Prolungamento della Metropolitana di Torino Entrano nel vivo i lavori per il prolungamento della metropolitana di Torino tra Porta Nuova e Lingotto: il 28 Febbraio 2008, nella stazione Marconi, è stata calata la testa fresante della TBM Caterina, la talpa che scaverà la galleria sotto via Nizza tra le stazioni Marconi e Lingotto (lotto 2). Il lotto 2 è costruito da Maire Engineering (capogruppo) in ATI con Ghella per GTT (Gruppo Torinese Trasporti). Limporto contrattuale dei lavori è di 74,6 milioni di Euro (19,2 milioni per lo scavo). Lattrezzatura del tunnel non fa parte del contratto. Collegarsi a www.maireengineering.it, www.ghella.com e a www.comune.torino.it/gtt La TBM, il cui peso è di circa 400 t sarà pronta a scavare nelle viscere di Torino a partire dal 9 aprile 2008. Nel giro di un anno, attraverserà cinque stazioni poste lungo via Nizza (Nizza, Dante, Carducci-Molinette, Spezia e Lingotto) e completerà i 3,1 km di tunnel a singola canna che collegheranno il centro città a Lingotto Fiere. La TBM lavorerà 24 ore su 24 e sarà in grado, come le tre precedenti talpe utilizzate tra Fermi e Porta Nuova, di scavare e costruire contemporaneamente dietro di sé la galleria. Completata la costruzione del tunnel si potranno ultimare i lavori nelle stazioni. La tratta Marconi-Lingotto prevede inoltre la costruzione di cinque pozzi di ventilazione di intertratta scavati con micropali e sei stazioni tipo cut & cover tra diaframmi, di cui la prima (Marconi) con cantiere TBM e lultima (Lingotto) con spazio per manovra treni. Vedere il filmato www.youtube.com/watch?v=hFwttQcNAww. Collegarsi a www.metrotorino.it/comunicati2008/080228.pdf |
A monitorare landamento dei lavori un sistema che
permette ai tecnici di avere tempestività di informazioni e visibilità
sullintero progetto, e in tempo reale, i dati relativi al monitoraggio
ambientale e strutturale su terreni, strade e edifici posti nei dintorni
dello scavo. Il sistema tecnologico effettuerà un monitoraggio
costante e preciso su tutti gli edifici di via Nizza. I lavori del tratto Porta Nuova-Lingotto (3,7 km, rosso sulla cartina) sono iniziati ad Aprile 2006 e termineranno nel 2010. Cliccare qui. Larrivo della TBM al Lingotto dalla stazione Marconi è prevista a Dicembre 2009. I lavori di prolungamento tra Porta Nuova e Marconi (600 m) si eseguono in trincea (lotto 1). Per la fine del 2010, il tratto tra Porta Nuova e Lingotto sarà in esercizio, la linea misurerà complessivamente 13,2 km e saranno attive 21 stazioni. La realizzazione della stazione Porta Susa sarà completata al termine dei lavori per la costruzione del passante ferroviario. Pertanto la stazione Porta Susa resterà, in una prima fase, inattiva sino al 2009. La tecnologia EPB La TBM EPB S-415 di Herrenknecht (diametro di scavo 7.750 mm, lunghezza scudo 8,30 m e lunghezza back-up 80 m) ha una potenza di 2.000 kW e la velocità di rotazione della testa fresante può raggiungere 3 rpm, con spinta di 55.750 kN e coppia di 14.648 kNm. Collegarsi a www.herrenknecht.com |
La tecnologia EPB si basa sul principio del sostegno del
fronte di scavo mediante il medesimo materiale scavato, transitante nella
camera di scavo e ivi mantenuto in pressione. Il materiale nella camera
di scavo dovrà essere pressurizzato ad un opportuno livello dipendente
dalle condizioni al contorno (caratteristiche geotecniche dei terreni,
quota della falda rispetto alla quota dellasse del tunnel, gradienti
idraulici di filtrazione dellacqua, permeabilità del terreno,
eventuale presenza di strutture interferenti, etc.). La spinta applicata allo scudo della TBM, e quindi alla testa di scavo in rotazione, provoca lasportazione dal fronte del terreno che fluisce nella camera di scavo, da cui viene estratto mediante la coclea. Il controllo della velocità di rotazione della coclea consente di dosare il volume estratto in rapporto al volume scavato, fino ad ottenere un accumulo del materiale e di conseguenza una pressione che è quella che sosterrà il fronte di scavo. Contemporaneamente allo scavo, lo scudo si sfila dallanello che era stato precedentemente montato nel suo interno e il vuoto anulare, tra la superficie di estradosso dellanello di rivestimento e il profilo naturale del terreno, viene riempito mediante iniezioni longitudinali di malta ad opportuna pressione e in volume almeno pari a quello teorico del vuoto anulare sopraccitato. Gli ugelli di iniezione della malta sono montati alla fine dellanello che verso linterno è protetto dal pericolo di ingresso della malta mediante diverse file di spazzole tra le quali è iniettato in continuo grasso di opportune caratteristiche. I mezzi di movimentazione dei conci e della malta sono forniti dalla ditta De Nicola. Collegarsi a www.paolodenicola.com Durante lavanzamento deve essere estratto il volume di materiale che entra nella camera di scavo ossia il volume teorico più gli eventuali additivi iniettati sul fronte o nella camera. E fondamentale pertanto controllare il volume estratto con la coclea per poter intervenire nel caso in cui si estragga più materiale del teorico scavato (sovrascavato), o meno materiale del teorico scavato (sottoscavato). Rivestimento La talpa installerà conci di 30 cm di spessore, 1,400 mm di lunghezza media, 1,380 mm di lunghezza minima e 1,420 mm di lunghezza massima per formare anelli di rivestimento con diametro esterno di 7,48 m e diametro interno di 6,88 m. I conci prefabbricati sono prodotti dalla IPA e hanno diverse misure e tipologie. Ogni anello è formato da sei conci (A1, B1, C1, E1, C2, B2), 15 connettori tipo Biblock e sei barre guida nei giunti radiali. Il peso totale di ogni anello è di 23.681,25 kg e il volume di ogni anello è di 9,4725 m3. La tolleranza massima ammissibile nella prefabbricazione dei conci è di ± 1 mm per lunghezza e di ± 0,5 mm per la larghezza. La larghezza è di 1.400 mm. Ogni anello può essere ruotato per angoli multipli di 24°. Limpermeabilizzazione del rivestimento definitivo sarà realizzata mediante lutilizzo di guarnizioni tipo T128 - 50 ShA e poste tra concio e concio e tra anello e anello. Collegarsi a www.ipaprecast.it Geologia Le indagini eseguite nellarea di interesse del lotto 2 hanno portato alla ricostruzione del modello geologico di riferimento. Tale modello consta dei seguenti complessi litostratigrafici omogenei, descritti procedendo dallalto verso il basso: depositi fluvioglaciali e fluviali Rissiani (ghiaie, ciotoli, e sabbie in matrice limosa, in genere sciolte, con livelli cementati discontinui); depositi lacustri e fluviolacustri del Villafranchiano (limi argillosi e livelli sabbioso ghiaiosi, debolmente coesivi); e depositi dambiente marino nefritico del Pliocene (limi argillosi, limi sabbiosi e sabbie grigio azzurre con fossili, piuttosto coesivi). La copertura tipica è di 12 m e la copertura massima di 20 m. Smarino Un nastro trasportatore porterà lo smarino dalla testa della fresa verso una struttura chiamata carosello sul quale sono posizionati dei cassoni utilizzati per il sollevamento del materiale di scavo. Al di sopra del carosello insiste un carroponte su cui è posizionato un ulteriore cassone vuoto. I cassoni pieni verranno sollevati e ribaltati allesterno in un vascone in attesa del trasporto verso la destinazione definitiva. Futuri prolungamenti Ulteriori prolungamenti sono previsti da Collegno verso Rivoli (ovest) e verso piazza Bengasi (sud), al confine con il comune di Moncalieri. E prevista anche una seconda linea. L'inizio e il termine dei lavori non sono stati ancora fissati. E allo studio anche l'ipotesi di interrare parte della linea 4 di tram, che attualmente collega Falchera con Mirafiori, tra corso Brescia e corso Sommeiller. Linea 1 La TBM potrebbe proseguire il suo lavoro per altri due anni per prolungare la linea tra Lingotto e Bengasi (verde sulla cartina). Il CIPE (Comitato Interministeriale di Programmazione Economica) in data 31 Gennaio ha dato il via libera al finanziamento della tratta fino a Bengasi. Lopera sarà finanziata dal Comune, dalla Provincia di Torino, dalla Regione Piemonte e da GTT, secondo un protocollo dintesa sottoscritto nel 2002. Il costo previsto per la realizzazione del prolungamento è di oltre 193 milioni di euro. Lo Stato con la decisione del CIPE ne finanzierà il 60%, mentre il restante 40% sarà coperto dalle istituzioni locali. La nuova tratta sarà lunga circa 2 km con due nuove stazioni ad Italia 61 e piazza Bengasi. Entro la fine dellanno, GTT dovrà preparare la progettazione definitiva dellopera. |
Entro lanno sarà pronto anche il progetto del prolungamento ad ovest tra Fermi e Cascine Vica, in modo da poter procedere con il finanziamento e portare a termine il completamento della linea 1. Il prossimo impegno del governo dovrà riguardare la prima tratta fino a Cascine Vica. Questo prolungamento di 4 km aggiungerà le quattro stazioni di Pastrengo, XXIV Maggio, Leumann e Cascine Vica. A lungo termine, è previsto il prolungamento sino a Rivoli e poi sino a Rosta (rosa sulla cartina).
Linea 2 |