiche scarse e pertanto si è dovuto
raggiungere una profondità di oltre 40
m. Le difficoltà ingegneristiche incontrate
durante la costruzione hanno reso particolarmente
impegnativa la linea "Xinzhuang". Il
prolungamento prevede 19,7 km in sotterranea con
16 stazioni e un deposito di manutenzione.
La tratta da Zhongxiao (Zhongxiao) Xinsheng a
Huilong sarà aperta il 31 Dicembre 2009,
mentre la tratta da Zhongxiao Xinsheng a Guting
(Kuting) dovrebbe entrare in esercizio per il
31 Dicembre 2010. Una diramazione della linea
"Hsinchuang", il ramo di Luchou (Luzhou),
sarà costruita procedendo verso Nord Ovest
in modo da servire diverse scuole.La linea percorrerà
6,4 km in sotterranea, avrà 5 stazioni
e un deposito di manutenzione al capolinea. Dovrebbe
essere completata entro il 2009. Collegarsi a
http://english.taipei.gov.tw/dorts/index.jsp
48/05.
Un
jumbo munito di perforatrici da roccia COP 3038
realizza un impianto idroelettrico in Norvegia
Birkeland Entreprenørforretning ha formato
un'ATI con Spilde Entreprenør per realizzare
la prima fase del progetto Kløvtveit
da 41,8 GW/h, a Hordaland, in Norvegia. Birkeland
è stato il primo appaltatore norvegese
a ordinare un jumbo equipaggiato con le superveloci
perforatrici idrauliche COP 3038 della Atlas Copco
per realizzare le gallerie per il cliente BKK.
Collegarsi a www.spilde.no
e www.bkk.no
Il suo nuovo Rocket Boomer L2C30 dell'Atlas Copco
sta attualmente terminando il primo tunnel per
portare acqua potabile dal lago montano di Kløvtveitvatnet
nella provincia di Gulan sulle rive del fiordo
di Austgul. L'ATI ha completato la centrale elettrica
e la maggior parte della condotta forzata dell'acquedotto
che dai pressi dell'imbocco del tunnel corre lungo
le scarpate del fiordo. L'accesso al portale del
tunnel è stato raggiunto costruendo una
strada nella roccia con il 25% di pendenza e una
successione di tornanti. Birkeland sta realizzando
gli ultimi 85 m del tunnel con una pendenza del
17% avvicinandosi alla presa del lago. La sezione
del tunnel aumenta verticalmente per consentire
il posizionamento corretto della L2C30 che, lavorando
con unelevata inclinazione, realizzerà
un breve pozzo di 2,5 m di diametro. Con la volata
finale, si arriverà all'alveo del Kløvtveitvatnet,
procurando quindi l'acqua per la centrale elettrica.
La galleria di 670 m, con sezione di 20m2 è
realizzata con due rettilinei, in condizioni variabili
di suolo, nel duro gneiss. Birkeland ha raggiunto
un avanzamento settimanale di 30-55 m con 59 fori
da mina di 6 m sul fronte. Per la maggior parte
dei fori sono state utilizzate le punte Secoroc
Magnum SR dell'Atlas Copco (diametro 48 mm). Per
il brillamento si è utilizzato una normale
miscela ANFO con inneschi Dynomit e detonatori
Nobel LP. Dopo il brillamento il fronte è
stato scalinato con una perforatrice idraulica
2004 dell'Atlas Copco 2004 montata su un escavatore
gommato M316 della Caterpillar. Tre bilici da
30 t (un Volvo e due Mercedes) sono stati caricati
al fronte dl tunnel con una pala gommata Cat 980G.
Collegarsi a www.boomer-rig.com,
www.atlascopco.com/secoroc,
www.cat.com,
www.forcit.fi
e www.dynonobel.com
Non è necessario alcun sostegno permanente
poiché il tunnel sarà riempito con
il calcestruzzo intorno ad una tubazione da 1
m di diametro. La tubazione sarà installata
per collegarsi a quella sulla valle in superficie
in modo da collegare la stazione elettrica prima
della caduta dell'ultimo diaframma nello Kløvtveitvatnet.
I lavori di questa parte del progetto dovranno
essere conclusi entro Gennaio/Febbraio 2006 prima
che la neve renda difficoltoso l'accesso.
Birkeland si è inoltre aggiudicato il contratto
per la seconda parte del progetto, che comprende
due ulteriori tunnel per creare i passaggi dell'acqua
dal Transdalsvatnet al Kløvtveitvatnet
e dalla diga di Austgulsvatnet verso il ramo orientale
del Kløvtveitvatnet. Birkeland scaverà
un terzo tunnel sotto il promontorio di Miåneset.I
lavori per questi ultimi tre tunnel inizieranno
nel 2006, e l'intero progetto sarà concluso
nel 2007. 47/05.
Atlanta
costruisce i tunnel di CSO (Capturing Storing
Overflows) della West Area CSO
Il tunnel di CSO della West Area ad Atlanta raccoglierà,
trasporterà e immagazzinerà sino
a 567,8 milioni di litri di acque reflue e alluvionali
in eccesso dai bacini idrografici di Clear Creek,
Tanyard e North Avenue, nel nuovo impianto di
trattamento R.M. Clayton sulla Bolton Road. Il
tracciato del tunnel era stato progettato in modo
che le acque di scolo potessero essere convogliate
dallesistente collettore e dalle fogne di
scarico nei tre bacini idrografici. Lacqua
in eccesso sarà immagazzinata in un tunnel
sotterraneo scavato nella roccia. La geologia
è milonite e gneiss. Quando un temporale
è terminato, il volume di CSO catturato
è convogliato verso un sistema separato
di trattamento per rimuovere gli inquinanti e
ridurre la dannosa carica batterica prima che
si riversi nel Chattahoochee River. Una sentenza
della Corte Federale, obbliga la città
di Atlanta a rendere operativi questi tunnel entro
la fine del 2007. Il progetto del tunnel di CSO
della West Area comprende due rami, il tunnel
Clear Creek e il tunnel North Avenue assegnati
nel 2004 dal Department of Watershed Management
alla Atlanta CSO Constructors, unATI tra
Obayashi e MassAna. La direzione dei lavori è
affidata allATI JDH comprendente Jordan,
Jones & Goulding, Delon Hampton and Associates,
e Hatch Mott MacDonald. Collegarsi a www.obayashi.co.jp/english,
www.jjg.com,
www.delonhampton.com
e www.hatchmott.com
Il tunnel Clear Creek consiste in circa 6.436
m scavati da una TBM, diametro esterno 8,2 m,
diametro interno 7,3 m e da circa 440 m di tunnel
realizzato con il metodo drill&blast con un
diametro che varia tra 3,35 e 7,3 m. Il tunnel
della North Avenue e la stazione di pompaggio
includono circa 7,2 km realizzati con TBM, con
il medesimo diametro e circa 540 m di tunnel scavato
con drill&blast. I tunnel di collegamento
(metodo drill&blast) e limpianto di
pompaggio sono subappaltati alla W.L. Hailey &
Co.
Nel progetto sono inoltre comprese le seguenti
strutture sotterranee: il pozzo di un impianto
di sollevamento (profondità 67 m e diametro
20,1 m), i pozzi di costruzione Clear Creek (profondità
45,7 m e diametro 12,2 m) e North Avenue (profondità
65,6 m, diametro 12,2 m), un pozzo di CSO (diametro
7,3 m e profondità 45,7 m), diversi pozzi
scavati con il metodo raisebore (diametro sino
a 6,1 m) e tre strutture di intercettazione costruite
con la tecnica del cut&cover (in terreno e
roccia), di cui la più larga a Clear Creek
(larghezza 12,2 m, lunghezza 152,5 m, profondità
26 m).
Le calotte per i tunnel di collegamento in drill&blast
sono state realizzate utilizzando jumbo Reedrill
MK65 a due braccia e i piedritti sono stati realizzati
con una Commando 300 della Tamrock. Lo smaltimento
dello smarino viene effettuato con ST-6 LHD della
Wagner. Collegarsi a www.reedrill.com
e www.tamrock.sandvik.com
Lo scavo meccanizzato è stato eseguito
con due TBM (1.285 t) da roccia dura della Herrenknecht.
La lunghezza, back-up compreso, è pari
a 100 m (26 m senza). La potenza totale installata
del motore principale è di 3.150 kW a fronte
di una potenza totale installata pari a 4.200
kW. La sollecitazione attesa di compressione è
pari a 195 MPa, quella più alta di 340
MPa. La velocità di rotazione massima è
di 7,6 giri/min, la coppia massima pari a 9.472
MNm e la massima forza di spinta pari a 26,1 kN.
La testa di scavo (8.230 mm di diametro) è
equipaggiata con 52 taglienti da 19''.
La prima TBM, battezzata 'Rocky', perfora il tunnel
di CSO di Clear Creek dai 95 m di profondità
del pozzo di lancio Rockdale sino ai 45 m di profondità
del pozzo di ricezione di Clear Creek. La macchina
ha iniziato il suo lavoro alla fine di Luglio,
con vagoni di smarino da 13,8 m3. La TBM ha iniziato
a scavare approntata con i trasportatori. Al momento
sono stati realizzati 412 m di tunnel, ma si è
incontrata una zona di terreno che necessita lutilizzo
di centine dacciaio a sezione piena.
La seconda TBM, detta 'Rocksanne', realizza il
tunnel di CSO della North Avenue dal pozzo di
accesso R.M. Clayton sino al pozzo di ricezione
North Avenue (profondità 65 m) ed ha iniziato
a lavorare a metà Settembre. Agli inizi
di Ottobre erano già stati realizzati 137
m. Il 10 Ottobre, le operazioni di scavo sono
state sospese temporaneamente per circa sei settimane
in modo da consentire l'installazione del nastro
trasportatore. E'stato annunciato che la macchina
riprenderà i lavori a breve. Collegarsi
a www.herrenknecht.com
Il sostegno iniziale della roccia è effettuato
con ancoraggi a campione nel terreno di Tipo A
(RMR > 60); ancoraggi a campione, reti elettrosaldate
fornite da DSI e a scanalature laminate per il
Tipo B (60 > RMR > 40); e centine di acciaio
laminato/isolanti, fornite da American Commercial
nel terreno di Tipo C (RMR < 40). Gli ancoraggi
CT, lunghi 3 m, sono forniti da Orsta Staal. Collegarsi
a www.dsigroundsupport.com,
www.ct-bolt.com
e www.americancommercial.com
Quando saranno concluse le operazioni di tunnelling
per ogni galleria, sarà posizionato un
rivestimento in calcestruzzo non armato (diametro
7,32 m) in circa il 50% del tunnel. Le casseforme
saranno fornite da Wausau Everest.
L'equipaggiamento relativo al trasporto dello
smarino comprende locomotori Plymouth (25 t) della
Mining Equipment, sistemi di nastri trasportatori
orizzontali forniti dalla DBT America e i nastri
trasportatori verticali forniti da FKC LakeShore.
Collegarsi a www.miningequipmentinc.com,
www.dbtamerica.com
e www.frontier-kemper.com/lakeshore.html.
Consultare E-News
Weekly 13/2004. Cliccare us/84.
Collegarsi a www.cleanwateratlanta.org/CSOTunnels/default.htm
47/05.
Due
TBM della Lovat per il tunnel cablato della Lower
Lea Valley a Londra
Al Congresso ed esposizione dell'Underground Construction
2005 svoltosi il 26 e 27 Ottobre 2005 a Londra,
J Murphy & Sons ha firmato un contratto con
Lovat per l'acquisto di due EPB mixed-face, dal
diametro di 4,7 m. La Greater London Authority,
tramite la London Development Agency, ha aggiudicato
alla Murphy i lavori per i circa 12 km di tunnel
che sostituiranno le attuali linee elettriche
aeree attraverso la Lower Lea Valley nell'ambito
delle ristrutturazioni per i Giochi Olimpici che
si terranno a Londra nel 2012. Collegarsi a www.lovat.com
Questo è il primo progetto ufficiale per
i Giochi. Lo sviluppo di questi tunnel libererà
circa 40 ettari di terreni per il Parco Olimpico.
Per questa fase del progetto, saranno realizzati
due tunnel ad una profondità compresa tra
i 13 e i 33 m. Queste due macchine realizzeranno
5.800 m di tunnel rivestiti con conci prefabbricati
in calcestruzzo rinforzato (diametro interno 4,2
m e diametro esterno 4,6 m). Sarà necessario
fare delle iniezioni di cemento tra i conci. Il
tunnel sarà scavato dalla sottostazione
di West Ham verso la sottostazione di Hackney
e una volta completato, sarà dotato di
un sistema a monorotaia. La prima RMP185SE della
Lovat perforerà 2.400 m, mentre la seconda
realizzerà i successivi 3.400 m. Cliccare
uk/28.
Le operazioni di tunnelling si effettueranno sotto
o molto in prossimità di diverse importanti
strutture tra cui i tracciati ferroviari e autostradali,
il collettore fognario Settentrionale, il Channel
Tunnel Rail Link (CTRL), numerosi attraversamenti
di grandi fiumi e alti palazzi. Il tracciato dei
tunnel attraversa due distinte zone geologiche.
I terreni superficiali sono composti da detriti
edili (calcinacci da demolizione, zone di riempimento
e zone di vecchie industrie pesanti). I terreni
locali inferiori sono composti da sabbie di Thanet,
limi e argille di Londra, ghiaia del Tamigi e
creta del Cretaceo. La maggior parte del tracciato
dei tunnel passa attraverso una falda superiore
e inferiore, con livelli di acqua sino a 14 m
sopra l'arco rovescio dei tunnel. Le pressioni
attese sulle EPB saranno sino a 1,5 bar. Le RMP185SE
della Lovat saranno consegnate, rimesse a nuovo
e modificate per adattarsi alle normative vigenti
nel Regno Unito. In precedenza queste macchine
sono state utilizzate nella realizzazione dei
18,49 km dell'East Central Interceptor Sewer (ECIS)
per la città di Los Angeles.
Farà parte di questo progetto un altro
tunnel separato (diametro 2,4 m), realizzato con
due TBM RME131SE della Lovat già di proprietà
della Murphy. La Lovat sta fornendo la consulenza
ingegnerististica, i componenti e il supporto
tecnico per le modifiche e la messa a nuovo di
queste due macchine. 46/05.
La
caduta dell'ultimo diaframma del tunnel Eagle's
Nest
La costruzione della Route 8 a Hong Kong ha raggiunto
un traguardo significativo con la caduta, in data
19 Ottobre 2005, dell'ultimo diaframma del tunnel
Eagle's Nest. I lavori comprendono la realizzazione
di due tunnel a tre corsie, lunghi 2,1 km, completi
di illuminazione, ventilazione e installazioni
elettriche e meccaniche, 500 m di strada di accesso
nella Butterfly Valley, un edificio amministrativo
nei pressi della barriera di pedaggio nella Sha
Tin Valley, due portali e i relativi lavori di
drenaggio, fognari, geotecnici ed ambientali.
L'ATI composta da Leighton / Kumagai è
l'appaltatore del contratto per questo tunnel.
I lavori sono supervisionati dall'ATI Maunsell
/ Hyder per conto dell' Highways Department. Il
tunnel è realizzato utilizzando quattro
jumbo Axera T12 DATA-315 con tre bracci forniti
dalla Sandvik Tamrock e cariche di emulsioni esplosive
della Orica. Lo scavo del tunnel ha fornito circa
due milioni di tonnellate di smarino che verrà
riutilizzato in altri progetti o negli inerti.
Il valore del contratto è di circa 1,8
miliardi di Dollari di Hong Kong. Collegarsi a
www.tamrock.sandvik.com
e www.orica.com
Quando sarà terminata alla fine del 2008,
la Route 8 (ex route 9) offrirà un collegamento
diretto tra i Nuovi Territori nord orientali,
i porti commerciali di Kwai Chung e l'aeroporto.
Gli automobilisti saranno felici per una strada
quasi priva di segnali daTai Po e Fanling sino
a West Kowloon, Kwai Chung e Chek Lap Kok. La
nuova strada decongestionerà i collegamenti
stradali tra i Nuovi Territori nord orientali
e Kowloon. La tratta tra Cheung Sha Wan e Sha
Tin, compreso il tunnel Eagle's Nest, dovrebbe
essere terminata a metà 2007. Verrà
aperto il primo tratto della Route 8, dimezzando
i tempi di collegamento tra Sha Tin e Cheung Sha
Wan. Cliccare qui
per ulteriori informazioni e cn/61.
Consultare E-News
Weekly 22/2004. 46/05.
La
corsa verso i Giochi Olimpici Invernali 2006 di
Torino
In Italia, la Baldassini Tognozzi sta costruendo
il tunnel Craviale (1.055 m ) e il tunnel Turina
(664 m) lungo la SR 23, 50 km a NordOvest di Torino.
L'Agenzia Torino 2006, è la proprietaria,
responsabile ufficiale della costruzione degli
impianti per i XX Giochi Olimpici Invernali che
si svolgeranno a Torino a Febbraio 2006.
Si sta scavando il tunnel Craviale in metadioriti
dure e stratificate, utilizzando un jumbo computerizzato
WL3 C della Atlas Copco. I sostegni consistono
principalmente in ancoraggi Swellex Mn 24, calcestruzzo
rinforzato con fibre d'acciaio Dramix® e centine
in acciaio dove necessario. Quasi due terzi della
galleria Turina sono stati invece realizzati in
depositi alluvionali composti da ghiaia sabbiosa
e limosa, mediante l'uso di un jumbo a due braccia
353 della Atlas Copco. Collegarsi a www.swellex.com
e www.dramix.com
Il contraente ha preferito uno scavo a piena sezione
in luogo della sequenza a sezione parziale originariamente
prevista dal progetto. Lo scavo avviene sotto
un fronte di colonne in jet grouting. I calcoli
geotecnici e strutturali hanno permesso la sostituzione
del rivestimento in armatura tradizionale, previsto
in progetto, con quello in calcestruzzo addizionato
con fibre d'acciaio Dramix® rinforzato da
reti elettrosaldate che giungono in cantiere pre-sagomate
sotto forma di singolo arco autoportante, consentendo
un notevole risparmio sui tempi.
Il rivestimento primario è composto da
shotcrete con fibre d'acciaio Dramix® RC 65/35
BN (35 kg/m3). Il rivestimento finale, proposto
e attualmente utilizzato per le sezioni in roccia,
prevede rinforzi agli imbocchi e nelle sezioni
F1 ed F3, consistenti in calcestruzzo con fibre
d'acciaio C25/30 ulteriormente rinforzato con
un singolo strato di reti elettrosaldate nelle
zone in cui si ipotizza un aumento delle tensioni.
Nel calcestruzzo sono presenti fibre d'acciaio
Dramix® RC 65/60 BN (con estremità
uncinate, lunghe 6 cm) in misura di 30 kg/m3.
Questo sistema di rivestimento ha molti vantaggi,
tra cui un'elevata resistenza ai crolli, una ridotta
fragilità, una ridotta fessurazione durante
il processo di indurimento, l'ottimizzazione del
tradizionale rinforzo con acciaio, significativi
risparmi di tempo e minori sforzi per installare
il rinforzo, consentendo cicli lavorativi altamente
efficienti. Una lunghezza di 12 m può essere
realizzata in 16 ore. Cliccare it/82.
45/05.
Il
Deep Tunnel Sewerage System si aggiudica un premio
ingeneristico
Il Deep Tunnel Sewerage System (DTSS) di Singapore
è stato insignito dell'annuale "Prestigious
Engineering Achievement Award" indetto dalla
Institution of Engineers Singapore (IES). Il progetto
quest'anno si è anche aggiudicato l'ASEAN
Outstanding Engineering Achievement Award. Il progetto
DTSS è una soluzione innovativa e redditizia
per sopperire ai bisogni a lungo termine di Singapore
in materia di raccolta, trattamento e smaltimento
delle acque reflue. E' concepito come un mezzo per
destinare a nuovo uso alcune zone del piccolo Stato
e anche per convogliare e trattare in modo attendibile
le acque di scarico. La prima fase del DTSS comprende
una fognatura profonda paninsulare e una rete di
collettori fognari per convogliare le acque di scarico
per gravità in un vasto impianto di trattamento
a Changi, prima che terminino il loro percorso in
mare aperto. Il completamento del progetto è
previsto per il 2008. In futuro, il DTSS rimpiazzerà
gli esistenti sei impianti di smaltimento e circa
centotrenta stazioni di pompaggio. Renderà
quindi disponibili le aree attualmente occupate
da questi impianti, così come le zone di
rispetto circostanti. Le dimensioni delle aree liberate
assommano a circa 1.000 ha, vale a dire le dimensioni
di due nuove città in Singapore. Cliccare
sg/11.
Cliccare qui,
qui
e qui.
Leggere E-News
Weekly 9/2005, 24/2004 & 15/2002.Collegarsi
a www.dtss.com.sg
e www.ies.org.sg
45/05.
Un
nuovo Manager in NFM Technologies
La NFM Technologies ha potenziato la propria struttura
con l'arrivo di Philippe Patret, che va a occupare
la posizione di manager per i servizi esterni. Quarantotto
anni, laureato all'ESTP (Ecole Speciale des Travaux
Publics), Philippe Patret ha lavorato a lungo con
la Bouygues Travaux Publics, per poi occupare numerose
posizioni di responsabilità all'interno di
una azienda per la costruzione di TBM. Apporterà
la sua esperienza di major international project
management, particolarmente nella zona Asia-Pacifico
(Singapore, Cina, Australia, etc.), per sviluppare
la gamma dei servizi offerti dalla NFM Technologies
ai propri clienti e per allargare questo mercato
all'interno del Gruppo Wirth. Collegarsi a www.nfm-technologies.com
45/05.
Grande
Viabilità Triestina
Il nuovo tracciato stradale denominato 2° stralcio
del 3° lotto della Grande Viabilità Triestina
collega, con uno sviluppo complessivo di circa 5,5
km (3,1 km in galleria per ogni direzione), il tratto
della GVT già realizzato dal Comune di Trieste
in località Cattinara al tronco autostradale
realizzato dall'ANAS a Padriciano in corrispondenza
dell'Area di Ricerca, ed è stato aggiudicato
nel 2002 all'ATI Collini-Rabbiosi-Cossi Costruzioni.
Il contratto prevede una durata dei lavori di 1.570
giorni, per cui l'intero lotto dovrebbe essere ultimato
entro i primi mesi del 2007. La progettazione è
stata effettuata da Autovie Servizi SpA (Trieste),
Geoconsult (Austria), IN.CO. SpA (Milano) e SO.TR.ECO.
Srl (Genova). La direzione lavori è svolta
dagli uffici tecnici comunali con l'apporto di consulenze
specialistiche esterne. L'opera è finanziata
con fondi statali e regionali. Le principali opere
che caratterizzano la nuova arteria sono la galleria
di Carso, la galleria di Cattinara, il viadotto
Cattinara (330 m) e gli svincoli del Castelliere
e di Padriciano.
La galleria Carso è a doppio fornice. La
canna Nord ha una lunghezza di 2.848,74 m (175 m
di galleria artificiale in corrispondenza del portale
Nord, 2.648,35 m di galleria scavata a foro cieco
e 25,39 m di galleria artificiale in corrispondenza
del portale Sud). La galleria Sud è lunga
2.819,40 m, dei quali 135 m di galleria artificiale
in corrispondenza del portale Nord, 2661,78 m di
galleria a foro cieco e 22,62 m di galleria artificiale
in corrispondenza del portale Sud. L'interasse tra
i due cavi è di circa 28 m.
Il tunnel Cattinara, anch'esso a doppio fornice,
è lungo 293,95 m. Comprende 45,26 m di galleria
artificiale in corrispondenza del portale Est, 216,99
m di galleria scavata a foro cieco e 31,70 m di
galleria artificiale in corrispondenza del portale
Ovest. A causa della vicinanza dei due cavi, si
prevede l'utilizzo di una tecnica speciale consistente
nell'edificazione di un setto centrale in calcestruzzo
armato da realizzarsi prima dello scavo delle due
canne, il cui interasse e' di circa 12,2 m. La superficie
di scavo complessiva (cavo Est ed Ovest più
setto centrale) è di 192 mq. Entrambi i tunnel
hanno due corsie di marcia, più una banchina
per la sosta di emergenza. La sezione di scavo è
di 130 - 140 m2 per la galleria di Cattinara, di
130 m2 per quella di Carso. In quest'ultima ci saranno
otto by-pass (sezione di scavo 68 m2).
La situazione geologica generale per la galleria
Carso è caratterizzata da una sequenza di
calcari del Terziario e in parte da calcari marnosi.
Nella zona sono presenti, con una certa frequenza,
vuoti carsici e doline oltre a vere e proprie cavità
carsiche profonde. Può capitare che questi
vuoti carsici presentino riempimenti costituiti
da blocchi rocciosi in matrice sabbioso-limoso-argillosa,
senz'acqua. Lungo il tracciato della galleria, si
prevede inoltre la presenza di alcune zone di faglia
con calcare intensamente fratturato. Lo spessore
dello strato di alterazione superficiale è
di solito limitato a pochi metri dalla superficie.
La presenza di vuoti carsici determina un'elevata
permeabilità di massa della roccia, quindi
la quota di falda risulterà posta ad una
profondità superiore rispetto al tracciato
della galleria.
La geologia generale della galleria Cattinara è
caratterizzata dalla presenza di una formazione
di flysch costituita da alternanze di marne ed arenarie.
Le caratteristiche di resistenza della massa rocciosa
dipendono sia dalla distribuzione delle marne e
delle arenarie, sia dal grado generale di alterazione
della massa rocciosa. In generale, la profondità
dello strato superficiale alterato per ammassi rocciosi
di scarsa qualità è limitata ad alcuni
metri dalla superficie.
In ogni caso, lungo il tracciato della galleria,
si prevede di incontrare almeno una zona di faglia
con direzione NO-SE e con uno spessore di alcuni
metri, che determina aree con la presenza di marne
molto fratturate e livelli argillosi. Sebbene il
terreno per il tunnel Cattinara presenti in generale
bassi valori di permeabilità, lungo il tracciato
si prevedono comunque venute d'acqua localizzate,
la cui quantità complessiva sarà di
qualche litro al minuto.
Per ogni canna della galleria Carso ci sono due
fronti di scavo, uno solo per ogni canna della galleria
Cattinara. Nella galleria Carso, lo scavo si effettua
col metodo NATM con impiego di esplosivo, tranne
nelle zone iniziali dove, per la presenza di varie
interferenze, si utilizzano solo mezzi meccanici
(martelloni demolitori). I mezzi impiegati sono
due jumbo Atlas Copco modello WL3 C e quattro escavatori
con martellone. Lo scavo della galleria Cattinara
è eseguito con il metodo NATM per cunicoli
con un martellone TMI 815, mentre l'allargamento
alla sezione finale sarà effettuato con una
fresa rotativa puntale e un escavatore con martellone
CAT 330. Collegarsi a www.boomer-rig.com
e www.cat.com
Come tecniche di sostentamento, si fa uso di centine
in acciaio, bulloni Swellex, spritz-beton fibrorinforzato
proiettato da tre pompe CIFA spritz-system CSS2.
Lo smaltimento si effettua mediante camion. Collegarsi
a www.swellex.com
e www.cifa.com
Il rivestimento definitivo sarà in calcestruzzo
semplice per la galleria Carso (eccetto le parti
in galleria artificiale che saranno in calcestruzzo
armato) mentre la galleria Cattinara sarà
in calcestruzzo armato con arco rovescio.
Nella galleria Carso, sono in corso gli scavi sia
della canna Trieste che di quella Venezia con un
avanzamento, al 21 Settembre, rispettivamente di
circa 1.732 m dall'imbocco Sud e di 27 m dall'imbocco
Nord, di circa 1.832 m dall'imbocco Sud e di 45
m dall'imbocco Nord. E' in corso l'esecuzione del
tratto finale delle gallerie a Padriciano in artificiale.
Sono quasi ultimate le pareti verticali e si continua
la produzione delle travi in c.a.p. di copertura
della stessa. Nella carreggiata Venezia si sta procedendo
all'esecuzione di consolidamenti con jet-grouting.
L'avanzamento dello scavo ad oggi della galleria
Cattinara si limita all'esecuzione del cunicolo
della canna per Venezia e alle iniezioni a raggiera
per i consolidamenti dei terreni interessati dagli
scavi. E' iniziato lo scavo dell'allargamento dei
cunicoli in direzione Trieste per realizzare la
sezione definitiva della galleria con un avanzamento
di 51 m. Cliccare it/69.
Collegarsi a www.grandeviabilitatrieste.it
44/05.
Cunicolo
Esplorativo di Faé
Si lavora al preforo del tunnel di Faé, incluso
nel progetto di allargamento e rettifica della S.S.
43 della Val di Non, tra Mostizzolo e Cles, in provincia
di Trento. Pochi chilometri di curve che rallentano
il traffico, causando ingorghi soprattutto nei periodi
d'intenso afflusso turistico e rovinando la qualità
della vita agli abitanti dei paesi interessati.
Il cunicolo esplorativo si snoda tra l'abitato di
Dres e il ponte di Mostizzolo, sotto i monti Vergondola
e Faé. I lavori sono stati affidati alla
Strabag per 5.365.766,34 Euro. Geoingegneria Studio
Tecnico (Trento) ha progetto l'opera e si è
occupata della direzione lavori. Collegarsi a www.bauholding.at
e www.strabag.it
Il 5 maggio 2005 la TBM Atlas Copco MK15, che aveva
iniziato i lavori il 20 aprile 2005, ha dovuto interrompere
lo scavo dopo 258 m dei 2.215 previsti, avendo incontrato
un fronte di materiale alluvionale poco coesivo
(detriti e ghiaie di origine fluvioglaciale). La
velocità media di avanzamento del cantiere
prima dello stop era di 20-23 m/giorno, con punte
massime di 30 m/giorno.
Sono stati effettuati sondaggi dall'interno (perforazione
in avanzamento), sondaggi dall'alto (10 perforazioni
con carotaggio alla profondità di 60 m) e
4 indagini geofisiche che hanno individuato un'incisione
a valle, con estensione di 100 m, riempita di materiale
fluvioglaciale. La TBM è stata quindi parzialmente
smontata, estratta dalla galleria e riassemblata.
Il cunicolo esplorativo è stato riempito
con calcestruzzo. A fine Luglio 2005, la TBM ha
ripreso lo scavo su un tracciato più interno.
Prima dello stop, si prevedeva di concludere i lavori
del tunnel esplorativo entro Settembre, ma poiché
a metà Settembre, si era scavato sino alla
progressiva 800 (massimo di 45 m/giorno), il termine
dei lavori è slittato a fine 2005.
La TBM Atlas Copco MK15, ha un diametro di 5 m,
è lunga 12 m e pesa 500 t. La lunghezza del
back up è di 90 m. I dischi di taglio sono
36. La spinta massima è di 800 t. La potenza
è di 1200 kW, mentre la potenza totale della
testa è di 800 kW. La fresa è stata
ricondizionata nelle officine specializzate della
Strabag a Spittal/Drau (Austria). Lo smarino è
trasportato all'esterno grazie ad un sistema di
nastri che si allunga automaticamente ogni 200 metri,
grazie al magazzino verticale (torre nastro). Questo
nastro è stato fabbricato dalla H+E ed è
già stato utilizzato nel lotto 2 della linea
B della metropolitana di Tolosa. Il consolidamento
della roccia è effettuato tramite bulloni
Swellex dell'Atlas Copco, reti elettrosaldate, rivestimento
in acciaio unp (Tunnel SpA) e spritzbeton (Aliva).
Collegarsi a www.atlascopco.com
e www.swellex.com
La geologia è dolomia (0-300 m), vulcaniti
(300-1.470 m), dolomia di Raibl (1.470-1.710 m),
dolomia (1.710-1.940 m) e scaglia rossa (1.940-2.200
m). Cliccare it/98.
43/05.
La
nuova perforatrice da roccia COP 1132 dell'Atlas
Copco
La nuova perforatrice da roccia COP 1132 dell'Atlas
Copco rappresenta la tendenza più recente
nella tecnologia ad alta frequenza dei piccoli macchinari,
offrendo agli utilizzatori una velocità superiore
del 30% rispetto ai suoi predecessori, COP 1028
e COP 1032. La nuova perforatrice COP 1132 ha diverse
affinità con la ben nota COP 3038 da 30 kW,
in particolare la tecnologia ad alta frequenza e
il doppio sistema di ammortizzatori..
In effetti, la COP 1132 è la perforatrice
da roccia più piccola al mondo dotata di
un doppio sistema di ammortizzatori idraulici -
una caratteristica che combina la rapidità
di perforazione con un buon risparmio dell'acciaio
delle perforatrici. La nuova COP 1132 realizza fori
dal diametro di 33-51 mm, come i modelli precedenti
COP 1028 e COP 1032, ma è molto più
veloce - il 30% in più per esempio rispetto
alla COP 1032. Con una potenza massima d'impatto
pari a 11 kW, è la perforatrice da roccia
più potente della sua categoria. Questa nuova
perforatrice da roccia incorpora l'apprezzato concetto
di Atlas Copco - con superfici di contatto pressurizzate
che consentono una lunga durata in sotterraneo.
Oltre alla maggiore potenza e velocità, la
COP 1132 lavora molto meglio con le aste di perforazione.
Non perfora con maggiore potenza rispetto alla COP
1028 da 5,5 kW (110 J), ma perfora con una maggiore
frequenza (il doppio) - da cui risulta l'alta potenza.
Facendo un confronto, la COP 1032 a 7,5 kW perfora
con una potenza di 165 Joule/percussione.
Un altro vantaggio è la sua dimensione -
20 cm più corta della COP 1032. Questo significa
aste più lunghe e minori sostituzioni o giunture,
il che comporta una maggiore produttività.
L'angolo di taglio è minore e questo permette
un migliore accesso in spazi ridotti. Il suo peso
è circa il 30% inferiore rispetto a quello
della COP 1032: solo 75 kg in tutto. La COP 1132
può essere montata mancina o destrorsa senza
spostare i tubi flessibili ed è disponibile
con adattatori maschi per filettature R28, SR28
e R32 come con adattatori femmina R32. Collegarsi
a www.atlascopco.com
43/05.
Si
avvicina la conclusione del Tunnel Hallandsas
Dando massima priorità alla sicurezza dei
propri operai, l'ATI Skanska Vinci ha ordinato una
camera di salvataggio certificata CE all'australiana
MineArc Systems per il progetto Hallandsas in Svezia.
La stanza per 20 persone è progettata per
resistere sino a 36 ore ed è dotata di un
sistema di lavaggio e ventilazione, aria condizionata,
rilevazione dei gas, attrezzature di pronto soccorso,
barelle, letti per 15 più panche per 5 persone,
frigorifero e freezer, e bagni e lavandini.
La camera sarà montata su uno speciale mezzo
di trasporto, certificato CE e costruito appositamente
dalla francese Metalliance. Il motore diesel azionerà
le quattro ruote motrici, tramite una trasmissione
idrostatica.
Come i camion dei vigili del fuoco e i mezzi di
soccorso utilizzati nei tunnel stradali del Monte
Bianco e del Frejus ad esempio, il veicolo ha un
doppio sistema di alimentazione. Normalmente, funzionerà
con un motore diesel tradizionale, ma in caso di
totale mancanza d'ossigeno in galleria, in caso
d'incendio, commuterà la sua alimentazione
ad aria compressa, fornita da bombole ubicate sul
veicolo. I doppi comandi ne permettono il controllo
sia dalla cabina sia dall'interno della camera di
salvataggio. Sarà inoltre installata una
videocamera termica. Collegarsi a www.minearc.com.au
Dopo oltre due anni di preparativi e anni di studi
e di procedimenti per ottenere i permessi, la perforazione
attraverso il Massiccio dell'Hallandsås è
iniziata a Settembre dal lato Sud, dopo la cerimonia
ufficiale di inaugurazione della TBM svoltasi il
31 Agosto. Il processo di start-up durerà
diversi mesi. La TBM della Herrenknecht che ha iniziato
lo scavo in autunno, sarà a pieno regime
l'anno prossimo. Sono stati creati alcuni impianti
fissi per lo svolgimento dei lavori nel tunnel,
tra cui una nuova società per la produzione
di circa 40.000 conci. Uno dei processi da predisporre
con massima priorità era la realizzazione
dei servizi e dei sistemi di controllo e di gestione
ambientale, dell'acqua e dei prodotti chimici. Nel
progetto sono coinvolte oltre 300 persone. Lo smarino
è trasportato all'esterno da un nastro trasportatore
progettato, fornito e installato dalla Marti Technik.
Il progetto, iniziato nel 1992, consiste nel terminare
due gallerie di 5,6 km per concludere una galleria
ferroviaria di 8,6 km, che fa parte della linea
lungo la Costa Occidentale tra Goteborg e Malmoe.
Collegarsi a www.herrenknecht.com
e www.martitechnik.ch
La macchina dovrebbe uscire dal lato Nord della
montagna in poco più di due anni. Dopodiché
realizzerà la seconda canna, che si snoderà
ugualmente da Sud verso Nord. Ultimati gli equipaggiamenti
ferroviari, il tunnel sarà aperto al traffico
ferroviario nel 2012. Cliccare se/26
e qui.
Collegarsi a www.banverket.se
e www.hallandsaskommitten.se
43/05.
Nuova
Tratta Andora-San Lorenzo al Mare dell'Itinerario
Genova-Ventimiglia
Lo spostamento a monte del tratto Andora-San Lorenzo
al Mare della ferrovia Genova-Ventimiglia in Liguria
è un progetto aggiudicato dall'Italferr all'ATI
tra la spagnola Ferrovial Agroman e Cossi Costruzioni.
L'intervento avrà un costo di 319,1 milioni
di euro. Il tratto di ferrovia è lungo 18,8
chilometri di cui 15,6 in galleria. La nuova linea
sarà conclusa nel 2009. Le aree liberate
dai binari diventeranno piste ciclabili e passeggiate.
Collegarsi a www.italferr.it
Il progetto prevede la costruzione di nove gallerie:
Collecervo (3.115 m), San Simone (133 m), Caighei
(2.618 m), Castello (485 m), Gorleri (3.093 m),
Bardellini (2.920 m), Caramagnetta (197 m), Terra
Bianca (466 m) e Poggi (2.080 m). Tutte le gallerie
sono a canna unica per sede, a doppio binario (raggio
di calotta di 525 cm). Le gallerie Poggi e Terra
Bianca sono di fatto due distinte gallerie ma al
termine dei lavori verranno a costituire un'unica
galleria, grazie alla realizzazione di una galleria
artificiale nella tratta di circa 60 m che le separa.
Il ritombamento della tratta d'incisione valliva
tra le due gallerie è stato imposto per motivi
d'impatto ambientale per evitare la successione
ravvicinata di due imbocchi e l'immissione di rumore
in una valle di particolare pregio paesaggistico.
Anche le due gallerie Collecervo e San Simone verranno,
al termine dei lavori, trasformate in un'unica galleria
grazie alla costruzione di una tratta artificiale
di circa 145 m di lunghezza nella valle che oggi
le separa.
Per completare il quadro delle opere in sotterraneo
della tratta occorre anche ricordare che il progetto
prevede due gallerie per sede a semplice binario
presso la stazione di Imperia. Il disegno di progetto
della stazione, infatti, prevede che i due binari
di precedenza proseguano, dalla parte di Ventimiglia,
in galleria a semplice binario per poi ricongiungersi
attraverso comunicazioni (insieme di due deviatoi)
con la linea che in quel punto è ospitata
dalla galleria Bardellini. Si vengono così
ad avere due gallerie una per il binario pari (lato
sud) di circa 250 m di lunghezza cui verrà
assegnato nome Porto Maurizio ed una per il binario
dispari (lato nord) di circa 150 m cui verrà
assegnato nome Castelvecchio. Nel punto di collegamento
tra le precedenze ed i binari di linea la tratta
di comunicazione viene ospitata in due cameroni
speciali lunghi circa 60 m, d'uguale disegno tra
loro, ma traslati di circa 100 m per contenere la
dimensione trasversale della sezione. Con tale soluzione
ciascun camerone con una larghezza massima di circa
20 m offre la sede a tre binari. In alternativa
se le comunicazioni fossero state progettate affiancate
si sarebbe reso necessario progettare un unico camerone
di elevate dimensioni trasversali per alloggiare
la sede per 4 binari affiancati.
Il diametro di scavo è di circa 13 m considerando
che il diametro netto all'interno del rivestimento
è richiesto di 10,50 m e che lo spessore
del rivestimento di calotta varia da 90 a 100 cm
a cui sono da aggiungere 25 o 30 cm di prerivestimento
in centine e spritz-beton. Il raggio unico di calotta
e piedritti è richiesto di 525 cm. La sezione
di scavo è di circa 125 m2: 100 mq per la
porzione di calotta e piedritti e circa 25 mq per
l'arco rovescio. Il diametro di scavo delle gallerie
costruite con scavo meccanizzato è di 11,84
m, cui corrisponde un diametro netto di 10,70 m
d'intradosso del rivestimento in conci prefabbricati
di 40 cm di spessore. Il diametro d'intradosso è
stato adeguatamente maggiorato rispetto alla soluzione
tradizionale per acquisire una tolleranza di scavo
di circa 10 cm in tutte le direzioni. Le gallerie
a semplice binario hanno una sezione di scavo di
circa 65 mq con larghezza massima di circa 6,50
m ed altezza di circa 8 m.
Non sono presenti bypass di collegamento, poichè
la tratta è realizzata con gallerie a doppio
binario, nè sono previste finestre o pozzi
d'attacco intermedio. Uniche opere in sotterraneo
oltre le gallerie di linea sono i due cameroni di
congiunzione tra le precedenze della stazione di
Imperia e la linea.
Come inquadramento geologico, tutta la tratta è
caratterizzata dai geologi come flysh di Sanremo,
flysh marnoso arenaceo con spaziatura dei giunti
che può andare da pochi decimetri nelle tratte
più degradate per arrivare anche a 1,0-1,5
m nelle tratte più consistenti. Generalmente
la qualità dell'ammasso va a peggiorare progressivamente
da Andora verso San Lorenzo al Mare in modo che
si hanno le migliori condizioni nella galleria Collecervo
e quelle più degradate nella galleria Terra
Bianca. Fa eccezione a questo inquadramento geologico
solo la galleria Castello che attraversa ad angolo
retto un crinale interamente di argille plioceniche
con intercalazioni di sacche di sabbia.
Dal punto di vista della metodologia di scavo, le
gallerie della tratta si dividono in due categorie:
quelle che saranno realizzate con scavo meccanizzato
da una fresa Herrenknecht che sono in ordine Collecervo
+ San Simone, Caighei, Gorleri e Bardellini e quelle
che saranno scavate con tecnica tradizionale che
sono Castello, Caramagnetta, Poggi + Terra Bianca
e le due gallerie a semplice binario di precedenza
Porto Maurizio e Castelvecchio. Lo scavo meccanizzato
sarà realizzato da una fresa Herrenknecht
di 11,84 m di diametro a scudo aperto attrezzata
con cutter da roccia e disposta anche per eventuali
iniezioni di agenti schiumanti sul fronte di scavo.
Questa fresa, che prima di questo cantiere è
stata utilizzata in Irlanda per la realizzazione
dellaccesso stradale al porto di Dublino (due
gallerie di circa 4 km in totale), dovrebbe attaccare
lo scavo della prima galleria, la Collecervo, entro
il corrente mese. Le altre gallerie destinate a
scavo tradizionale saranno realizzate con impiego
prevalente di martellone con eccezione della galleria
Castello che, trovandosi interamente in ammasso
argilloso, sarà scavata con ripper montato
su macchina escavatrice per ottenere una migliore
profilatura del contorno dello scavo. Ad oggi nessuna
galleria è stata ancora cominciata a meno
delle opere di imbocco.
Collegarsi a www.herrenknecht.com
Le tecniche di sostentamento delle gallerie con
scavo tradizionale prevedono sistematicamente lo
scavo a piena sezione (calotta e piedritti) cui
segue a distanza controllata dal progetto lo scavo
e getto dell'arco rovescio. Il sostentamento del
fronte è garantito da trattamenti di preconsolidamento
con chiodi di vetroresina cementati con il foro
lanciati oltre il fronte. Nelle tratte prossime
agli imbocchi in modo sistematico ed in corrispondenza
di zone particolarmente degradate e faglie sono
previsti anche interventi di infilaggio ad andamento
troncoconico al di fuori del profilo di calotta,
sempre da realizzare prima dello scavo. In tutti
i casi è previsto il primo rivestimento con
centine in profilati di acciaio e spritz-beton armato
con rete elettrosaldata o in alternativa con fibre
di acciaio tipo Dramix o simili. I fronti di scavo
previsti dal progetto sono uno per ciascuna galleria,
necessariamente per le cinque gallerie interessate
da scavo meccanizzato che saranno scavate in progressione
una dopo l'altra. Anche le gallerie costruite con
metodi tradizionali prevedono un solo fronte di
scavo per ciascuna, in considerazione della limitata
estesa delle stesse. Ad oggi nessuna delle gallerie
è stata ancora attaccata nella sezione a
foro cieco, ma sono tutte interessate dai lavori
di costruzione delle opere preliminari di imbocco
(paratie berlinesi o attacchi in roccia consolidata
con chiodi puntuali e spritz-beton) che si trovano
alla data attuale tutti in avanzata fase di realizzazione.
Nelle gallerie con scavo meccanizzato lo smarino
sarà smaltito con un nastro trasportatore
che porterà il terreno dal fronte di scavo
fino all'imbocco di volta in volta di ciascuna galleria.
Nelle gallerie con scavo tradizionale il trasporto
dello smarino sarà effettuato con automezzi
gommati. Anche se il progetto prevede per il dimensionamento
dei conci di rivestimento delle gallerie un'altezza
di falda di almeno 60 metri sopra la calotta, sono
stati rilevati solo in alcune gallerie livelli di
acqua attribuibili a circolazione temporanea e/o
stagionale. che non proprio ad una falda stabile
e costante nel tempo. I giunti del rivestimento
sono comunque progettati per resistere ad un'altezza
d'acqua di 60 metri sopra la calotta allo scopo
di non effettuare drenaggi sistematici in tratte
ove si riscontrasse la presenza di falde stabili
e costanti nel tempo. A causa di una zona di contatto
tra flysh ed un substrato caotico sottostante in
una tratta di circa 300 m di estesa della galleria
Bardellini, sono previste condizioni di scavo e
di stabilità del cavo instabili e tali da
poter richiedere anche interventi di consolidamento
radiale subito dopo il passaggio della fresa, allo
scopo di riqualificare l'ammasso. Anche lo scavo
tradizionale della galleria Castello, interamente
in ammasso argilloso con una copertura massima dell'ordine
di 70-80 m e con la presenza di edifici di abitazioni
civili sulla verticale del tracciato, rappresenta
una condizione di particolare interesse; la galleria
potrà essere scavata con ragionevoli condizioni
di sicurezza solo a condizione di elevati interventi
di pre-consolidamento lanciati oltre il fronte di
scavo e tramite un costante monitoraggio delle deformazioni
radiali del cavo e dell'estrusione del fronte.
Sinora sono state utilizzate una sonda Soilmec R-312/200
per la realizzazione dei micropali e dei tiranti
attivi delle paratie berlinesi degli imbocchi, una
macchina CIFA CSS-2 per lo spritz delle berlinesi
e degli attacchi in roccia, pale CAT 938G per lo
scavo dei terreni sempre agli imbocchi delle gallerie,
un'escavatrice Komatsu PC210 attrezzata con martellone
per la demolizione di una serie di edifici civili
e industriali, lungo il tracciato della ferrovia,
e una macchina escavatrice Volvo per lo scavo dei
terreni di imbocco. Cliccare it/86.
Leggere E-News Weekly 8/2003.
Collegarsi a www.rfi.it/files/varie/Andora-SanLorenzo_8.pdf
e www.trail.liguria.it/Interventi/Raddoppio_GE-XXmiglia/prima.html
42/05.
Produzione
dei conci per le gallerie della tratta Andora-San
Lorenzo al Mare
La prefabbricazione dei conci per il rivestimento
definitivo delle gallerie scavate dalla talpa è
realizzata con un impianto a carosello CIFA completo
d'impianto di betonaggio, linea di finitura e gestione
gabbie di armatura, il tutto installato negli stessi
piazzali della futura stazione di Andora. L'impianto
con fornitura chiavi in mano è entrato in
funzione nei mesi di giugno/luglio con le seguenti
caratteristiche tecniche: diametro esterno di 11,54
m, diametro interno di 10,74 m, spessore rivestimento
di 400 mm, larghezza media dell'anello di 1.700
mm e anello tipico composto da quattro conci normali,
due conci di controchiave e un concio di chiave.
L'impianto di prefabbricazione è caratterizzato
da 42 carrelli con casseri e carrello vuoto, con
produzione massima giornaliera di 20 anelli su tre
turni da 8 ore, sei carrelli sulla linea di lavoro
e un carrello sul traslatore, quattro linee nei
forni di maturazione a vapore con tre zone con temperatura
monitorata e 36 carrelli sulle linee di maturazione.
In questo impianto di prefabbricazione, sono da
citare l'alta automazione di tutte le postazioni
di lavoro con un impianto di betonaggio realizzato
a ridosso delle linee di lavoro con benna aerea
semovente per il collegamento automatico con la
camera di getto in cui una benna d'attesa con la
capacità di 4 m³ permette il perfetto
riempimento del singolo concio che ha un volume
di 3,8 m³. La postazione di getto è
all'interno di una camera opportunamente insonorizzata
con pannelli sandwich e porte a spinta di chiusura.
Inferiormente alla linea di scorrimento sono installati
quattro speciali emboli pneumatici che provvedono
al sollevamento dei carrelli con cassero, isolandolo
perfettamente in fase di vibrazione tramite i sei
turbovibratori installati a bordo di tutti i casseri.
Questa soluzione di vibrazione permette di realizzare
un perfetto riempimento del cassero evitando segregazioni
del calcestruzzo ed eccessive ritenute di bolle
superficiali. Tutti i sei vibratori sono alimentati
in modo indipendente e collegati con uno speciale
attacco centralizzato di facile e sicura manipolazione.
Lo stoccaggio delle gabbie di armatura e l'alimentazione
all'interno dei casseri sulla linea di lavoro è
completamente automatizzato mediante una "giostra
rotante" ed un paranco aereo semovente. Tali
sistemi consentono di rispettare il ritmo di 10
minuti di ciclo con lavorazioni multiple presenti
sulle singole postazioni. Ritmo che va mantenuto
nei tre turni di lavoro giornalieri per raggiungere
la produzione di punta di 20 anelli al giorno.
Il sollevamento del concio maturato e con resistenza
minima del calcestruzzo di 15 MPa avviene con bilancino
Vacuum da 10 t che permette il trasferimento del
manufatto alla linea di finitura con il carro ponte
di servizio.
Sulla linea di finitura si provvede al ribaltamento
del concio con un sistema idraulico che evita urti
e danneggiamenti del calcestruzzo fresco e tramite
cinque carrelli con pantografi idraulici di sollevamento
si spostano i cinque manufatti posizionati sulle
5 delle 6 postazioni fisse d'intervento. Per i sollevamenti
dell'elemento singolo e del medio anello di conci
(32 t circa), la CIFA ha messo a punto speciali
pinze meccaniche con apertura automatica sia per
il serraggio che per l'apertura.
Tutte le operazioni di gestione del carosello, dell'impianto
di betonaggio, della maturazione a vapore con registrazione
delle temperature avvengono da speciali quadri a
leggio con pulsanti per controllo in manuale e video
per controllo automatico dei sistemi installati
nella medesima cabina a ridosso della camera di
getto.
Con tale centralizzazione è possibile demandare
ad una sola persona il controllo e la gestione di
tutte le attività della prefabbricazione
nella più piena sicurezza per il personale
operante sulle oltre 12 postazioni fisse di lavoro.
Collegarsi a www.cifa.com
42/05.
A Milano
il convegno "Strumenti e Soluzioni per Garantire
la Sicurezza all'Interno delle Gallerie"
Obiettivo di questo convegno,
che si svolgerà nel capoluogo lombardo nei
giorni 16 e17 Novembre 2005, è illustrare
quali siano gli strumenti e le soluzioni oggi disponibili
per prevenire gli eventi critici che mettono in
pericolo la vita umana, l'ambiente e le installazioni
nelle gallerie. Nelle due giornate saranno trattate
le normative riguardanti la sicurezza in galleria,
l'analisi del rischio nella progettazione, le attività
di manutenzione e le soluzioni più innovative
disponibili sul mercato per mettere in sicurezza
tunnel e gallerie autostradali, ferroviarie ed urbane.
Il convegno, organizzato dall'Istituto Internazionale
di Ricerca e sponsorizzato da Fischer Italia, Marioff,
Promat e Thermal Ceramics, annovera tra i relatori
esponenti di spicco di Alptransit Gottardo, Anas,
ATM, Centro Inox, Consorzio Autostrade Siciliane,
Enea, I.E.N. Galileo Ferraris, Marsh, Politecnico
di Torino, Trt, Università di Padova, Università
di Trieste, Università La Sapienza di Roma
e Vigili del Fuoco.
Per maggiori informazioni collegarsi a www.iir-italy.it/valigia/iir002/a2486tunnelbuilder.pdf,
oppure contattare Istituto Internazionale di Ricerca,
Via Forcella, 3 - 20144 Milano, tel. +39 02 83847288,
e-mail bmasala@iir-italy.it
42/05.
Strabag
utilizzerà una TBM della Robbins nel progetto
delle Cascate del Niagara
Il progetto della Ontario Power Generation per il
terzo tunnel delle cascate del Niagara comprende
la realizzazione per 985 milioni di Dollari di una
galleria lunga 10,4 km ad una profondità
di 140 m sotto la città di Niagara Falls
e le zone circostanti.
Strabag utilizzerà una TBM della Robbins
dal diametro di 14,4 m, la più larga mai
usata nell'Ontario e tra le maggiori a livello mondiale.
Avrà un diametro 2 volte e mezzo più
grande di una tipica galleria della metropolitana
di Toronto e oltre una volta e mezza maggiore dell'Eurotunnel.
La TBM inizierà i lavori di scavo ad Agosto
2006 e si stima avrà un avanzamento medio
giornaliero compreso tra i 12 e i 15 m. Durante
la realizzazione saranno estratti oltre 1,6 milioni
di m3 di materiale, in prevalenza scisto di Queenston,
che sarà immagazzinato nella proprietà
della OPG e potrà essere utilizzato dalle
aziende di mattoni in argilla dell'Ontario. Collegarsi
a www.robbinstbm.com
Questa galleria potenzierà l'originale realizzazione
ingegneristica del complesso "Sir Adam Beck"
per trasportare l'acqua lungo la gola del Niagara,
allo scopo di aumentarne la produzione di energia.
Il tunnel completerà anche le migliorie sui
sedici generatori dell'Impianto Sir Adam Beck 2,
ultimate a Maggio. Al momento la condotta Queenston
Chippawa e i due precedenti tunnel sotto le Cascate
del Niagara hanno una portata d'acqua di circa 1.800
m3/sec. Con il nuovo tunnel si aggiungeranno ulteriori
500 m3/sec di acqua. Dovrebbe essere in grado di
generare nuova energia pulita al più tardi
entro il 2009. Cliccare ca/13.
Collegarsi a www.opg.com
41/05.
Due
nuove TBM in funzione a Pajares
A metà Settembre 2005 è entrata in
funzione la seconda delle cinque TBM che realizzeranno
le opere di scavo dei tunnel di Pajares, che fanno
parte della linea ad Alta Velocità León-Asturias.
Si tratta di una TBM della NFM Technologies (Gruppo
Wirth), a scudo semplice per roccia dura e a fresa
aperta che realizzerà la canna Est del primo
lotto che collegherà La Pola de Gordón
con Folledo (provincia di León). Nella canna
parallela (Ovest) i lavori sono iniziati il 13 Luglio
scorso. La TBM è lunga 170 m compreso il
back up e pesa 1.950 t. Il suo diametro misura 9,93
m. La potenza totale installata è di 8.100
kVA (14 x 350 kW). La spinta nominale è di
144.000 kN. La macchina è munita di 26 taglienti.La
coppia nominale della fresa è di 21.000 kNm
e la velocità di rotazione della testa è
di 0-6 giri/min. Sino ad oggi, la macchina ha installato
60 anelli e forato 96 m. Cliccare qui.
Collegarsi a www.nfm-technologies.com
Il 22 Settembre ha iniziato il suo percorso anche
la TBM del Lotto 2 Folledo-Viadangos, che realizzerà
la galleria di accesso di 5,5 km, tra la località
di Buiza, vicina a Folledo (provincia di León),
e le gallerie principali (2 x 4,5 km).
Si tratta di una TBM a doppio scudo, per roccia
dura, della Herrenknecht, lunga 12 m (senza back
up) e pesante 1.500 t. Il diametro della testa fresante
è 10,16 m, mentre il diametro interno sarà
di 8,5 m. La potenza totale installata dell'azionamento
principale della fresa è di 5.600 kW. La
potenza totale installata è di 8.000 kVA.
La spinta massima è di 104.050 kN. La testa
fresante è dotata di 56 dischi di taglio
più quattro doppi. Collegarsi a www.herrenknecht.com
Il Lotto 2 è il tratto centrale dei tunnel
di Pajares. Il progetto originale di questo Lotto
prevedeva due pozzi di 600 m per l'accesso alla
tratta centrale, ma i costruttori - Dragados e Obras
Subterráneas - hanno proposto ad ADIF di
sostituirli con una galleria di accesso lunga circa
5,5 km, sino al punto iniziale del Lotto. Dopo aver
scavato questa galleria, la TBM continuerà
lungo i 4,5 km della canna Ovest. Arrivati al punto
di incontro con il Lotto 4 (Viadangos-Telledo),
la TBM sarà disassemblata e trasportata al
punto di partenza (incontro con il Lotto 1) dove
nel frattempo sarà stata costruita una caverna,
che permetterà il suo posizionamento per
la seconda canna (Est) e ricomincerà a scavare
per 4,5 km sino all'incontro con il Lotto 3 Viadangos-Telledo
(galleria Est). La fabbrica dei conci di questo
lotto, situata a La Robla (provincia di Leon) aveva
già fabbricato 850 anelli, quando la TBM
è entrata in funzione. In questo secondo
Lotto si costruirà una stazione d'emergenza
lunga 400 metri. I tempi di realizzazione sono di
circa 60 mesi per un budget totale di 401 milioni
di Euro.
Sebbene sul versante asturiano non siano ancora
iniziati gli scavi , i lavori propedeuci nella zona
di Telledo sono cominciati da diversi mesi per terminare
lo spiazzo dove saranno situati i portali e, soprattutto,
che consentirà gli accessi alle gallerie.
Non è possibile spostare le notevoli quantità
di macchinari pesanti lungo l'attuale angusta strada
di collegamento con Campomanes. Per questo motivo,
da alcuni mesi si abbattono montagne per evitare
curve, si allargano le carreggiate e si spostano
enormi quantità di materiale per costruire
una nuova strada che consenta il transito dei macchinari
pesanti. Un'occhiata alla pessima orografia asturiana
è sufficiente per spiegare la differenza
di tempi tra l'inizio dei lavori sul versante di
Léon e su quello asturiano.
A Pola de Gordón (versante Sud del Léon),
i portali sono situati a pochi metri dalla strada,
dalla quale sono visibili. Inoltre, il luogo è
una grande spianata dove coesistono le case degli
operai, le fabbriche dei conci e le altre strutture
ausiliarie. Al contrario, sul versante asturiano
dei lavori, il paesaggio è assai diverso.
Montagne impervie e profonde vallate complicano
i preparativi. Queste difficoltà orografiche
per lavorare in territorio asturiano erano già
state previste e non sono state una sorpresa. E'
per questo motivo che la data di conclusione della
variante di Pajares e dell'arrivo dell'Alta velocità
nelle Asturie resta invariata al 2009.
La prima TBM che lavorerà sul versante asturiano
deve arrivare a metà Novembre. Per allora,
si prevede che gli accessi saranno terminati e tutte
le opere accessorie (come la fabbricazione dei conci)
convenientemente equipaggiate. Inoltre, la TBM che
inizierà l'altro tunnel, parallelo al primo,
si spera che arrivi all'inizio del 2006. Gli scavi
non cominceranno subito, come è avvenuto
sul versante di Leon, in quanto le TBM arriveranno
smontate e sarà necessario riassemblarle.
In seguito si effettueranno le prove e dopo alcuni
mesi potranno iniziare i lavori. Cliccare su es/55.
Collegarsi a www.adif.es
41/05.
Stuva
Tagung '05
La tedesca Stuva tedesca organizza il suo congresso
e la sua mostra STUVA Tagung '05, dal 29 Novembre
al 1 Dicembre presso il centro congressi di Leipzig.
L'evento abbina la mostra alle conferenze (aperte
al pubblico), che per la prima volta saranno tradotte
in simultanea. Le conferenze includono 35 relazioni
di esperti internazionali sulle recenti costruzioni
sotterranee: recenti sviluppi tecnici in ogni settore
della costruzione in sotterraneo, cioè materiali
da costruzione, macchinari, rivestimenti, impermeabilizzanti,
sondaggi del terreno; progettazione, costruzione
e finanziamento dei progetti su grande scala; costruzioni
innovative e potenziale per gli sviluppi; decreti
riguardanti la sicurezza e i rischi per quanto riguarda
la costruzione e l'utilizzo delle opere in sotterranea;
misure di protezione antincendio per quanto riguarda
la costruzione e l'utilizzo delle opere in sotterranea
- nuove opportunità e norme; Manutenzione,
ristrutturazione e ammodernamento; tecnologia per
l'operatività, l'ambiente e la sicurezza;
Normative contrattuali dall'offerta all'aggiudicazione;
normative finanziarie ed economiche, partenariato
pubblico-privato. Il premio STUVA'05 sarà
assegnato ad un'innovazione eccezionale. Il 1 Dicembre,
le escursioni porteranno i visitatori nei cantieri
e alle infrastrutture di traffico. Contattare STUVA,
tel. +49 221597950, fax +49 2215979550, e-mail info@stuva.de.
Per ulteriori informazioni, visitare www.stuva.de
41/05.
Lovat
è stata scelta da SNC-Lavalin e SELI per
la linea canadese RAV
L'ATI SNC-Lavalin - SELI ha scelto Lovat per la
fornitura di una TBM EPB per terreni soffici da
impiegarsi nella realizzazione di una galleria a
doppia canna di 2,1 km (si veda la mappa del tracciato
qui),
tra le stazioni di False Creek South e Robson, a
Vancouver. Lovat progetterà, realizzerà
e testerà una nuova TBM dal diametro di 6,1
m, la cui consegna in cantiere è prevista
per il 15 Marzo 2006. L'inizio del tunnelling è
programmato per il 1° Maggio 2006. La TBM sarà
concepita per condizioni di pressione fino a 4 bar
e per un avanzamento medio di 15 cm/min. Il tracciato
sottopasserà False Creek, dove l'escursione
delle maree (4 m) causerà fluttuazioni nelle
pressioni fino a 0,5 bar, due volte al giorno. Dopo
aver attraversato l'Oceano sotto la baia di False
Creek (dove ci si aspettano pressioni idriche fino
a 3 bar), le gallerie proseguiranno il loro percorso
sotto le alti torri a uso residenziale e commerciale,
con varie curve di 200 m di raggio per evitare le
fondamenta degli edifici. La geologia lungo il tracciato
è caratterizzata da arenarie (contenenti
filoni vulcanici) e sedimenti glaciali (che contengono
grossi blocchi granitici). Per far fronte alle diverse
condizioni geotecniche, sarà utilizzato un
sistema di condizionamento dei terreni comprendente
schiume e polimeri. In aggiunta, per un miglior
controllo della pressione della EPB, sarà
usato un sistema di sostituzione dei terreni sciolti
con fanghi di bentonite.
La testa fresante della TBM sarà di tipo
aperto, con taglienti da 17" azionate da un
VFD (Variable Frequency Drive) da 1.200 kW. Il tunnel
sarà rivestito da conci prefabbricati in
calcestruzzo, le cui casseforme saranno fornite
dalla Same. Lo smarino sarà evacuato con
treni Schöma. Collegarsi a www.lovat.com,
www.schoema-locos.de
e contattare s.a.m.e@samesnc.com
Il valore del contratto per la realizzazione delle
gallerie, dei passaggi trasversali tra le due canne
(ogni 250 m), dei pozzi e delle tre stazioni di
Robson, Yaletown (Davie) e False Creek South (Second
Avenue) è di circa 130 milioni di Euro. Queste
gallerie fanno parte della linea Richmond-Airport-Vancouver
(RAV), una ferrovia leggera che collegherà
l'Aeroporto Internazionale di Vancouver e il centro
di Richmond con il centro di Vancouver, che dovrebbe
entrare in esercizio nel 2010 per i Giochi Olimpici
invernali. Cliccare su ca/24.
Collegarsi a www.snc-lavalin.com,
www.selitunnel.com
e www.ravprapidtransit.com
40/05.
E'
pronta la gigantesca TBM della Mitsubishi-Duro Felguera
per la M-30 a Madrid
È una macchina enorme, con un diametro
nominale di 15.010 mm e un diametro massimo di 15.045
mm, uno scudo EPB lungo 14 m e pesante 3.600 t,
un back-up lungo 146 m (con sette supporti) pesante
1.300 t, un sistema di spinta con 57 cilindri capaci
di generare una forza necessaria di 187.510 kN,
una forza nominale di 277.000 kN e una forza massima
di 317.000 kN, un sistema di articolazione con 46
cilindri, un azionamento principale con 28 riduttori
del motore di 358 kW ciascuno per un totale di 10.024
kW, una rotazione della testa di scavo a velocità
variabile (da 1,05 a 2,43 gir/min) controllata dai
VDF (Variatori di frequenza), una coppia di taglio
nominale pari a 1,05 giri/min (87.500 kNm) e una
potenza installata di 15.000 kW. Gli strumenti di
taglio sono composti da 44 dischi fresanti tripli
da 17", 226 denti, 472 picconi, 8 sensori di
usura e 4 overcutters. Il sollevatore idraulico
dei conci con un doppio grip utilizza un dispositivo
di presa a depressione. La sua velocità di
rotazione è tra 0,15 e 1,2 giri/min e la
sua potenza di rotazione è di 1.500 kNm.
Il posizionamento dei conci avviene grazie a un
preciso sistema laser. Il trasporto dello smarino
avviene tramite un'enorme coclea (1,5 m di diametro
per 22 m di lunghezza, azionata da 6 motori) costruita
dalla Mitsubishi Heavy Industries di Kobe (Giappone)
e un nastro trasportatore. Un sistema laser misura
il volume dello smarino sul nastro. Collegarsi a
www.gdfsa.com
Questi sono gli impressionanti dati della nuova
MHI-Duro Felguera TBM presentata nel corso di un
workshop tenutosi nella città asturiana di
Barros, lo scorso 20 Settembre. I membri di una
delegazione della città di Madrid - tra cui
Manuel Arnaiz Ronda, general manager per le infrastrutture-,
di Calle 30, promotore della ristrutturazione dell'autostrada
madrilena M-30, e dell'ATI dei costruttori hanno
visionato la macchina visibilmente colpiti. Questa
gigantesca TBM, il cui costo ammonta a 40 milioni
di Euro, è il più grande macchinario
mai prodotto in Spagna. Dragados e FCC la utilizzeranno
per perforare la canna meridionale sulla tangenziale
sud, che collegherà Santa Maria de la Cabeza
con la A-3, snodandosi sotto il ponte Vallecas.
L'assemblaggio è iniziato un anno fa, e dopo
i test, previsti per la prima settimana di Ottobre,
inizierà il trasferimento a Madrid. A causa
delle dimensioni della macchina, il trasporto dei
componenti avverrà su strada in circa 15
giorni, ad eccezione del supporto che, date le sue
enormi dimensioni, sarà trasportato per nave
dal porto El Musel di Gijon fino ad Alicante. L'assemblaggio
della TBM in cantiere inizierà ai primi di
Novembre, in modo che possa cominciare il lavoro
alla fine dell'anno o all'inizio del 2006 in prossimità
di Arganzuela, dove è stata predisposta una
fossa di partenza lunga 120 m, larga 60 m e profonda
35 m. La TBM scaverà un tunnel di circa 4
km, con una velocità mensile minima di 360
m. Cliccare su es/104.
Collegarsi a www.dragados.com,
www.fcc.es,
www.urbanismo.munimadrid.es
e http://212.145.146.11/zona_m30/welcome.html
40/05.
Quarto
simposio sui tunnel
Dal 26 al 28 Ottobre, l'Asociación Técnica
de Carreteras organizza ad Andorra, il IV Simposio
sui Tunnel, incentrato sul tema "Perché
le gallerie sono sicure?". La Direttiva comunitaria
relativa alla sicurezza nelle gallerie ha l'obiettivo
di armonizzare le norme minime di sicurezza e di
stabilire le condizioni che garantiscano un alto
livello di sicurezza per gli utenti dei tunnel,
specialmente quelli della rete transeuropea. Questa
Direttiva stabilisce sedici parametri di cui tenere
conto al momento della stesura dei progetti. Sono
ugualmente importanti l'utilizzo di un sistema intelligente
di trasporto e la stesura di un documento sulla
sicurezza che descriva le misure preventive e di
salvaguardia necessarie per garantire la sicurezza
agli utenti e, prima della messa in servizio del
tunnel, l'organizzazione, le risorse umane e materiali
e le infrastrutture del gestore per garantire il
funzionamento e la manutenzione. Il simposio si
propone come un foro per i dibattiti ed è
indirizzato a ingegneri, specialisti, gestori tecnici
e privati e, più in generale, a tutti i professionisti
che nel progetto, nella costruzione, nell'allestimento,
nella gestione e negli interventi interni ed esterni,
si adoperano per rendere sempre più sicuri
i tunnel.
Gli argomenti trattati nelle relazioni riguarderanno
la gestione tecnica centralizzata, il rilevamento
automatico degli incidenti, il sistema di ventilazione,
il controllo degli incendi, i sistemi di evacuazione
e di soccorso, il fattore umano (indagini), i piani
di intervento e di sicurezza, il manuale di utilizzo,
l'integrazione e l'omegeneizzazione delle installazioni
e delle attrezzature e i sistemi di prevenzione.
Durante i tre giorni, si terrà un'esposizione
tecnica e commerciale in cui le imprese potranno
mostrare le novità nei metodi, nelle soluzioni,
nelle tecnologie e nei prodotti applicati nel mondo
del tunnel. Contattare il Departamento de organización,
tel. +34 915346181, fax +34 915340773, e-mail fmiguelanez@lgpc.e.telefonica.net.
Per maggiori informazioni sul congresso, contattare
l'Asociación Técnica de Carreteras,
tel. +34 913082318, fax +34 913082319, e-mail congresos@atc-piarc.com
o collegarsi a www.atc-piarc.com
40/05.
Wirth
riceve un premio per la TBE (Tunnel Bore Extender)
utilizzata all'Uetliberg
La Wirth è stata proclamata vincitrice dell'annuale
premio della rivista TTC per l'Innovazione nel settore
delle "Large Bore Mechanised TunnelIing Machine".
Mr Niko Kleuters, Presidente del Gruppo Wirth, ha
ritirato il premio il 14 Settembre 2005 durante
una cerimonia tenutasi all'interno della manifestazione
IUT' 05 Live, nelle Gallerie di Prova di Hagerbach,
in Svizzera. Wirth ha ottenuto questo riconoscimento
grazie alla sua TBE 500/1440 H-HST, che è
stata utilizzata con successo per la costruzione
del tunnel autostradale di Uetliberg - parte della
tangenziale sudoccidentale di Zurigo-, che dovrebbe
entrare in servizio nel 2008. Questo bypass di 10,6
km si snoda approssimativamente per l'80% in galleria
e collegherà la tangenziale di Birmensdorf
a Ovest con l'Autostrada Zurigo - Sargans (A3) lungo
il Lago di Zurigo (vedere la cartina
qui). La principale infrastruttura del progetto
è rappresentata dal tunnel dell'Uetliberg
(4.460 m), con due canne collegate ogni 300 m da
bypass pedonali e ogni 900 m da gallerie carrabili.
Questa macchina altamente tecnologica ha abbattuto
l'ultimo diaframma della prima canna il 1° Febbraio
2005. (per ulteriori notizie cliccare
qui e vedere l'immagine
qui). La TBE ha poi iniziato gli scavi per la
seconda canna, in direzione della A3, il 7 Giugno
scorso. La TBE allargherà solo 1.850 m della
canna in direzione della A3 (per la prima canna
in direzione Basilea erano stati allargati 2.800
m), poiché, per rispettare i tempi di consegna,
è stato avviato uno scavo in direzione opposta:
scavo che è stato completato. Attualmente,
nella seconda canna sono stati scavati dalla TBE
circa 480 m. Il Cliente è il Dipartimento
dei Lavori Pubblici del Cantone di Zurigo, mentre
Amberg Engineering è il progettista e il
direttore dei lavori. L'ATI Uetli che ha acquisito
il contratto, comprende i costruttori Zschokke Locher,
Murer-Strabag, Prader, CSC, Alpine Mayreder, Wayss
& Freytag e Zueblin. Collegarsi a www.bd.zh.ch,
www.amberg.ch
e www.arge-uetli.ch
La TBE della Wirth è attualmente la più
grande TBM da roccia dura operante nel mondo, con
un diametro di scavo fino a 14,4 m. Lavora come
un undercutter/alesatore che allarga il tunnel pilota
sino alle dimensioni definitive. L'equipaggiamento
della TBE consiste in una testa fresante composta
da due pezzi con sei raggi o bracci fresanti. La
testa gira su una kelly interna, rinforzata e posizionata
nel tunnel pilota e nella sezione allargata del
tunnel. I dischi fresanti, che sono sfalsati sia
assialmente che radialmente rispetto all'asse della
galleria, sono montati su supporti che si muovono
radialmente sui bracci fresanti. La sovrapposizione
dei movimenti radiali dei supporti durante la rotazione
della testa fresante fa sì che ogni disco
fresante segua una traiettoria a spirale intorno
all'asse del tunnel. Poiché il tagliente
più esterno su ogni braccio guida il resto,
la zona del fronte assume un profilo a gradini che
permette ad ogni tagliente di tagliare la molassa
creando una nuova superficie libera in base al principio
dell'undercutting. L'avanzamento è limitato
ad una lunghezza massima di 20 cm a causa dello
spostamento assiale dei dischi sui supporti, che
distano tra i 60 e gli 80 cm. Possono essere effettuati
avanzamenti minori in presenza di rocce più
dure. Per ogni avanzamento occorrono tra le otto
e le dieci rotazioni della testa fresante. Quando
la testa a sei bracci ruota, i dischi sono traslati
da un diametro di scavo interno ad uno esterno;
raggiunto il diametro di scavo desiderato, i supporti
sono retratti radialmente. Quindi la testa, girando
continuamente, viene spostata di circa 20 cm verso
il fronte, dove può iniziare a scavare per
l'avanzamento successivo (con una nuova posizione
esterna dei supporti) (vedere l'immagine della testa,
cliccando
qui). Ciò la rende una macchina unica
nel panorama del tunnelling moderno. L'intera TBE
con il suo back-up è lunga 180 m e pesa circa
1.000 t. La tecnologia di alesatura è stata
sviluppata dalla Wirth negli anni '70. Questa tecnologia
era ed è tuttora applicata in diversi progetti
in tutto il mondo (gallerie dell'Alta Velocità
ferroviaria in Spagna, pozzi degli impianti idroelettrici
in Giappone e Corea o alcune gallerie stradali in
Italia e in Svizzera, per citare alcuni esempi).
Per la prima volta nel settore delle gallerie, la
TBE abbina la tecnologia di alesatura con la tecnologia
dell'undercutting.La macchina offre una vasta gamma
di vantaggi, fra cui una notevole riduzione dei
costi energetici. Collegarsi a www.wirth-europe.com.
Per la galleria di Uetliberg, i progettisti hanno
considerato e valutato due differenti metodi di
costruzione: il tunnelling convenzionale con fasi
sequenziali di scavo, con sezione a ferro di cavallo
e arco rovescio, e il tunnelling a piena sezione
con la TBM. Nella dura molassa, la TBM mostrava
dei vantaggi rispetto al metodo convenzionale, ma
era giudicata più rischiosa nei terreni soffici.
La decisione finale fu di utilizzare i metodi convenzionali
nei terreni sciolti e una TBM nella più dura
molassa. Quando le offerte furono aperte, si vide
che uno dei partecipanti, l'ATI Uetli aveva presentato
la proposta di utilizzare un'alesatrice TBM per
il tratto roccioso. Le macchine disponibili avevano
però un diametro di 12 m, dimensione insufficiente
per fare fronte alle necessità del progetto.
Tuttavia, l'ATI suggerì un ampliamento del
diametro con una macchina alesatrice funzionante
con la tecnica di sottoescavazione.Il principio
della tecnica di sottoescavazione era noto da lungo
tempo e Wirth aveva già costruito macchine
che avevano operato sulla base di questo principio,
che tuttavia non era mai stato applicato ad una
TBM. In molti sensi la tecnica di sottoescavazione
è un'alternativa interessante, in relazione
ai principi standard della meccanica del tunnelling.
L'ATI Uetli ha suggerito una variante, interessante
anche dal punto di vista economico, che offre l'opportunità
di verificare nella pratica il corretto funzionamento
della tecnica di sottoescavazione in abbinata all'utilizzo
di una TBM. Questo test ha avuto successo. La conoscenza
e l'esperienza così ottenute si riveleranno
di estrema importanza in vista dell'utilizzo futuro
di questa tecnologia in condizioni difficili. In
questo senso, l'impiego della tecnica di sottoescavazione
con la TBM all'Uetliberg apre la strada per l'utilizzo
di questa tecnologia innovatrice in altri progetti
di tunnel. Il tunnel è realizzato in discesa
da Ovest verso Est, iniziando dal pozzo della Valle
di Reppisch. A partire da Maggio 2002, una TBM della
Wirth ha realizzato il primo dei due fori pilota
( 5 m di diametro) nella molassa di Uetliberg (consultare
E-News Weekly 24/2002).Nel
frattempo, si procedeva alla progettazione e alla
realizzazione della testa fresante della tecnologia
di sottoescavazione. Nell'Ottobre del 2002, la TBE
era pronta, e una delegazione di progettisti si
recò nello stabilimento della Wirth a Erkelenz,
in Germania, per visionare la nuova testa fresante
e le sue imponenti dimensioni (vedere l'immagine
qui). Tutti erano già consapevoli delle
potenzialità dell'enorme macchina dal diametro
di 14,4 m. Nei mesi seguenti, queste 550 t di acciaio
furono portate sul cantiere, dove si provvide ad
assemblare la macchina alesatrice TBE, a una TBM
fornita dalla ATI Uetli. Invece di una TBM nuova,
l'ATI ha optato per una soluzione più economica,
acquistando soltanto una nuova testa fresante, la
TBE, montata su una TBM esistente adattata per un
diametro massimo di scavo pari a 12,46 m (vedere
l'immagine
qui). Rispetto ad una normale macchina per il
tunnelling, la TBE consuma solo metà dell'energia
richiesta per m³
di roccia, per non parlare della minore attrezzatura
elettrica e dei costi inferiori di elettricità.
Dopo un periodo di quattro mesi per l'assemblaggio,
la TBE ha frantumato i primi metri di roccia l'11
Aprile 2003, mentre nel contempo la TBM iniziava
a scavare il secondo foro pilota per la futura canna
nord, in direzione di Basilea. Nei successivi 22
mesi, dopo gli inevitabili piccoli inconvenienti,
legati a qualsiasi nuova tecnologia, la galleria
dell'Uetliberg raggiunse un picco di avanzamento
di 16,5 m al giorno.
L'avanzamento medio settimanale raggiunse i 45-55
m (vedere l'immagine
qui). Il primo foro pilota è stato traforato
il 20 Febbraio 2003. Da Ovest verso Est, la galleria
dell'Uetliberg attraversa le due colline di Ettenberg
e Uetliberg. Tra di esse la Valle di Reppisch, divide
la galleria in due sezioni indipendenti: il tunnel
di Eichholz (710 m) ) sotto l'Ettenberg e quello
di Uetliberg (3.450 m) sotto l'omonima collina.
Nella Valle di Reppisch una sezione di 300 m in
cut&cover, dove si trova anche la stazione di
ventilazione, collega i due tunnel. La galleria
Eichholz attraversa i terreni soffici di Gjuch (210
m) e una zona di molassa (500 m). La sezione Gjuch,
che inizia al portale Ovest di Wannenboden, attraversa
un complesso morenico molto eterogeneo composto
da ghiaie marnose e sabbiose.
Ad est del pozzo di cantiere della valle di Reppisch
a Landikon, la galleria attraversa l'Uetliberg nei
terreni soffici di Diebis (240 m), un suolo morenico
con materiali fini. In seguito il tunnel taglia
una zona di molassa di 2,8 km. Le sezioni di molassa
di Eichholz e Uetliberg sono composte da strati
orizzontali di molassa di acqua dolce superiore,
con duri strati di arenaria alternati a depositi
di soffice marna. La copertura massima all'Uetliberg
raggiunge circa i 320 m. Sulla parte terminale orientale
del tracciato, la galleria attraversa i terreni
soffici di Juchegg (410 m) per arrivare al portale
di Gänziloo, vicino allo svincolo Sud di Zurigo
a Brunau. Questa zona presenta un suolo morenico
che inizia come sabbia ghiaiosa per terminare come
argilla sabbiosa.
Il tunnelling è stato completato in tutte
le zone di terreni sciolti (Gjuch, Diebis e Juchegg,
2 x 860 m in tutto) e nella zona delle molasse a
Eichholz (2 x 500 m). Per i primi si sono utilizzati
i metodi convenzionali, mentre nelle molasse di
Eichholz il metodo drill&blast. La sezione è
di 143-148 m²
(14,7 m di base x 12,7 m di altezza). La sezione
di molassa sotto l'Uetliberg è larga 14,4
m e alta 14,2 m. La TBE 500/1440 H-HST della Wirth
combina quindi le tecniche di alesatura, con quelle
si sottoescavzione e l'abilità di perforare
gallerie con una sezione non circolare. Il progetto
è al momento completato per l'80%. Cliccare
su ch/24.
Per ulteriori informazioni sulla TBE, cliccare qui.
Collegarsi a www.uetlibergtunnel.ch
e www.westumfahrung.ch
39/05.
Il Presidente della Wirth Niko Kleuters (a sinistra)
riceve il premio per la Large Bore Innovation da
Lawrence Williams, editore della rivista Tunnelling
& Trenchless Construction.
Cade
l'ultimo diaframma del tunnel Bolu in Turchia
Il Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdogan e l'Ambasciatore
italiano in Turchia Carlo Marsili hanno presenziato
in data 4 Settembre 2005 alla cerimonia della caduta
dell'ultimo diaframma della canna destra del tunnel
di Bolu (valore 234 milioni di Dollari) appartenente
alla sezione Gumusova-Gerede, dell'autostrada Ankara-Istanbul.
L'ultimo diaframma della canna sinistra era caduto
il 28 Luglio scorso. Il cliente è il General
Directorate of Highways alle dipendenze del Ministero
dei Lavori Pubblici. Yüksel Proje è
il consulente ingegneristico. La galleria di Bolu
è stata progettata dalla Geoconsult ZT, ed
è stata realizzata dall'azienda italiana
Astaldi. Una volta terminate la galleria e l'autostrada,
gli automobilisti potranno viaggiare tra Ankara
e Istanbul in tre ore e mezza, a fronte delle attuali
4 o 5 ore e mezza. La galleria entrerà in
esercizio alla fine del 2006, riducendo i rischi
di incidenti stradali e il tempo speso per attraversare
il valico montano di Bolu da 30 a 5 minuti. Cliccare
tr/16.
Collegarsi a www.bayindirlik.gov.tr,
www.yukselproje.com.tr,
www.astaldi.com
e www.geoconsult.at.
A causa delle cattive condizioni del suolo, l'area
dello scavo è pari a 275 m²,
anche se la sezione finale sarà 100 m².
Ci sono passaggi di emergenza carrabili ogni 500
m, la cui sezione di scavo è di circa 87
m²
mentre quella definitiva sarà di 43,88 m².
Le gallerie sono state realizzate attraverso una
sequenza di rocce altamente tettonizzate e di faglie.
Le faglie di questa regione sono classificate come
sismicamente attive di primo grado. L'interdistanza
tra le canne è di circa 50 m, e la massima
copertura rocciosa raggiunge i 250 m, con la maggior
parte dei tunnel sotto una copertura di 100-150
m. I livelli della falda freatica prima dei lavori
erano tra il 45% e l'85% della copertura rocciosa.
Il suolo in generale presenta blocchi con spigoli
non taglienti di materiale duro all'interno di una
matrice argillosa. La proporzione della matrice
argillosa varia notevolmente fra le diverse unità
geotecniche, cosicchè il suolo peggiore contiene
ampie zone di breccia di pura argilla uniforme.
In termini di volume, la proporzione all'interno
della matrice argillosa varia da circa il 30% al
100%. In certe zone il terreno è composto
da breccia di pura argilla senza alcuna inclusione
dura, equivalente alle minime condizioni favorevoli.
Lungo il tracciato della galleria sono state trovate
diverse zone di questo tipo con spessore di circa
50 m, estese anche verticalmente (tra gli 80 e i
120 m di copertura di materiale scadente). Lungo
alcune sezioni del tunnel, l'inclinazione della
superficie liscia ha presentato verso il fronte
la possibilità di slittamenti di grandi blocchi
su tali superfici. Per ridurre questo rischio, si
è ricorso alla bullonatura del fronte.La
geologia consiste in una serie di arenarie, siltiti
e calcari altamente tettonizzati e misti a zone
di breccia di pura argilla rigida, altamente plastica
e molto liscia lateralmente.
Gli studi effettuati e un rapporto redatto dal prof.
A. Barka e soci hanno indicato che la faglia di
Bakacak è lunga tra i 10 e i 15 km e attraversa
le gallerie di Bolu all'interno di una zona larga
200 m.
La faglia in questa zona è principalmente
di orientamento Est-Ovest e attraversa il tracciato
della galleria quasi ad angolo retto tra le progressive
62+800 e 63+000 (tunnel di sinistra). Queste tracce
della faglia hanno un angolo d'inclinazione a nord
sulle sezioni geologiche trasversali ed attraversano
il tunnel con una faglia argillosa, larga 75 m nel
tunnel sinistro e 91,5 nel tunnel di destra. Questo
strato di argilla in zona di breccia è tra
metasedimenti (metasiltite, metacalcare, calcare
quarzitico, calcare cristallizzato), blocchi con
una matrice di zona di breccia a bassa-media plasticità,
da solida a rigidamente sabbiosa, melmosa o argillosa.
Questo materiale di zona di breccia si trova all'interfaccia
tra la formazione geologica di Asarsuyu e quella
di Elmalýk. Il materiale di zona di breccia
incontrato al livello della galleria è di
due tipologie: Tipo 1 - superficie marrone scuro,
altamente plastico, da rigido a molto rigido e liscio
lateralmente, e Tipo 2 - superficie marrone rossiccio,
mediamente plastico, da molto rigido a duro e liscio
lateralmente. Questi materiali formano la faglia
di Bakacak.
All'inizio dello scavo, l'esplosivo veniva utilizzato
ovunque ci fossero buone condizioni di terreno (circa
400 m). La parte rimanente del tunnel è stato
scavato con un escavatore convenzionale munito di
martello idraulico. Ogni canna aveva due fronti.
Su ogni fronte della galleria è stato utilizzato
un escavatore CAT 235C ME munito di martellone (250
hp), un caricatore CAT 966F (220 hp, 3,8 m³),
un caricatore CAT 9560E (167 hp, 3 m³)
e bilici Astra BM 64.26 (260 hp, 14 m³,
20 t) per lo smaltimento dello smarino. Collegarsi
a www.cat.com
e www.astraspa.com
Per il sostegno sono stati utilizzati reti metalliche,
shotcrete MBT rinforzato con fibre della Bekaert's
Dramix, centine d'acciaio, bulloni d'ancoraggio
autoforanti MAI della Atlas Copco e e tubi d'acciaio
per l'imbiettatura. L'equipaggiamento utilizzato
include una pompa SC271della Scamac per lo shotcrete
(160-115 hp), transmixers per calcestruzzo - Astra-CIFA
BM 64,31 (260 hp, 10 m³),
Iveco-CIFA 330 (2 hp, 10 m³)
e Iveco-CIFA 300 (260 hp, 9,5 m³),
un sollevatore telescopico mobile 70 della Dieci
(100 hp, 7 t) per l'installazione delle centine
d'acciaio, una pompa Atlas Copco GD Anker M400 (600
l/h) per l'inserimento dei bulloni, un carro perforante
Hydrolice, un Puntel PX 100 (120 hp) e un Puntel
JET1 106h per l'imbiettatura e i fori dei bulloni,
una pompa Iveco-CIFA 300 (260 hp, 64 m³/hr)
per il rivestimento Bernold e una pompa Astra-CIFA
BM21(200 hp, 55 m³/hr)
per le grate di acciaio. Collegarsi a www.degussa.com,
www.bekaert.com/building,
www.rockreinforcement.com,
www.cifa.com,
www.dieci.com
e www.bernold-ceresola.com
I lavori ancora da fare comprendono 11,5 m di calcestruzzo
Bernold, 148,5 m di rivestimento finale e 160 m
di membrana impermeabilizzante nel tunnel di destra
e 81 m nel tunnel di sinistra. L'attrezzatura elettro-meccanica
sarà installata da un subappaltatore della
Astaldi. Le offerte sono state raccolte il 19 Settembre
è stanno per essere analizzate. La galleria
di Bolu fa parte di una sezione autostradale di
26 km. La data ufficiale di fine lavori è
il 15 Dicembre 2006.Per ulteriori informazioni collegarsi
a www.tunnelbuilder.com/rockreinforcement/edition2pdf/page91.pdf
39/05.
Protezione
antincendio nelle gallerie
La VdS Schadenverhütung organizza il
19 e il 20 Ottobre a Colonia (Germania), una conferenza
sulla protezione antincendio nei tunnel. L'incendio
del 4 Giugno scorso nel traforo alpino del Frejus
allunga l'elenco dei disastri del fuoco nelle gallerie
alpine degli ultimi anni. La catena di tragedie,
a partire da quella nel Monte Bianco del 1999, ha
creato un intenso dibattito tra gli esperti sui
possibili concetti di sicurezza per le gallerie.
I principali risultati di questo dibattito saranno
presentati al congresso dagli esperti delle autorità,
delle associazioni specializzate, degli operatori,
dei vigili del fuoco così come dai fornitori
e dagli installatori dei sistemi di protezione antincendio.
Le loro presentazioni verteranno sulla protezione
antincendio nelle gallerie per quanto riguarda il
traffico stradale e il trasporto, analizzando la
legislazione e le normative, i requisiti di protezione
antincendio, i concetti, l'ingegneria industriale
e l'esperienza pratica.
Questo congresso di VdS è indirizzato a progettisti,
installatori e responsabili dei sistemi in galleria
così come agli esperti di protezione antincendio
dei servizi pubblici e delle compagnie di assicurazione,
ai progettisti e agli installatori dei sistemi di
protezione antincendio e a tutti coloro che sono
addetti alla protezione antincendio in galleria.
Contattare Karl Heinz Stahl, tel. +49 2217766480
/ 481, fax +49 2217766499, e-mail fachtagung@vds.de
e collegarsi a www.vds.de/pdf/Brands_in_Tunnel_eng-deu.pdf
per il programma completo e i dettagli relativi
alla registrazione. 39/05.
Arrivederci
allo IUT' 08 Live
La manifestazione IUT' 05 Live tenutasi tra
il 14 e il 16 Settembre in Svizzera è stata
una degli eventi nel mondo del tunnelling più
speciali e popolari di questo anno.
È attesa sempre con grande trepidazione dalla
comunità del tunnelling, almeno dai giornalisti!
Il suo allestimento nelle gallerie di Hagerbach
la rende incomparabile. Visionare il video
qui per fare un giro nell'edizione di quest'anno.
Una serie di otto conferenze di mezz'ora riguardanti
"il tunnelling moderno - sviluppo e tendenze"
ha analizzato le funzioni del rivestimento delle
gallerie (vedasi l'immagine qui sotto). Quest' anno
erano presenti circa 120 aziende, rappresentanti
tutte le attività nel settore del tunnelling,
tra cui:
-
appaltatori nel tunnelling: Murer-Strabag, www.murer.ch, SELI, www.selitunnel.com, Zschokke Bau, www.zschokkebau.ch
-
attrezzature per lo shotcrete: Putzmeister, www.putzmeister.de
-
attrezzature per lo smaltimento dello smarino: Marti Technik, www.martitechnik.ch, Rowa Tunnelling Logistics, www.rowa-ag.ch
-
consulenze ingegneristiche: Amberg Engineering, www.amberg.ch, Solexperts, www.solexperts.com; Studio Tecnico Malnati, www.stmalnati.com
-
costruttori di TBM: Herrenknecht, www.herrenknecht.de, Robbins, www.robbinstbm.com, Wirth www.wirth-europe.com
-
perforatori, escavatori a testa fresante ed escavatori: ARO Hydramatic, www.hydramatic.com.au, Atlas Copco, www.atlascopco.com, Avesco, www.avesco.ch, Cat, www.cat.com, ITC Schaeff, www.itcsa.com, Liebherr, www.liebherr.com
-
pompe: Tsurumi Europe, www.tsurumi-europe.com
-
prodotti per il calcestruzzo: Buzzi Unicem, www.buzziunicem.it, Degussa Construction Chemicals, www.degussa-cc.com, Holcim, www.holcim.ch, Mapei, www.mapei.com, Sika, www.sika-stm.com
-
prodotti sigillanti e impermeabilizzanti: Dätwyler, www.daetwyler.net, De Neef, www.deneef.net, Minova, www.minova-ag.ch, Rascor, www.rascor.com
-
rivestimenti: Smaltodesign, www.smaltodesign.com
-
sistemi back-up: Maschinen- und Stahlbau Dresden, www.msd-dresden.de
-
sistemi di misurazione e strumentazione: Geodata Messtechnik, www.geodata.at, Leica Geosystems, www.leica-geosystems.com
-
sostegni: Alwag, www.alwag.com, Atlas Copco, www.rockreinforcement.com, Bekaert, www.bekaert.com, Belloli, www.belloli.ch, Bernold-Ceresola, www.bernold-ceresola.com, DSI, www.dywidag-systems.com, Fischer, www.fischer.de, Minova, www.minova-ct.com, Rockbolt Systems, www.rockboltsystems.com, Trefil Arbed, www.trefilarbed.com
-
taglienti: Palmieri, www.palmierirocktools.com
-
ventilazione: Schauenburg Tunnel Ventilation, www.tunnel-ventilation.de
Collegarsi a www.iut.ch 39/05.
Una
Herrenknecht abbatte l'ultimo diaframma del Lotto
3 della Circle Line di Singapore
Il 25 agosto 2005, una TBM della Herrenknecht ha abbattuto
la parete di 80 cm della galleria presso la stazione
di Lorong Chuan della Circle Line di Singapore(lotto
3), provenendo dalla stazione di Serangoon. Nei prossimi
mesi, farà la stessa cosa nella direzione opposta,
dalla stazione di Bishan sino a quella di Lorong Chuan
(vedere la cartina del percorso). Il lotto 3 riguarda
5,7 km della Circle Line per un valore di 1,2 miliardi
di Dollari di Singapore e comprende cinque stazioni
(Bartley, Serangoon, Lorong Chuan, Bishan e Marymount).
A Bishan, si interconnetterà con la linea Nord-Sud
e a Serangoon con quella Nord-Est. La Land Transport
Authority ha annunciato che il lotto 3 sta rispettando
il cronoprogramma. I primi contratti riguardanti i
lotti 4 e 5 sono in fase di chiusura e i lavori inizieranno
a breve. La Circle Line dovrebbe quindi essere aperta
entro 2010. Collegarsi a www.lta.gov.sg/projects/index_proj_ccl.htm.
Il lotto 3 comprende principalmente i contratti 852
e 853.
Il contratto 852 riguarda la costruzione della stazione
di corrispondenza di Serangoon, le gallerie di collegamento
tra le stazioni di Serangoon e di Lorong Chuan e tra
la stazione di Serangoon e quella di Bartley. Il contratto
inoltre include i lavori di adattamento dell'attuale
stazione di Serangoon lungo la linea Nord-Est. Geologicamente,
si è in presenza di sabbie fluviali e argilla,
nonché di antichi depositi alluvionali.
Per questo contratto sono state impiegate due TBM
EPB, costruite dalla Herrenknecht. Il diametro di
scavo è di 6,6 m, mentre il diametro interno
del tunnel è di 5,8 m. Attualmente sono terminati
il 70% dei lavori di scavo della stazione e il 35%
della piattaforma. Le due gallerie di linea tra le
stazioni di Serangoon e di Lorong Chuan hanno ognuna
una lunghezza di 700 m, mentre quelle fra la stazione
di Serangoon e la stazione di Bartley sono lunghe
1.200 m l'una. L' 11 Maggio 2005 è caduto l'ultimo
diaframma della galleria esterna, il 25 Agosto 2005
quello della galleria interna. Al momento è
in fase di installazione l'infrastruttura di sostegno
del pozzo di varo. La TBM che ha abbattuto il diaframma
a Maggio è attualmente in manutenzione prima
del riassemblaggio, mentre sono in corso i preparativi
per rimuovere l'altra TBM dal pozzo. Il contratto
852 è affidato a Woh Hup, Shanghai Tunnel Engineering
Co. (STEC) e Alpine Mayreder. Collegarsi con www.herrenknecht.com
Il contratto 853 riguarda la costruzione della stazione
di Marymount e delle gallerie di collegamento tra
le stazioni di Marymount e di Bishan. Per le gallerie
tra la stazione di Marymount e quella di Bishan sono
state utilizzate due STBM, mentre sono state impiegate
due EPB per la tratta tra le stazioni di Bishan e
di Lorong Chuan. Queste quattro macchine sono state
costruite dalla Kawasaki Heavy Industries. La geologia,
tra Marymount e Bishan, è costituita da granito
della formazione di Bukit Timah da moderatamente a
completamente disaggregato. Tra la stazione di Bishan
e quella di Lorong Chuan, ci sono soprattutto vecchi
depositi alluvionali e argille marine. Ad oggi i lavori
di scavo per la stazione sono realizzati al 70%. I
tunnel di collegamento tra le stazioni di Marymount
e di Bishan sono lunghi ognuno 1.300 m, con un diametro
esterno di 6,63 m. Tale diametro è leggermente
inferiore (6,61 m) tra la stazione di Bishan e quella
di Lorong Chuan. Il diametro interno di questi tunnel
è di 5,8 m. Attualmente, sono completati circa
il 17% della galleria interna e meno dell' 1% di quella
esterna tra Marymount e Bishan. La TBM per la galleria
esterna è stata ordinata solo di recente (il
2 Settembre 2005). Per quanto riguarda l'avanzamento
tra la stazione di Bishan e quella di Lorong Chuan,
il tunnel interno è al 62% mentre quello esterno
è al 50%. Il contratto C853 è stato
assegnato alla Taisei. Collegarsi a www.khi.co.jp/tekkou/en/index_e.html
Sinora, sono stati completati il 13% dei lavori di
scavo alla stazione di Bartley (contratto 851A) e
il 40% alla stazione di interconnessione di Bishan
(contratto 853A). Cliccare su sg/15.
38/05.
Il
più alto tunnel stradale?
Il tunnel Eisenhower è il più alto tunnel
veicolare degli USA e probabilmente del mondo, situato
ad un'altitudine di 11.158 ft (3.403 m) sulla I-70,
nel Colorado. La costruzione della canna occidentale
iniziò il 15 Marzo 1968 e fu terminata cinque
anni dopo, l'8 Marzo 1973. Originariamente noto come
Straight Creek Tunnel, fu in seguito chiamato Eisenhower
Memorial. I lavori per la realizzazione della seconda
canna partirono il 18 Agosto 1975 per concludersi
il 21 Dicembre 1979. Il TGM è di circa 20.000
veicoli. I commenti dei lettori possono essere indirizzati
a mike@tunnelbuilder.com.
Collegarsi a www.dot.state.co.us/eisenhower/description.asp
38/05.
Sette
anni di informazioni, consultabili gratuitamente dai
lettori!
L'archivio di Tunnelbuilder comprende le quasi 4.000
licitazioni e aggiudicazioni degli ultimi sette anni,
tutte immediatamente consultabili con una ricerca
tramite le parole chiave. Questo è un riferimento
fondamentale per ogni ingegnere, consulente o appaltatore
che desidera raccogliere informazioni per una licitazione!
E' possibile confrontare i costi/metro tra i diversi
metodi e condizioni geologiche, così come le
scadenze, previste e reali. Le diverse notizie riguardano
oltre 120 paesi - un vantaggio per ogni azienda desiderosa
di allargare il proprio mercato di riferimento.
Ogni giorno lavorativo i nostri siti sono consultati
da 1.500 lettori e molti di questi stanno già
traendo beneficio dalle ricerche in Archivio. Una
delle modalità con cui Tunnelbuilder sta promuovendo
l'industria mondiale del tunnelling. L'archivo completo
è consultabile solamente in inglese su tunnelbuilder.com.
Per entrare, cliccare
qui oppure scegliere "Archivio" dal
menù principale. 37/05.
Lovat
inizia la perforazione del metrò leggero di
Siviglia
"La Giralda", la TBM Lovat della linea 1
della metropolitana leggera di Siviglia, ha iniziato
la sua opera l'11 Agosto. La macchina, che unirà
le stazioni di Parque de los Príncipes, nel
quartiere di los Remedios, e San Bernardo tramite
lo scavo di due gallerie lunghe ognuna 2.500 m, si
prevede che concluderà il suo lavoro in 16
mesi, verso Dicembre 2006.
I lavori sono iniziati dal pozzo di attacco realizzato
nella stazione di Parque de los Príncipes,
e la TBM proseguirà passando per le stazioni
di Plaza de Cuba, Puerta de Jerez, Prado de San Sebastián
e San Bernardo. Raggiunta quest'ultima stazione, la
TBM sarà smantellata e trasferita nuovamente
a Los Remedios dove, nuovamente riassemblata, inizierà
la perforazione della seconda galleria. Un punto singulare
sarà rappresentato dall'attraversamento di
un fiume. Ci si attende che la EPB scavi i 640 m che
separano la prima stazione dal bordo della darsena
del fiume in circa due mesi. La macchina è
lunga 95 m e ha un diametro di 6,05 m. La TBM ha una
lunghezza di 10 m e un peso di circa 700 t. E' caratterizzata
da una velocità di rotazione di 4 giri/min.,
da una velocità di avanzamento di 100 mm/min.
e da una potenza elettrica di 2.100 MW. Ha una capacità
di spinta di 5.000 t. La TBM è equipaggiata
con sensori per rilevare la presenza di gas e procede
giudata da un sistema laser.
All'inizio opererà per 12 ore al giorno, e
in seguito 24/24 h, tutti i giorni della settimana.
La macchina, che ha un costo di 9 milioni di Euro,
potrà avanzare di 10-18 m al giorno una volta
terminata la prima fase, stimata in 45-60 giorni.
In questa prima fase "di apprendistato",
l'avanzamento sarà invece di 7 m al giorno.
Ciò permetterà di recuperare i ritardi
sulla tabella di marcia accumulati nella realizzazione
della Linea 1 del metrò, causati da ritrovamenti
archeologici, difficoltà dei terreni o dall'impossibilità
di accedere a determinate aree dei lavori. Saranno
tra i 10 e i 15 gli operai che, su tre turni, lavoreranno
nel cuore della macchina, mentre altri 7/8 opereranno
all'esterno. A tutti sarà tenuto un corso di
formazione sul funzionamento della TBM. Il tempo effettivo
di lavoro della TBM corrisponde al 50% del tempo di
funzionamento, poiché il 25% è dedicato
allo scavo, un altro 25% al posizionamento dei conci
e il restante 50% per la fornitura dei materiali e
per piccoli aggiustamenti. In aggiunta, al raggiungimento
di ognuna delle future stazioni presenti sul percorso,
che saranno state nel frattempo realizzate, sarà
eseguita una pausa tecnica per consentire la manutenzione
della TBM. La macchina erigerà un totale di
3.420 conci che costituiranno il rivestimento delle
gallerie, che avranno un diametro di poco superiore
ai 5 m. Per ogni metro lineare di avanzamento saranno
generati 40 m³
di smarino, e saranno necessari quattro camion per
estrarre la terra (almeno 40 camion al giorno) che
i nastri trasportatori e i vagoncini provvederanno
poi a trasferire all'imbocco del tunnel.
Queste gallerie di 2.500 m garantiranno la connessione,
lungo calle Barrau, con i tunnel esistenti nel quartiere
di Nervión, attualmente in fase di ristrutturazione
per essere utilizzati come parte della Linea 1. Questa
TBM è stata appositamente concepita per evitare
le problematiche di infiltrazione d'acqua che si erano
registrate negli Anni '80 durante i primi tentativi
di realizzare la metropolitana di Siviglia. Vedere
un video
qui sull'assemblaggio della TBM a Maggio. Cliccare
qui per ulteriori informazioni. Consultare E-News
Weekly 32/2002.
Cliccare su es/82.
Collegarsi a www.lovat.com
e www.metrodesevilla.net
37/05.
Concepción Gutiérrez, consigliere per
i lavori pubblici della giunta dell'Andalusia, e il
sindaco di Siviglia, Alfredo Sánchez Monteseirín,
avviano la TBM Lovat a Siviglia
Cade
l'ultimo diaframma del Tunnel di Åskottsberg
sulla linea di Botnia
L'appaltatore finlandese Lemcon (la cui casa madre
è il gruppo Lemminkäinen), che è
subentrato nel lotto E 3431 alla Oden Anläggning,
ora in fallimento, il 14 Luglio 2005 ha traforato
il tunnel Åskottsberg (3.265 m) sulla linea
di Botnia, in Svezia. La sezione di scavo è
di 72 m².
Il progetto include inoltre una galleria di accesso
lunga 360 m (sezione 36 m²),
una galleria di emergenza lunga 2.300 m (sezione rettangolare
di 25,6 m²)
parallela al tunnel principale e 8 collegamenti (sezione
26 m²)
lunghi 10 m tra la galleria principale e quella di
emergenza. Lemcon inoltre ha scavato quattro caverne
da adibire ai locali tecnici, al pompaggio e alle
forniture elettriche. Le dimensioni delle caverne
sono: 8 m di larghezza x 20 m di lunghezza x 5 m di
altezza. Sono state scavate anche delle piccole sale
riunioni. Consultare www.lemcon.fi
Lemcon ha utilizzato tre jumbo della Tamrock. I lavori
sono iniziati nel Settembre 2004 con 'Heidi ', un
jumbo Axera T12 Data-415. A Gennaio 2005 è
arrivata 'Marja ', un secondo jumbo Axera T12 Data-415,
che ha terminato i lavori a Giugno 2005. Questi jumbo
sono a quattro bracci. 'Eva, una Maximatic 205-121
a due bracci è stata utilizzata per i lavori
di sostegno. I fornitori degli esplosivi sono Norab
(Svezia) e Lapua (Finlandia). Per ogni volata sono
stati utilizzati diversi tipi di esplosivo: la dinamite
ed ANFO sono state impiegate come cariche base, mentre
i pipecharges sono stati usati sul contorno, per una
migliore definizione della zona rocciosa da far saltare.
Consultare www.tamrock.com
e www.norab.com
Si è cominciato a scavare dal centro della
galleria. Inizialmente, c'erano due fronti a Nord
(il tunnel principale e quello di emergenza) e due
fronti a Sud. Successivamente, a Gennaio 2005, sono
partiti gli scavi su due fronti ulteriori più
a Nord in direzione Sud. Poiché si stava scavando
contemporaneamente su sei fronti, l'ultimo diaframma
è caduto il 5 Agosto 2005. L'avanzamento migliore
in una settimana è stato di 120-130 m. La geologia
è principalmente composta da gneiss granitico
solido. La roccia di letto è soffice e fratturata
in alcuni tratti, il che ha comportato pre-iniezioni
cementizie, non previste, bullonatura e shotcreting.
Il tunnel è sostenuto da ancoraggi in ferro
di vario diametro e lunghezza. La bullonatura è
progettata per essere installata sistematicamente.
Dove si è resa necessaria la bullonatura per
sostegno primario, sono stati usati bulloni del tipo
CT, lunghi 3 m. Lo shotcrete è fibrorinforzato
per il primo strato, e senza fibre per lo strato più
superficiale. Lo spessore di uno strato è solitamente
di 50-60 mm. Per motivi di sicurezza, il 20% dello
shotcrete è spruzzato vicino al fronte prima
della volata successiva. Un subappaltatore sta utilizzando
due pale gommate Cat 980G e Cat 980C per lo smarino.
La roccia ottenuta dalle esplosioni viene trasportata
fuori dal tunnel di accesso, frantumata e riutilizzata
principalmente per la costruzione di altri tratti
della linea di Botnia. Consultare www.cat.com
Skanska sta procedendo con lo scavo degli ultimi due
lunghi tunnel della linea, Björnböles (5,2
km) e Namntall (6 km), e dei loro tunnel di emergenza
paralleli, che saranno interamente completati nella
Primavera 2007. Una volta terminata, la galleria di
Namntall sarà il più lungo tunnel ferroviario
svedese. La connessione con le gallerie di emergenza
avverrà ogni 500 m circa. I lavori di tunnelling
saranno comunque completati nel 2006. La sezione esterna
è di 62 m²,
mentre quella interna è di 56 m².
A Björnböles, la geologia consiste parzialmente
in grovacca e metagrovacca metamorfica di colore grigio,
a grana fine, parzialmente lamellare, relativamente
omogenea e frequentemente intatta, contenente localmente
aplite, granito e pegmatite. Lo stato di avanzamento
ad Agosto era di 3.993 m su 12.604 m (il tunnel principale,
la sua galleria di emergenza parallela e quelle di
collegamento). Nel tunnel di Namntall, la geologia
consiste in metagrovacca di colore grigio, a grana
fine, localmente lamellare e relativamente omogenea.
Lo stato di avanzamento è di 7.753 m su 23.395
m (il tunnel principale, la sua galleria di emergenza
e quelle di collegamento).
In ogni tunnel vengono utilizzati il metodo drill/blast,
con un jumbo XL3 C dell'Atlas Copco e gli esplosivi
Site Sensitized Emulsion (SSE) della Dyno Nobel's.
Il sostegno è realizzaro con bulloni e shotcrete
fibro-rinforzato. La roccia viene smaltita con caricatori
e bilici (Volvo, CAT e Scania). Collegarsi a www.atlascopco.com,
www.dynonobel.com
e www.skanska.com
Botniabanan AB ha assegnato a MIKA il contratto di
circa 44 milioni di Corone svedesi per la realizzazione
di due gallerie ferroviarie a singolo binario attraverso
il Gamm-Herrgårdsberget a Husum (comune di Örnsköldsvik).
La costruzione è in corso. MIKA realizzerà
anche il tunnel Håknäskälen, per cui
è prevista la partenza dei lavori ad Ottobre
(vedere tabella).
La linea di Botnia, lunga 190 km e a singolo binario,
è realizzata sul litorale orientale lungo il
golfo omonimo, da Nord dell'aeroporto di Kramfors,
via Örnsköldsvik, Husum, Nordmaling, sino
a
Umeå. Collegherà una regione altamente
produttiva dove, lungo la linea costiera, sorgono
diverse importanti realtà industriali. Questo
nuovo collegamento renderà efficiente il trasporto
merci e dimezzerà il tempo di viaggio per i
passeggeri. . Leggere E-News Weekly 24/2002.
Cliccare se/16.
Consultare www.botniabanan.se
37/05.
Master
Post Laurea
Al Politecnico di Torino è stato annunciato
il quinto corso sul Tunnelling e le TBM (Tunnel Boring
Machines), che si terrà da Novembre 2005 ad
Ottobre 2006. Il corso si articolerà in circa
450 ore di lezione, e due mesi sul cantiere di un
tunnel in costruzione o presso un'azienda che progetta
gallerie. La lingua ufficiale del corso è l'inglese
e gli studenti sono invitati a presentare domanda
d'iscrizione entro il 15 Ottobre collegandosi a www.formazione.corep.it/gallerie.html
Oltre 50 docenti universitari ospiti coadiuveranno
lo staff del Politecnico, diretto dal Professor Sebastiano
Pelizza. Il corso è promosso dalla ITA sotto
il patrocinio della Società Italiana Gallerie.
Gli sponsor sono GTT, Mapei, Maccaferri, Lovat, Geodata,
Golder Associates, SELI, CIFA, ICOP, Palmieri, Voest-Alpine
e Sandvik Tamrock. 36/05.
Una
TBM della Wirth realizza il Tunnel di Campanas del
Canale di Navarra
La diga e il lago artificiale di Itoiz sono
situati nella Navarra del Nord, nella Spagna settentrionale,
a 30 km da Pamplona. Da questo serbatoio d'acqua di
418 hm³ (terminato nel 2005), sarà realizzato
un canale di 177 km per irrigare 57.000 ettari di
terreni nella Navarra centrale e meridionale, una
zona che soffre abitualmente di scarsità d'acqua.
Un ulteriore vantaggio sarà la copertura dei
fabbisogni di acqua potabile di Pamplona e dintorni.
In aggiunta, è stato progettato un impianto
idroelettrico che genererà 53 MWh di potenza.
Il tunnel di Campanas sarà realizzato attraverso
il territorio montuoso e collegherà il lago
artificiale con Pamplona, permettendo al canale di
sottopassare l'autostrada AP-15, la strada N-121 e
la linea ferroviaria Pamplona-Castejón. I lavori
di scavo del tunnel di Campanas, nel lotto 4 del Canale
di Navarra, sono iniziati il 7 Agosto u.s. dopo la
presentazione ufficiale, il 26 Luglio, della nuova
TBM Wirth TB 619 E/TS telescopica a doppio scudo.
Il prezzo della macchina ammonta a 7,64 milioni di
Euro. Il lotto 4 è lungo 9.033 m di cui 4.300
m in galleria (4.021 m corrispondono al tunnel di
Campanas che sarà realizzato con la TBM e 280
m al tunnel di Ucar-Olcoz). La Wirth, per rispettare
il programma di consegna, ha trasportato sul cantiere
la fresa senza disassemblarla. Un dispositivo compatto
di trasporto è stato progettato per trasferire
la fresa e il sistema di back up, e si sono così
potuti ridurre drasticamente i tempi di messa a punto.
Il diametro della testa fresante è di 6.190
mm (diametro interno di 5,4 m). E munita di
40 frese a disco, 39 da 17 (6 al centro, 30
frontali e tre a scartamento), che tagliano la roccia
lasciando dei solchi distanziati tra loro di 18 cm
e una fresa a disco doppio da 17 azionata idraulicamente.
La TBM pesa 480 t (750 t compreso il back up) e la
lunghezza dello scudo è di 12 m (130 m con
il back up). La potenza totale installata è
di 2.400 kVA. La potenza totale installata dell'azionamento
principale della testa è di 6 x 286 kW. Le
forze di spinta nominale e massima sono rispettivamente
di 25.000 e 34.500 kN. La coppia di torsione nominale
è di 4.000/2.000 kNm a 3,9/7,8 giri/min.
La galleria sarà rivestita da anelli, costituiti
da sei conci prefabbricati di calcestruzzo lunghi
1,4 m e spessi 250 mm. CBE ha fabbricato le casseforme
e Sorigué i conci. Collegarsi a www.cbe-tunnels.com
La geología è composta da marne di Pamplona
(35-40 MPa) con alcuni strati di conglomerato di Perdón
con nuclei a matrice calcarea e con una resistenza
di 120 MPa. Lo smarino avviene con locomotori Schöma
e vagoni Mühlhäuser. Collegarsi a www.schoema-locos.de
e www.tunnelling-equipment.com
Si sta ancora discutendo sulle modalità di
scavo e di sostegno della galleria di Ucar-Olcoz,
ma è probabile che sarà realizzata a
sezione parziale con una fresa puntuale a partire
da un portale. L'inizio è previsto per l'inverno
2005/06. Sarà situato tra i tunnel di Tirapú
e Campanas. Le imprese costruttrici sono Sacyr, Copisa
e Arian Construcción. Il contratto include
sia il lotto 5 sia il 18. Il lotto 5 comprende la
galleria di Tirapú, (1.200 m) e, al termine
del lotto, quella di Añorbe-Bekaira (480 m).
La galleria di Tirapú sarà realizzata
a sezione parziale da una fresa puntuale Voest-Alpine
AM 50 da ambo i portali. Sono già stati scavati
50 m verso Nord. Gli scavi sono iniziati ad Aprile
2005 (dopo un mese di lavori preparatori all'imbocco).
Al momento, si stanno realizzando le perforazioni
per la volta protettiva a ombrello al portale sud,
realizzando fori di 65 cm e installando ad ogni metro
centine metalliche TH della Tedesa e altri sostegni.
Per lo smarino si utilizza un dumper a pianale ribassato
GHH 11.2. La geologia comprende argille marnose di
color rosso scuro con alternanze di arenarie marroni
e fratture piene di gesso. Collegarsi a www.vab.sandvik.com,
www.ghh-fahrzeuge.de
e www2.gdfsa.com/corporativo/lineas_negocio/mineria_manuntencion/tedesa/tedesa.html
La galleria di Añorbe sarà realizzata
da un portale con un martellone idraulico montato
su di escavatore Caterpillar, e dall'altro lato con
il metodo drill&blast a piena sezione, dopo aver
eseguito lo schema di perforazione con un jumbo Tamrock.
Sono state terminate le volte protettive a ombrello
e stanno per iniziare i lavori. Per lo smarino si
impiegheranno delle benne. La geologia è composta
da argilla con lenti sparse di arenarie biancastre/ocra.
Collegarsi a www.cat.com
e www.tamrock.sandvik.com
Il sostegno della galleria di Tirapú è
dotato di bulloni in resina in alcune zone, gunite
fibro-rinforzata (35 kg/m³) - come nel tunnel
di Añorbe- e rivestimento finale in calcestruzzo
sulforesistente.
Si spera che i lavori di scavo del tunnel di Campanas,
insieme a quelli dei lotti 5 e 18, per una lunghezza
totale di 18 km, siano terminati entro Febbraio 2007.
Cliccare su es/72.
Collegarsi a www.riegosdenavarra.com,
www.gruposyv.com
e www.copisa.com
36/05
Inaugurazioni
nel mondo
Morris Iemma, Primo Ministro del Nuovo Galles del
Sud, il 28 Agosto ha ufficialmente inaugurato il Cross
City tunnel di Sydney. Il progetto è stato
consegnato in anticipo rispetto a quanto previsto
nel cronoprogramma. Questa superstrada a pedaggio
da 680 milioni di Dollari Australiani collega Darling
Harbour alla Rushcutters Bay. Assorbirà fino
a 90.000 autovetture al giorno dalle vie cittadine
e migliorerà i tempi di percorrenza consentendo
di evitare diciotto incroci semaforizzati. Il tubo
Est del Cross City tunnel si collega con il distributore
Est in direzione Sud, mentre il tubo Ovest è
collegato al distributore Est in direzione Nord. Il
traffico si snoda in due canne separate, lunga ognuna
2.250 m. Il progetto ha richiesto 3,3 milioni di ore
di lavoro e la rimozione di quasi un milione di tonnellate
di roccia. Il tunnel consente una connessione diretta
al western distributor e all'Anzac bridge. Nel Dicembre
2002, la Roads and Traffic Authority ha firmato un
contratto con il consorzio Cross City Motorway (CCM)
per finanziare, costruire, gestire e mantenere il
Cross City tunnel. Il CCM comprende Cheung Kong Infrastructure,
Bilfinger Berger BOT e RREEF Infrastructure. Il CCM
ha incaricato l'ATI Baulderstone Hornibrook / Bilfinger
Berger della progettazione e della realizzazione del
progetto. Leggere E-News Weekly 35/2004,
27/2004,
3/2003
& 9/2002.
Cliccare su au/20
e qui.
Collegarsi a www.crosscity.com.au
L'Herren tunnel, un subalveo sotto il fiume Trave,
a Lubecca (Germania) è stato aperto al transito
il 26 Agosto. Il traffico tra il centro cittadino
e il porto sul Mar Baltico appartiene ora al passato.
Il collegamento, che ha una lunghezza di 2.125 m,
di cui 780 m in due canne parallele dal diametro interno
di 10,4 m sotto il Trave, sostituisce il ponte basculante
Klapp e consente un traffico e una navigazione ininterrotta.
Il progetto per l'attraversamento del Trave è
stato sviluppato congiuntamente da Hochtief PPP Solutions
e Bilfinger Berger BOT, che hanno ottenuto un contratto
di concessione trentennale per progettare, finanziare,
costruire e gestire la struttura. Il subalveo è
stato progettato e realizzato in quarantasei mesi,
e ha avuto un costo di 176 milioni di Euro. Leggere
E-News Weekly 6/2004.
Cliccare de/11.
Vedere un'immagine qui.
Collegarsi a www.herrentunnel.de
, www.travequerung.de
e www.hochtief-pppsolutions.de/ppp/download/pdf/HTD_flyer_infotunnel.pdf
Il 10 Agosto il Presidente Alfredo Palacio ha inaugurato
il tunnel a pedaggio Oswaldo Guayasamin, parte del
Corridoio Interoceanico, a Quito, Equador. Il tunnel
è lungo 1.304 m, largo 11,5 m e alto 6,7 m,
e collega Plaza Argentina con la rotatoria di Miravalle,
mettendo in comunicazione la zona Est della capitale
con le valli di Tumbaco e Cumbaya. La circolazione
avviene a senso unico alternato: dalla mezzanotte
al pomeriggio il transito è consentito al traffico
che si dirige dalle valli a Quito, e dal pomeriggio
a mezzanotte in direzione opposta. La galleria è
equipaggiata con 472 lampade, 16 ventole, 16 videocamere
e 10 videocamere per il rilevamento degli incendi.
Leggere E-News Weekly 31/2004.
Cliccare su ec/16.
Vedere un'immagine qui.
E' stata inaugurato l'8 Agosto alla presenza dei presidenti
della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai,
e di Autostrada del Brennero Spa, Ferdinand Willeit,
il nuovo collegamento stradale migliorativo per l'adduzione
del traffico dalla stazione autostradale di Rovereto
sud alla SS 240. La bretella di Mori dall' A 22 è
un'opera di 6,7 km che comprende la galleria a doppia
canna di Tierno (2.280-2.218 m). Tra gli aspetti tecnici
di maggiore rilevanza vanno segnalati la pavimentazione
fonoassorbente e drenante, il sistema di monitoraggio
e di videosorveglianza presente sull'intero tracciato
in galleria e la "ricucitura" del quadro
ambientale naturale tramite un arredo a verde in particolare
lungo gli imbocchi delle gallerie. Cliccare it/24.
Vedere un'immagine qui.
Il 19 Agosto il Presidente russo Vladimir Putin ha
inaugurato il nuovo tunnel stradale Krasnopolyansky.
La struttura, lunga 2.470 m, è situata sulla
strada che collega il centro turistico di Sochi e
Adler sul Mar Nero con cinque località sul
Caucaso, inclusa la stazione sciistica di Krasnaya
Polyana, a 70 km da Sochi. Putin ha anche visitato
l'impianto di ventilazione progettato per l'evacuazione
dei fumi in caso di incendio e il centro di controllo
della galleria, dove tutti gli eventi del tunnel sono
monitorati 24/24 h. Vedere un'immagine qui.
Lo scorso 12 Agosto è stato inaugurato il tunnel
Trojane, in Slovenia, parte della tratta Trojane-Blagovica
che è stata aperta al traffico il giorno successivo.
Il più lungo tunnel autostradale sloveno è
situato sulla sezione Capodistria-Lendava della A1,
che connetterà la costa adriatica con la frontiera
austro-slovena. Questa galleria ridurrà notevolmente
i tempi di transito tra la Slovenia e l'Adriatico.
La Skanska BS ha dovuto superare sfavorevoli condizioni
geologiche nella realizzazione della galleria, che
evita l'omonimo passo tra le Alpi Kamnisko-Savinjske
e altopiani lungo la Sava. Le due canne sono lunghe
2.931 e 2.720 m e sono situate a 40 km da Lubiana
in direzione di Maribor, sull'autostrada Maribor-Capodistria
(lunga 230,7 km). Cliccare si/13.
Vedere le foto qui
e il video qui.
Collegarsi a www.dars.si
36/05.
Una
TBM della NFM Technologies conclude la tratta Atocha-Nuevos
Ministerios del nuovo tunnel Atocha-Chamartin a Madrid
Una TBM EPB della NFM Technologies ha traforato il
27 Luglio 2005 la tratta Atocha-Nuevos Ministerios
del nuovo collegamento ferroviario suburbano tra le
stazioni di Atocha e Chamartin a Madrid. Questa tratta
di 4,5 km (diametro interno 8,43 m) fa parte del nuovo
collegamento tra le due principali stazioni ferroviarie
di Madrid. Le imprese costruttrici sono Dragados e
Tecsa.
Il nuovo collegamento tra Atocha e Chamartin migliorerà
i tempi di viaggio, con riduzioni sino a 30 minuti
sui tragitti di ritorno da città come Aranjuez
(linea suburbana C-3) e Parla (C-4). Quando la costruzione
sarà terminata, tutte le linee suburbane, che
ora confluiscono su Atocha, forniranno un servizio
ininterrotto - alcune attraverso il tunnel esistente
e altre attraverso quello nuovo. Il nuovo tunnel decongestionerà
il traffico della stazione di Atocha durante le ore
di punta sulle Linee C-1 (Alcalá de Henares),
C-2 (Guadalajara) e C-5 (Fuenlabrada e Móstoles).
In aggiunta, saranno migliorate le connessioni tra
le linee suburbane e le otto linee della rete metropolitana
di Madrid (L1 ad Atocha, L1, L2 e L3 a Sol, L1 e L5
a Gran Vía, L4, L5 e L10 ad Alonso Martínez,
L6, L8 e L10 a Nuevos Ministerios e L10 a Chamartin)
e sarà raddoppiata la capacità dei treni
circolanti in direzione Sud-Nord da Atocha a Chamartin.
Il nuovo collegamento ferroviario tra Atocha e Chamartin,
conosciuto anche come "tunnel del sorriso",
include tre stazioni intermedie a Sol, Alonso Martinez
e Nuevos Ministerios.
Si prevede che la prima parte di questa nuova infrastruttura
entri in servizio nel 2007, nonostante il completamento
della stazione di Sol, attualmente in costruzione,
sia previsto per il 2008. Verrà siglato un
accordo tra il Ministero dei lavori pubblici, il governo
regionale di Madrid e la città di Madrid relativo
al co-finanziamento della stazione di Alonso Martínez.
In relazione alla sicurezza, la galleria ha 17 pozzi
di ventilazione e 13 uscite di emergenza ed è
progettata per permettere il passaggio dei veicoli
di soccorso (ambulanze e vigili del fuoco). Il budget
finale dell'intera sezione è di 96 milioni
di Euro (320 milioni di Euro per l'intero tunnel e
le tre stazioni). Cliccare su es/68
e qui.
Connettersi a www.wirth-europe.de/NFM/NFM.htm
e www.rafcercamadrid.com
35/05.
L'acquedotto
San Vicente in California
La Water Authority della Contea di San Diego ha ufficialmente
lanciato il 21 luglio 2005, in occasione della cerimonia
di perforazione del suolo, la realizzazione del progetto
per l'acquedotto di San Vicente, una conduttura lunga
17.454 m con un diametro interno di 2,62 m che collega
il bacino artificiale di San Vicente a Lakeside con
il secondo acquedotto a Ovest della Interstate 15,
appartenente alla Water Authority. Questa condotta
sarà realizzata all'interno di un tunnel ad
una profondità compresa tra i 15 e i 180 m
dalla superficie.
L'acquedotto fa parte del Progetto del bacino di riserva
d'emergenza stilato per garantire la fornitura d'acqua
alla Contea di San Diego. L'acquedotto aumenterà
la quantità d'acqua disponibile all'interno
della Contea da utilizzare in caso di emergenze idriche.
La siccità o un grande sisma potrebbero interrompere
l'erogazione d'acqua importata nella Contea per un
periodo fino a sei mesi, e alcune Comunità
potrebbero restare senz'acqua per tre/quattro giorni.
L'acqua importata copre il 90% delle necessità
della Contea di San Diego.
La galleria si divide in sei tratte, individuate in
base alla diversa geologia. Una volta completate,
le sei tratte formeranno un unico lungo tunnel. Ci
saranno i seguenti sei fronti di lavoro: la Tratta
6 sarà scavata con una TBM con gripper, quindi
la macchina sarà riportata indietro e impiegata
per scavare la Tratta 1, la Tratta 5 sarà scavata
in due direzioni da un pozzo al centro della tratta,
il 75% della tratta 4 sarà realizzata posizionando
l'escavatore nel tunnel terminato della Tratta 5 e
iniziando lo scavo, mentre l'altro 25% della Tratta
4 e la totalità delle Tratte 2 e 3, saranno
realizzate con escavatori da un pozzo centrale. Il
diametro di scavo delle Tratte 1 e 6 sarà di
3.535 mm, delle Tratte 2, 3 e 4 sarà di 3.718
mm, e delle Tratte 5E e 5W rispettivamente di 3.566
mm e di 3.992 mm.
La geologia è la seguente: Tratta 1 e 6 - Dura
roccia granitica (207-345 MPa), Tratta 2 - Fine conglomerato
di granito cementato (34,5 MPa con 138-207 MPa ciottoli),
Tratta 3 - Dura roccia granitica (207-345 MPa), Tratta
4 - Da conglomerati non cementati a conglomerati cementati
(0-34,5 MPa con ciottoli e massi erratici sino a 1,5
m di diametro, la maggior parte con un diametro compreso
tra 10-50 cm), Tratta 5 - Dura roccia granitica (207-345
MPa, roccia granitica fortemente disgregata, e conglomerati
sotto il livello di falda).
Le Tratte 1 e 6, lunghe rispettivamente 1.341 m e
1.195 m, saranno scavate con una TBM con gripper,
la Tratta 2 di 2.880 m sarà realizzata con
una TBM con braccio escavatore, la Tratta 3 composta
da 167 m di dura roccia sarà fatta saltare
con gli esplosivi e sarà completata da un escavatore,
la Tratta 4, 10.271 m nei conglomerati, sarà
realizzata con un escavatore, mentre nella Tratta
5 (1.585 m), 1.219 m saranno fatti saltare con gli
esplosivi e 366 m saranno realizzati nei terreni soffici
con un escavatore da tunnel.
Saranno utilizzate una TBM con gripper della Robbins,
rimessa a nuovo, e due nuove TBM con braccio escavatore
della Construction and Tunneling Services (CTS) insieme
a un jumbo restaurato Rocket Boomer 282 della Atlas
Copco a due bracci e con 1.838 martelli da tunnel
e a due ATD3800 Airtracks con magli ad aria compressa
PR123 per lo scavo dei pozzi. Connettersi a www.robbinstbm.com,
www.ctstbm.com
e www.atlascopco.com
Le Tratte 1 e 6 saranno messe in sicurezza con ancoraggi,
dove necessario; le Tratte 2, 3 e 4 saranno sostenute
da conci di calcestruzzo pregettato. Ogni anello di
rivestimento sarà composto da sei conci trapezoidali.
Il produttore delle casseforme per i conci è
la CBE, quello dei conci è l'ATI Traylor Shea
Ghazi. La sezione della Tratta 5, realizzata con metodo
drill & blast, sarà sostenuta da bulloni
HA epossidici e, se necessario, 5 cm di calcestruzzo
spruzzato. Nel terreno soffice (conglomerato sotto
il livello di falda) il sostegno sarà garantito
da calcestruzzo fibro-rinforzato e centine d'acciaio
e, se necessario, da una volta protettiva a ombrello.
Collegarsi a www.cbe-tunnels.com
Lo smaltimento dello smarino nelle Tratte 1, 2, 3,
4 e 6 avverrà tramite locomotori e vagoni,
nella Tratta 5 grazie a un Wagner ST-3.5 LHDs nei
primi 366 m, e quindi con un escavatore per tunnel
Schaeff ITC 112 e bilici Dux DT12 per la parte rimanente.
I locomotori saranno Clayton Equipment, Balco e Brookville,
tutti di proprietà dell'ATI, che ha anche progettato
e realizzato il materiale rotabile. Collegarsi a www.atlascopco.com/ure,
www.schaeff-cmt.com,
www.duxmachinery.com,
www.clayton-equipment.co.uk,
www.irwincar.com
e http://brookvilleequipment.com/index.htm.
Tre pozzi e un portale sono le altre strutture sotterranee
incluse nel progetto. Un pozzo avrà un diametro
di 9 m e una profondità di 33,5 m, l'altro
pozzo sarà ovale (18 m x 9 m), profondo 21
m e il terzo pozzo avrà un diametro di 11 m,
con 23 m di profondità. I lavori di perforazione
inizieranno a Novembre 2005 e termineranno entro il
30 Novembre 2008. Cliccare su us/47
per ulteriori informazioni. Collegarsi a www.sdcwa.org/infra/esp-sanvicente.phtml
e www.sdcwa.org/infra/pdf/ESPspring05.pdf
35/05.
Traforato
il tunnel di Sapae nella Corea del Sud
Il 13 Luglio 2005, Sohn Hak-rae, presidente della
Corea Highway Corporation, rappresentanti della GS
Engineering and Construction (ex LG Engineering &
Construction) e funzionari di governo hanno celebrato
il completamento del tunnel di Sapae. Dopo due anni
e mezzo di ritardo, causato dalle proteste di monaci
buddisti e di gruppi ambientalisti, la realizzazione
di questo controverso tunnel nella città di
Uijoengbu è finalmente conclusa. La galleria
di Sapae attraversa il parco nazionale del Monte Bukhan.
I buddisti avevano obiettato che la costruzione del
traforo avrebbe disturbato la pratica della loro religione,
mentre gli ecologisti avevano sostenuto che avrebbe
danneggiato il parco nazionale. Il tunnel di Sapae
fa parte della tangenziale di Seul e di collegamento
con le città satelliti. Ci si attende che ridurrà
la congestione del traffico nella capitale e nei suoi
dintorni. La maggior parte della tangenziale, che
passa per Toegyewon, Pangyo, Pyeongchon e Ilsan, è
già in uso. A causa delle proteste, gli ultimi
36,3 km, compreso il tunnel, devono essere ancora
completati. Si pensa che il tunnel possa ridurre di
circa un'ora il tempo di viaggio da Ilsan a Toegyewon,
rispettivamente a Nord-ovest e a Nord-est di Seul.
La perforazione iniziata nel 2001, fu fermata dopo
soli cinque mesi. Si tratta di una galleria a due
canne, di 3.993 m (direzione Ilsan) e di 3.971 m (direzione
Toigyeweon), interdistanziate in asse di 40 m e con
quattro corsie per senso di marcia. La sezione di
scavo è di 170,04 m²
e quella interna di 134,85 m².
Il tracciato attraversa per gran parte il granito
di Seul, con intrusioni di gneiss precambriano e lenti
di biotite. Il granito di Seul contiene molti xenoliti
che si formarono quando l'intrusione ebbe luogo nel
periodo Giurassico. Per assicurare uno scavo efficiente
ed economico con esplosivi, la GS Engineering and
Construction ha introdotto un genere voluminoso di
esplosivi anziché le cartucce e un nuovo metodo
per le volate, detto SAV-CUT. Gli esplosivi voluminosi
sono prodotti dalla Dyno Nobel (la nuova Emulite 1000
è fornita dalla Koryo Nobel Explosives). Un
altro fornitore degli esplosivi è Hanwa (Corea).Collegarsi
a www.dynonobel.com
e www.koryoexp.co.kr/english/eng_main.htm.
I quattro fronti della galleria sono scavati simultaneamente
da entrambi i lati delle gallerie. Per la perforazione
sono stati usati quattro jumbo a tre bracci, due XL3
C dell'Atlas Copco e due Axera T11 della Tamrock.
Lo scavo della calotta è stato completato il
6 Luglio 2005 e lo scavo dei piedritti sta progredendo
e sarà finito in Ottobre. Lo stato d'avanzamento
ha raggiunto il 55%. Come sostegni sono stati installati
ancoraggi lunghi 5 m, calcestruzzo fibro-rinforzato
in strati dallo spessore di 5-20 cm e centine di tipo
5 e 6 durante lo scavo. Per lo smaltimento dello smarino
sono utilizzati due caricatori (capienza 5 m³)
e autocarri a cassone ribaltabile (della Caterpillar).Consultare
www.atlascopco.com,
www.tamrock.sandvik.com
e www.cat.com.
La data d'apertura prevista è il 1 Giugno 2007.
Il costo totale di costruzione della galleria è
di circa 135 milioni di Dollari. Leggere E-News Weekly
51/2003
e 41/2003
. Consultare www.lgenc.co.kr
33-34/05.
Il
quarto IUT ´05 a Sargans, Svizzera
La quarta edizione del congresso IUT '05, allestito
nella galleria di prova di Hagerbach (VSH) nei pressi
di Sargans (Svizzera orientale), si terrà il
14 e il 15 Settembre 2005. E' un evento imprescindibile
nel calendario delle fiere sui tunnel. I visitatori
potranno assistere ad un vasto programma in sotterraneo
tra cui un seminario che coinvolge i principali esperti,
una serata di gala e tre escursioni esclusive il 16
Settembre. Allo IUT '05 saranno presenti più
di 100 aziende, molte delle quali avranno degli stand
supplementari all'esterno. L'attrazione speciale di
questa esposizione in sotterraneo saranno le macchine
per gallerie, i metodi di costruzione e le novità
tecniche presentate in situazioni reali. Le dimostrazioni
saranno tenute all'interno del tunnel.
Il seminario che si terrà nel pomeriggio del
14 Settembre e nella mattina del 15 Settembre, che sarà
tradotto in simultanea in tedesco e in inglese, è
una caratteristica speciale di questa fiera sotterranea.
I maggiori esperti relazioneranno sulle ultime acquisizioni
tecniche e i progetti eccezionali nel tunnelling sotto
il motto "Tunnelling moderno - sviluppi e tendenze".
Dopo le relazioni ci sarà ampio spazio per la
discussione fra il pubblico e i relatori. L'International
Tunnelling Association (ITA) è una dei co-sponsor
di questo seminario, che sarà presieduto dal
prof. Alfred Haack.
La serata di gala del 14 Settembre offrirà l'opportunità
di scambiare punti di vista tra colleghi e avrà
luogo in una nuova larga sezione della rete di gallerie.
Le tre escursioni nei cantieri delle gallerie in costruzione
sono destinate a suscitare un enorme interesse. I partecipanti
alla prima escursione visiteranno la sezione nord del
tunnel di base del Gottardo ad Amsteg. La seconda escursione
porterà invece i visitatori alla galleria di
Uetliberg, sulla circonvallazione occidentale di Zurigo,
mentre la terza escursione è dedicata alla sezione
meridionale del tunnel di base del Gottardo a Faido.
E' possibile trovare ulteriori informazioni per i visitatori
e per gli espositori collegandosi a www.iut.ch
oppure contattando Stephanie Schmuck, tel. +49 4035723220,
fax +49 4035723290, e-mail schmuck@deltacom-hamburg.de
33-34/05.
Riaperto
il Traforo del Frejus
Il traforo franco-italiano del Frejus, nelle Alpi, chiuso
dal 4 Giugno scorso a causa di un incendio nel quale
hanno trovato la morte due camionisti, è stato
riaperto al traffico il 4 Agosto. Si tratta tuttavia
di una riapertura parziale per ciò che concerne
i mezzi pesanti. Come misura precauzionale sino al 23
Agosto, quando sarà attivato un sistema automatico
di rilevamento incendi, i camion di peso superiore a
3,5 t potranno transitare solo a senso unico alternato
(un'ora per ogni direzione di marcia).
I veicoli che trasportano merci pericolose non potranno
entrare in galleria. Il gestore del traforo ha ribadito
il limite di velocità di 70 km/h e la distanza
obbligatoria di sicurezza pari a 150 m tra le automobili
e maggiore tra i camion o gli autobus.
Prima della riapertura, sono stati effettuati diversi
lavori di riparazione in seguito ai danni causati dall'incendio,
per un valore di 10 milioni di Euro, comprese nuove
dotazioni per la sicurezza tra cui due camion antincendio
con due agenti per veicolo, che pattuglieranno permanentemente
i 12,9 km del traforo per garantire un intervento immediato
in caso d'incendi o d'incidenti.
La riapertura del Frejus è un segnale di ritorno
alla normalità per il Monte Bianco, l'altro grande
tunnel alpino tra la Francia e l'Italia, e per gli abitanti
di quella zona che hanno protestato per il passaggio
nel traforo di migliaia di camion in più dall'inizio
di Giugno. Il 65% dei tir che utilizzava il traforo
del Frejus prima dell'incendio, si è infatti
riversato sul traforo del Monte Bianco. Cliccare
qui. Abbonarsi a E-News
Weekly 28/2005. Collegarsi a www.sitaf.it
e www.tunneldufrejus.com
33-34/05.
Il
capo della sicurezza del Monte Bianco condannato per
l'incendio nel traforo
Il 27 luglio 2005 il tribunale di Bonneville, una città
delle Alpi francesi, ha condannato 13 dei 16 imputati
per l'incendio del Marzo 1999 nel traforo del Monte
Bianco, in cui persero la vita 39 persone. La pena più
pesante è stata assegnata a Gerard Roncoli, capo
della sicurezza francese del tunnel, condannato a 6
mesi di reclusione più 24 mesi con la condizionale,
ma la condanna è andata al di là della
richiesta della procura, che aveva domandato tre anni
di carcere con la condizionale e una multa di 12.000
Euro. Il tribunale ha comunicato che Roncoli, in data
4 Agosto, ha presentato ricorso contro la sentenza.
A Remy Chardon, ex presidente di ATMB, concessionaria
francese del traforo, sono stati dati due anni con la
condizionale e una multa di 15.000 Euro. Il tribunale
ha condannato a quattro mesi di carcere con la condizionale
Gilbert Degrave, il camionista belga. Ad altre sei persone
(4 francesi e 2 italiani) sono state annullate le condanne
e le multe.
Le tre società ATMB (Autostrade e tunnel del
Monte Bianco), la concessionaria italiana SITMB e la
SGTMB, gestore francese del tunnel, sono state condannate
a pagare multe rispettivamente pari a 100.000, 150.000
e 50.000 Euro. Nella sua sentenza il tribunale, ha lasciato
cadere le accuse contro due persone e la Volvo Truck
Corporation: l'incendio non è stato causato da
errori di progettazione dei camion FH12. La sentenza
è giunta dopo tre mesi di processo. Gli imputati
sono stati interrogati sulla scarsità dei dispositivi
di sicurezza, sulla mancanza di esercitazioni propedeutiche
alla sicurezza prima dell'incendio e sulle disfunzioni
nel sistema di ventilazione che è sembrato alimentare
il fuoco piuttosto che estinguerlo. L'estensione e la
gravità dell'incendio sono state causate da una
serie di errori grossolani nella sicurezza e dalla negligenza
procedurale, mentre le difficoltà di coordinamento,
da parte delle autorità francesi ed italiane,
nell'affrontare la situazione sono state considerante
aggravanti della catastrofe e responsabili di molte
vite. Il traforo di 11,6 km, aperto nel 1965, collega
la Francia e l'Italia, ed è stato chiuso più
di tre anni per la ricostruzione e l'installazione di
migliori dispositivi di sicurezza. L'incendio, che ha
richiesto 53 ore per essere domato, era scoppiato in
un camion carico di margarina e farina. Abbonarsi a
E-News
Weekly 18/2005. Collegarsi a www.catastrophe-tunnel-montblanc.com
33-34/05.
Iniziano
i lavori del Tunnel di Pertus sulla Linea ad Alta velocità
Figueres-Perpignan
Magdalena Alvarez, ministro spagnolo delle Infrastrutture
e Dominique Perben, ministro francese dei trasporti,
hanno presenziato il 19 Luglio 2005 all'inizio della
perforazione del tunnel di Pertus, l'opera più
importante della linea ferroviaria ad alta velocità
Figueres-Perpignan, tra la Spagna e la Francia.
Le opere di questa tratta consistono nella realizzazione
di nuova linea ferroviaria ad alta velocità e
a doppio binario, per un traffico misto di passeggeri
e merci, di circa 44,4 km (19,8 km in Spagna e 24,6
km in Francia). La nuova linea consentirà una
velocità di 350 km/h, che permetterà di
abbreviare di oltre due ore il tempo di viaggio fra
Barcellona e Tolosa. L'opera più importante di
questa linea è il tunnel transfrontaliero di
Pertus (a doppia canna), lungo circa 8,3 km, di cui
970 m in territorio spagnolo e i rimanenti 7,35 km in
Francia. Le canne del Pertus saranno interconnesse da
41 gallerie di sicurezza interdistanziate di 200 m e
completate da 4 gallerie tecniche, interdistanziate
di 1.600 m. Inoltre avrà delle installazioni
ausiliarie ai portali nord e sud con accessi diretti,
ventilazione, ridondanza delle apparecchiature di controllo,
individuazione ed estinzione degli incendi e sistemi
di rilevazione degli elementi sconosciuti agli ingressi
delle gallerie.
La galleria di Pertus sarà scavata da due TBM
della Herrenknecht a doppio scudo e per roccia dura.
La prima TBM a iniziare, battezzata 'Tramontana', opererà
nel tunnel Est. Il diametro della fresa è di
9.900 mm (8.700 mm di diametro interno). La TBM di 1.500
t e lunga 140 m, ha una potenza totale installata di
8.900 kVA. La potenza totale installata dell'azionamento
principale è di 4.900 kW (14 x 350 kW). La forza
di spinta nominale massima è di 64.000 kN. La
galleria seguirà un raggio in curva di 500 m,
più o meno con una pendenza del 2%, e una copertura
rocciosa tra 10 e 250 m. La TBM posizionerà gli
anelli di rivestimento, composti da 6 conci lunghi 1,5
m più la chiave di volta. La seconda TBM Herrenknecht,
che sarà battezzata con il nome di "Mistral"
(un altro vento comune nella zona), comincerà
a perforare l'altra canna del tunnel nelle prossime
settimane.
La geologia è composta da graniti, granodioriti,
gneiss, scisti, miloniti e dioriti. Lo smaltimento dello
smarino avviene su nastro trasportatore, progettato,
prodotto e installato dalla Marti Technik. Ci sarà
un nastro di 8,6 km per tunnel, con 500 m di nastro
di scorta.Un sistema esterno composto da nastri trasportatori
bidirezionali, nastri sopraelevati e impilatori gestirà
lo smarino all'esterno delle gallerie. I lavori richiedono
sei nastri per una lunghezza totale di 17,7 km. La capacità
è di 1.300 - 2.600 t all'ora e la potenza totale
installata è di 3.500 kW. Collegarsi a www.herrenknecht.com
e www.martitechnik.ch
Il costo complessivo previsto della linea AV è
di 949,1 milioni di Euro, di cui 301 saranno destinati
alla costruzione del tunnel di Pertus. La linea di Figueres-Perpignan
può usufruire di 540 milioni di Euro di sovvenzioni
pubbliche, compresi i sussidi dell'Unione Europea che,
al momento, ammontano a 78 milioni Euro. I lavori sono
stati aggiudicati alla TP Ferro, la concessionaria della
tratta, insieme all'azienda spagnola ACS Dragados e
alla francese Eiffage.
L'entrata in servizio è prevista per il 2009
e segnerà una svolta nella storia delle comunicazioni.
Per la prima volta, due reti ferroviarie che finora
sono state distinte, stanno per essere collegate direttamente,
senza bisogno del trasbordo o della variazione di scartamento.
Cliccare su es/21
e fr/16.
31-32/05
Pasqual Maragall, Presidente del Generalitat della Catalogna,
Magdalena Alvarez, Ministro spagnolo delle infrastrutture
e Dominique Perben, Ministro francese dei Trasporti,
con le mani unite di fronte alla TBM 'Tramontana' che
sta per iniziare i lavori del tunnel Est di Pertus
La
TBM Mitsubishi arriva a Seattle per il tunnel di Beacon
Hill
Una TBM Mitsubishi è arrivata smontata l' 11
luglio sul lungomare di Seattle per essere assemblata
nei prossimi due mesi. Dopo l'assemblaggio la TBM sarà
guidata per una breve distanza su una lastra antisdrucciolevole
fino al portale Ovest per cominciare a scavare i due
tunnel da 1,6 km nella Beacon Hill a fine Ottobre 2005.
La macchina è stata costruita a Kobe (Giappone)
per Obayashi. La EPB TBM è lunga 10,2 m e il
back-up quasi 100. Il peso è di 360 t (520 t
con il back-up). La TBM ha una testa fresante dal diametro
di 6.444 mm dotata di 104 taglianti e di 41 punte a
sgorbia. La potenza totale installata dell'azionamento
principale è di 800 kW, la forza di spinta è
di 40.000 kN e la velocità di rotazione massima
è di 2,5 giri/min. La coppia di torsione massima
C/H è di 6.031 kNm. Le squadre caricheranno i
segmenti di calcestruzzo prefabbricato sul back-up e
li posizioneranno man mano che la TBM avanzerà
nella collina. La geologia è principalmente composta
da argille. Collegarsi a www.mhi.co.jp
e www.obayashi.co.jp
La galleria sarà rivestita con anelli larghi
1,52 m, composti da 7 conci fabbricati dalle Technopref
Industries di Montreal. I sistemi guida laser e di sollevamento
dei conci sono forniti dalla Enzan. Per lo smaltimento
dello smarino, saranno installati una coclea e un trasportatore
da tunnel, con i necessari vagoni. Occorreranno sei
mesi perché la macchina attraversi la Beacon
Hill ed esca sul lato sud della South McClellan Street.
A quel punto, la macchina sarà riportata sul
lato occidentale della Beacon Hill per cominciare il
secondo tunnel. La galleria dovrebbe essere completata
per Gennaio 2007. Collegarsi a www.enzan-k.com
Gli altri lavori in sotterraneo comprendono il complesso
della stazione di Beacon Hill che consiste in un pozzo
principale dal diametro di 15,24 m per gli ascensori,
una galleria collegata, un pozzo ausiliario dal diametro
di 9 m per alloggiare le scale d'emergenza, una bocca
di ventilazione e attraversamenti trasversali. Nel pozzo
principale, le squadre stanno realizzando la volta a
botte dell'entrata trasversale collegata. Attualmente
i lavori nel pozzo ausiliario non sono ancora iniziati.
La galleria di Beacon Hill e il complesso della stazione
fanno parte del progetto di metropolitana leggera del
Sound Transit's Central Link. La linea di 22,5 km dovrebbe
aprire a metà 2009, e collegherà il centro
di Westlake con la South 154th Street a Tukwila. E'
in corso la realizzazione di tutti i cinque lotti della
linea iniziale: centro città, Sodo, Beacon Hill,
Rainier Valley e Tukwila. Cliccare su us/42.
Leggere E-News Weekly 30/2003
e 13/2003.
Collegarsi a www.soundtransit.org
31-32/05.
Inaugurato
il Test Tunnel di San Pedro de Anes nelle Asturie
E' evidente la crescente importanza delle gallerie nella
progettazione e nella costruzione delle opere d'ingegneria
civile di comunicazione per le strade, le ferrovie e
il trasporto urbano. La tecnologia nella progettazione
e nella realizzazione di gallerie ha raggiunto un alto
livello negli ultimi anni, specialmente in relazione
ai metodi di scavo, alle tecniche di sostegno, il che
permette di ottimizzare i costi e i tempi di realizzazione.
Tuttavia, tale livello di sicurezza non è stato
raggiunto per tutto ciò che riguarda la ventilazione
e gli incendi (rilevamento degli incidenti, segnaletica,
evacuazione fumi, sistemi di emergenza, resistenza dei
materiali etc.). D'altra parte, la mancanza in Spagna
di un'installazione dove si potessero simulare situazioni
di emergenza o sistemi di ventilazione e altri sistemi
di controllo era un grave svantaggio. Questa preoccupazione
ha indotto la Fundación Barredo, di cui fanno
parte il Governo delle Asturie, l'Università
di Oviedo e le giunte dei comuni di Siero e Mieres,
a promuovere la costruzione del Centro Ricerche per
gli incendi e la ventilazione nelle gallerie, a San
Pedro de Anes. Il centro è stato inaugurato il
27 Giugno 2005 in occasione del Congresso Internazionale
sui sistemi di sicurezza e le novità nei tunnel,
che si tenuto a Gijón dal 29 Giugno al 1 Luglio
2005. E' la maggior infrastruttura di questo tipo in
Europa e la sua realizzazione è costata 12 milioni
di Euro.
Il Centro Ricerche per gli incendi e la ventilazione
di San Pedro de Anes è composto principalmente
da una galleria di prova destinata a simulazioni in
scala reale d'incendi all'interno dei tunnel e da un
impianto di prova per le ventole in condizioni di alta
temperatura, inaugurata l'anno scorso (cliccare
qui e leggere E-News Weekly 11/2003).
La galleria di prova è lunga 600 m, con un tracciato
misto curvo e rettilineo, e una sezione di 66 m²
. E' una galleria artificiale semi-interrata, situata
a breve distanza dal tunnel ferroviario in disuso di
San Pedro, meglio conosciuto come "del Conixu",
costruito tra il 1847 e il 1849.La galleria ha tre uscite
d'emergenza, interdistanziate di 150 m, due stazioni
di ventilazione, 14 potenti ventilatori da 45 kW, un
controsoffitto modulare, 88 valvole tagliafuoco di 1
x 1,5 m, una galleria di servizio e di evacuazione,
un sistema acquisizione di dati e di controllo, un sistema
di drenaggio che conduce i liquidi riversatisi sulla
carreggiata in una vasca di decantazione e una rete
antincendio con 11 idranti. Nella galleria è
possibile testare diversi tipi di ventilazione: longitudinale,
con 14 potenti ventilatori da 45 kW, reversibili al
100% ; semitrasversale, con il finto soffitto e 11 valvole
tagliafuoco con una sezione di 12 m² (in questo
caso, il test è realizzato utilizzando la stazione
della bocca nord, dotata di 2 ventilatori assiali da
355 kW, reversibili al 100%); mista, consistente nella
combinazione dei due tipi precedenti; Saccardo, con
due ventilatori assiali uno dei quali immette aria longitudinalmente
all'interno della galleria attraverso una feritoia,
mentre l'altra estrae i fumi. Nella galleria è
inoltre possibile testare sistemi di ventilazione, attrezzature
e materiali, stabilire procedure di emergenza e formare
professionalmente chiunque debba essere coinvolto nelle
situazioni di emergenza in galleria, come vigili del
fuoco, squadre di soccorso, trasportatori e personale
sanitario. Altri possibili utilizzi si basano sui test
dei sistemi di controllo, dei sensori, degli estintori,
degli impianti di nebulizzazione o anche sulla verifica
della pavimentazione, delle protezioni in calcestruzzo
armato, degli elementi di successione delle attrezzature,
della tenuta d'acqua dei condotti e della resistenza
dei cavi, dei sostegni e delle luci .
La stazione di test dei ventilatori in caso di alte
temperature possiede un circuito di ricircolo, un banco
di prova tipo fornace, una camera di controllo e di
automatizzazione dei processi e una zona di immagazzinamento.
Nel circuito di ricircolo, si prova l'efficacia nell'estrazione
dei fumi da parte dei ventilatori posizionati nei condotti
. Un ventilatore ausiliario permette di mantenere un
ottimo livello di lavoro. Nel banco di prova tipo fornace,
si testano i ventilatori immersi in un'atmosfera ad
alta temperatura. Tutte queste prove si monitorano e
si controllano dalla sala di controllo. Due sottostazioni
elettriche forniscono una potenza totale di 4.000 kVA.
I test vengono svolti in conformità con le norme
UNE-EN 12101-3.
Il 1 Luglio 2005, il Congresso Internazionale sui sistemi
di sicurezza e delle innovazioni nei tunnel è
culminato con una visita alla Galleria dei Test di San
Pedro de Anes e con la simulazione di un incendio all'interno
del tunnel, che i partecipanti al Congresso hanno potuto
seguire attraverso alcuni schermi posizionati in un
padiglione esterno. Il Congresso aveva lo scopo di individuare
lo stato attuale della tecnologia. Le conferenze erano
divise in vari temi: Legislazione e normativa, Simulazioni
e test, Studi e strumenti complementari, Criteri tecnici
innovativi e Soluzioni e Applicazioni tecniche. Collegarsi
a www.asturtunel.com
e www.fund-barredo.es
31-32/05.
Iniziano
i lavori di scavo a Pajares con una TBM della Herrenknecht
Il Presidente del Governo Spagnolo,
José Luis Rodríguez Zapatero, accompagnato
dal Ministro dei Lavori Pubblici Magdalena Álvarez,
ha presieduto il 13 Luglio 2005 all'inizio degli scavi
delle gallerie di Pajares sulla linea ad Alta Velocità
León-Asturias, con l'avvio della prima delle
cinque TBM che realizzeranno quest'opera. La prima TBM
ad iniziare i lavori appartiene alla Herrenknecht, ed
è impiegata sul Lotto 1 nella località
di La Pola de Gordón (Leon), dove sono situati
i portali meridionali dei tunnel.
Le gallerie di Pajares sono composte da due canne parallele
di 24,7 km l'una e costituiscono l'opera più
significativa dell'omonima variante che, lunga 49,7
km, contempla oltre alla costruzione dei succitati tunnel,
anche i tratti esterni (con ulteriori gallerie) verso
La Robla e Pola de Lena. Per garantire il maggior livello
di sicurezza, le gallerie disporranno di tunnel d'interconnessione
ogni 400 m, che faciliteranno i lavori di manutenzione
e l'evacuazione in caso di necessità. Contemporaneamente
agli scavi dei tunnel principali, sarà realizzato
un bypass ogni tre (quindi uno ogni 1.200 m). La perforazione
dei tunnel di Pajares sarà eseguita da cinque
TBM: due Herrenknecht, due Wirth-NFM Technologies e
una Mitsubishi-Duro Felguera. Il progetto rappresenta
una grande opera d'ingegneria, paragonabile ai tunnel
recentemente traforati di Guadarrama. Le gallerie di
Pajares saranno le seste più lunghe dell'Europa
e le settime nel mondo. L'opera è stata divisa
in quattro lotti.
Il lotto 1 Pola de Gordón-Folledo (provincia
di León) comprende la realizzazione delle due
canne (est e ovest) tra La Pola de Gordón, dove
si trova l'entrata sud, e il distretto di Folledo. I
lavori saranno eseguiti dalla ATI FCC-Necso. Per la
realizzazione dei tunnel di questo lotto saranno impiegati
due metodi di costruzione distinti: i primi 7,9 km da
La Pola de Gordón saranno realizzati con le TBM
(la Herrenknecht che ha iniziato i lavori e una Wirth-NFM
Technologies che è praticamente già assemblata
nell'attesa di realizzare i collaudi necessari), mentre
i restanti 2,5 km si realizzeranno con i metodi convenzionali.
La lunghezza della TBM Herrenknecht S-287, del tipo
scudato semplice per roccia dura, è di 225 m
compreso il backup. Pesa in totale 2.109 t (1.209 t
la testa più lo scudo e 900 t il backup). Il
diametro della testa fresante è di 9.900 mm.
La potenza totale installata è di 8.000 kVA.
La potenza totale installata dell'azionamento principale
della fresa è di 4.900 kW (14 x 350 kW). La spinta
nominale è di 115.000 kN e la spinta massima
è di 180.000 kN. La macchina è dotata
di 24 cilindri. La coppia nominale della fresa è
di 19.960 kNm. Collegarsi a www.herrenknecht.com
In aggiunta alle due canne, si sta scavando una galleria
d'accesso di 2 km dalla superficie, di cui si sono già
realizzati 1.490 m con i metodi convenzionali. L'entrata
di questa galleria è situata tra le località
di Buiza e di Folledo. Nel punto d'incontro della galleria
con le due canne si realizzerà una caverna per
il disassemblaggio delle due TBM che giungeranno sino
a questo punto dall'imbocco di La Pola de Gordón.
I conci per questo lotto sono in produzione e sono già
stati fabbricati 1.050 anelli (ognuno composto da 7
conci) che saranno immagazzinati nell'area di stoccaggio
edificata a tale scopo davanti alla fabbrica.
Nel lotto 2 Folledo-Viadangos (provincia di León),
il tratto centrale dell'opera, si costruiranno due tratti
di 3,9 km l'uno e una galleria d'accesso ai tunnel principali
di 5,5 km. I lavori di questo secondo lotto saranno
eseguiti dalla ATI Dragados-Obras Subterráneas.
Al momento sono stati scavati con i mezzi convenzionali
i primi 15 metri dall'imbocco della galleria d'accesso
e sono stati predisposti la piattaforma sulla quale
si posizionerà la TBM per l'inizio degli scavi,
così come il materiale rotabile e gli edifici
corrispondenti al magazzino e all'officina. La galleria,
che partirà dalla località di Buiza (vicina
a Folledo) per incontrare le gallerie principali, sarà
realizzata con la medesima TBM che in seguito effettuerà
lo scavo delle canne principali. Una volta che la TBM
avrà scavato la prima canna, sarà smontata
per essere poi nuovamente assemblata e proseguire i
lavori di scavo nella seconda canna. Le fasi di smontaggio/montaggio,
anche in questo caso, si effettueranno all'interno di
una caverna costruita nel punto d'incontro tra la galleria
d'accesso e le canne principali. In questo secondo lotto,
oltre alla caverna, si costruiranno una stazione d'emergenza
lunga 400 metri e due gallerie di scambio per il traffico
ferroviario che saranno posizionate tra le canne principali.
La stazione d'emergenza serve per le riparazioni nel
caso in cui un treno subisca un'avaria, etc., poiché
qui si dispone di una serie di gallerie d'interconnessione
tra le canne e con la galleria d'accesso, attraverso
le quali, in caso di necessità, i passeggeri
potranno essere facilmente evacuati all'esterno. Le
gallerie di scambio permetteranno il passaggio dei convogli
da una canna all'altra. Nel lotto 2 si sta montando
la TBM Herrenknecht e si è conclusa la collocazione
dei tre primi segmenti del backup. Alla fine del prossimo
mese d'Agosto dovrebbe essere terminato l'assemblaggio
della TBM e gli scavi potranno iniziare nella prima
metà di Settembre. I conci per questo lotto sono
realizzati a La Robla, e sono già stati preparati
50 anelli (ognuno composto da sette conci), stoccati
in prossimità dell'impianto di produzione.
Il lotto 3 Viadangos-Telledo prevede l'esecuzione del
tratto di tunnel compreso tra Viadangos (León),
dove ci si allaccia al lotto 2, e Telledo (Asturie),
dove sarà situato il portale nord. Questo lotto,
lungo all'incirca 10,3 km, sarà realizzato dall'ATI
composta da Ferrovial Agromán, Sacyr e Cavosa.
Anche per lo scavo di questo tratto saranno utilizzati
due metodi distinti. I primi 40 m dal portale con metodi
convenzionali, e i rimanenti, fino al passaggio di comunicazione
con il lotto 2, tramite TBM.
Nel lotto 3 è altresì compresa la preparazione,
l'adeguamento e la gestione del Deposito Controllato
dei Residui Inerti (DCRI) di La Cortina, che servirà
per stoccare lo smarino ottenuto dagli scavi di questo
tratto e del lotto 4. Attualmente si stanno effettuando
i lavori preparatori della pista d'accesso per il posizionamento
del nastro trasportatore (lungo 1.352 m), che porterà
lo smarino direttamente dai tunnel al DCRI di La Cortina.
Nel contempo sono in fase esecutiva i lavori di scavo
e di sostegno della scarpata su cui saranno realizzati
i portali dei tunnel. L'impianto di produzione dei conci
e l'area di stoccaggio sono in fase realizzativa nei
pressi di Sotiello. Si sta costruendo la TBM Wirth-NFM
Technologies di questo lotto, che si metterà
all'opera dopo l'estate e che sarà trasportata
in sezioni dalla fabbrica situata a Le Creusot (Francia).
Infine, le opere del lotto 4 Viadangos-Telledo, anch'esso
lungo 10,3 km, sono state aggiudicate all'ATI formata
da Copcisa, Constructora Hispánica, Brues e Fernández
Construcciones e Azvi. Questo lotto comprende la canna
occidentale del tunnel tra le succitate località,
e si snoderà parallelamente al lotto 3. Nel lotto
sono altresì compresi i bypass di collegamento
(interdistanziati di 400 m) tra le due canne. Attualmente
in questo lotto si stanno svolgendo solo lavori preliminari,
poiché gli scavi non potranno iniziare prima
del completamento della piattaforma d'accesso ai portali,
già citata nel lotto 3. Si stanno realizzando
gli impianti per la produzione dei conci a Sotiello,
accanto a quelli del lotto 3, le zone di stoccaggio,
le officine e le altre installazioni ausiliarie. La
produzioni dei conci inizierà alla fine d'Agosto.
L'arrivo dei primi componenti della TBM Mitsubishi-Duro
Felguera di questo lotto è prevista per l'ultimo
trimestre dell'anno. Sarà poi trasportata dalla
fabbrica della Duro Felguera, situata nelle Asturie,
e una volta terminati l'assemblaggio e i collaudi potranno
iniziare i lavori di perforazione, previsti per il primo
trimestre 2006. I tunnel di Pajares sono le infrastrutture
di maggior complessità tecnica della linea AV
che collegherà la meseta con la zona galiziana-cantábrica.
Inoltre, l'investimento di 1.400 milioni di Euro per
la costruzione di queste gallerie, è uno dei
maggiori mai stanziati in Spagna per la realizzazione
d'infrastrutture ferroviarie. Grazie a quest'opera,
si oltrepasserà tutto il massiccio montuoso del
Passo di Pajares, una catena che separa la Galizia e
le Asturie dalla Meseta, e si garantirà una connessione
ad Alta Velocità tra Madrid e le capitali della
Castilla y León, con le principali città
della Galizia e del Principato delle Asturie. Una volta
completata, nel secondo semestre del 2009, l'opera ridurrà
di 34 km la distanza ferroviaria tra León e Gijón,
con un guadagno di tempo del 40%. La variante di Pajares
ridurrà infatti di un'ora e cinque minuti il
tempo di viaggio tra le due città, che passerà
dalle attuali due ore e mezza a un'ora e venticinque
minuti. L'attraversamento delle gallerie avverrà
in 15 minuti. Cliccare su es/55.
30/05.
La
CMC utilizzerà due TBM della Lovat per un impianto
idrico in Algeria
La Cooperativa Muratori e Cementisti
(CMC) ha commissionato alla Lovat due TBM per roccia
dura da 3,7 m di diametro, inclusi gli equipaggiamenti
per scavare 11 km di gallerie del sistema idrico che
collegherà la diga di Taksebt a Tizi Ouzou e
ad Algeri, nell'Algeria settentrionale. La CMC è
subappaltatrice per il tunnelling del general contractor
SNC-Lavalin. All'interno di questo progetto, la prima
TBM perforerà 2.377 m per il tunnel Tizi Ouzou
e 2.600 m per quello di Naciria. La seconda TBM perforerà
1.208 m per il tunnel Draâ-Ben-Khedda, seguito
da una perforazione di 4.768 m per il tunnel Thenia.
La massima profondità del tunnel è 95
m, tutto sopra il livello di falda. Il tunnel incontrerà
litotipi principalmente composti da marne dure, compatte,
grigio nerastre con un tipico RQD del 75-90% e un UCS
fino a 70 MPa. Collegarsi a www.lovat.com
e www.cmcra.com
Le TBM saranno costruite con paratie limitatrici di
pressione per l'isolamento sul fronte della testa fresante.
La testa fresante ha un azionamento idraulico da 524
kW e agisce tra i 2,5 giri/min a 9,5 giri/min. Inoltre
è incluso un sistema ausiliario di ventilazione
e i PLC System della Lovat. Le TBM realizzeranno un
rivestimento primario con conci espansibili di calcestruzzo
di 15 cm di spessore. Ogni anello sarà composto
da tre conci e un arco rovescio. Appena ogni anello
lascia il backup, si espanderà idraulicamente
fino al diametro di scavo dellaTBM. Il giunto di espansione
risultante sarà mantenuto aperto da spessori
inseriti manualmente. L'espansione degli anelli consente
un notevole risparmio in termini di materiali come malte
e prodotti affini. Il rivestimento secondario sarà
costituito da un tubo in calcestruzzo, cementato sul
posto. I conci saranno prodotti dalla CMC utilizzando
cassaforme fornite dalla Same di Milano. Per lo smarino,
la CMC progetterà dei propri vagoni , che saranno
costruiti in Cina, e una gamma di locomotive GIA nuove
di zecca. Collegarsi a www.gia.se
La prima TBM sarà fornita dall'impianto Lovat
diToronto il 20 Settembre 2005, mentre la seconda seguirà
il 28 Ottobre 2005. A quella data la Lovat avrà
tre TBM per roccia dura in uso per progetti di acquedotti
in Algeria, compresa una macchina di 4,2 m di diametro
per il progetto dell'acquedotto di Beni Haroun. Cliccare
dz/13.
30/05.
ACTEURS
- un progetto per studiare come sia cruciale il comportamento
umano durante gli incendi in galleria
L'incendio divampato il 4 Giugno
nel Traforo del Frejus (12,9 km), nel quale sono rimasti
uccisi due camionisti slovacchi, riconferma quanto sia
decisivo il comportamento umano. Il tempestivo intervento
dei soccorritori e dei vigili del fuoco ha permesso
di salvare tutte le persone possibili e di estinguere
il fuoco il più velocemente possibile. Il conducente
serbo, il cui veicolo ha causato l'incendio, si è
comportato correttamente e ha avuto una pronta reazione
dal momento in cui ha parcheggiato il suo camion da
38 t sul lato destro della strada, è sceso dal
veicolo e ha lanciato l'allarme premendo il pulsante
d'emergenza e telefonando al centro di controllo. Tuttavia,
la tragedia del Frejus sembra mostrare che anche quando
il comportamento umano è adeguato, non è
sufficiente da solo per evitare delle vittime. Quanto
si è saputo relativamente a questo nuovo disastro
in un tunnel alpino è ricco di lezioni sul punto
di vista del fattore umano. La sicurezza nei tunnel
dipende da aspetti fisici e tecnici così come
dalle decisioni operative. Inoltre, l'ottimizzazione
della sicurezza richiede di considerare anche i fattori
umani relativi ai conducenti e ai loro veicoli. ACTEURS,
un acronimo francese che significa "Migliorare
il legame tunnel-operatori-utenti per accrescere la
sicurezza" , è un progetto che si pone come
obiettivo di ottenere una conoscenza più approfondita
dei comportamenti degli utenti nelle situazioni di normalità
e di crisi, al fine di ricavare criteri progettuali
e gestionali che aderiscano maggiormente all'attuale
comportamento degli utenti. Il progetto ACTEURS è
guidato da ATMB (l'operatore Francese della galleria
del Monte Bianco) e da Dedale, una società con
sede a Parigi specializzata nelle scienze cognitive,
nella ricerca applicata e nello sviluppo degli strumenti
di risk management. E' organizzato in due fasi. La prima
fase, terminata nell'Agosto 2004, è stata dedicata
alla ricerca e alla raccolta dei dati sul comportamento
degli utenti sia nella situazioni normali sia di emergenza.
La seconda fase, partendo dai risultati delle indagini
della prima fase, individua provvedimenti operativi.
La prima fase ha coinvolto tre concessionarie autostradali
e di tunnel, che gestiscono 11 gallerie alpine (ATMB,
la società AREA -autostrada Rodano-Alpi- e SFTRF,
l'operatore francese del traforo stradale del Frejus).
La seconda fase è iniziata a Febbraio 2005 con
l'aggiunta di nuovi partner (le concessionarie autostradali
francesi APRR ed ESCOTA), e dovrebbe terminare nel Luglio
2006.
La prima fase ha compreso tre studi specifici. Il primo
è consistito nel tracciare una panoramica di
quanto conoscano i gestori e i progettisti di tunnel
sui comportamenti e sulle conoscenze degli utenti delle
gallerie.
Questo è stato reso possibile grazie ad un'analisi
della letteratura sull'argomento e a interviste ai gestori
e ai progettisti dei trafori. I risultati hanno principalmente
mostrato che la gestione della sicurezza nelle gallerie
è basata su numerose aspettative, non necessariamente
realistiche, riguardo ai comportamenti degli utenti.
La maggior parte dei guidatori non segue le istruzioni
di sicurezza. Per comprendere meglio i comportamenti
degli utenti potrebbe aiutare immaginare strategie complementari,
più orientate verso il ruolo attivo che gli utenti
potrebbero avere nella sicurezza del tunnel.
Il secondo studio è stato finalizzato a comprendere
meglio le difficoltà attuali degli utenti quando
guidano in galleria in situazioni normali. I risultati
suggeriscono una totale ignoranza o una conoscenza superficiale
degli equipaggiamenti e dell'operatività dei
tunnel, delle specifiche regole di guida e dei comportamenti
adeguati. Questo studio ha mostrato che l'utente ha
delle difficoltà a recepire la maggior parte
delle informazioni date prima e all'interno della galleria.
Non adegua immediatamente il proprio stile di guida
alle caratteristiche del tunnel. Come prima cosa, cerca
di raggiungere la massima velocità consentita.
Quindi cerca di regolare la distanza di sicurezza rispetto
al veicolo che lo precede, non comprendendo le specifiche
indicazioni fornitegli per aiutarlo a misurare tale
distanza. Qualunque sia il tunnel, è solo dal
secondo terzo del tunnel che gli utenti prestano attenzione
alle infrastrutture della galleria, a cominciare dagli
indicatori stradali, le uscite di sicurezza, gli estintori
e gli altri dispositivi di sicurezza.
Il terzo studio è stato finalizzato a comprendere
meglio gli attuali comportamenti degli utenti in galleria
in situazioni di emergenza.
La seconda fase, in corso, intende individuare le regole
e i criteri di progettazione e/o gestione delle gallerie
in base ai risultati della prima fase. Suggerisce diverse
soluzioni gestionali per la comunicazione con gli utenti
attraverso un'attenta analisi dei dati di comportamento.
L'intento è di traslare le raccomandazioni sulla
sicurezza della prima fase, per un pratico e realistico
miglioramento, proponendo soluzioni gestionali e applicabili
per ogni galleria. Collegarsi a www.atmb.net/atmb_tunnel.php?id_rubrique=110&lang=en
e www.asecap.com/presentations-vienna-2005/presentations/28_2A_7a_E.pdf
(Inglese) oppure www.atmb.net/atmb_tunnel.php?id_rubrique=110&lang=fr,
www.asecap.com/presentations-vienna-2005/presentations/29_2A_7b_F.pdf
e www.predit.prd.fr/predit3/synthesePublication.fo?inCde=19646
(Francese) oppure www.atmb.net/atmb_tunnel.php?id_rubrique=110&lang=it
(Italiano). Inoltre frederic.ricard@atmb.net
or anoizet@dedale.net
I resti del camion che ha causato l'incendio nel tunnel
del Frejus.
Apertura
del più lungo tunnel stradale croato sull'autostrada
Zagabria-Spalato
Con l'inaugurazione ufficiale alla
presenza del Primo Ministro Ivo Sanader, del tratto
Pirovac-Vrpolje (33 km), lo scorso 26 Giugno è
stata completata l'intera autostrada A1 Zagabria-Spalato,
lunga 375,5 km, che collega il Nord con il Sud della
Croazia. La prima canna della galleria autostradale
Mala Kapela, la più lunga della Croazia, era
stata aperta al traffico due giorni prima sulla tratta
Bosiljevo - Sveti Rok. La canna orientale non è
equipaggiata e per il momento sarà utilizzata
come galleria di emergenza e di fuga. Sarà aperta
quando l'aumento dei volumi di traffico lo renderà
necessario.
Il tunnel (5.760 m) collega le sezioni Josipdol - Mala
Kapela e Mala Kapela - Zuta Lokva, che erano già
in esercizio. L'intero progetto costa 17 miliardi di
Kune, tasse escluse. L'intera infrastruttura ha 26 ponti,
50 viadotti e 14 gallerie, tra le quali spiccano la
Sveti Rok (5.670 m) e la Plasina (2.300 m). Leggere
E-News Weekly 51/2002.
Per vedere il video degli ultimi preparativi prima dell'apertura,
cliccare
qui. Collegarsi a www.hac.hr
29/05.
Il
primo carro di perforazione Atlas Copco WL4C30 al lavoro
in Finlandia
La linea ferroviaria merci del porto di Vuosaari, a
Helsinki, è una nuova tratta a singolo binario
lunga 19 km che consentirà il passaggio di dieci
treni al giorno per direzione. Comprende due gallerie:
Labbacka (600 m) costruita da Skanska Tekra e Savio
(15.540 m). Quest'ultima è stata divisa in cinque
lotti (da TU 2 a TU 6) aggiudicati nel Dicembre 2004
a tre aziende finlandesi. YIT sta scavando a Långmobergen
(lotto TU 2) e a Jokivarsi (TU 5). Lemcon Infra ha iniziato
gli scavi a Kaskela (lotto TU 3) e a Savio (TU 6). Kalliorakennus
è già operativa a Kuninkaanmäki (lotto
TU 4).
Il tunnel ferroviario di Savio ha una sezione di 65
m2, è largo 7,5 m e alto 9 m. I lotti TU 2, TU
3, TU 4 e TU 5 comprendono anche quattro tunnel di accesso
e di servizio (Långmobergen, Kaskela, Kuninkaanmäki
e Jokivarsi) la cui lunghezza varia tra i 200 e i 400
m. Lungo il tracciato ci sono inoltre quattro pozzi
verticali (Hakunila, Kuninkaanmäki, Myras e Leppäkorpi).
La geologia è caratterizzata dai tipici graniti
duri e gneiss finlandesi. Alcune zone deboli sono presenti
nei lotti TU 2 e TU 5. Nel contratto TU 4b, 1,3 km è
facoltativo e comprende la complessa zona debole di
Myras.
YIT sta eseguendo i lotti TU 2 e TU 5, rispettivamente
a 25 e 35 m di profondità dai tunnel di accesso
di Långmobergen e Jokivarsi, scavati a metà
del tracciato di ogni lotto per consentire l'avanzamento
su due fronti. Il lottoTU 2 comprende 2.152 m del tunnel
principale e il pozzo di Hakunila. Il lotto TU 5 include
3.572 m di galleria e i pozzi di Myras e Leppäkorpi.
YIT sta impiegando una perforatrice a quattro bracci
Atlas Copco WL4C30 , che sta ottenendo buoni risultati,
nel lotto TU 5 e una perforatrice Atlas Copco XL3 C
a tre bracci nel lotto TU 2. Sul fronte, la WL4C30 equipaggiata
con martelli super-veloci COP 3038 può perforare
i 65 m2 di sezione della galleria (125 fori) a una velocità
superiore del 40% rispetto alla perforatrice XL3C munita
di martelli COP 1838HF. La WL4C30 è la più
recente e potente perforatrice per tunnelling della
gamma Atlas Copco. Il jumbo, completamente automatizzato,
ha permesso un salto in avanti in termini di produttività
e di contenimento dei costi, avendo quasi raddoppiato
la capacità di perforazione rispetto alla WL3
C equipaggiata con i martelli COP 1838ME. Nonostante
l'incremento di velocità, il livello di usura
delle punte in acciaio è praticamente identico,
garantendo una lunga durata ai perforatori e bassi costi
di produzione. La perforatrice WL4C30 è semplice
da gestire poiché un unico tecnico può
supervisionare contemporaneamente i quattro bracci.
Collegarsi a www.atlascopco.com
e www.boomer-rig.com
In questa tipologia di granito è generalmente
possibile realizzare in un secondo tempo le opere di
sostegno della roccia (ancoraggi e shotcreting). Nelle
zone deboli i sostegni devono comunque essere approntati
prima del successivo avanzamento. Il sostegno è
di norma effettuato tramite ancoraggi (diametro 25 mm,
lunghezza tra i 3 e i 5 m) con iniezioni cementizie.
Qualora fosse necessario l'ancoraggio come sostegno
primario propedeutico all'avanzamento, si utilizzano
bulloni CT (lunghezza 3-5 m) della Orsta Staalindustri.
Lo spessore del cemento a spruzzo fibro-rinforzato in
genere oscilla tra i 50 e i 100 mm. YIT utilizza una
Cat 980 F per liberare il fronte nel lotto TU 2 e una
Cat 980G nel lotto TU 5. I caricatori sono equipaggiati
con benne a ribaltamento laterale. Per trasportare lo
smarino si utilizzano normali bilici a 4 o 5 assi. La
caduta dell'ultimo diaframma è attesa per l'estate
o l'autunno 2006, in funzione della qualità di
roccia incontrata. Lo stato d'avanzamento attuale è
di 700 m per il lotto TU 2 e di 600 m per il TU 5. Collegarsi
a www.yit.fi,
www.ct-bolt.com
e www.cat.com
Il lotto TU 4, realizzato
da Kalliorakennus, è scavato ad una profondità
di 60 m dal tunnel di accesso Kuninkaanmäki (20x20x10
m) e comprende una sezione di galleria lunga 2.080 m
(TU 4a e gli 1,3 km opzionali di TU 4b). Kalliorakennus
utilizza un'Axera T11 e una T316 Super Para, entrambi
jumbo a tre bracci della Tamrock. La maggior parte dell'esplosivo
è fornito da Forcit. Le tipologie di esplosivo
sono: Kemix A, Aniitti e pipecharges. Sinora sono stati
scavati circa 450 m con volate di 4 o 5 m (3 m nelle
rocce scadenti). Il granito, solido e con alcune fratture,
ha raramente richiesto il ricorso ad ancoraggi CT, e
sono state necessarie centine in acciaio e casseforme
in calcestruzzo nella sola zona debole di Myras (lotto
opzionale TU 4), dove la lunghezza della struttura in
calcestruzzo sarà di circa 200 m. Per liberare
il fronte, si utilizzano un caricatore Cat 980G e diversi
autocarri a cassone ribaltabile (Volvo, MB e Scania).
Collegarsi a www.kalliorakennus.com,
www.tamrock.com
e www.forcit.fi
I lavori per il lotto TU 3 sono stati avviati da due
fronti a una profondità di 60 m dal tunnel di
accesso Kaskela (325 m) dalla Lemcon Infra, appartenente
al Lemminkainen Group. Il Lotto comprende 4.111 m di
tunnel principale e il pozzo di ventilazione Kuninkaanmäki
(4,3 m x 6,9 m x 65 m di profondità). Il fondo
del pozzo è situato a 12 m sotto il livello del
mare. La sezione di scavo del tunnel nel lotto TU 3
è di 58 m2. Il lotto TU 6 comprende 1.625 m di
galleria principale, e si lavora dal solo fronte del
portale settentrionale, a Savio: i primi 370 m hanno
una sezione trasversale di 70 m2 mentre la parte rimanente
di tunnel ha una sezione di 60 m2. Questo tunnel è
realizzato utilizzando 'Irene', un Jumbo Axera T11 Data
della Tamrock a tre bracci, mentre il tratto di galleria
del lotto TU 3 è scavato con il metodo drill
& blast utilizzando 'Marja', un Jumbo Axera T12
Data 415 della Tamrock, dotato di quattro bracci e 'Riitta',
una Maximatic 205-121 della Tamrock, a due bracci. Forcit
è il fornitore di esplosivi. Ogni esplosione
richiede diversi tipi di esplosivo: la dinamite Fordyn
è utilizzata come carica base; F-pipecharges
sono utilizzate per esplosioni al contorno quando la
superficie rocciosa deve essere regolata il più
possibile; l'anolite è utilizzata come carica
di colonna; Kemix A è un'emulsione esplosiva,
che viene impiegata per le cariche di base e di colonna;
e la Nobel Prime utilizzata come carica iniziale per
l'accensione del Kemix.
Ci sono due fronti al TU 3. Ad oggi, sono stati scavati
120 m sul fronte verso nord e 100 m sul fronte verso
sud. L'avanzamento al TU 6 è di circa 315 m.
La geologia della zona rende il progetto molto impegnativo.
La roccia è tenera e fessurata in diversi punti,
e richiede impreviste iniezioni preliminari di cemento,
ancoraggi e shotcreting. Il tunnel è rinforzato
da bulloni di acciaio galvanizzato di diversi diametri
e lunghezze. Si prevede una bullonatura sistematica
della galleria. Quando è necessaria la bullonatura
per motivi di sicurezza, si utilizzano bulloni CT lunghi
3 m. I primi strati di gunite saranno fibrorinforzati
mentre lo strato di rivestimento sarà senza fibre.
Il subappaltatore per lo smarino sta utilizzando due
caricatori gommati Cat (980G e 980C). Il materiale di
scavo è trasportato al porto di Vuosaari da bilici
a 5 assi (Volvo, Sisu e Scania). Il lotto TU 3 comprende
inoltre una caverna (larga 16 m, lunga 24 m e alta 5
m) al termine del tunnel di accesso, per il pompaggio
della acque di drenaggio. Il termine di entrambi i lotti
è previsto per la 41° settimana del 2006.
Collegarsi a www.lemcon.fi
La realizzazione del tunnel ferroviario di Savio comporta lo scavo di circa un milione di metri cubi di roccia, che saranno trasportati a Vuosaari e utilizzati per costruire strutture portuali. L'impatto ambientale della galleria è attentamente monitorato; prima dell'inizio degli scavi sono stati effettuati degli studi e trovate delle soluzioni strutturali affinché il progetto non recasse danni agli edifici, alle sorgenti e alla natura. Durante l'intera durata del progetto, le zone residenziali e i livelli delle sorgenti d'acqua saranno monitorati e saranno misurati il rumore e le vibrazioni come necessario. Il costo totale ammonta a 100 milioni di Euro (65 milioni di Euro per lo scavo, 25 milioni di Euro per le sovrastrutture e 10 milioni di Euro per i sistemi operativi). Cliccare su fi/18. Collegarsi a www.vuosaarensatama.fi/en/index.html 27/05.
La perforatrice a quattro bracci
Atlas Copco WL4C30 nel tunnel ferroviario di Savio,
vicino a Helsinki.
La Axera T11 (jumbo a tre bracci
della Sandvik Tamrock) al lavoro nel lotto TU 4 del
tunnel ferroviario di Savio.
‘Irene’, la Axera T11 Tamrock della
Lemcon durante le perforazioni del lotto TU3.
Abbattimento
dell' Ultimo Diaframma della Galleria Pianoro sull'AV
Bologna-Firenze
Il giorno 15 Giugno 2005, alla progressiva chilometrica
7+372, ad una distanza di 2.266 m dall'imbocco nord,
è stato abbattuto l'ultimo diaframma roccioso
della galleria Pianoro. Lunga complessivamente 10.710
m, essa costituisce l'imbocco emiliano della nuova linea
AV appenninica fra Bologna e Firenze, commissionato
da RFI-TAV al consorzio CAVET (Consorzio Alta Velocità
Emilia-Toscana) con FIAT come General Contractor, per
diminuire i tempi di percorrenza e incrementare il volume
di passeggeri e merci trasportati su rotaia lungo la
direttrice nord-sud. Le altre imprese del consorzio
sono CRPL (Consorzio Ravennate di Produzione e Lavoro),
Maire Engineering, Impregilo e CMC. Il consorzio CAVET
ha subappaltato i lavori della galleria Pianoro all'ATI
SECO-DGC-CO.E.STRA per 25 milioni di Euro. Si tratta
di una galleria ferroviaria a doppio binario, la cui
sezione di scavo complessiva è pari a circa 150
m2. Collegarsi a www.impregilo.it.
Il progetto della galleria, come per tutte le opere
in sotterraneo dell'Alta Velocità/Capacità
ferroviaria nella tratta Bologna-Firenze, si è
basato sull'Analisi delle DEformazioni COntrollate nelle
Rocce e nei Suoli (A.DE.CO RS) ed è stato affidato
alla Rocksoil S.p.A. di Milano. Collegarsi a www.rocksoil.com.
Strettamente collegate alla galleria Pianoro sono state
realizzate, o sono in corso di realizzazione, nell'ambito
dei lavori per la nuova tratta AV/AC Bologna-Firenze,
altre importanti e impegnative opere in sotterraneo.
La galleria Pianoro è stata scavata, oltre che
dai portali nord e sud, anche da ulteriori quattro fronti
situati nelle due finestre di accesso intermedie. Queste
ultime, caratterizzate da una sezione di scavo pari
a circa 80 m2 e lunghe rispettivamente 207 e 297 m,
saranno completamente rivestite e utilizzate come accessi
di servizio e vie di fuga in caso di emergenza durante
la fase di esercizio ferroviario. Inoltre, sui lati
destro e sinistro, con tracciati all'incirca paralleli,
si sviluppano le due gallerie di interconnessione. Si
tratta di tunnel a singolo binario con sezione di scavo
pari a circa 90 m2 che, una volta terminati, avranno
una lunghezza rispettivamente di 4.505 m (interconnessione
binario dispari) e 4.585 m (interconnessione binario
pari). Lo scavo di ciascuna galleria di interconnessione
procede attualmente su tre fronti.
Per la corretta ventilazione dei fronti di scavo in
avanzamento dagli accessi intermedi si è resa
necessaria la costruzione di un pozzo di ventilazione
provvisorio (diametro di 4,09 m, lunghezza di 37,05
m) collegato alla galleria Pianoro e realizzato mediante
raise borer. Infine, per il ricongiungimento delle gallerie
di interconnessione alla galleria Pianoro sono stati
progettati e sono attualmente in corso di realizzazione,
due cameroni, con sezione di scavo allargata rispetto
a quella del tunnel principale.
Lo scavo della galleria di Pianoro è avvenuto
da sei fronti che, per circa 15 mesi, sono stati contemporaneamente
attivi. Dal punto di vista geologico, la galleria Pianoro
attraversa formazioni appartenenti alle successioni
epiligure, emiliana e ligure. In particolare, dall'imbocco
nord vengono attraversate nell'ordine: le marne in facies
di Schlier, costituite da marne e marne siltose grigio
avana; il Complesso Caotico, costituito da argilliti
a struttura scagliosa con frequenti blocchi calcarei
e arenacei e lenti di brecce in matrice argillosa; il
Pliocene intrappenninico inferiore, costituito da marne
siltose e limi sabbiosi con struttura omogenea, massiva,
localmente stratificati o laminati, a grado di cementazione
variabile; e il Pliocene intrappenninico superiore,
costituito da limi con sabbie debolmente cementate e
sabbie debolmente cementate alternate a livelli arenacei,
con assetto strutturale stratificato ma non sempre distinguibile.
Su tutti i 6 fronti è stata applicata la medesima
metodologia di avanzamento: preconsolidamento del fronte
mediante inserimento di elementi strutturali in vetroresina
cementati; scavo mediante escavatore dotato di martello
demolitore idraulico; smarino mediante pala gommata
o escavatore con benna e dumper; rivestimento di prima
fase, costituito da centine metalliche e spritz beton
armato con rete elettrosaldata.
Date le caratteristiche generalmente mediocri dei materiali
attraversati, nella maggioranza dei casi si è
dovuto procedere al preconsolidamento del fronte di
scavo. A tale fine sono stati utilizzati elementi strutturali
in vetroresina a tre piatti 40 x 6 mm caratterizzati
da una resistenza a trazione complessiva di circa 70
x 103 kg. Per la posa in opera di tali elementi è
stata utilizzata una perforatrice a due bracci Soilmec
modello SM605 DT, attrezzata per fori di diametro 102
mm e lunghezza 24 m. Una volta inseriti nei fori, i
VTR sono stati cementati mediante l'iniezione di una
malta appositamente qualificata attraverso il tubo di
iniezione in PVC. Collegarsi a www.soilmec.it
Per lo scavo sono stati utilizzati due escavatori cingolati
di produzione FIAT-Hitachi, modello FH450, di cui uno
operativo e l'altro in stand-by in caso di guasti sul
primo. Ciascun escavatore era dotato di martello demolitore
di produzione Rammit, modello Rammer G100 City. Solo
per il sottoattraversamento di un'area densamente abitata
e in presenza di ridotte coperture, è stata adottata
una fresa ad attacco puntuale di produzione Wirth, modello
Paurat T3.20. L'utilizzo di questo mezzo, dettato dall'esigenza
di ridurre al minimo il disturbo agli abitanti limitando
le vibrazioni e i rumori indotti, ha comportato, date
le sue dimensioni, insufficienti a coprire con la testa
fresante l'intera sezione di scavo, l'avanzamento con
sezione parzializzata: allo scavo di calotta seguiva
lo scavo dello strozzo. Collegarsi a www.fiatkobelco.com,
www.rammit.com
e www.wirth-europe.de/roadheaders/paurat.htm
Per il trasporto del materiale di scavo sono stati utilizzati
mediamente quattro dumper fra quelli disponibili in
cantiere (otto dumper di fabbricazione Astra, modelli
HD6, HD7, RD25A), caricati tramite una pala gommata
di produzione FIAT-Hitachi modello FR220. Le operazioni
di smarino sono state effettuate contemporaneamente
a quelle di scavo solo in particolari condizioni, in
quanto la relativa vicinanza del rivestimento definitivo
di arco rovescio e murette ha impedito l'affiancamento
della pala caricatrice all'escavatore. Per lo smarino
dell'arco rovescio è stato utilizzato un escavatore
cingolato di produzione FIAT-Hitachi modello EX255 ELT.3,
dotato di benna. Collegarsi a www.astraspa.it
Il prerivestimento, o rivestimento di prima fase, del
cavo è stato realizzato con centine metalliche
di profilo e interasse variabili, da 2IPN180 con interasse
1,4 m, nei casi di materiali con caratteristiche geomeccaniche
buone, fino a centine HEB240 con interasse 0,80 m nei
casi di materiali con caratteristiche scadenti. La continuità
del prerivestimento fra una centina e l'altra è
stata ottenuta vincolando l'un l'altro i profili metallici
con catene di unione di 24 mm e riempiendo l'interasse
scoperto con uno strato di spritz beton armato con rete
elettrosaldata. Per la posa in opera delle centine metalliche
è stato utilizzato un posacentine di produzione
Cavattoni, modello CAV3A, mentre per la posa in opera
dello spritz beton è stata utilizzata una pompa
autocarrata di produzione CIFA modello PAS 307 D/E6.
Collegarsi a www.cifa.com
I lavori della galleria di Pianoro sono iniziati nel
Luglio 1998. L'impiego di uno staff tecnico caratterizzato
da un alto grado di competenza professionale e l'applicazione
di consolidamenti continui del fronte di scavo ha permesso
di mantenere un ritmo di avanzamento medio pari a circa
1,5 m di galleria finita al giorno, con punte superiori
ai 2 m. Il materiale scavato ammonta a 1.600.000 m³.
Sono stato impiegati 280.000 m³ di spritz beton,
23.560.000 kg di centine metalliche, 485.000 m³
di calcestruzzo e 3.650.000 kg di acciaio per calcestruzzo.
La nuova linea AV Bologna-Firenze ha uno sviluppo complessivo
di 78,5 km, di cui 73,2 km (93.4%) in galleria (esclusi
i nodi ferroviari di Bologna e Firenze). Il rimanente
6,60 % si articola su ponti e viadotti (1.110 m) o in
rilevato (4.056 m). All'inizio di Giugno 2005, l'avanzamento
complessivo dei lavori ha raggiunto circa l' 80%, pari
a 2.805 milioni di Euro. Lo scavo delle gallerie di
linea è al 98% corrispondente a circa 69 km di
scavo. La realizzazione presenta notevoli difficoltà
per l'attraversamento di litotipi geologicamente complessi
e per le caratteristiche morfologiche del territorio
appenninico. Nei ventidue cantieri aperti lavorano circa
1.830 persone. I lavori, affidati a CAVET, sono iniziati
nel Giugno 1996. Da Nord a Sud, le gallerie della linea
sono nove: Pianoro (10.841 m), Sadurano (3.855 m), Monte
Bibele (9.243 m), Raticosa (10.450 m), ove la linea
raggiunge la massima quota di 413 m sul livello del
mare, Scheggianico (3.558 m), Firenzuola (15.285 m),
traforata nel Dicembre scorso (consultare E-News
Weekly 8/2005), Borgo Rinzelli (717 m), Morticine
(654 m) e Vaglia (che con i suoi 18,6 km sarà
la più lunga interamente in territorio italiano).
Una volta completati i lavori, si potrà viaggiare
in treno da Roma a Milano in meno di 3 ore.
A Bologna, il tratto di penetrazione urbana della nuova
linea misura 17,8 km, di cui oltre la metà in
galleria. Il progetto prevede la realizzazione di una
nuova stazione sotterranea nell'area della stazione
centrale. All'interno del nodo sono previste due interconnessioni:
una con la linea Padova-Venezia e una con la linea per
Verona. Sono in corso i lavori per la galleria sotterranea
da San Ruffillo alla stazione centrale, per la galleria
dalla stazione centrale al deposito locomotive, per
le sottostazioni elettriche di Beverara e di San Ruffillo
e per la stazione AV in sotterraneo. A Firenze, il tratto
urbano della nuova linea si sviluppa per 9 km (di cui
7 km in sotterraneo) fino alla stazione di Campo di
Marte e sarà accessibile dalla nuova stazione,
anch'essa sotterranea, che sorgerà in zona Belfiore.
Cliccare it/22.
Collegarsi a www.tav.it
27/05.
Zitron
attiva un nuovo banco di prova per le ventole
Il banco di prova della Zitron è il più
grande nel mondo di questo tipo. E' stato realizzato
in base alla normativa AMCA 210-99 (Association for
Air Movement and Conditioning) ed è in grado
di riprodurre qualsiasi situazione di una vera galleria
per testare tutti i tipi di ventilatori assiali. E'
una struttura in calcestruzzo lunga 98 m con una parete
spessa 600 mm e un volume complessivo di 5.145 m3. Il
banco di prova consente di testare ventilatori assiali
fino a 4 m di larghezza e 1.600 kW di potenza. L'azionamento
e lo spegnimento del banco di prova avviene tramite
bracci idraulici telecomandati che attivano una saracinesca
di 8 m x 4 m. Trenta ugelli dal diametro di 400 mm misurano
il flusso, con 16 rilevamenti su ogni lato della pressione
statica per misurare la pressione differenziale. Sette
strati di stabilizzazione del flusso con maglie differenti
permettono di raggiungere un flusso stabile. Sono anche
presenti sette camere di taratura con fori di ventilazione
di circa 52,5 m2: una di queste è munita con
nove regolatori della pressione totale distribuiti uniformemente
all'imbocco della ventola. Il ventilatore ausiliario
posizionato all'altro estremo della galleria, proprio
davanti ai silenziatori, ha un diametro di 2.400 mm,
una potenza di 250 kW, ed è reversibile al 100%.
Questa stanza è dotata di un accesso per l'inserimento
del ventilatore e per la manutenzione. Pannelli fonoassorbenti
su entrambi i lati del tunnel, permettono di mantenere
il rumore a 55 decibel.
All'interno di questo tunnel di prova possono essere
effettuati test su tutte le tipologie di ventilatori
assiali. Il test permette un'analisi completa di flusso,
pressione, potenza, corrente e voltaggio assorbito dal
motore; vibrazioni sotto un carico reale; area di stallo;
rendimento in qualsiasi fase operativa; varie temperature;
misura della rumorosità della ventola durante
il funzionamento in ottemperanza alla normativa ISO
13347.
I test possono essere supervisionati dai clienti sul
posto o in tempo reale attraverso delle videocamere
posizionate nel tunnel, che trasmettono i risultati
via internet.
Dall'altro capo del tunnel, equipaggiamenti supplementari
rendono possibile realizzare test con capacità
molto superiori a quelli raggiunti finora in altri banchi
di prova. Il variatore della ventola di prova ha una
potenza di 1.600 kW e 690 V (50-60 Hz), con filtri sinusoidali
e filtri du/dt. Il variatore della ventola supplementare
ha una potenza di 250 kW che può essere fornita
o assorbita, con un voltaggio di uscita compreso tra
i 380 V e i 690 V e filtro du/dt. Entrambi i trasformatori
hanno una potenza di 1.600 kVA, una tensione in uscita
compresa tra i 1.000 V e i 6.600 V e una frequenza operativa
tra i 5 Hz e i 60 Hz. La sala è dotata di strumenti
di misurazione con trasmettitori di pressione totale
e differenziale, sensori di vibrazione e di temperatura
e rilevatori di stallo. Nella sala controllo, la prova
è eseguita in modo completamente automatizzato,
dall'inizio alla fine. Tutte queste attrezzature consentono
una precisione di misurazione pari al 99%. Collegarsi
a www.zitron.com.
26/05.
Una
TBM a doppia fresa della Robbins trafora una galleria
mineraria in Italia
Una TBM della Robbins, a doppia fresa e lunga 150 m,
il 31 Maggio 2005 ha abbattuto l'ultimo diaframma di
roccia del tunnel che unisce le cave di materie prime
con il cementificio Nuova Calusco di Italcementi a Calusco
d'Adda, in provincia di Bergamo. La galleria fa parte
degli interventi di modernizzazione del cementificio
di Calusco (150 Milioni di Euro), iniziati ad Aprile
2001 e relativi alla rilocalizzazione delle strutture
e alla sostituzione di quattro vecchi forni con uno
nuovo.
L'utilizzo delle più moderne tecnologie, nella
costruzione della Nuova Calusco, ha permesso a Italcementi
di abbassare le emissioni tra il 50% e il 90% rispetto
agli standard.
Il tunnel collega la cava di calcare di Colle Pedrino,
situata nel comune di Palazzago, e la cava di marna
di Monte Giglio (Calusco) con il nuovo impianto, che
era stato inaugurato nell'Aprile 2004. Il tunnel è
lungo 9,6 km, ha un diametro interno di 4,3 m ed è
rivestito da 26.400 conci prefabbricati. Consente operazioni
di trasporto completamente automatizzate. In totale
sono stati scavati 180.000 m3 di materiale, e il massimo
avanzamento della TBM è stato di 39 m al giorno.
All'interno del tunnel, un nastro trasportatore che
si muove alla velocità di 2,5 m/secondo (9 km/h)
sarà in grado di trasportare 600 t all'ora di
materiale. Questo tunnel porterà degli evidenti
benefici al traffico locale, eliminando approssimativamente
10.000 camion all'anno dalla strada che collega Pontida
a Calusco e la funicolare. La galleria è stata
realizzata dal Consorzio Monte Giglio, composto da SELI,
Strabag e Del Favero. I lavori sono iniziati a Luglio
2001 e sono durati 46 mesi. Leggere E-News Weekly 9/2003.
Collegarsi a www.italcementigroup.com/newsite/Italian_version/notizia_tunnelCalusco.htm,
www.robbinstbm.com,
www.selitunnel.com/TBM/TBMROBBINS1661-283.htm
per vedere i dettagli della TBM e a www.rbl-france.com
25/05.
E'
terminato la scavo del secondo tunnel di Guadarrama
Il Ministero delle Infrastrutture ha terminato il 1
Giugno 2005 la realizzazione, nella Sierra de Guadarrama,
della seconda canna del tunnel omonimo sulla linea ferroviaria
AVE Madrid-Segovia-Valladolid, che ha richiesto tre
anni di lavoro. Il tunnel occidentale appena terminato
(Lotto n.2), è lungo 28.407,70 m ed è
stato realizzato da OHL, Sacyr, Comsa e Hochtief con
una TBM Herrenknech (lo scorso 5 Maggio si erano conclusi
i lavori per il tunnel orientale). La perforazione del
Lotto 2 è iniziata il 6 Gennaio 2003. In totale,
per entrambe le canne, sono stati scavati 56.826, 36
metri. La galleria di Guadarrama è il quinto
tunnel ferroviario del mondo per lunghezza. Il diametro
di scavo è di 9,45 m, mentre quello interno è
di 8,5 m. Le gallerie di Guadarrama sono composte da
due canne parallele, interdistanziate in asse di 30
m, che in esercizio saranno collegate ogni 250 m attraverso
by-pass di emergenza. Cliccare su es/16.
Collegarsi a www.adif.es
e www.herrenknecht.com
25/05.
Due
TBM EPB, una Herrenknecht e una Lovat, per la metropolitana
di Istanbul
Il progetto della rete LRT (Light Railway Transportation)
Otogar-Bagcilar a Istanbul consiste in tre gallerie
a doppia canna. Il primo tunnel sarà realizzato
da Otogar a Bagcilar (3.200 m circa) per la LRT, mentre
il secondo, da Bagcilar al pozzo di Yildiztepe (1.600
m), e il terzo breve tunnel (85 m) da Bagcilar verso
Ikitelli, in futuro saranno utilizzati per la linea
metropolitana Yenikapi-Ikitelli. La lunghezza complessiva
di questi tre tunnel a doppia canna è di 2 x
4.885 m.
In una direzione sarà utilizzata una TBM EPB
della Herrenknecht, mentre in direzione opposta sarà
usata una TBM EPB RME257SE della Lovat. L'ATI Gülermak-Dogus
ha siglato l'accordo con Lovat in occasione del Congresso
mondiale sui Tunnel e della 31a Assemblea Generale ITA
tenutasi ad Istanbul il mese scorso. Il tunnel avrà
un diametro esterno di 6,3 m e interno di 5,7 m. La
macchina della Herrenknecht è nuova, mentre quella
della Lovat è già stata utilizzata nella
tratta Molino Dorino-Rho Fiera della Linea 1 della Metropolitana
Milanese. Il diametro della testa di scavo è
di 6,490 m per la TBM Herrenknecht e di 6,570 m per
quella Lovat. La potenza totale installata è
di 963 kV per la TBM Herrenknecht e di 1,692 kV per
la Lovat; la forza è di 32 kN per la Herrenknecht
e di 54 kN per la Lovat. La TBM Herrenknecht sarà
dotata di una fresa principale, 96 scraper e 40 scraper
bennati, mentre la Lovat sarà munita di una fresa
principale, 68 scraper e 42 blocchi di denti scarificatori.
Il sistema di smaltimento dello smarino prevede l'utilizzo
di locomotori e vagoncini. La geologia del suolo, in
prevalenza terreni soffici, prevede la presenza di argille,
limi e sabbia. Sotto il controllo della Lovat, la TBM
RME257SE sarà rimessa a nuovo e pronta a perforare
dal 13 Settembre 2005. La Herrenknecht sarà pronta
invece a fine Ottobre Sono in corso i lavori per il
cantiere e i progetti preliminari.
Il progetto comprende una stazione in superficie e tre
in sotterraneo, che avranno lunghezze di circa 100 m
e profondità di 25, 35 e 45 m. Le stazioni in
sotterraneo saranno costruite con il metodo "Cut&Cover".
La stazione di Bagcilar sarà realizzata su due
livelli: uno sarà utilizzata per la LRT Otogar-Bagcilar
e l'altro per la futura metropolitana Yenikapi-Ikitelli
(in progetto). Yenikapi è il principale crocevia
di tutta la rete LRT e metropolitana di Istanbul. Collegarsi
con www.herrenknecht.com,
www.lovat.com
e www.gulermak.com.tr
24/05.
Il
Vietnam inaugura il Tunnel Hai Van
Il Primo Ministro Phan Van Khai ha ufficialmente inaugurato
il 5 Giugno 2005, il tunnel Hai Van, che collega la
parte settentrionale e quella meridionale della provincia
centrale di Thua Thien Hue, tra la città di Da
Nang e l'autostrada nazionale 1A. Costruito a 1.172
m sul livello del mare, il tunnel lungo 6.274 m è
parte integrante dell'autostrada a due corsie lunga
complessivamente 12.182 m, che comprende anche otto
ponti per una lunghezza totale di 1.635 m e 4.273 m
in piano campagna. La galleria, che ha richiesto circa
cinque anni di realizzazione, comprende il tunnel principale
collegato da 15 passaggi trasversali alla parallela
galleria di emergenza, un complesso sistema di ventilazione
di 1,9 km che include tre filtri elettrostatici, sei
ventole di 2,5 m di diametro nelle camere dei filtri
elettrostatici, due ventole supplementari di 3 m di
diametro e due pannelli di ventole dal diametro di 3
m per i gas di scarico e attrezzature ausiliarie nell'edificio
di aerazione, trentadue jet fans di 1,530 m di diametro
nella galleria principale e un sistema di controllo
della ventilazione (5 rilevatori di visibilità,
2 di anidride carbonica, 5 anemometri e due rilevatori
di traffico) e un edificio di ventilazione collegato
grazie ad un pozzo inclinato. Queste attrezzature sono
state commissionate, fornite e installate dalla Matsushita
Electric Industrial Co. e Itochu. Leggere E-News Weekly
20/2003
e 4/2002.
Collegarsi a www.itochu.co.jp/main/index_e.html
I lavori sono iniziati il 1° Ottobre 2000, utilizzando
il metodo NATM su entrambi i lati. Dal portale Nord
hanno lavorato Hazama e CIENCO 6, mentre sulla sezione
Sud, Song Da e Dong Ah, sotto la supervisione di Nippon
Koei, Louis Berger e di TEDI (Vietnam). Consultare E-News
Weekly 30/2002.
Collegarsi a www.n-koei.co.jp/english
e www.louisberger.com
La galleria consentirà di migliorare le condizioni
di traffico, evitando il pericoloso Passo Hai Van e
accorciando il percorso da 22 km a 12 km grazie ad una
efficiente e competitiva infrastruttura. Circa 2.500
auto utilizzano il passo quotidianamente, e ci si aspetta
che la galleria arrivi a smaltire, nel 2007, 7.000/8.000
auto al giorno. La galleria spianerà la strada
verso il Greater Mekong Subregion (GMS), un asse stradale
che scorre dal Vietnam centrale attraverso il Laos centrale,
verso la Tailandia nord-orientale e favorirà
l'incremento del commercio e del turismo lungo la superstrada
trans-Asiatica. La Japan Bank of International Cooperation
(JBIC) ha iniziato a finanziare il progetto del tunnel
nel 1997, con un supporto che ha raggiunto i 175,4 Milioni
di Dollari USA. Cliccare su vn/11.
Collegarsi a http://haivan.cup.com/home.html
24/05.
Leaders Vietnamiti e Giapponesi posano per una fotografia
durante la cerimonia di apertura del tunnel Hai Van
Mega
TBM per la M-30 di Madrid
Lunedì 6 Giugno, negli stabilimenti
della Herrenknecht a Schwanau, nella Germania meridionale,
è stata celebrata la consegna della TBM più
grande del mondo. La delegazione del cliente era guidata
dal Dr. Manuel Arnaiz Ronda, Direttore Generale delle
Infrastrutture di Madrid Calle 30 e attuale Presidente
della AETOS (Asociación Española de Túneles
y Obras Subterráneas), che era accompagnato dal
top management dell'ATI contraente Necso / Ferrovial
Agroman, che utilizzerà l'EPB dal diametro di
15,2 m, la più grande al mondo di questo tipo,
per realizzare la galleria nord (la carreggiata sinistra),
lunga 3,65 km e con un diametro interno 13,45 m, della
circonvallazione sud della M-30 di Madrid (valore di
331 milioni di Euro), la più grande superstrada
in progetto a livello mondiale.
Da un fossato lungo 100 m, largo 60 m e profondo 35
m, la TBM inizierà la perforazione che la porterà
dal Paseo de Santa Maria de la Cabeza sino alla A-3,
passando sotto il ponte Vallecas. La copertura rocciosa
lungo il tracciato del tunnel arriva fino a 75 m, e
sono previste pressioni fino a 6 bar. La galleria, quando
sarà aperta nel 2008, permetterà di decongestionare
sensibilmente il traffico nel centro di Madrid e sulla
tangenziale M-30.
La TBM S-300 della Herrenknecht è dotata di una
testa fresante centrale dal diametro di 7 m, che può
ruotare in modo indipendente rispetto alla testa fresante
esterna dal diametro di 15,2 m, permettendo così
di esercitare progressivamente al suolo un'enorme coppia
pari a 125.268 kNm. Sarebbe sufficiente per sollevare
un Boeing 747 a pieno carico, dal peso di 410 t, con
un braccio lungo 30 m. La testa fresante centrale esercita
una coppia massima di 10.940 kNm. Questa macchina gigantesca
è dotata della più alta coppia mai installata
su di una TBM. Entrambe le teste fresanti possono ruotare
in maniera indipendente in senso orario o antiorario.
La potenza installata totale del motore principale della
fresa esterna è di 12.000 kW (2.000 kW per la
fresa centrale). La velocità massima di rotazione
è di 2 giri/minuto per la fresa esterna (3 giri/minuto
per quella interna). La massima forza di spinta è
di 315.880 kN a 400 bar. La testa fresante esterna è
equipaggiata con 288 punte, 40 doppi dischi e 2 overcutter,
quella interna con 84 punte e 16 doppi dischi. Il gigante
del tunnelling pesa 4.364 t. Per uno scavo controllato
del terreno e per assicurare la stabilità del
fronte, tre trasportatori a coclea sono stati integrati
allo scudo. Due larghe coclee rimuoveranno il materiale
di sterro della zona esterna verso un nastro trasportatore
sulla parte posteriore, mentre una terza coclea, più
piccola, evacuerà lo smarino della fresa centrale.
Lo smaltimento del materiale di sterro, con coclea e
nastro trasportatore, e l'erezione dei segmenti saranno
le chiavi per poter avanzare rapidamente nelle argille
marnose, nel penuela del Terziario di Madrid e nel gesso
che ci si aspetta di incontrare lungo il tracciato.
Ogni anello di calcestruzzo, largo 2 m, sarà
composto da 9 conci più la chiave di volta. Attualmente
la macchina è disassemblata per il trasporto.
E' previsto che la straordinaria TBM giunga a Madrid
entro poche settimane. Al porto di Kehl, in Germania,
due navi cargo attendono di caricare i pezzi e le componenti
della TBM, per trasportarli in Spagna. Un cargo si dirigerà
verso Alicante sulla Costa Blanca e l'altro verso Bilbao
nel Golfo di Biscaglia. La gestione logistica per il
successivo trasporto su strada delle parti della macchina
sino a Madrid è assai complessa. L'assemblaggio
dovrebbe iniziare in cantiere il 1° Agosto 2005,
nel foro di entrata nel centro di Madrid. Le operazioni
di scavo dovrebbero iniziare a Ottobre 2005. Collegarsi
con www.herrenknecht.com
e con l'archivio di tunnelbuilder es/104.
23/05.
Consegna negli stabilimenti della Herrenknecht della
TBM S-300 per il progetto della M-30 di Madrid.
Incendio
nel Frejus, muoiono due persone
Due persone sono rimaste uccise sabato
4 Giugno 2005, quando un autotreno trasportante pneumatici
ha improvvisamente preso fuoco all'interno del Traforo
del Frejus (12.895 m) per un guasto al motore. Secondo
le autorità francesi, il traforo è stato
chiuso al traffico alle 18.45, e rimarrà intransitabile
a tempo indeterminato (si parla di almeno 2-3 mesi),
interrompendo uno dei principali assi di collegamento
transalpini tra la Francia e l'Italia. L'autotreno proveniva
dalla Francia, e si è arrestato dopo aver percorso
circa 5 km nel traforo. Un denso fumo si è subito
formato, e sospinto dal vento, si è diretto verso
l'imbocco italiano. Il tunnel si è subito presentato
come un gigantesco camino (è largo 9 m), invaso
da fumi ad altissime temperature. Un secondo mezzo pesante,
trasportante mozzarelle e distante 100 m, un terzo trasportante
rottami 100 m più lontano, han preso successivamente
fuoco, e i gas bollenti hanno poi incendiato un quarto
autotreno, trasportante collanti tossici, situato a
450 m di distanza. Gli interventi sono stati tempestivi,
ma tre veicoli dei Vigili del Fuoco italiani (che agivano
col vento sfavorevole) sono stati distrutti dalle fiamme.
I colleghi francesi hanno estinto gli incendi uno dopo
l'altro, riuscendo anche a domare l'incendio della cabina
del mezzo trasportante i collanti, prima che le fiamme
si estendessero al carico tossico. La SITAF ha comunicato
che le telecamere di sorveglianza hanno ripreso il mezzo
pesante prendere fuoco dopo una fuga di gasolio, probabilmente
dovuta alla rottura del turbocompressore. Il traforo
è gestito dalla SITAF in Italia, e dalla SFTRF
sul lato francese. Collegarsi a www.sitaf.it
e www.tunneldufrejus.com
Sono stati mobilitati 180 vigili del fuoco con 40 veicoli.
Costoro hanno dovuto affrontare temperature fino a 600
°, e hanno impiegato sei ore per avere ragione delle
fiamme. Il corpo della prima vittima è stato
trovato in uno dei rifugi dopo esser stato localizzato
da una telecamera di sorveglianza. La seconda vittima
è stata in seguito ritrovata in prossimità
del rifugio successivo, in direzione della Francia.
Le due vittime, Martin Vican e Pavol Blanarovic, sono
Slovacchi. Guidavano l'autotreno che trasportava rottami.
Ventuno persone, inclusi dieci Vigili del fuoco, sono
state curate per l'intossicazione da fumo.
Il neo-eletto Ministro dei Trasporti francese, Dominique
Perben, ha percorso la galleria nella mattinata di domenica
prima di incontrarsi con la sua controparte italiana,
Pietro Lunardi, sul lato italiano. Dopo aver reso omaggio
alle vittime e aver elogiato l'efficienza dei soccorsi,
Perben ha chiarito che senza gli "importanti"
rafforzamenti della sicurezza nel tunnel del Frejus,
conseguenti all'incidente del Monte Bianco, il pedaggio
di vittime avrebbe potuto essere molto maggiore. "Fortunatamente",
queste misure sono state adottate, ha insistito il Ministro,
ricordando i 56 milioni di Euro che sono stati investiti
per migliorare i congegni di allarme e i rifugi di sicurezza.
Cliccare fr/47.
Lunardi ha anche elogiato il lavoro delle squadre d'emergenza,
affermando che il coordinamento tra i pompieri italiani
e francesi è stato "grande", e che
"questo incidente servirà a migliorare il
livello di sicurezza". Ha aggiunto che la sicurezza
era già stata incrementata dopo l'incendio nel
tunnel del Monte Bianco, ma "che può essere
ulteriormente aumentata".
Il traforo del Frejus collega Modane, in Francia, a
Bardonecchia, sul versante italiano, ed è il
principale collegamento tra Torino e Lione. E' situato
in prossimità delle località che ospiteranno
i Giochi Olimpici invernali del 2006. Il tunnel è
stato inaugurato nel 1980, e dopo un quarto di secolo
riesce a malapena a supportare gli aumentati flussi
del traffico transalpino: si calcola che ogni anno transitino
circa due milioni di veicoli. Il Ministro italiano delle
Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, e la
sua controparte francese, all'epoca Gilles de Robien,
si sono incontrati lo scorso Aprile per discutere il
progetto per la realizzazione di un secondo tunnel parallelo
all'esistente con una galleria di servizio tra i due
di sezione minore per favorire l'evacuazione in caso
d'incendio. La tragedia giunge a sei anni di distanza
da quella del Monte Bianco (circa 100 km più
a nord), in cui persero la vita 39 persone. Per il 27
luglio è attesa la sentenza del processo per
il rogo del 1999 nel Monte Bianco. Consultare E-News
Weekly 18/2005. L'incendio del Frejus ha rinnovato
le controversie sulla sicurezza dei trafori, e sull'urgente
necessità di trovare alternative all'elevato
transito di mezzi pesanti attraverso le Alpi. Attualmente,
l'80% del traffico merci tra Francia e Italia avviene
su gomma. Il progetto per la linea ferroviaria AV/AC
tra Torino e Lione, che comprende un traforo di base
di 52 km, dovrebbe essere velocizzato. 23/05.
Il pannello a messaggio
variabile posto sul portale italiano, nei
pressi di Bardonecchia, comunica la chiusura del traforo.
EuroTAP
per valutare 150 tunnel stradali in Europa
Fin dal 1999, EuroTest, la struttura degli automobile
club europei dedicata ai test, monitorizza il livello
di sicurezza delle gallerie stradali nel Continente.
Nelle sette edizioni precedenti, EuroTest ha analizzato
un totale di 200 gallerie europee, di cui circa un terzo
è risultato con un livello di sicurezza troppo
basso. Molti di questi tunnel sono stati migliorati.
Lo scorso Gennaio, nel corso di un simposio organizzato
dall'ADAC (Automobile Club tedesco) e dall'ÖAMTC
(Automobile e Touring Club austriaco), è stato
presentato a Monaco di Baviera "EuroTAP" (European
Tunnel Assessment Programme) che sostituirà EuroTest.
Il programma da 4,2 milioni di Euro è parzialmente
finanziato (nella misura di 1,5 milioni) dalla Commissione
Europea, ed è sostenuto da dodici automobile
club di dieci Nazioni europee. Nell'ambito di un ampio
programma di test, saranno valutate le condizioni di
sicurezza di 150 tunnel europei entro il 2007, con l'obiettivo
di verificare l'adeguamento alle Direttive UE sulle
gallerie stradali. Collegarsi a www.eurotestmobility.com/eurotappub.php.
I risultati di EuroTAP per i primi 50 tunnel analizzati
quest'anno, sono stati pubblicati a fine Aprile e ufficialmente
presentati nel corso della 3a Conferenza Internazionale
sul Traffico e la Sicurezza nei Tunnel Stradali, tenutasi
ad Amburgo dal 18 al 20 Maggio. I test in ogni galleria
sono stati effettuati da tecnici indipendenti appartenenti
alla società tedesca Deutsche Montan Technologie
(DMT), che hanno visitato le gallerie lo scorso mese
di Febbraio verificando 274 voci. I risultati saranno
consegnati ai concessionari e alle amministrazioni responsabili,
affinché possano correggere le carenze evidenziate,
qualora lo ritengano opportuno. Collegarsi a www.dmt.de.
I principali elementi di sicurezza analizzati sono il
divieto di transito ai mezzi pesanti o trasportanti
merci pericolose, il controllo del traffico, la semaforizzazione
e le barriere agli imbocchi, il controllo e la supervisione
automatica della ventilazione, la videosorveglianza,
le corsie d'emergenza in tutta la lunghezza dei tunnel,
la presenza di estintori ogni 100 m e l'accesso dei
veicoli d'emergenza sia attraverso le vie esterne, sia
tramite le uscite di sicurezza. Lo studio EuroTAP ha
analizzato 49 gallerie in 14 Nazioni (Austria, Belgio,
Croazia, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Principato
di Monaco, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Slovenia,
Spagna e Svizzera). Diciotto gallerie sono state classificate
"Molto buone", 14 "Buone", 9 "Accettabili",
4 "Insoddisfacenti" e altrettante "Molto
Insoddisfacenti". Secondo questa analisi, i tunnel
europei più sicuri sarebbero quelli di Ottsdorf
(1.940 m) sulla A9 in Austria, e di Markursbierg (1.585-1.565
m) sulla A13 in Lussemburgo, seguite dalla galleria
croata Plasina (2.300 m, sulla A1) e dai tunnel sloveni
Dekani (2.190-2.175 m) e Kastelec (2.292-2.240 m), entrambi
sulla A1. Fanalino di coda risulta essere la galleria
italiana Roccaccia (1.840 m), situata in Emilia Romagna
sulla SGC Orte-Ravenna. I tunnel che hanno guadagnato
le prime posizioni in classifica sono di recente costruzione,
e dispongono dei migliori sistemi di sicurezza e di
gestione delle emergenze, con rilevazione automatica
degli incendi, monitoraggio di eventi all'interno delle
gallerie, uscite di sicurezza e vie di fuga ben segnalate,
programmi speciali di ventilazione antincendio e dispositivi
di comunicazione adeguati. I test hanno dato, complessivamente,
risultati incoraggianti, dimostrando una tendenza all'adeguamento
delle gallerie esistenti alle norme di sicurezza e prevenzione.
A livello europeo solo otto gallerie, quindi il 16%,
sono state valutate negativamente. Collegarsi a www.adac.de/Tests/Reisetests.
In Germania, su sette tunnel analizzati, solo uno (Ruhrschnellweg,
1.005 m sulla A40) è stato giudicato "Insoddisfacente".
Quattro delle sei gallerie analizzate in Austria hanno
ottenuto il massimo punteggio (Ottsdorf, Graebern, Plabutsch
e Semmering), uno è stato giudicato "Buono"
(Spering, sulla A9) mentre il tunnel stiriano Ganzstein
(2.135 m) sulla S6 è stato giudicato "Insoddisfacente".
Sono state appena indette le gare per la ristrutturazione
di questa galleria e per la realizzazione della seconda
canna. Cliccare su at/19.
Collegarsi a www.oeamtc.at/tunneltests.
Secondo lo studio del Real Automóvil Club de
España (RACE), il tunnel madrileno di Barajas,
situato sulla M-111 sotto l'aeroporto della capitale,
è il più sicuro della Spagna e al sesto
posto in Europa. Questa galleria di 2.606 m, inaugurata
nel 2002, spicca per la buona segnaletica, per l'illuminazione,
per gli eccellenti sistemi antincendio -con un proprio
distaccamento di Vigili del Fuoco che possono intervenire
in meno di tre minuti-, per le sue quattro canne e per
un sistema di sorveglianza e controllo totale. Il transito
è vietato ai mezzi che trasportano merci pericolose,
e la galleria è provvista di un sistema di frangisole
agli imbocchi. Hanno ottenuto la massima classificazione
anche i tunnel Txorierri-Ugasko (1.073 m) e Txorierri-La
Salve (1.190 m) a Bilbao, mentre è stato giudicato
"Buono" quello di Santa María de la
Cabeza a Madrid (846 m), inaugurato nel 2003: le sue
uscite d'emergenza direttamente sulla strada, la vicinanza
tra gli estintori e la sua buona segnaletica lo pongono
tra le infrastrutture di alto livello. Lo studio ha
evidenziato anche i punti deboli, tra i quali spiccano
la quotidiana congestione del traffico e la mancanza
di banchine in caso di guasto o di emergenza. Il tunnel
San Juan (sulla A7 nei pressi di Alicante), lungo 1.840
m, fu testato nel 2002 e giudicato "Molto Insoddisfacente".
Sono state però apportate una serie di migliorie,
soprattutto in materia di uscite d'emergenza, che attualmente
permettono di classificarlo come "Buono".
Le gallerie Miravete (1.195 m, a Caceres) e Cerrado
del Calderón (769 m, Malaga), sono state giudicate
"Accettabili" mentre è risultato "Insoddisfacente"
il tunnel di Los Barrios (1.614 m, León). Collegarsi
a www.race.es/pdf/nota_prensa_tuneles2005.pdf
e www.racc.es
L'Automobile Club Italia (ACI) ha testato cinque gallerie
a doppio fornice. Tra queste, le tre gallerie sulla
SGC Orte-Ravenna (San Pellegrino 1.085 m, Quarto 2.600
m e Roccaccia 1.840 m) hanno ottenuto i punteggi più
bassi tra tutte quelle testate. All'ultimo posto, come
accennato in precedenza, è risultata la galleria
di Roccaccia, che ha riportato punteggi negativi in
quasi tutte le voci analizzate. Semaforo verde, invece,
per la Piedicastello (960 m), sull'Autobrennero, e la
Monte Barro (3,3 km), sulla S.S. 36 nei pressi di Lecco.
La Piedicastello ha ottenuto buoni risultati soprattutto
sul fronte dei sistemi di illuminazione, ventilazione
e gestione del traffico, mentre la Monte Barro per quelli
di generazione di energia elettrica e illuminazione.
Negativo, invece, per tutte le gallerie italiane, il
dato relativo alle comunicazioni. Cliccare
qui per vedere i risultati italiani. Collegarsi
a: www.aci.it
Il tunnel Mersey Kingsway di Liverpool (2.244 m) - che
solo per pochi punti non è stato il primo tunnel
in UK ad essere classificato "Molto Buono"
- è l'unico del Regno Unito ad apparire nell'indagine
di quest'anno. La AA Motoring Trust asserisce che i
lavori per migliorare alcuni dei tunnel stradali britannici
precedentemente giudicati "Insoddisfacenti",
sono tuttora in forte ritardo. Le principali ristrutturazioni
previste per il Blackwall tunnel di Londra (1.362-1.201
m), giudicato "Molto Insoddisfacente" nel
2003, non inizieranno prima di Novembre 2006. Cliccare
su uk/18.
Stesso discorso anche per il Rotherhithe tunnel (1.705
m sotto il Tamigi), dove i lavori non inizieranno prima
del Maggio 2007. Anche a Newcastle, per quanto riguarda
il Tyne tunnel (1.645 m), giudicato " Insoddisfacente"
nel 2003, sono in forte ritardo i lavori per la realizzazione
del secondo tunnel, consigliato per separare i flussi
di traffico. La licitazione per la costruzione della
seconda canna è comunque in corso. Cliccare su uk/36.
Cinque delle sei gallerie testate in Svizzera sono state
classificate come "Molto Buone" o "Buone",
l'altra come "Accettabile". Collegarsi a www.tunnel.tcs.ch
e www.tcs.ch
Oltre ad analizzare nel dettaglio la sicurezza nelle
gallerie, EuroTAP proseguirà con la campagna
"Safe in a Tunnel", iniziata lo scorso anno.
Questa campagna si rivolge direttamente agli utenti
preparando delle schede descrittive delle gallerie e
pubblicandole nelle pagine web degli automobile club
coinvolti. Sarà completata da un videogioco educativo
e da depliant informativi riguardanti il miglior comportamento
da adottare in galleria. 23/05.
Una TBM Robbins
per scavare il cunicolo esplorativo di Venaus sulla
linea AV Lione-Torino
Una TBM hard rock, open type, ad
alte prestazioni della Robbins sarà utilizzata
dall'ATI composta da CMC (capogruppo) comprendente Strabag,
Bentini Costruzioni, Cogeis e Geotecna per la realizzazione
del cunicolo esplorativo di Venaus, propedeutico al
traforo di base del Mont d'Ambin sulla linea AV Lione-Torino.
Il diametro nominale di scavo è di 6,3 m, e la
testa di scavo sarà equipaggiata con 41 cutters
da 17". La TBM, di 380 t, è lunga 35 m (200
con il back-up), ha una potenza installata di 3.720
kW, una spinta nominale all'avanzamento di 10.250 kN
(con punte di 14.200 kN) e la forza dei cilindri gripper
è di 2 x 16.370 kN. La testa ha una velocità
di rotazione di 0-11,4 rpm, una motorizzazione di 7x
315 kW, una coppia massima di 4.066 kNm e quattro cilindri
di spinta.
Il tunnel di snoda in territorio italiano per 7 km,
con la possibilità di prolungamento per ulteriori
3 km prevalentemente in territorio francese. A partire
dalla progressiva 1+200, la copertura rocciosa supera
i 400 m e dopo il sesto chilometro raggiunge i 1.000
m. La tratta opzionale presenta copertura approssimativamente
costante di quasi 2000 m. Il cunicolo attraverserà,
per buona parte del suo sviluppo, il basamento cristallino
dell' Ambin e le relative coperture metamorfiche. I
litotipi previsti sono essenzialmente calcescisti, gneiss
e micascisti; tra la progressiva 0+900 e 1+400 si attraverserà
una zona con presenza di brecce carbonatiche (carniole)
particolarmente critica a causa delle caratteristiche
geomeccaniche localmente molto scadenti soprattutto
in presenza di acqua.
Nelle zone a copertura più elevata, sono inoltre
previste alte temperatura della roccia (fino a 50 a
°C). Per lo smarino sarà utilizzato un nastro
trasportatore da 350 m3/h. Le sezioni tipo prevedono
interventi di stabilizzazione del cavo tramite bulloni
tipo Swellex e l'eventuale esecuzione di drenaggi in
avanzamento o il rivestimento del cavo stesso con pannelli
metallici (di larghezza 1,4 m o 0,4 m costruiti con
profili HEB120 e IPE120) disposti a passo 0,8 m-1,4
m e rete elettrosaldata. La consegna della TBM è
prevista per Novembre 2005, mentre i lavori dovrebbero
iniziare nel Gennaio 2006. Cliccare su it/80.
Collegarsi a www.robbinstbm.com,
www.cmcra.com
e www.strabag.it
22/05.
Congresso Internazionale
sui Criteri e le Innovazioni per la sicurezza nelle
gallerie
Dal 29 Giugno al 1 Luglio 2005, al
Palazzo dei Congressi di Gijon, nelle Asturie si svolgerà
il Congresso internazionale sui Criteri e le Innovazioni
per la sicurezza nei tunnel. Questo congresso ha l'obiettivo
di far conoscere il livello di tecnologia (29 e 30 Giugno)
e di presentare il Centro Ricerche sugli incendi e la
ventilazione nelle gallerie, situato a San Pedro de
Anes, dove il 1 Luglio sarà organizzata una simulazione
d'incendio, durante la quale si potrà verificare
sul posto l'evoluzione della temperatura e dei fumi
in caso d'incendio. Questo test in scala reale mostrerà
un vero incendio in galleria, mentre simultaneamente
si controllerà il funzionamento dei vari rilevatori
d'incendio (cavi con sensori, rilevatore lineare di
temperatura tramite dilatazione di gas in tubi e rilevamento
tramite telecamere a circuito chiuso, in un'innovativa
presentazione). Saranno inoltre verificati l'efficacia
dell'estinzione degli incendi tramite il "water
mist" (acqua nebulizzata) e il comportamento di
speciali cavi elettrici, dei rilevatori di CO e degli
opacimetri.
La preoccupazione per la sicurezza in galleria ha indotto
il Governo delle Asturie a promuovere la realizzazione
di questo centro, che consiste principalmente in una
galleria di 600 m equipaggiata con vari sistemi, nella
quale sarà possibile testare, convalidare e omologare
apparati, sistemi, programmi di simulazione e procedure
pensate per garantire la sicurezza nelle infrastrutture
in sotterraneo. Per ulteriori informazioni, contattare
Asturtunel, tel.+34 985453255, fax +34 985464737, info@asturtunel.com
oppure congreso@asturtunel.com
22/05.
Conferenza sulla
linea Transalpina Lione-Torino
La URIS AR, l'Unione Regionale degli
Ingegneri e degli Scienziati dei Dipartimenti dell'Ain
e del Rodano, ha organizzato per il 9 e 10 Giugno 2005
una conferenza sulla Linea ad Alta Velocità Lione-Torino,
un progetto destinato sia al trasporto merci che passeggeri.
Si parlerà degli aspetti tecnici della linea
(costruzione, sicurezza e gestione) così come
di quelli giuridici e finanziari.
La linea ad Alta Velocità Lione-Torino (12 miliardi
di Euro) tra la Francia e l'Italia attraverserà
le Alpi passando attraverso un traforo di base di 52
km. I cunicoli esplorativi e i tunnel d'accesso sono
già in costruzione o inizieranno a breve sul
lato francese a Saint-Martin-la-Porte, Modane e La Praz
e a Venaus in Italia. Collegarsi a www.uris-rhone-alpes.org/portail/colloque.htm
per saperne di più sulla conferenza e per scaricare
il modulo di registrazione. E-mail uris.col2005@wanadoo.fr,
andre.mordant@wanadoo.fr
oppure am@intercreart.com.
Cliccare su fr/11
e it/80.
21/05.
Cliccare per ingrandire
Cliccare per ingrandire
Una
TBM Lovat per il Tunnel Krolsky in Siberia
La nuova TBM "Martha" è
stata consegnata al contraente russo Bamtonnelstroy
di Krasnoryarsk con tre mesi di anticipo rispetto a
quanto programmato, durante la cerimonia di consegna
-con relativa prova della macchina- che ha avuto luogo
a metà Aprile. Si tratta di una TBM Hard Rock
con un diametro di 9,5 m progettata e costruita da Lovat.
Questa TBM a fresa singola di 1.250 t, modello RME375SE
serie 21400, è una macchina bimodale: lavora
in open mode nella roccia e, in presenza di acqua, può
essere convertita in EPB. La TBM sarà utilizzata
per realizzare la galleria Krolsky (nei pressi della
città siberiana di Krasnoryarsk), lunga 2.250
m a singolo fornice e doppio binario, attraverso una
combinazione di ardesie, calcari e graniti. L'opera
sostituirà un'esistente galleria, più
vecchia e di minori dimensioni, sulla ferrovia Transiberiana,
di proprietà delle Ferrovie Russe. Il progetto
prevede l'assemblaggio della TBM prima dell'inverno,
e l'inizio degli scavi il 30 Settembre 2005. Hanno partecipato
alla cerimonia, in qualità di ospiti della Lovat,
i rappresentanti dell'Export Development Canada (export
credit), della Royal Bank of Canada (project financing)
e della Hatch Mott MacDonald (progettista del rivestimento
interno del tunnel). Collegarsi a www.lovat.com
e www.bamts.ru
20/05.
Una
TBM Wirth trafora il Tunnel di Guadarrama
Il Ministro per le Infrastrutture,
Magdalena Álvarez, ha presenziato il 5 Maggio
2005 alla cerimonia per la caduta dell'ultimo diaframma
della canna orientale della galleria di Guadarrama,
parte integrante della linea AVE Madrid-Segovia-Valladolid.
Il tunnel appena terminato (Lotto n.1), è lungo
28.418,66 m ed è stato realizzato da Dragados,
Tecsa e Necso con una TBM Wirth partendo da Sud (lato
Madrid) verso Segovia. Il termine dei lavori per il
tunnel occidentale parallelo (Lotto n.2) lungo 28.407,70
m è previsto per Giugno.
La galleria si pone tra le opere in costruzione più
importanti nel panorama internazionale; il tunnel di
Guadarrama sarà infatti il quarto tunnel ferroviario
più lungo d'Europa e il quinto del mondo (dopo
il San Gottardo in Svizzera, il giapponese Sei-kan,
il Tunnel della Manica tra Regno Unito e Francia e il
Lötschberg in Svizzera).
Il tunnel rappresenta un passo decisivo per il miglioramento
delle comunicazioni ferroviarie tra il nord e il nord
est della Spagna (Castiglia-Leon, Galizia, Asturie,
Cantabria e Paesi Baschi). Il sistema è composto
da due tunnel paralleli, interdistanziati in asse di
30 m. Durante le perforazioni sono stati realizzati
dei by-pass di collegamento tra le canne ogni 1.000
m, per motivi di sicurezza. L'interdistanza tra questi
by-pass scenderà a 250 m quando le gallerie entreranno
in esercizio. Il tunnel fa parte della tratta AV Madrid-Segovia,
lunga 74,1 km. Il tracciato ha inizio lungo l'attuale
linea Madrid-Burgos, e si snoda parallelamente alla
strada M-607 sino ad arrivare al comune di Tres Cantos,
dove attraversa una grande vallata tramite il viadotto
di El Salobral prima di imboccare la galleria di San
Pedro, di 9,5 km. All'uscita dal tunnel, nel comune
di Soto del Real, il tracciato si dirige verso nord-est
per giungere al massiccio montuoso della Sierra de Guadarrama,
che viene oltrepassata grazie all'omonima galleria.
Superato il traforo, che si snoda nei territori comunali
di Miraflores de la Sierra e di Segovia, la tratta termina
a sud di quest'ultima città. Lato Madrid, gli
imbocchi sono situati a un'altitudine di 998 m, e le
gallerie raggiungono una quota massima di 1.200 m slm.
Sotto il Picco di Peñalara si raggiunge la massima
copertura rocciosa (992 m). Quando i due fronti di avanzamento
si sono incontrati, la differenza in pianta è
risultata essere di 95 mm, mentre in altezza si è
avuto un errore di soli 15 mm. Una delle chiavi per
questo successo, è stata l'utilizzo di un giroscopio.
Stante la complessità delle misurazioni, un errore
di mezzo metro sarebbe stato accettabile da un punto
di vista topografico, ma fortemente pregiudicante sotto
l'aspetto costruttivo. Per questo motivo, sono state
condotte 5.083 misure di distanza, 1.351 di angoli e
108 di azimut (l'angolo d'inclinazione rispetto all'orizzonte).
La realizzazione della galleria è stata divisa
in quattro lotti realizzati da due TBM Wirth (lotto
1 e 3) e da due TBM Herrenknecht (lotto 2 e 4). Le TBM
hanno terminato alla fine di Gennaio i due tunnel sul
versante di Segovia da nord (lotti 3 e 4) e il disassemblaggio
delle macchine è già a buon punto. L'avanzamento
medio di ogni TBM è stato di 16 m al giorno,
e sono state registrate delle punte di circa 1.000 m
di avanzamento in un mese. Il diametro di scavo delle
TBM è di 9,45 m, ma dopo la posa dei conci, spessi
32 cm e larghi 1,6 m, il diametro della galleria si
riduce a 8,5 m. Sono stati estratti circa 4 milioni
di metri cubi di materiale, il 22% del quale è
stato successivamente riutilizzato (conci, piattaforme
e materiale vario). Il volume del rivestimento è
di 15,2 m³ per anello (9,48 m³/m del tunnel)
con 90 kg/m³ di acciaio di armatura. Lungo i 56,8
km dei tunnel si installeranno 35.472 anelli composti
da 248.304 conci (7 conci per anello). Il volume della
malta cementizia di riempimento dell'estradosso è
di circa 286.550 m³.
Oltre ai bypass di collegamento, i tunnel saranno dotati
di un rifugio di emergenza lungo 500 m con una superficie
di 2.500 m², equidistante dai due imbocchi e accessibile
tramite i bypass, che potrà ospitare 1.200 persone.
Il rifugio avrà un proprio sistema di ventilazione
che gli garantirà aria fresca per 48 ore in caso
d'incendio. Le gallerie saranno sorvegliate da un centro
di controllo in cui potranno essere monitorati gli impianti
di ventilazione, l'aerazione, il rifugio d'emergenza,
i livelli di energia, l'illuminazione, la segnalazione,
le comunicazioni, e l'insorgere e lo spegnimento di
incendi.
Il valore dell'opera, in cui sono state impiegate contemporaneamente
anche 4.000 persone, ammonta a 1.219 milioni di Euro,
di cui il 73,3% è stato finanziato con i Fondi
di Cooperazione dell'Unione Europea. Presumibilmente,
la linea AV che collegherà Madrid con Segovia
e Segovia con Valladolid potrà entrare in funzione
nel 2007/2008. Cliccare su es/16.
Collegarsi a www.infraestructuras-ferroviarias.com
e a www.wirth-europe.de
20/05.
Il Ministro per le Infrastrutture,
Magdalena Álvarez, alla cerimonia della perforazione
della canna orientale del tunnel di Guadarrama
Il Ministro per le Infrastrutture,
Magdalena Alvares , davanti al modello di una delle
TBM utilizzate per la costruzione del tunnel di Guadarrama.
Inaugurazione
del tunnel boliviano di Misicuni
Lo scorso 16 Aprile è stato
finalmente inaugurato il tunnel transandino di Misicuni,
lungo 19,5 km, realizzato per la derivazione delle acque
del fiume omonimo situato nella Cordigliera delle Ande,
in Bolivia. Si tratta della galleria con la peggior
nomea nel mondo, essendo stata inaugurata dopo 45 anni
dall'inizio del primo progetto. L'infrastruttura è
sopravvissuta a guerre, elezioni, insurrezioni civili,
mancanze di finanziamenti e dispute contrattuali tra
i diversi consorzi costruttivi e il cliente, l'Empresa
Misicuni. La copertura rocciosa del tunnel, che supera
il chilometro, ha causato continue difficoltà
nella realizzazione: forti deformazioni della roccia
per l'elevata pressione, cedimenti costanti, venute
d'acqua etc. Dopo che un'ATI composta da Condotte e
Cosapi non riuscì a terminare i lavori nel tempo
prefissato, un nuovo contratto fu aggiudicato al consorzio
italo-boliviano Astaldi-ICE Ingenieros, nel Novembre
1997. A Gennaio 2002, quando mancavano solamente 500
m da scavare e benchè nel mese precedente ci
fosse stato un avanzamento di circa 800 m, Astadi e
ICE decisero di lasciare l'opera, per la quale erano
state utilizzate due hard rock TBM, la prima di proprietà
della Stadkraft a Bocatoma e la seconda di proprietà
della ICE a Calio. Il 21 Febbraio 2002, la Empresa Misicuni
annullò il contratto e decise di rilevare il
progetto per terminare il tunnel con i propri mezzi
(probabilmente una prima mondiale!), commissionando
l'ultimo tratto alla Robbins e noleggiando la TBM di
proprietà della ICE. L'ultimo diaframma fu abbattuto
il 6 Luglio 2002 e un anno dopo si iniziò il
rivestimento definitivo del tunnel.I lavori di scavo
e il rivestimento sono stati condotti da tre fronti,
a Calio, a Bocatoma e da un pozzo intermedio. La gunitazione
fu eseguita con pompe per calcestruzzo dell'Aliva, con
spessori varianti tra i 5 e i 25 cm a seconda delle
tipologie di terreno incontrate nello scavo. La galleria
di derivazione è stata eseguita con metodi convenzionali
(circa 840 m a Calio e quasi 1,3 km a Bocatoma) e con
due hard rock TBM. La sezione trasversale è a
ferro di cavallo (f 4 m) dove sono stati utilizzati
i metodi tradizionali e circolare (f 3,5 m) dove è
stata impiegata la TBM. L'intera infrastruttura ha avuto
un costo di 87 milioni di Dollari US, ed è stata
finanziata dalla Corporación Andina de Fomento
(CAF), dal Governo boliviano e dal Governo italiano.
Collegarsi a www.robbinstbm.com
Grazie a questa galleria di derivazione, la Semapa (Servicio
Municipal de Agua Potable y Alcantarillado), che gestisce
l'acqua potabile e le fognature della città di
Cochabamba, aumenta la sua disponibilità d'acqua
da 950 a 1.350 litri al secondo. Ora sarà quindi
possibile la fornitura d'acqua 24 h al giorno agli abitanti
del centro storico cosi come a quelli dei distretti
centrali, settentrionali e meridionali della città,
eliminando il razionamento. L'acqua ha cominciato a
fluire non appena sono state aperte le valvole al portale
di Bocatoma. Il prezioso liquido scorre poi in galleria
fino a Calio. Successivamente, un acquedotto trasporta
l'acqua fino al torrente Mal Paso, passando per Molle
Molle, per giungere infine, grazie a un ulteriore acquedotto
di circa 6 km, al serbatoio di Saloneo, a Tiquipaya,
realizzato dalla Semapa. Dal serbatoio di Saloneo, l'acqua
è trasferita all'impianto di Cala Cala, per esser
potabilizzata e distribuita alla popolazione. Cliccare
qui per vedere la mappa del tracciato.
Il progetto è stato suddiviso in fasi (acqua
potabile, irrigazione delle coltivazioni nella valle
di Cochabamba e produzione di energia idroelettrica).
Il tunnel inaugurato corrisponde alla prima fase. I
rimanenti lavori costeranno circa 130 milioni di Dollari
US. Il Governo conta di reperire entro il 2007 i 40
milioni mancanti. I contratti saranno poi immediatamente
aggiudicati, con l'obiettivo di terminare l'opera entro
il 2011. I lavori per la seconda fase contemplano: l'elevazione
del coronamento della diga a 120 m, l'ampliamento della
centrale idroelettrica (a 120 MW), del bacino di compensazione
e dell'impianto di trattamento dell'acqua potabile,
la costruzione del canale di irrigazione Est (4,5 km)
e il prolungamento di quello Ovest a 18,5 km. Per la
terza fase sarà invece necessaria la costruzione
delle gallerie di adduzione dei bacini Putucuni e Vizcachas,
di 20 km di lunghezza, e l'ampliamento del bacino di
compensazione, di quello di depurazione e della linea
di adduzione Molle Molle Rete Media. Cliccare
qui per leggere l'esperienza a Misicuni raccontata
dal sovrintendente ai lavori di Calio. Consultare E-News
Weekly 29/2002,
27/2002,
23/2002,
20/2002
& 9/2002.
Cliccare: bo/11.
19/05.
Storica
caduta dell'ultimo diaframma al Lötschberg
Il 28 Aprile i minatori hanno fatto
esplodere gli ultimi metri di roccia per completare
la perforazione del primo grande traforo di base alpino,
il tunnel ferroviario del Lötschberg (34,6 km),
un'infrastruttura chiave del sistema di trasporti elvetico.
Alla cerimonia ufficiale, che ha sancito la conclusione
degli scavi, hanno partecipato 1.200 invitati compreso
il Ministro dei Trasporti svizzero Moritz Leuenberger.
La connessione tra Ferden e Mitholz è stata realizzata
da un'ATI con capogruppo Bouygues e comprendente Losinger,
Prader, Deneriaz, Evequoz, Imboden e Theler, che ha
scavato il tunnel in direzione nord da Ferden. I lavori
sul traforo di base, che collega il cantone di Berna
al Vallese, iniziarono nel 1999. Il sistema di gallerie,
escludendo i by-pass traversali, ha un'estensione di
88.064 m. Le squadre hanno lavorato da entrambi i portali
(Raron e Frutigen) e da tre accessi intermedi (Steg/Niedergesteln,
Goppenstein/Ferden e Mitholz, da sud verso nord). L'ultimo
diaframma è caduto a metà del tunnel,
1.800 m circa sotto il Monte Balmhorn, al confine tra
i due Cantoni. La prima perforazione, per la realizzazione
del tunnel esplorativo nella Kantertal, è stata
eseguita nel 1994 a Mitholz -nei pressi del portale
settentrionale- a circa 55 km da Berna. Notevole la
precisione nell'allineamento dell'asse principale del
tunnel. Le due metà della galleria si sono incontrate
pressoché perfettamente, con uno sfalsamento
di 13 cm per i due centri e di frazioni di centimetro
per le due altezze. Sul sistema di gallerie hanno lavorato
all'incirca 2.500 persone, con punte di 1.800 persone
contemporaneamente in turni di 24h al giorno, sette
giorni alla settimana. Per migliorare le difficili condizioni
lavorative, l'aria è stata raffreddata all'interno
del tunnel a 28°. Gli scavi non sono stati privi
di rischi: cinque operai hanno perso la vita nell'esecuzione
del progetto, e sono state richieste maggiori misure
di sicurezza e di tutela della salute. Malgrado la difficile
geologia di Mitholz, la caduta dell'ultimo diaframma
di roccia è avvenuta con soli due mesi e mezzo
di ritardo rispetto alle tempistiche ipotizzate nei
primi Anni '90. Un indubbio successo per un progetto
di queste dimensioni.
Gli scavi hanno prodotto circa 16 milioni di tonnellate
di roccia, con una percentuale di riutilizzo del 40%.
Gran parte del traforo di base si sviluppa a doppia
canna, con l'eccezione della tratta a canna singola
tra Mitholz e Frutigen, nel Bernese. I tempi di viaggio
tra Zurigo e Milano si ridurranno a due ore e mezza,
mentre i tragitti tra la Germania e il Nord Italia saranno
abbreviati di un'ora. Una volta completato, con i suoi
34.577 m il Lötschberg sarà il più
lungo tunnel sotto le Alpi, e il terzo a livello mondiale,
dopo il giapponese Sei-kan (53.850 m) e l'Eurotunnel
(50.450 m), tra Regno Unito e Francia. I trafori di
base del Lötschberg e del San Gottardo fanno parte
di un ampio progetto tramite il quale il Governo svizzero
mira a trasferire il traffico merci sotto le Alpi dalla
gomma alla rotaia. L'inaugurazione del Lötschberg
è prevista per il 2007, mentre per il San Gottardo
(57 km), dove l'avanzamento è al 44%, i tempi
saranno più lunghi (si parla del 2015/2016).
Entrambi i progetti sono alle prese con budget maggiorati
(consultare E-News
Weekly 16/2005, 4/2005, 41/2004, 30/2004,
15/2004
& 12/2004).
La stima dei costi per il Lötschberg è attualmente
di 4,2 miliardi di Franchi Svizzeri, il 31% in più
di quanto originariamente preventivato. Il nuovo traforo
di base è il successore dell'omonima galleria
di valico, inaugurata nel 1913, attraverso la quale
continuerà per il momento il servizio di trasporto
auto con treni navetta. Cliccare su ch/18.
Cliccare
qui per vedere il video. Collegarsi a www.blsalptransit.ch
18/05.
Gli invitati si tappano le orecchie
poco prima della caduta dell'ultimo diaframma del traforo
di base del Lötschberg, Giovedì 28 Aprile 2005, presso
Frutigen, nel Cantone Bernese.
I minatori sventolano le bandiere
per celebrare la caduta dell'ultimo diaframma del traforo
di base del Lötschberg, Giovedì 28 Aprile 2005, presso
Frutigen, nel Cantone Bernese.
Attrezzature
per tunnelling in vendita
Una ATI composta da Razel, Bouygues
e Spie Batignolles TPCI mette in vendita una TBM CSM
Bessac e le attrezzature associate -fabbricate nel 2001-,
utilizzate per il collettore Blagis-Cachan, costruito
per la SIAAP -l'autorità metropolitana parigina
per la gestione del sistema fognario-. Questo collettore
lungo 3,5 km, che si sviluppa tra Fontenay-aux-Roses,
Bourg-la-Reine e Cachan nel Dipartimento di Hauts-de-Seine,
aumenterà le capacità di immagazzinamento
delle acque piovane nella valle della Bievre ed eviterà
lo scarico di inquinanti nella Senna. Il tunnel è
stato scavato, tra Marzo 2003 e Aprile 2005, in due
sezioni lunghe 2.250 m e 1.250 m. I lavori si sono susseguiti
in due cicli di 8 ore con un avanzamento medio giornaliero
di 16,5 m, registrando delle punte di 26,4 m/giorno,
96 m/settimana e 350 m/mese. La TBM CSM Bessac è
una talpa scudata con stabilizzazione del fronte mediante
aria compressa (air pressure balanced) lunga 9.490 mm,
in grado di funzionare con una massima limitazione di
pressione di 2 bar. La testa fresante ha un diametro
di 3.650 mm (3.640 mm nella parte posteriore), pesa
80 t e la potenza installata è di 325 kW. Il
back-up, lungo 35 m, comprende sette slitte equipaggiate
con nastro trasportatore, pompa per calcestruzzo, trasportatore
per conci e ventilazione. La potenza installata è
di 25 kW. Il treno di smarino consiste in due locomotori
articolati a due assi, quattro vagoni ribaltabili da
5 m3, una piattaforma per il trasporto di materiale
e persone, un vagone di trasferimento per la miscela
cementizia e la linea elettrica aerea a corrente continua.
La potenza installata è di 2 x 32 kW. Prezzo
di vendita: 1.500.000 Euro. Contattare Patrick Ramond,
tel. +33 169856908, fax +33 169856843 oppure e-mail
pramond@razel.fr
18/05.
Due
Jumbo L2 C della Atlas Copco nel Tunnel di Arlaban
L'autostrada a pedaggio AP-1 Eibar-Vitoria,
nei Paesi Baschi (Spagna), avrà un'estesa di
46,2 km, dei quali 31,9 nella Provincia di Gipuzkoa,
e 14,3 in quella di Alava. Nella Provincia di Gipuzkoa
l'autostrada è stata suddivisa in cinque sezioni:
Eibar-Bergara Nord (7,2 km), Bergara Nord-Bergara Sud
(4,4 km), Bergara Sud-Arrasate (3,5 km), Arrasate-Eskoriatza
(6,3 km) ed Eskoriatza-Arlaban (10,5 km). Nel Dicembre
2003 è stato aperto al traffico il primo tratto,
tra Eibar e Bergara Nord, mentre il tratto tra Bergara
Nord e Bergara Sud è stato inaugurato nel Luglio
2004. Il prossimo mese di Giugno, entrerà in
esercizio la sezione Bergara Sud-Arrasate. La stesura
del progetto del tratto Arrasate-Eskoriatza è stata
terminata all'inizio di quest'anno e prossimamente sarà
indetta la gara. L'obiettivo è di aprire tutta
l'autostrada tra Eibar e Vitoria, nella Provincia di
Alava, entro la fine del 2007 o l'inizio del 2008.
Nel Giugno 2004 l'azienda statale Bidegi - dipendente
dalla Diputación Foral de Gipuzkoa - aggiudicò
all'ATI, formata da Ferrovial e Construcciones Sobrino,
il tratto tra Arlaban e Eskoriatza della AP-1, per 191
milioni di Euro. Il cronoprogramma prevede 34 mesi di
lavori. Un terzo dei 10.480 m di lunghezza del tratto,
si snoderà in sotterraneo in due gallerie. La
sezione Eskoriatza-Arlaban, che si svilupperà
nella Valle de Leniz e collegherà Gipuzkoa con
Alava, presenta notevoli difficoltà. La connessione
tra le due Province sarà realizzata tramite un
tunnel a doppia canna che consentirà di by-passare
il Passo di Arlaban. Il tunnel omonimo sarà lungo
3.377 m, 2.077 dei quali saranno costruiti nel territorio
guipuzcoano, mentre i rimanenti 1.300 m nell'alavese.
Tra le altre infrastrutture, si segnalano il tunnel
di Zarimutz (2 x 400 m), e i viadotti di Marin (548
m), Zarimutz (468 m), Mazmela (404 m), Uztarreta (240
m) e Apotzaga (160 m). Collegarsi a www.bidegi.net
e www.ferrovial.com.
Per evitare ritardi in quest'opera estremamente complessa,
il contratto della Bidegi stabilisce che per ogni giorno
di ritardo i costruttori dovranno pagare una penale
di 200.000 Euro. Questa cifra, calcolata sui 205 milioni
di Euro dell'importo di gara, in realtà sarà
leggermente minore, poiché l'opera è stata
aggiudicata per 191 milioni di Euro. Il primo requisito
per far rispettare i tempi di consegna lavori, è
stato di modificare l'assegnazione dei punteggi nelle
gare. Negli ultimi anni, in Spagna, sono state premiate
le imprese che presentavano bassi costi e ridotti tempi
di consegna. Questo sistema si è però
rivelato dannoso, poiché in pratica il vincitore
dell'appalto si vedeva poi obbligato, una volta iniziati
i lavori, ad aumentare i costi e a dilatare i tempi
di consegna, nell'impossibilità di rispettare
i termini contrattuali, o a procedere rapidamente a
scapito della qualità, per rispettare le tempistiche.
I nuovi metodi di aggiudicazione tendono a privilegiare
la qualità del progetto. Nel caso del tunnel
di Arlaban, alcuni tra i maggiori specialisti spagnoli
di tunnel hanno analizzato le offerte presentate dalle
aziende candidatesi per il progetto.
La sezione di scavo è variabile in relazione
alle opere di sostegno necessarie, tra i 106 m²
nelle sezioni di tipo A e i 152 m² in quelle di
tipo F. La geologia è caratterizzata dalla formazione
Marín (limoliti micacei di colore grigio scuro),
dalla formazione Bolivar (argilliti intercalate da arenarie
e calcari arenarei; argilliti e gesso; arenarie con
lenti di argillite e calcari arenarei e infine argilliti
poco cementate intercalate da arenarie) e dalla formazione
Arlaban (limoliti e alternanza di limoliti e arenarie;
arenarie con lenti di limoliti; calcari; calcareniti
e arenarie).
Attualmente si sta scavando il primo tunnel da due fronti
di attacco (portali nord e sud). La ATI utilizza il
metodo del brillamento. Due jumbo robotizzati a due
bracci Atlas Copco L2 C, uno per ogni fronte, realizzano
i fori in cui sono posizionati gli esplosivi. Si utilizzano
inoltre escavatori (truck excavator) Volvo e due piattaforme
Normet, una a ogni fronte. Collegarsi a www.atlascopco.com,
www.atlascopco.it
e www.normet.fi
Le opere di sostegno sono realizzate con ancoraggi in
acciaio e resina dal diametro di 25 mm, posti in opera
grazie alle L2 C, reti elettrosaldate (15 x 15 x 4),
gunite proiettata da pompe Putzmeister e centine metalliche
Tedesa THN-21, THN-29 e HEB 160. Per lo smaltimento
dello smarino, si utilizzano caricatori Komatsu e dumper
articolati Volvo. Collegarsi a www.putzmeister.es,
www.gdfsa.com,
www.komatsueurope.com,
www.kesa.es
e www.volvo.com/dealers/en-gb/vcegb/Products
Gli scavi nel tunnel di Arlaban avanzano a una media
di tre metri per ognuno dei due cicli di lavoro giornalieri,
anche se il ritmo varia a seconda dei giorni, dalle
faglie incontrate e dalle misure di sicurezza richieste
dall'opera. Non sono ancora iniziati i lavori del tunnel
di Zarimutz, le cui tempistiche non sono critiche. Cliccare
es/60.
Collegarsi a www.boomer-rig.com
17/05.
La
NFM Technologies si aggiudica un contratto per la fornitura
di due TBM per un tunnel stradale a Wuhan, in Cina
La China Railway Tunnel Group ha
aggiudicato alla NFM Technologies, azienda del Gruppo
Wirth, un appalto per la progettazione, la costruzione
e la consegna di due TBM del diametro di 11,38 m del
tipo "Mud Pressure Benton'air®".
Queste due macchine saranno usate per scavare un tunnel
a doppia canna su una lunghezza di 2.400 m. Il tracciato
del tunnel è situato tra i due principali ponti
che scavalcano il fiume Yangtze a Wuhan, capitale della
provincia di Hubei. La galleria dovrebbe entrare in
esercizio nel 2008, divenendo il principale collegamento
tra le due parti della città, il centro storico
di Wuchang e la zona industriale di Hankou.
La progettazione e parte dell'equipaggiamento delle
TBM saranno fatte dalla NFM Technologies. Alcune componenti
saranno prodotte e assemblate in Cina dal loro partner
Shenyang Heavy Machinery Group. La consegna in loco
è prevista per la Primavera del 2006. Con questo
nuovo contratto, la NFM Technologies rinforza la sua
posizione nel mercato delle TBM a largo diametro. Collegarsi
a www.nfm-technologies.com
e www.wirth-europe.de/NFM/NFM.htm
17/05.
Herrenknecht
estende il proprio mercato con la nuova società
Herrenknecht Vertical
Allo scopo di rendere più competitiva la società
nel prossimo futuro, la Herrenknecht espande il suo
raggio d'azione per ciò che concerne la tecnologia
e il settore di mercato. La Herrenknecht Vertical, che
ha sede a Schwanau (Germania), è stata recentemente
fondata per sviluppare, costruire e commercializzare
perforatrici verticali per progetti geotermici. La Herrenknecht
entra in un mercato nuovo e promettente. La nuova società
si focalizzerà principalmente sulla costruzione
di efficienti perforatrici verticali, studiate per creare
nuovi standard che le rendano eco-compatibili e adatte
a operare nei ristretti spazi urbani. Questa compatibilità
è particolarmente importante per i progetti geotermici
la cui realizzazione è in aumento nelle zone
urbane ad alta densità abitativa della Germania,
allo scopo di garantire l'erogazione minima di energia.
La sfida in termini di ingegneria meccanica consiste
nello sviluppo e nell'implementazione di un nuovo concetto
di perforatrice di profondità, che sia costruita
con lo scopo di contenere il consumo energetico, lo
spazio richiesto, le emissioni nocive così come
la resa nelle perforazioni fino a 5.000 m. In questo
settore la Herrenknecht può far tesoro dell'esperienza
acquisita nel tunnelling meccanizzato.
Solo nei prossimi 15 anni in Germania, secondo gli esperti
industriali, occorreranno oltre 20 perforatrici di profondità
per progetti geotermici.
Poiché questo è un metodo nuovo ed eco-compatibile
per produrre energia, l'azienda intende esportare il
metodo in questo campo della energia geotermica, con
perforazioni sino a 5.000 m di profondità.
La Herrenknecht Vertical ha avviato la propria attività
come una piccola azienda indipendente, con 9 impiegati.
Entro la fine del 2005, lo staff crescerà sino
a quindici dipendenti, in maggioranza tecnici e ingegneri
altamente qualificati con esperienza nell'industria.
Già quest'anno sarà lanciata sul mercato
la prima perforatrice di profondità. Presso gli
stabilimenti della Herrenknecht, probabilmente entro
la fine del 2005, sarà allestito un impianto
di collaudo alto circa 45 m.
Collegarsi a www.herrenknecht.com
16/05.
IPS
procurerà specialisti TBM alla ATI Skanska Vinci
per il tunnel Hallandsås
Venerdì 8 Aprile 2005, è stata firmata
una lettera di intenti per la fornitura di specialisti
di TBM tra IPS e la ATI Skanska Vinci HB. L'accordo
riguarda il completamento del tunnel ferroviario Hallandsås
in Svezia. Il progetto Hallandsås prevede l'uso
di una TBM hardrock mixshield Herrenknecht, S-246, altamente
sofisticata, dal diametro di 10,53 m fresa esclusa.
La pressione in alcune zone del tracciato è prevista
intorno agli 8 bar! La sezione di tunnel ancora da scavare,
attraverso gli gneiss, è lunga circa 2 x 5,6
km, ha un diametro esterno di 10,12 m e un diametro
interno di 9,04 m. La potenza della testa fresante è
di 4.000 kW con una spinta totale di 207.800 kNm, una
forza di rotazione nominale di 20.300 kNm, che all'occorrenza
può raggiungere picchi di 26.000 kNm. La galleria
sarà rivestita con conci prefabbricati in calcestruzzo
spessi 540 mm.
L'accordo prevede che IPS procuri il personale specializzato
per la TBM. La parte posteriore della testa fresante
è già arrivata a destinazione, mentre
la maggior parte delle componenti sarà consegnata
a Maggio 2005. La collaborazione tra Vinci e IPS iniziò
con la perforazione del Pannerdensch Canal tunnel nei
Paesi Bassi nel 2001, una struttura assai speciale in
quanto prevedeva l'attraversamento di un banco sabbioso.
L'intero progetto fu terminato con diversi mesi di anticipo
rispetto alla data stabilita. IPS conta su una proficua
collaborazione per portare a termine la realizzazione
del tunnel Hallandsås. Cliccare su se/26.
Collegarsi a www.ipspersonnel.nl,
a www.banverket.se/hallandsas
oppure a www.herrenknecht.com
16/05.
Si
terrà a Maggio la Terza Conferenza Internazionale
sul Traffico e sulla Sicurezza Stradale in Galleria
Tra il 18 e il 20 Maggio, ad Amburgo (Germania) si terrà
la Terza Conferenza Internazionale sul Traffico e sulla
Sicurezza Stradale in Galleria - Sviluppi e Tendenze
nell'Equipaggiamento e nella Gestione.
L'evento è rivolto a chiunque desideri saperne
di più sulla sicurezza nelle moderne gallerie
e voglia approfittare di questo incontro internazionale
per confrontare esperienze ad alto livello. Esperti
dal Giappone, da Taiwan, dagli Stati Uniti, dalla Svizzera
e dall'Unione Europea presenteranno i risultati delle
più recenti ricerche ed esperienze sui nuovi
dispositivi per il traffico e per la sicurezza.
Si attendono interessanti contributi in relazione agli
ultimi sviluppi dei centri di controllo delle gallerie
e della gestione degli incidenti, dell'interfaccia tra
la gestione del tunnel e il controllo del traffico,
e sul traffico nelle gallerie a 4 canne. Nel secondo
giorno della conferenza, saranno fornite le informazioni
sulle linee guida internazionali e dell'Unione Europea,
sulla loro applicazione a livello nazionale cosi come
l'ammodernamento dei dispositivi di sicurezza in galleria.
Alcuni relatori parleranno della propria esperienza
personale nel settore della sicurezza e delle nuove
tecnologie: interventi che stimoleranno la discussione
finale. Un selezionato numero di aziende appartenenti
al settore del tunnelling presenterà i propri
servizi e i più recenti prodotti. La visita alla
galleria a pedaggio "Herrentunnel" di Lubecca,
che sarà aperta al traffico nell'Autunno 2005,
concluderà la conferenza organizzata dalla HB-Verkehrsconsult
(HBVC), che appartiene al Gruppo Jaakko Pöyry.
E' possibile avere ulteriori informazioni sul programma,
sui relatori e sulle modalità di partecipazione
collegandosi a www.tunnelcongress.com,
linea telefonica dedicata +49 4036969240, fax +49 4036969236
oppure via e-mail selma.knudsen@hbvc.de
16/05.
Il
modello della TBM Wirth utilizzata per il tunnel di
Castellanza, in mostra al Samoter
L'aeroporto lombardo della Malpensa
è collegato a Milano tramite il "Malpensa
Express", gestito dalla società ferroviaria
privata Ferrovie Nord Milano Esercizio (FNME). La linea
sarà almeno parzialmente raddoppiata. Sulla tratta
Saronno-Malpensa, nel comune di Castellanza (circa 20
km a est del Terminal 1), si realizzerà una galleria
per interrare il tracciato. Due canne parallele saranno
scavate in terreni alluvionali per sottopassare il corso
dell'Olona e per ridurre nel contempo il disagio dei
residenti causato dall'inquinamento acustico del servizio
ferroviario. La FNME ha aggiudicato alla Castellanza
Scarl, una ATI formata da Torno Internazionale, Strabag,
Romagnoli e Cogeis, il contratto per la progettazione
e la costruzione delle due gallerie di 1.850 m da realizzarsi
tramite fresa scudata. Tale contratto comprende altresì
quattro bypass di collegamento tra le due canne, da
realizzarsi con il metodo tradizionale, e otto pozzi.
Le singole gallerie saranno rivestite da conci di calcestruzzo
e avranno un diametro esterno di 7,85 m, mentre il diametro
interno sarà di 7,25 m. In virtù delle
distanze relativamente brevi da scavare, e dei tempi
ristretti per la cantierizzazione del progetto, si è
scartata l'ipotesi di una nuova TBM, optando per una
adeguata macchina di seconda mano. Gli stessi conci
sono stati determinati sulla base di un'esistente EPB
TBM. Il più importante criterio di cui si è
tenuto conto nella scelta della TBM, è stato
il brevissimo tempo di consegna. La TBM definitivamente
scelta è una delle due originariamente impiegate
nel 2002 per il Channel Tunnel Rail Link (CTRL), Lotto
240. Il trasporto dei primi componenti al cantiere italiano
è avvenuto a partire da metà Dicembre
2004, mentre la revisione e il controllo delle parti
principali in situ è iniziato lo scorso mese
di Gennaio. L'assemblaggio, avviato nel mese di Marzo,
dovrebbe concludersi entro Maggio/Giugno 2005 per poter
iniziare il tunnelling a Luglio e completare i lavori
entro Marzo 2007. La TBM ha una lunghezza di 12 m (110
m con il back-up) e un peso di 750 t. Il peso del back-up,
comprensivo degli equipaggiamenti, ammonta a 200 t.
La potenza totale installata per l'azionamento della
testa fresante è di 1.500 kW, mentre la potenza
totale installata è di 2.800 kW, con un trasformatore
TBM dalla potenza di 2 x 1.800 kVA. La TBM è
equipaggiata con 29 cilindri di spinta, capaci di fornire
2.175 kN a 360 bar (spinta totale di 63.075 kN). Lo
scudo fresante è equipaggiato con 16 taglianti,
21 rippers, 102 scrapers e 20 punte. Un nastro trasportatore
sarà utilizzato per lo smarino. Gli accessori
e il nastro trasportatore sono stati commissionati alla
TunnelTec. Collegarsi a www.tunneltec.de
Il cronoprogramma del progetto si sviluppa su un arco
di 20 mesi, iniziando con l'assiemaggio e lo scavo della
prima canna per poi proseguire, dopo lo smantellamento,
il trasporto e il riassemblaggio della TBM, con l'esecuzione
della seconda galleria. Al termine la TBM sarà
nuovamente smontata. Il modello della TBM utilizzata
sarà parzialmente esposto al prossimo Samoter,
che si terrà a Verona dal 4 all'8 Maggio 2005.
Cliccare it/33.
Consultare www.ferrovienord.it,
www.wirth-europe.com,
www.torno.com,
www.strabag.at
e www.samoter.com
15/05.
Una
TBM della NFM Technologies termina gli scavi per la
prima linea metropolitana di Torino
Il 19 Marzo 2005 'Valeria', una delle
TBM riadattate della NFM Technologies, ha abbattuto
l'ultimo diaframma alla Stazione Porta Nuova di Torino.
Con questo ultimo tratto di galleria si sono conclusi
sia il lotto n° 5 sia l'intera prima linea metropolitana
di Torino. Il quinto lotto collega Principi d'Acaja
con Porta Nuova e comprende cinque stazioni (XVIII Dicembre,
Porta Susa, Vinzaglio, Re Umberto e Porta Nuova). La
linea collega la stazione Fermi a Collegno, ad est di
Torino con Porta Nuova ad ovest, servendo 15 stazioni.
Per il progetto sono state utilizzate altre due TBM,
entrambe della Lovat. L'inaugurazione della linea tra
Collegno e Porta Susa, dove avverrà l'interscambio
con le linee delle Ferrovie dello Stato, avverrà
nel Dicembre 2005, in tempo utile per le XX Olimpiadi
invernali che si svolgeranno a Torino nel Febbraio 2006.
La tratta Porta Susa-Porta Nuova entrerà in esercizio
un anno dopo. Per il futuro è già stato
programmato un prolungamento di ulteriori 4 km da Porta
Nuova al Lingotto. Abbonarsi a E-News Weekly 46/2004,
23/2004,
16/2004
e 33/2002.
Cliccare su it/26.
Collegarsi a www.nfm-technologies.com
e www.metrotorino.it/download/Brochure_ITA.pdf.
15/05.
Tunnelbuilder
sbarca in Italia!
Un'altra pietra miliare lungo l'autostrada
informatica è stata raggiunta con il lancio di
tunnelbuilder in italiano. A prescindere da questo suo
status distintivo, il nuovo sito costituisce l'alternativa
in italiano per i 1.500 visitatori che, giornalmente,
consultano le notizie di tunnelbuilder.com. In Italia,
nel settore del tunnelling, sono in fase realizzativa
o progettuale un gran numero di interventi, che vedono
coinvolte dinamiche aziende italiane, alle quali il
nuovo sito di tunnelbuilder offrirà un'eccezionale
opportunità per promuovere i propri prodotti
a livello locale e internazionale.
I contraenti italiani esportano il proprio know-how
e i loro macchinari a livello mondiale, e gli ingegneri
del Belpaese sono attivi in tutte le parti del globo,
dall'Ecuador alla Mongolia, tutte raggiungibili con
internet.
I potenziali investitori sul nuovo sito sono i 30 milioni
di persone che parlano italiano on-line: risiedono in
ventinove paesi, in ognuno dei quali sono in corso progetti
nel settore delle infrastrutture sotterranee. Inoltre,
ci sono circa 520.000 americani, 200.000 svizzeri e
100.000 australiani che accedono a internet in italiano.
Gli aggiornamenti delle notizie in italiano sono realizzati
in contemporanea con tunnelbuilder.com, senza nulla
tralasciare. Poiché i collaboratori del settore
ricerche di tunnelbuilder parlano fluentemente l'italiano,
le traduzioni sono rapide e tecnicamente corrette. Per
avere maggiori dettagli sulle nostre speciali offerte
di lancio per il prossimo Samoter di Verona (4-8 Maggio
2005), cliccare sulla bandiera italiana in alto a sinistra
e selezionare "vendite" o contattare monica@tunnelbuilder.com
I Jumbo Boart
Longyear - AMV per scavi e tunnelling pronti per la
produzione industriale
L'anno scorso, la Boart Longyear
e la società norvegese Andersens Mek. Verksted
(AMV), specializzata in attrezzature per il tunnelling,
hanno creato una Joint Venture per costruire una nuova
generazione di perforatrici jumbo computerizzate, a
braccio singolo e doppio, per lavori nelle gallerie
e per scavi di media grandezza.
In soli tre anni dall'inizio della progettazione e dei
lavori di ingegneria, la Joint Venture ha sviluppato
una nuova gamma di macchine perforatrici efficaci e
competitive a livello di prezzo: la FaceMaster 2.5 per
gli scavi in sotterraneo e la AMV 2ABC-CC per il tunnelling.
A partire dal controllo automatico delle singole componenti,
come un martello perforatore, al controllo automatico
totale, queste nuove perforatrici hanno una tecnologia
che garantisce grande qualità, regolarità
di funzionamento e incremento della produttività
sul fronte roccioso. La maggior parte delle migliorie
tecnologiche di entrambi i Jumbo sono state apportate
da AMV, grazie ai sistemi di guida computerizzati forniti
dalla Bever Control. Le nuove perforatrici sono state
progettate appositamente per l'utilizzo in sezioni da
14 m2 a 90 m2, comprese le operazioni
di scavo delle camere e dei pilastri e i lavori di sviluppo
come gallerie inclinate e declivi, così come
per i progetti civili di gallerie stradali, ferroviarie
e idrauliche. Collegarsi a www.bevercontrol.com
Il sistema del modulo di base della Drilling Machine
e della Drill Log incorpora un settaggio idraulico per
ridurre automaticamente il consumo di elettricità
e prevenire l'inceppamento delle punte nel foro o problemi
di rottura dell'asta. Il sistema dovrebbe implementare
la precisione della perforazione, la percentuale media
di penetrazione, regolare il flusso di potenza e ridurre
l'usura delle componenti, così come contenere
i costi di fermo macchina per manutenzione e i costi
vivi, aumentando nel contempo la disponibilità
della macchina. Inoltre ci sarà un modulo chiamato
Automatic Pattern Positioning, capace di ottimizzare
lo schema di perforazione.
Il collaudo del prototipo della FaceMaster 2.5 è
ormai concluso. I test sono andati bene, richiedendo
solo la correzione di alcuni inconvenienti per ottenere
risultati soddisfacenti. La perforatrice è ora
pronta per entrare in produzione di serie. La FaceMaster
2.5 sarà realizzata nello stabilimento della
Boart Longyear in Polonia. Per maggiori dettagli bzarebski@boartlongyear-eu.pl.
Collegarsi a www.boartlongyear.com,
www.boartlongyear-eu.pl
e www.amv-as.no
14/05.
A20 in Sicilia
- più gallerie che autostrada
Con l'inaugurazione, il 21 Dicembre
2004, del tratto Furiano-Castelbuono (41,2 km), è
stato completato l'asse autostradale A20 Palermo Messina.
Solo nei 30,6 km di autostrada tra Castelbuono e Caronia,
sono presenti sedici gallerie, per una lunghezza complessiva
di circa 18 km, che sommate a quelle già in esercizio
forniscono alla A20 il record mondiale di autostrada
con il maggior numero di metri in galleria. Con 117.121
m, la A20 ha infatti superato l'italica A10, ferma a
93.779 m. Il terzo gradino di questo ipotetico podio
è occupato dall'autostrada svizzera del Gottardo,
la A2, con 89.757 m di tunnel, seguita dall'austriaca
Pyhrnautobahn (A9) che si attesta temporaneamente a
72.018 m. In termini di metri di gallerie per km di
tracciato, la A20 ha 650,3 m/km, la A10 596,9 m/km mentre
al terzo posto in questo caso troviamo la Torino-Frejus
(A32), con 473,4 m/km.
Inviato dal lettore Eugenio A. Merzagora, fonte: Strade&Autostrade,
n°49. Per maggiori dettagli, www.stradeeautostrade.it
14/05.